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Autore: Cocchi    12/02/2014    1 recensioni
Torno ad infestare questa sezione con la mia presenza.
Diciamo che non riesco a mollare i bei giovani attori di questo film.
Questa shot è un missing moment di "you make me wanna".
Hope you enjoy.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Evans, Chris Hemsworth, Sorpresa, Tom Hiddleston
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Jaimie sei meravigliosa!!»

Parlo entusiasta osservando l’attrice mentre cammina davanti a me nel suo costume da Lady Sif. «Adoro l’aria da “badass” che ti dona il corpetto.»

Lei sorride cordiale verso di me.

«Vorrei che fosse più comodo da indossare.» Dice con un tono non così scocciato come vorrebbe far passare.

«Con tutto il rispetto per Natalie, ma Thor dovrebbe stare con te e non con Jane.» Dichiaro portando alla bocca una patatina.

Complimenti a me per aver saltato colazione e mangiare schifezze adesso.

«Detto fra noi.» Dice poco prima di guardarsi intorno e portarsi una mano a coprirsi la bocca. «Sono d’accordo.»

«Facciamo una petizione!» Propongo prima di sgranocchiare un’altra patatina e porgerle il pacchetto, che declina.

Ed ecco perché fra le due lei è l’attrice e tu la fotografa.

Faccio spallucce alla voce nella mia testa e, ovviamente, Jaimie aggrotta la fronte senza capire.

«Niente. Pensavo.» Sventolo una mano davanti al volto e sorrido a tremila denti per rassicurarla.

Per fortuna il cameraman di turno la chiama e rimango da sola. Mi sento fuori luogo, ecco perché non volevo venire.

 Ed è assurdo che Jaimie riesca a leggermi come un libro aperto dopo neanche due settimane che ci conosciamo.

In momenti come questo ho nostalgia dell’America.

Non che sia pentita della mia decisione, la riprenderei altre mille volte. Sono esattamente dove voglio essere, vorrei solo avere da lavorare e non essere sballottata su un set perché altrimenti “potresti diventare tutt’uno col divano.”

Hemsworth ed il suo tatto da gentiluomo.

Scuoto la testa e qualcuno decide di scompigliarmi i capelli subito dopo.

Rivolgo uno sguardo omicida all’uomo biondo alle mie spalle.

«Che ho fatto di male per questo?» Chiedo indicando i miei capelli.

«Hai il muso lungo.» Risponde pronto Hem versione Dio del tuono. «Sai che non devi avere il muso lungo perché poi…»

«Perché poi Tom pensa che sia colpa sua e manda te ad indagare…» Finisco la frase per lui mentre accartoccio la busta vuota della mia merenda. «C’è solo un minuscolo dettaglio in questa spiegazione, che non torna.»

«Ovvero?» Chiede incrociando le braccia al petto.

«Che io e Tom parliamo. Tom sa cosa sto passando e lo capisce. Sa perfettamente che non sono musona per causa sua, ma perché sono senza lavoro e perché mi manca un po’ casa. Quindi…» Vedo le sue difese crollare ancora prima di porgli la domanda. «Perché ti interessa tanto sapere del mio umore?» Chiedo cercando di nascondere il sorriso che mi sta nascendo sul volto al suo imbarazzo.

«Tom non mi ha retto il gioco?» Chiede dopo qualche attimo di silenzio.

«Ci ha provato.» Sorrido. «Ti è fedele, ma non riesce a fregarmi.»

«Mi basta sapere che mi è fedele.» Dichiara sostenuto facendomi sfuggire una risata. «Ed anche oggi ho svolto la mia missione.» Mi posa una mano sopra la testa come se fossi una bambina piccola.

La differenza d’altezza sicuramente è azzeccata.

«Stai cercando di fregarmi il lavoro?»

Mi paralizzo.

Non posso crederci.

Spalanco la bocca prima ancora di incontrare i suoi occhi.

Mi è mancato da morire.

Annullo velocemente la distanza che ci divide.

«Tu che ci fai qui?» Chiedo un attimo prima che lui mi abbracci.

«Sì, anche io sono contento di rivederti, Alex.» Evans sorride contro la mia spalla. Non lo vedo, ma lo so dal suo tono di voce. «Sei un po’ meno sexy rispetto all’ultima volta che ci siamo visti.»

«E tu sei lo stesso…stesso…» Gonfio le guance senza trovare un aggettivo per definirlo.

Il fatto è che sono sorpresa. Ci siamo sentiti pochi giorni fa e non mi aveva detto niente.

Infingardo.

«Quando arriva il mio turno?»

Giuro che potrei mettermi a piangere adesso.

«Charlie!!!!!» Urlo ancora stretta nell’abbraccio di Chris. Quest’ultimo molla la presa su di me per massaggiarsi l’orecchio.

