Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Miss One Direction    12/02/2014    24 recensioni
- No, ragazze, no! Non lo voglio conoscere! - urlai in preda alla disperazione.
- Tu lo conoscerai e basta! - risposero in coro.
- E se poi è un secchione, asociale, con gli occhialoni, i brufoli, i peli e passa le giornate a mangiare schifezze e leggere libri di fantascienza che si capiscono solo loro? - chiesi terrorizzata, rabbrividendo al solo pensiero.
- Tu non stai bene ma non fa niente. Lo conoscerai, vi metterete insieme e vivrete felici e contenti - esclamò Daniela, con aria sognante.
E poi ero io quella che non stava bene...
_________________________________________________________
- No, ragazzi, no! Non la voglio conoscere! - urlai, preso dalla disperazione.
- Non fa niente, la conoscerai e basta! - urlarono loro a tono.
- E se poi è una racchia con i brufoli, gli occhialoni, asociale oppure una snob con un carattere orribile? - chiesi terrorizzato, schifandomi al solo pensiero.
- No! È bellissima, dolcissima... forse un po' strana, ma perfetta per te quindi, caro il mio Harold Edward Styles, dimostra di avere le palle e conoscila! - alzò la voce Louis, afferrandomi per le spalle.
E poi ero io quello strano...
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=RVqNKUOLIAQ
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Attenzione! Sentite tutto il capitolo con The Other Side di Jason Derulo a ripetizione! Vi farà gasare come non mai XD Party Hard! Peace and Love
Xx Manuela







MANUELA'S POV.


- Louis?! Cazzo riprenditi! Louis! - continuavano a urlare tutti intorno a Louis nel tentativo di svegliarlo mentre io osservavo divertita la scena da lontano

Poveri illusi... non potevano sapere che facendo così non si sarebbe svegliato nemmeno per Ferragosto. Rimasi in disparte a braccia incrociate fino a quando, stanca di tutte quelle smancerie, andai in cucina per bere. Tanto ero più che sicura che Louis si sarebbe ripreso da un momento all'altro: chissà quante volte “accidentalmente” gli avevo tirato qualcosa in testa ed era svenuto. Aveva subito traumi peggiori: il pallone da basket che gli avevo “passato” l'estate prima, il dizionario enorme di latino che era caduto dalla mensola, la mia raccolta di figurine dei Puffi... Gli era andata molto peggio di così! Diciamo che... la maggior parte delle cose che non aveva ancora preso in mano l'aveva presa in testa.
Tornai in salotto con una bottiglietta d'acqua e vidi che i ragazzi avevano spostato il cadavere del mio migliore amico sul divano e Giulia aveva iniziato a fargli aria con un giornale. Che esagerati!


- Manu tu non fai niente?! - mi sgridò Liam guardandomi scioccato
- E che dovrei fare? - chiesi staccandomi un attimo dalla bottiglia
- Vieni a fare aria a Louis! Oppure... urla, chiama qualcuno! Insomma preoccupati cazzo! - mi sgridò Margaret aiutando Giulia e gli altri a sventolare Louis
- Mamma mia che esagerati che siete! -

Poggiai per un secondo la bottiglietta ai piedi del divano e mi sistemai accanto alle ragazze: una più preoccupata dell'altra. Mi sedetti e iniziai a tirare schiaffetti delicati sulla guancia, stranamente liscia, di Louis. Meno male che si era fatto la barba o Giulia l'avrebbe strangolato!

- Coglioncello...- iniziai a chiamarlo tra uno schiaffetto e l'altro ma senza risultato
- Louis William Tomlinson porca puttana svegliati! - urlai all'improvviso iniziando a tirargli schiaffi più forti

Se non ci fosse stato Zayn a tenermi per le spalle lo avrei fatto schiattare di nuovo... questa volta sul serio.

