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Autore: Tenru Dragon    12/02/2014    2 recensioni
Alice: 18 anni, bella, le piace suonare e comporre musica
Ross: 18 anni, bello, cantante e ballerino famoso
loro sono simili ma allo stesso tempo diversi
Alice riuscirà a far innamorare il ballerino o sarà Ross a conquistarla?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ross Lynch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
Il giorno dopo mi alzai piuttosto tardi, erano circa le 8:30, andai a farmi una doccia e mi preparai la colazione.
Appena ebbi finito di mangiare mi preparai, scrissi un biglietto ai miei genitori e andai al cimitero.
Tutte le mattine faccio visita a mia sorella, specialmente in estate.
Ah, sì, dimenticavo, siamo ad agosto, precisamente il 6, io e mia sorella siamo nate nello stesso mese ma in anni diversi, io sono nata l’11 Agosto del ‘93 Elena invece il 6 Agosto del ‘95, mia madre e mio padre invece sono nati a settembre, mia sorella adorava festeggiare, era il suo passatempo preferito dopo la musica.
Mi fermai davanti alla sua tomba, mi inginocchiai e mi misi a pregare, dissi un “padre nostro” e le raccontai le ultime novità.
-Sorellina, è strano, non mi sono mai sentita così….così….felice!- sospirai –Non capisco che mi succede, quando chiudo gli occhi vedo il “suo” volto, non faccio altro che pensare a lui- sospirai nuovamente.
Mi alzai, guardai l’orario 11.00
-Devo andare, ciao Elena-  tornai a casa, appena entrata mia madre mi disse: -Forza! Vai a prepararti, lo sai che facciamo una messa in onore di tua sorella e poi pranziamo con tutti i parenti, staremo insieme tutto il giorno per far memoria di tua sorella come tutti gli anni-
-Mamma….io..-
-Cosa? Sbrigati tesoro, siamo in ritardo, la messa comincerà a momenti!-
-Ecco…io oggi …-
-Allora?-
-Alle 16 ho un impegno e non potrò passare tutta la giornata con voi- dissi tutto d’un fiato, mia madre impazzì, letteralmente
-Come!? Che vuol dire che non passerai con noi tutta la giornata?!-
-Ho un impegno-
-Più importante di tua sorella?!-
-No….però..-
-Nessun però! Tu starai con noi punto e basta!-
-No! Io devo andare mamma!-
-Smettila di pensare solo a te!-
-E se anche fosse mamma! Sono stufa di discutere con te! Questa è la mia vita non la tua o la sua! Ormai ho 21 anni e posso decidere da sola quello che è bene o non bene fare non pensi?!-
-Va bene, non ti disturbare a venire- disse e poi se ne andò seguita da mio padre.
Corsi in camera mia, mi buttai sul letto e mi misi a piangere, in quel momento avrei tanto voluto avere Elena al mio fianco, una volta, tanto tempo fa, dopo una litigata con la mamma andai in bagno a piangere, mia sorella ha bussato finché non l’ho fatta entrare, poi si è seduta vicino a me e mi ha detto: -Non devi piangere, avete pensieri diversi e caratteri uguali, per questo litigate- poi si era messa a ridere e io l’ho seguita a ruota, non pensavo che quello che aveva detto facesse ridere ma la sua risata era contagiosa, mi piaceva stare con lei.
Per pranzo mi preparai un panino e uscii di casa verso le 14, andai a fare un giro, tornai ancora al cimitero per fare gli auguri a mia sorella, le parlai delle mie indecisioni e dei miei problemi, le raccontai di Andrea che ieri era passato a salutarci, le dissi di vegliare sulla mamma e sul papà, di vegliare su Andrea e se non le recava troppo disturbo anche su di me.
Verso le 15:30 mi diressi verso il parco e appena arrivai mi sorpresi di trovarlo lì.
Portava degli occhiali da sole enormi e una felpa col collo alto, all’inizio non pensavo potesse essere lui ma non appena mi avvicinai al punto prestabilito per l’appuntamento lui mi venne incontro, abbassò gli occhiali sul naso e mi disse: -Che ci fai qui? Non dovevi festeggiare con tua sorella?-
-Beh…ho litigato con mia madre e..-
-Ok, capisco, come stai?-
-Bene, tu come stai?-
-Normale, tieni il telefono- me lo porse poi mi chiese: -Ti va se andiamo in un bar?-
-Sicuro di voler rischiare?-
-No, allora, che ne dici di venire da me a bere qualcosa?-
-Certo, ma…-
-Non ti preoccupare, ci vivo solo io-
-Perché da solo?-
-Beh, i miei genitori vivono lontano e la band è in vacanza-
-Perché non sei andato con loro?-
-…Il mare non fa per me-
-Capisco…allora, dove vivi?-
-Vieni- mi prese la mano e mi condusse all’entrata di un hotel
-Vivi in un hotel?-
-Più o meno-mi trascinò in ascensore, e cliccò il tasto per salire all'ultimo piano;
l’ascensore si aprì in un magnifico attico, il salotto era grande come tutta la mia casa, in più c’era una sala da bagno enorme, una cucina, una camera da letto e persino una zona bar.
-Wow- dissi-Qui ci porti le ragazze per fare colpo?-
-No, in realtà sei la prima ragazza che porto qui-
-Davvero?-
-Sì-
 
NOTA D’AUTRICE: spero tanto che vi piaccia, è un po’ più lungo degli altri, se c’è qualcosa che non va ditemelo mi raccomando…baci <3<3<3 
  
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