«Grazie per avermi assordato.» Si lamenta.

«Taci.» Rispondo allontanandomi da lui e andando a stritolare la sua ragazza. «Mi sei mancata da morire!!!»

«Anche tu!» Charlie stringe forte le braccia attorno a me.

«Guarda che accoglienza…» Evans ci guarda dando di gomito ad Hem. «Potrei ritenermi offeso per questo.»

«Sei sempre il suo preferito.» Hem lo rassicura.

«Vorrei ben dire.» Chris annuisce convinto. «Ci vuole molto più di un mese per sostituirmi.»

«Quanti?» Hem lo guarda serio. «Mi basteranno tutte le riprese?»

«Non ci pensare nemmeno.» Evans lo guarda indignato. «Sei già il preferito di Charlotte, non puoi rubarmi anche Alexis.»

«Christopher…» Charlie versione peperone richiama l’attenzione del suo ragazzo. «Cosa ti avevo chiesto di non fare?»

«Tirare fuori la storia che sbavi per lui.» Indica Thor con il pollice.

«E cosa hai appena fatto?» Charlie è assolutamente calma, ma questo la rende solo più terrificante.

«Mi spiace?» Chris solleva un sopracciglio quasi fino all’attaccatura dei capelli e sfodera il suo miglior sorriso strafottente. Charlie sospira.

Trucchetto notevole, devo ammetterlo.

«Come mai siete qui?» Chiedo alla ragazza. «Non che mi stia lamentando, eh…» Mi affretto ad aggiungere.

«Mini vacanza per me. Lavoro per lui.» Mi volto verso Evans sorpresa.

«Giri un film?»

«Ca.meo…Giusto una scenetta.» Sorride un attimo verso di me prima di iniziare a confabulare con l’altro Chris.

«Come è enigmatico sul suo lavoro…» dico sottovoce con una nota di scherno a Charlie la quale si limita ad annuire.

Troppo silenziosa.

La cosa mi insospettisce, ma decido di lasciar perdere per ora e seguo il suo sguardo, indugiandomi ad osservare i due Chris.

I Chrisis.

Come si diverte a chiamarli Rob.

E devo ammettere che il nome è azzeccato.

Questi due ti mandano sul serio in crisi quando stanno insieme…Ed anche quando sono da soli.

«Siete arrivati!!» La voce di Tom mi fa voltare verso di lui.

Pronta a baciarlo o abbracciarlo, ma…Scoppio a ridere e con me tutti gli altri.

«Ah…ah…Divertente.» Tom si finge offeso.

«Tom, non importa che lo indossi…» Chris Hemsworth cerca di parlare fra una risata all’altra. Impossibile.

Tutti quanti guardiamo Tom e ridiamo. Volto truccato per Loki, parrucca con quei capelli lunghi e neri sarebbe perfetto se non vestisse la tutina aderente di Captain America.

«Sei ridicolo.» Dichiaro ancora in preda alle risate.

«Niente sesso.» Risponde facendo spallucce e poi abbracciando Charlie che è più vicina a lui. «Non sono male…»

«Come sarebbe niente sesso?» Rispondo improvvisamente seria. «Stanno ridendo tutti, perché vengo punita solo io?»

«Perché mi hai definito ridicolo, cosa che nessun altro ha fatto.»

«L’hanno pensato.» Guardo Hem che evita di proposito di guardare me o Tom, poi mi giro verso Chris. «Vero??»

«Quella tuta ha un suo perché solo addosso a me.» Chris mi rivolge un occhiolino e guarda Tom con fare dispiaciuto. «Scusa, amico.»

«Ma anche a me fascia il sedereeeee…» Si lamenta peggio di un bambino girando su sé stesso e cercando di attirare l’attenzione di ciascuno di noi.

«Ti prego fallo smettere.» Charlie si massaggia le tempie con le mani.

«Thomas William HiddlestonHem tuona nello stesso istante in cui poso una mano sulla spalla di Tom. «Stai facendo venire il mal di testa alla mia fan numero uno.»

«Elsa non c’è.» Tom risponde pronto passando un braccio intorno alla mia vita e mostrando un sorriso perfido al suo fratellastro.

«Sto parlando della dolce Charlotte.» La nominata si lascia sfuggire una risatina gongolante, vedo Evans scuotere la testa contrariato.

«Giriamo?» Invita infine sospingendo Hem verso il centro della scena.

«Gelosone il nostro Chris, eh?» Tom mormora guardando me e Charlotte dall’alto in basso.

«Vai CapLoki.» Lo sospingo verso i suoi due colleghi posando una mano leggermente sopra il suo fondoschiena.