- Ma sei impazzita?! - mi urlò Giulia perdendo anche quel briciolo di calma che le era rimasta
- Oh senti quando è basta è basta! - urlai ormai stanca di quella scena drammatica

Mi allungai per prendere la bottiglietta, che avevo lasciato poco prima per terra, e bevvi un ultimo sorso prima di versare tutto il resto dell'acqua sulla faccia di quel cretino. Come avevo previsto Louis iniziò a dare subito segni di vita strizzando velocemente gli occhi.

- Chi mi ha pisciato addosso?! - disse stranito e ancora mezzo assonnato
- Louis! -

Gli saltarono tutti addosso, in un abbraccio forse fin troppo caloroso, e io rimasi al mio posto senza scompormi minimamente. Per la seconda volta in un giorno mi stavo sentendo una perfetta forever alone... Cazzo guardatemi! Sono io che gli ho salvato la vita eh!

- Non... respiro... - cercò di dire Louis non riuscendo quasi a respirare

Una volta essersi staccati tutti, l'unica che gli rimase appiccicata come un adesivo ovviamente fu Giulia. Una volta essersi reso conto di chi lo stesse stringendo così forte, Louis ricominciò a strabuzzare gli occhi un po' come aveva fatto prima di svenire.

- Ehi ciccio friz prova a svenire un'altra volta e questa – lo minacciai togliendomi una scarpa e puntandogliela contro – te la faccio finire in un posto che ti rimarrà impresso nella memoria a vita! -

Strabuzzò di nuovo gli occhi (non so se dalla paura o ancora dalla sorpresa) e finalmente dopo secoli sorrise raggiante nel vedere Giulia dopo tanto tempo.

- Mio... Amore miooooooo! - urlò come un pazzo abbracciandola fortissimo
- Awwwwww! - dicemmo tutti in coro inteneriti dalla scena

Mentre ero impegnata a vedere quella scena fin troppo dolce, sentii all'improvviso una mano calda e morbida incrociata perfettamente alla mia. Non avevo bisogno di girarmi per capire chi fosse. Istintivamente strinsi ancora di più quella mano e mi lasciai scappare un sorriso. Anche se era una semplice stretta di mano... in quel momento mi resi conto di quanto avessi avuto bisogno di quel misero contatto.

- Ora che ci siamo davvero tutti... che vi va di fare? - propose allegramente Zayn mettendo un braccio intorno alla spalla di Mara
- Sapete... è tanto che non andiamo a cenare fuori tutti insieme – ci fece notare Harry continuando a tenermi la mano senza farsi vedere
- In effetti ho fame – rispondemmo noi ragazze all'unisono
- Va bene andiamo -

Uscimmo tutti quanti in strada e, una volta chiusa la porta di casa, iniziammo ad incamminarci per le strade abbastanza fredde di Londra. Eravamo a novembre e in una città come Londra l'umidità era padrona: non si riusciva mai ad andare da nessuna parte senza portarsi almeno una felpa o un cappotto per non morire di freddo.
Tirai su la cerniera della felpa e camminai accanto a Liam e Niall, impegnati a incrociare le mani con quelle di Margaret e Daniela. Avrei voluto anche io camminare mano nella mano con Harry ma sempre per quello stupidissimo mistero non mi era permesso. Girai per un secondo lo sguardo verso di lui, leggermente avanti a me, e notai che teneva le mani in tasca, forse per non congelarsele. Feci finta di niente e tra una chiacchiera e l'altra continuammo a camminare.


- Anche se fa un po' freddo è una bellissima serata – ci fece notare Louis alzando lo sguardo

Aveva ragione: in cielo non c'era una misera nuvola e le stelle brillavano nel buio della sera. Senza accorgercene ci fermammo tutti per vedere quello spettacolo stupendo ma rimanendo quasi accecata dal bagliore di una stella abbassai leggermente lo sguardo. Mi stavo ritrovando a guardare di nuovo Harry e in quel momento iniziai a soffermarmi sui suoi occhi, puntati verso l'alto a guardare il cielo. Così verdi e profondi, con così tanta sicurezza e calma da riuscire a calmare persino me... Ero sempre più convinta che le stelle non fossero niente in confronto ai suoi occhi, niente sarebbe stato paragonabile a quegli smeraldi. Per non parlare delle fossette, del sorriso, dei riccioli...

- Manu andiamo dai – mi risvegliò Liam passandomi accanto

Mettendomi una ciocca dietro i capelli continuai a camminare insieme agli altri e, per cercare di pensare ad altro, iniziai a sparare una miriade di mie cavolate. Non conoscevo altro modo per far depistare gli altri su cosa provavo. Bastava una mia scemenza per illudere tutti.

- Ragazzi dove andiamo a mangiare? - chiesi mettendomi una mano sullo stomaco per far intendere che stavo morendo di fame
- Niente Nando's! - rispose pronta Giulia precedendo il povero Niall che già aveva cominciato a prendere fiato per dire il nome del suo ristorante preferito
- Ok allora... Mc Donald's! - propose Daniela facendo tornare tutti felici

In poco tempo riuscimmo finalmente a trovare un benedetto Mc Donald's ma la vera impresa doveva ancora iniziare. C'era il doppio di gente rispetto al solito e da fuori i tavoli sembravano tutti pieni.

- Mamma mia quanta gente! - disse sorpreso Liam guardandosi intorno
- Questa settimana fanno dei cheeseburger dedicati all'America quindi penso sia per quello – spiegò Niall con una saggezza molto strana

Ci girammo tutti contemporaneamente verso di lui, abbastanza sorpresi del fatto che avesse fatto un ragionamento intelligente.

- Ehi! Non sono così stupido! E poi questo è il mio campo quindi… bitch please arriva Nello il fotomodello! - rispose fiero di sé prima di iniziare a camminare in modo molto seschi
- Quanto sei seschi! - urlai camminando nello stesso suo modo trascinando con me anche Giulia e le altre

Si erano girati tutti a guardarci ma chi se ne fotte! Siamo giovani plebei! Godiamoci la vita! Ops una bambina è rimasta scioccata... Cercando di tornare normali entrammo e subito un'enorme nuvola di vapore mi colse in pieno viso. Ma eravamo appena entrati al Mc Donald's o in una sauna?! Entrando lì dentro tutto il freddo che avevamo provato fino a quel momento si trasformò improvvisamente in caldo fino a sudare. C'era fin troppa gente tutta ammucchiata per fare la fila e, odorando l'aria, non si poteva che rimanere disgustati dalla troppa puzza d'uomo.

- Ragazzi mi sta passando la voglia di mangiare – annunciai tappandomi il naso dal disgusto
- Si ma dobbiamo accontentarci, ormai non possiamo nemmeno più uscire – rispose Margaret girandosi per farci notare che ormai c'era un'altra dozzina di persone che ci ostruivano il passaggio

Sbuffando continuammo a fare la fila e per la troppa impazienza iniziai a picchiettare il piede per terra. Quando avevo fame ero “leggermente” irritabile e se qualcuno avesse osato anche solo parlarmi gli avrei tirato una padella in faccia come minimo. Avanzammo letteralmente a passo di formica e per la milionesima volta imprecai silenziosamente per aver scelto proprio il Mc Donald's.

- Ragazzi restiamo uniti che qui è facile perdersi – ci consigliò Liam tenendo ancora più stretta la mano di Margaret
- Si hai rag... un tavolo! - urlai indicando un tavolo che si era appena liberato

Tutta la fila si girò verso la direzione del mio dito e, guardando Louis per un secondo, gli feci segno con un sorriso di correre. Era il più veloce tra di noi e sarebbe di certo riuscito ad arrivare prima di tutti gli altri. Sorridendo al mio segnale iniziò a correre e nello stesso momento partì anche un bambino poco distante da noi.