«Quel vestito istiga.» Aggiungo in fretta allo sguardo indagatore di Charlotte. «Dovresti saperlo meglio di me.»

«Non ti sto giudicando.» La guardo affatto convinta. «Ok, solo un pochetto.»

«Sentiamo.» Incrocio le braccia al petto e aspetto.

«Dovrei essere io ad ascoltare.» Aggrotto la fronte senza capire. «Tom ci ha chiamati. Ci ha chiesto di venire prima per te. Dice che avevi bisogno di qualcuno con cui sfogarti che non fosse lui, perché hai paura di ferirlo.»

«Wow.» Guardo Charlie ma in realtà fisso il vuoto. «Tom ha fatto questo? E voi siete corsi qui? Per me?»

«In un certo senso sì.» Charlotte sposta una ciocca di capelli dal volto.

«Mi volete proprio bene.» Dico come un automa.

Come se l’avessi capito solo ora.

«Mi pare ovvio. E quello stupido vestito in maschera e con la parrucca mora ti ama. Dovresti ricordartelo e non tenere il muso.» Mi sgrida bonariamente.

Ma dovrebbe farlo con più durezza.

Perché me lo meriterei.

«Non è facile.» Sospiro. «Lui lavora ed io mi giro i pollici. Sai quanto è frustrante sapere di voler godere appieno ogni momento e avere una vocina nella testa che continua a ripeterti che non sei abbastanza?»

«Non sei abbastanza per chi?»

«Per lui.» Mi mordo il labbro cercando di non guardare i tre ragazzi o Charlotte, poi muovo una mano davanti al volto di Charlotte. «Lascia stare. Sono idiota.»

«Sì, lo sei.» La mia amica mi guarda severa. «Sei proprio scema.»

«Grazie.»

«Prego.» Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi, poi sbuffo.

Quando ha ragione, ha ragione.

«Da quando sei diventata così saggia?» Chiedo tornando a guardare il set e sedendomi su una sedia poco distante. Charlotte mi imita accomodandosi accanto a me.

«Non saprei.» Risponde sovrappensiero. Sembra voler aggiungere altro, ma si limita a chiudere la bocca e mostrare un sorriso tirato.

 

***

 

 

Le riprese sono lunghe, divertenti ma stancanti. Io e Alexis non parliamo molto per non disturbare, di conseguenza dopo la pausa pranzo che passiamo insieme al resto del cast, decidiamo di andare a farci un giro per Londra.

Questa città ha un che di magico che riesce a catturarmi, non è casa, ma potrebbe esserlo.

Alexis sembra più tranquilla adesso, le poche parole che ho usato sembrano aver avuto l’effetto sperato. Beh, oltre alla chiacchierata privata con Tom che ha avuto appena ha finito di girare, ovvio.

Capisco la mancanza di lavoro possa essere frustrante, ma non sentirsi all’altezza proprio no.

Basta guardare come lei e Thomas si guardano per capire quanto siano legati.

Odio essere smielata in questo modo.

Passo una mano fra i capelli e osservo la mia amica camminare guardando il Tamigi che scorre alla nostra sinistra.

«Peccato che l’Eye of London sia chiuso.» Dice senza staccare gli occhi dal fiume. «Ti avrei portata lassù altrimenti.» Muove il braccio ed indica la ruota con la mano.

«Tu soffri di vertigini.» Dico facendo una smorfia. «Non mi ci avresti mai portata.»

Spero.

«Ho un bel ricordo lassù.» Dice con un sorriso girandosi verso di me. «Batte le vertigini.»

«Non voglio sapere.» Dico fingendomi schifata. «Sarà una cosa assurdamente romantica.»

«Disse la donna dal cuore di ghiaccio.» Mi interrompe Alex poggiandosi con la schiena al parapetto del lungofiume. La vedo sorridere leggermente mentre porta una mano al collo, poi sbuffa e infila la mano nello scollo dei vestiti.

«Non ti ho detto niente.» Dice prima di mostrarmi una catenina con appeso un anello.

Aggrotto la fronte avvicinandomi alla mia amica e sorrido quando finalmente capisco.

«Lassù?» Domando indicando la ruota alle mie spalle.

«Assurdo, lo so.»  Osserva l’anello sorridendo prima di nasconderlo di nuovo sotto i vestiti. «Anche Tom soffre di vertigini…»

«Siete masochisti, per caso?» Domando sghignazzando, Alex si limita a fare spallucce. «E quando?»  Chiedo curiosa e felice per loro.

«Non ne abbiamo idea.» Si gratta la nuca pensierosa. «Magari la prossima volta che torniamo in America facciamo una scappata a Las Vegas.»

«Non ci pensare nemmeno.» Le punto un dito sotto al mento. «Devo essere la damigella. Voglio una cerimonia in pompa magna.»