- Louis vai che ce la fai! - iniziammo ad incitare Louis per farlo correre ancora più veloce

Erano testa a testa ed entrambi poche volte alzavano lo sguardo verso l'altro per cercare di superarlo. La situazione era piuttosto strana ma se Louis non avesse occupato quel benedetto tavolo gliele avrei fatta pagare di santa ragione! Vedendo che i nostri incitamenti non servivano a molto iniziai a pensare qualche secondo. Cazzo criceto dai! Un momento... ma certo!

- Louis fallo per Giulia corri! - urlai ancora più forte

Mancavano poco più di due metri e, rendendosi conto di quello che avevo appena detto, decise di scivolare con le scarpe sul pavimento fino alla gamba del tavolo. Sembrava un'idea stupida ma appena lo vidi arrivare per primo, finendo sotto il tavolo, iniziai a saltare dalla felicità insieme a tutti gli altri.

- Anche se ho vinto complimenti – si congratulò Louis con il bambino rialzandosi

Si strinsero la mano in segno di pace e il bambino con un fiatone pazzesco tornò in fila dalla famiglia. Louis invece sollevò le braccia al cielo dalla felicità e poggiò su un divanetto la giacca per far capire che quel posto era occupato e tornò da noi. Finalmente avremmo potuto sederci! Continuammo a esultare come fossimo allo stadio e istintivamente presi il viso di Harry e ci baciammo come se non lo avessimo fatto per anni. In un certo senso mi sentivo proprio come se non lo avessi visto da secoli... mi era mancato da morire e in quel momento mi resi conto per davvero che non avrei potuto sopportare un altro giorno senza di lui, i suoi baci, le sue parole dolci sussurrate...
Dopo aver finito di esultare gli altri si girarono verso di noi e uno dopo l'altro aprirono le bocche tipo effetto domino. Non era una cosa normale e, solo vedendo le loro espressioni mi resi conto di quello che stavamo facendo. Ci staccammo lentamente sotto gli sguardi scioccati di tutti e non ci accorgemmo nemmeno che la fila si stava leggermente muovendo.


- Ehm... - dicemmo entrambi imbarazzati come non mai
- Scusate ma la fila si sta muovendo – ci disse cordialmente un signore dietro di noi

Approfittando di quella situazione mi girai verso la fila. Grosso errore: non mi accorsi dell'omone davanti a me e non aspettandomelo andai a sbattere proprio contro di lui.

- Ehi! - si lamentò con un vocione da far paura
- Mi scusi – mi scusai cercando di non farlo innervosire

Imprecando mentalmente di sicuro si rigirò ma a un certo punto fece una cosa che mi fece quasi morire. Alzò la braccia, forse per stiracchiarsi, lasciando “respirare” le ascelle. Tutto il maglione aveva una macchia enorme di sudore e l'odore che “inebriavano” per poco non mi fece svenire. Tappandomi il naso dal disgusto decisi di tornare dai ragazzi, anche se significava uccidermi da sola. Che avrei detto per giustificare il mio comportamento? Forse era arrivato il momento per dire la verità?
Il silenzio di quegli attimi fu più rumoroso di non so cosa e in quel momento avrei voluto, nel vero senso della frase, sprofondare al centro della Terra. Io e Harry ci guardammo in faccia un misero secondo. Un misero secondo bastò a farmi sentire in colpa per tutte quelle bugie. Abbassai la testa iniziando a guardarmi le scarpe e Harry girò lo sguardo verso un punto indefinito del pavimento.


- Dovete ordinare? - ci chiese una vocina dolce

Ci girammo tutti verso la cameriera e notammo che finalmente era arrivato il nostro turno. Dopo aver preso tutte le ordinazioni aspettammo che fosse tutto pronto per poi raggiungere il nostro tavolo. Iniziammo a mangiare in silenzio e mi uccisi letteralmente a quasi tutti i bocconi per il troppo imbarazzo.

- Mamma mia basta con questo silenzio! Non siamo mica a un funerale! - sbottai battendo un pugno sul tavolo, facendo così spaventare tutti
- Se hai qualcosa da dirci dillo – mi incitò Louis piuttosto arrabbiato

Louis poteva sembrare uno stupido ma ero più che consapevole che fosse tutto tranne che quello... Mi, anzi ci, avrebbe aspettato una ramanzina di almeno mezz'ora. Rimasi in silenzio per il resto del tempo e una volta aver finito mi venne lo strano impulso di piangere: mi era venuto all'improvviso ed ero sicura che alzare gli occhi al cielo non sarebbe servito a niente in quel momento. Istintivamente mi alzai di botto e corsi verso il bagno senza dire niente a nessuno.

- Manu – mi richiamò Harry alzandosi per raggiungermi
- Ci pensiamo noi – gli consigliò Mara bloccandolo con una mano e correndo insieme alle altre verso di me

Io intanto mi ero appena chiusa in bagno ed ero scoppiata in un pianto liberatorio nel vero senso della parola. Non sapevo a tutti gli effetti il motivo ma non riuscivo a smettere di far scendere le lacrime. Mi sentivo in colpa su tutto: di aver tenuto nascosto una cosa così, di essermi lasciata condizionare dal fascino di Harry, di essermi innamorata di nuovo... Tante piccole cose che ormai erano diventate troppo pesanti tutte insieme. Troppe emozioni represse uccidono l'anima e quello era proprio il mio caso. Sentii bussare più volte ma non risposi nemmeno; non volevo farmi vedere in quello stato e ancora peggio... non volevo guardare in faccia gli altri. Non avrei sopportato gli sguardi carichi di delusione da parte di tutti. Non un'altra volta.



HARRY'S POV.


- Harry non ci stiamo capendo niente, ci spieghi per favore?! - sbottò Zayn battendo una mano sul tavolo

Mi presi la testa tra le mani e iniziai a stringermi i capelli cercando di non scoppiare. Troppe emozioni represse.

- Succede che stiamo insieme ok?! Da poco ma comunque provo cose per lei che non ho mai provato per nessuna! Nemmeno con Taylor! Non abbiamo detto niente a nessuno per paura di essere giudicati! Ma... la colpa è tutta mia, lei non centra niente e... - scoppiai alzandomi di nuovo mentre cercavo in tutti i modi di non piangere
- Cosa... - sentii dall'altra parte del tavolo

Mi girai e vidi Manuela con gli occhi rossi e gonfi sotto un braccio di Daniela e le altre accanto a lei, sorprese esattamente come i ragazzi. Mi vennero i brividi non appena la vidi...vederla ridotta così, con i suoi bellissimi occhi neri improvvisamente più neri della pece e lucidi, era stato come ricevere un pugno in piena faccia, se non pure peggio. Ormai quasi tutte le persone lì dentro erano impegnate a guardare noi, mangiando come se fossero al cinema. In sottofondo si sentiva solo Demonds degli Imagine Dragons riprodotta dall'altoparlante poco distante da noi. Un attimo. Passò esattamente un attimo prima che Manuela corse fuori lasciandosi tutti alle spalle.

- Harry... - mi richiamò Louis visibilmente scioccato e confuso

A mala pena lo sentii: corsi più velocemente che potei fuori e cercai in tutti i modi di raggiungere Manuela. Nonostante avesse le gambe corte era veloce oh!



MANUELA'S POV.

Non volevo finisse così: volevo confessarlo da tempo ai ragazzi è vero ma non volevo che lo venissero a sapere in quel modo. Mi ero sentita umiliata e nonostante le parole dolci di Harry ancora non riuscivo a scacciare dalla mia vista le espressioni deluse di tutti. Per questo corsi fuori senza prestare attenzione a nessuno: per nascondermi, per chiudermi di nuovo in me stessa e stare da sola per lasciare che il senso di colpa mi divorasse non solo lo stomaco ma anche l'anima. Mi stavo vergognando di tutto: di me stessa, dei miei attteggiamenti e della mia voglia di essere felice finalmente, facendo così soffrire o deludere altre persone.
All'improvviso mi sentii il polso tirare e girandomi mi ritrovai davanti a quegli occhi che erano stati la mia rovina.