Non sono romantica, amo solo spendere soldi in vestiti bellissimi che mi fanno sembrare una principessa.

Alexis si mette sugli attenti.

«Sissignora. Vuole anche decidere la data?» Stavolta sono io a stringermi nelle spalle.

«Magari potreste farlo ad inizio anno nuovo.»

Riprendo a camminare verso Hungerford Bridge, Alex mi raggiunge appena si riprende dalla mia affermazione.

«È prestissimo.»  Constata quando mi raggiunge ed insieme attraversiamo il ponte.

«Ti stai lamentando?» Domando sghignazzando divertita.

«Affatto.» Obietta accelerando il passo e guardandomi mentre cammina all’indietro. «Ti faccio vedere un’altra cosa.»

«Un’altra sorpresa riguardo Tom?» Domando sollevando un sopracciglio.

«Beh, sì.» Alex sorride.

«Oddio. Sei incinta?» Chiedo sconvolta.

«No…» Alexis aggrotta la fronte. «Perché ti avrebbe devastato così tanto?»

Mi guarda confusa e mi obbligo ad abbassare la testa, guardare la strada, fare spallucce.

«Allora, di che sorpresa si tratta?» Chiedo mentre lei continua a guardarmi in tralice affatto convinta dal mio comportamento, poi si decide a parlare mentre mi guida lungo una strada verso il centro.

«Qui vicino si trova la Donmar Warehouse.» Mi spiega mentre cammina con passo sicuro. «Tom reciterà a teatro di nuovo.» Dichiara sprizzando gioia da ogni poro.

Ho quasi paura che si metta a ballare in mezzo alla strada.

«Bene…» Dico accennando un sorriso.

«Dovrete venire a vederlo.» Ci invita. «Tu e Chris. Ve lo dirà anche Tom stasera a cena.» Aggiunge e mi sforzo di mordermi le labbra.

Stai zitta. Stai zitta.

Hai promesso a Chris di non farlo.

Non sollevare lo sguardo verso di lei.

Non guardarla dritta negli occhi mentre ti scruta.

«Si può sapere che c’è?» Chiede nello stesso istante in cui esplodo.

«Sono incinta.» Mi porto le mani davanti alla bocca mentre lei spalanca la sua.

«OHMIODIOOOOOOO!!!!!» Annulla lo spazio che ci divide per venire a stritolarmi in un abbraccio. «Ma è meraviglioso. Da quanto? Come è successo? No…questo lo so. Ma…Wow!!!»

Continua a stritolarmi mentre urla e saltella, obbligando me a fare altrettanto.

Scoppio a ridere.

Non posso evitarlo, perché contro ogni previsione, contro tutto ciò che ho sempre creduto.

Sono felice.

Non di essere amata e di avere amici così, ma sono veramente felice di questa cosa.

«Dovevate dirmelo subito.» Mi ammonisce gonfiando le guance.

«Chris voleva dirvelo con calma ed insieme.» Spiego tornando a mordermi il labbro inferiore con fare colpevole.

«Oh.» Alexis rimane un attimo in silenzio poi mi dà un colpetto sui fianchi col gomito. «Vuol dire che avremo qualcosa da farci perdonare entrambe, se sai cosa intendo…»

«Convivo e sono incinta di Chris Evans…» Rispondo.

«Quindi capisci benissimo.» Alexis scoppia a ridere.

«Capisco perché siete amici.» Commento cercando di trattenere un sorriso divertito.

«Tu ci stai insieme, quindi non fare la santarellina.» Mi rimprovera ridendo.

«Mai fatta in vita mia.» Rispondo divertita prima di riprendere a camminare.

 

 

 

***

Salve, O lettori coraggiosi giunti fino in fondo a questa…questa….

Vi starete chiedendo che cosa diamine è questa roba…E lo capisco perfettamente.

Questo è un delirio.

È la conseguenza della visione di Thor: The Dark World con il cameo esilarante di Chris e l’uscita di qualche giorno fa della clip speciale del dietro le quinte di quella scena.

Ecco da dove nasce questa…ehm…cosa.

Volevo scrivere di Charlie incinta (non riesco a mollare quella ragazza) e volevo scrivere di Tom versione Captain America perché mi fa troppo ridere. Questo è il risultato.

Spero vi piaccia un pochetto.

I luoghi descritti ovviamente esistono davvero e sono tutti a Londra. <3

Come avrete capito la storia è ambientata all’incirca un anno fa, durante le riprese di Thor: The Dark World ed è un missing moment sia di “You make me wanna” che di “The scent of roses”.

Non vi prometto che non scriverò più con i personaggi di queste storie, perché mai dire mai nella vita.

Vi lascio, se volete farmi sapere ne sarò contenta.

Un abbraccio

Cos

  
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