- Piccola... - mi sussurrò accarezzandomi una guancia con l'altra mano
- Che c'è?! - sbottai scoppiando di nuovo a piangere
- Io non... -
- Tu cosa eh?! Non volevi mettermi in imbarazzo davanti a tutti facendomi fare la parte della stronza quando in realtà avrei voluto dirglielo dall'inizio?! Troppo tardi Harry! - urlai con tutta la rabbia che possedevo in quel momento

Non ero arrabbiata con Harry perché in fondo eravamo stati entrambi a fare quello che avevamo fatto. Ero arrabbiata per non aver cambiato le cose dall'inizio, per aver reagito in maniera sbagliata davanti alle porte del suo cuore che mi aveva praticamente spalancato per accogliermi come nessuno aveva mai fatto, di essere risultata così piccola e indifesa ai suoi occhi.

- Non volevo questo! Non così! - continuai a dire con la voce rotta dal pianto e iniziando a tirate pugni leggeri sul petto di Harry
- Shhh – mi sussurrò abbracciandomi

Afferrai la sua maglietta con forza e continuai a respirare affannosamente fino a quando non sentii tanti passi da dietro di noi. Ci girammo entrambi verso le figure dei ragazzi e quasi non volli nascondermi dietro Harry.

- Ora che vi siete sfogati... Possiamo parlare civilmente per favore? - ci chiese Liam con un leggero fiatone

Annuimmo flebilmente e tutti insieme ci avviammo verso casa. Nessuno osava né guardarmi in faccia né parlare. Un silenzio irritante e quasi assordante che mi fece rendere conto per l'ennesima volta dell'enorme cazzata che avevo fatto nell'innamorarmi di quel tatuato irritante e presuntuoso. Però l'altra parte di me stessa sapeva perfettamente che se avessi dovuto rifare tutto lo avrei rifatto altre 1000 volte. Perché ormai Harry era diventato il proprietario di quel piccolo cuore che mi era stato donato; così piccolo da poter contenere a mala pena l'amicizia e l'amore per la mia famiglia.
Una volta arrivati ci accomodammo in salotto pronti per passare il resto della serata a raccontarci un bel po' di cose: io, Giulia e Margaret ci sedemmo per terra mentre gli altri si sistemarono chi sulla poltrona e chi sui divani. Insieme a Harry, tirai un sospiro e da lì iniziò la spiegazione di tutto sin dal principio...
Finimmo in totale verso l'una e alla fine entrambi ci guardammo intorno per capire cosa stessero provando gli altri: espressioni molto sorprese di sicuro, alcuni avevano le bocche aperte, altri gli occhi quasi fuori dalle orbite... Anche Daniela e Niall erano scioccati, visto che molte cose non le sapevano nemmeno loro. Facevano ridere in un certo senso. Fu grazie a quelle espressioni che finalmente dopo ore mi scappò un flebile sorriso.


- Wow – dissero tutti in contemporanea
- Vi abbiamo raccontato L'Iliade e questo è il massimo che riuscite a dire? - chiesi con un faccino da cucciola che però stava per scoppiare a ridere
- Accidenti – si corressero

Li guardai accigliata e poi mi diressi verso Harry sull'altro divano. Solo raccontando tutta la storia mi ero resa conto di quanto in realtà l'opinione degli altri fosse insignificante. Se stavamo bene io e Harry perché gli altri avrebbero dovuto obbiettare? Eravamo stati degli emeriti imbecilli. Gli allungai la mano e incrociando le dita alle sue lo feci alzare.

- Noi siamo felici così e non sappiamo come chiedervi scusa per non avervelo detto – spiegai facendo così annuire Harry dispiaciuto forse anche più di me

I ragazzi non risposero nemmeno, si alzarono e ci abbracciarono fortissimo finendo in un abbraccio di gruppo. Non ci eravamo mai abbracciati TUTTI quanti insieme.

- Che significa? - chiesi una volta staccati
- Non potevate darci notizia più bella – risposero in coro iniziando a festeggiare

Io e Harry eravamo ancora felicemente scossi per le loro reazioni: un attimo prima erano delusi e quello dopo erano felici... stavo seriamente iniziando a pensare che avessero tutti il ciclo... Però alla fine ci unimmo ai festeggiamenti e la serata proseguì così: tra un bicchiere di spumante e l'altro per festeggiare, risate a non finire, snack di tutti i tipi, urla, musica a palla fino a rimbombare in testa. Quella serata era servita a liberarmi e (anche se a mia madre sarebbe venuto un colpo nel vedermi ubriaca fradicia, in reggiseno insieme a Giulia sul divano a ridere) per una notte mi ero lasciata andare completamente. Non mi sarei mai potuta divertire di più, questo è certo. A mala pena riuscii a sentire il campanello suonare e con l'ennesima bottiglia di spumante in mano andai ad aprire.

- La mia vicina si è scopata Gargamella e ne è venuto fuori un unicorno! - urlai per poi iniziare a ridere
- Signorina i vicini si stanno lamentando per la musica e le urla. Per favore finitela: sono le 4! E... oh per favore vada a vestirsi! - mi urlò in faccia un poliziotto che però riuscivo a vedere a mala pena

Mi guardai e non notai niente di diverso dal reggiseno nero, i leggins e i calzini. Potevo sembrare una pazza peggio della mia ex professoressa di latino ma non mi importava. Alzai le spalle non curante e continuando a ridere bevvi per l'ennesima volta e in quel momento esatto partì The Other Side di Jason Derulo facendomi gasare ancora di più.

- Che bella questa canzone – commentò il poliziotto muovendo la gamba a ritmo
- Vieni nonno! - lo incoraggiai trascinandolo per una manica e fregandomene delle sue proteste non molto convincenti

Entrò in casa e subito finì in un bagno di alcool da parte dei ragazzi che lo accolsero come se fosse un amico di vecchia data. Bastarono a mala pena 10 minuti per farlo ubriacare come noi e, una volta esserci lasciati andare tutti quanti, continuammo fino alle 6 del mattino prima di crollare addormentati in varie stanze della casa. Eravamo dei pazzi... però si è giovani una volta sola no? 






                                                                                               
Partyyy Hard!



Spazio Autrice: So toniiiiight take me to the Other Side! Oh ma siete già qui! Macciaoooo :D allora preannuncio che questo capitolo speravo fosse migliore però questo è tutto quello che sono in grado di fare mi dispiace u.u mi sono pisciata sotto dalle risate giuro XD c'è tutto: divertimento e tristezza. Spero solo di averlo scritto bene ma questo me lo direte voi :D che bello la storia sta diventando sempre più famosa e non posso che esserne fiera :D per farla crescere ancora di più rendiamo la cosa più interessante vi va? u.u pubblicherò un nuovo capitolo non appena questo arriverà a 20 recensioni che ne dite? Non vedo l'ora di sapere che ne pensate *-* sono leggermente gasata e sono sicura che dal capitolo si capisce fin troppo bene XD ah prima che mi dimentico: una ragazza dolcissima di nome totta_tomlinson99 (tesoro scusa se ho sbagliato a scriverlo XD) e una sua amica mi hanno aiutata tantissimo quindi vi pregherei di passare anche per le loro storie! Allora passiamo alle domande:
- cosa vi ha fatto ridere di più?
- cosa ne pensate in generale?
- i ragazzi finalmente sanno tutto: siete felici di questo? Avreste cambiato qualcosa?
Va bene con questo vi lascio <3 spero vi abbia fatto divertire <3 Alla prossima *-* grazie a tutte per il sostegno :') Peace and Love
Xx Manuela

 
   
 
Leggi le 24 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Miss One Direction