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Autore: Alice Dream Girl    12/02/2014    0 recensioni
La vita di una celebre band musicale "I raggi di sole", viene sconvolta dall'omicidio del leader gruppo.
SUl luogo del delitto, accanto al cadavere viene trovato un ragazzo, Kai, e immediatamente arrestato.
La polizia italiana guidata dall'ispettore Ginevra De Rosa, inizia a collaborare con la Polizia coreana guidata dal commissario SUho e dagli ispettori Luhan e Lay e dagli agenti MInho e XIumin. Indagando congiuntamente i poliziotti scoprono che Kai è membro di una banda di teppisti, chiamati "GLI SPETTRI" il cui leader Kris, guida e protegge gli altri membri: Sehun, Chanyeol, Tao e Kai. Le indagini si spostano poi sui compagni di gruppo della vittima le celebrità BAekhyun, D.O, Chen, Onew e Taemin. Le indagini porteranno ad una verità sconcertante che coinvolgerà e cambierà le vite di molte persone; il tutto condito da love story turbolente che si instaureranno tra i personaggi e sullo sfondo uno scenario a metà strada tra il pericoloso e l'affascinante.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kai, Kai, Lay, Lay, Lu Han, Lu Han, Suho, Suho, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Ginevra era distesa sul suo letto e fissava il soffito. La versione dei fatti che aveva dato Suho non la convinceva nemmeno un po’. Del resto lui non aveva fatto altro che ricostruire i fatti in base a quello che gli era stato riferito. Ad un occhio schematico e preciso, come era quello di Suho la situazione sembrava lampante. Ma lei che era una fuori dagli schemi, si trovava in difficoltà ad accettare quella realtà così come gliela stavano prospettando. Qualcosa non quadrava. Forse erano troppe cose che collimavano in maniera fin troppo precisa, o forse era per via di Kai. Kai. Non aveva più pensato a lui dopo quella notte. O meglio lo aveva pensato, ma aveva scacciato quelle immagini dalla sua testa e non perché le dessero fastidio, ma semplicemente perché aveva paura di ammettere qualcosa a se stessa. Più in là, rintanati nel covo, nel frattempo gli Spettri dovevano prendere una decisione. “Non siamo più al sicuro qui!” disse Chanyeol esausto, accasciandosi su una sedia “E’ vero!” constatò Kris “Ma per ora non possiamo spostarci. Mario il barista del Tortuga ha detto che non ha altri posti disponibili.” “E come pensi che ce la caveremo?” domandò tao preoccupato “Non lo so… Kai hai qualche idea?” domandò Kris Kai era poggiato con la schiena al muro, braccia incrociate sul petto e si fissava i piedi. “Kai!” lo chiamò Kris “Kris… io al momento non ho alcun tipo di idea…mi serve mio cugino è l’unico che può liberarmi da questo casino… ma la polizia lo bracca…” “Kai io era da un po’ che volevo parlarti… tu e Sehun non mi sembrate in voi ultimamente!” disse Kris “In che senso?” chiese Kai mentre Sehun si destava dal solito torpore im cui era caduto “Non so perché ma ogni volta che vi viene affidato un compito puntualmente sparite e fallite tutto…” Lay aprì bene le orecchie e si fece attento “Ho analizzato più volte le varie imboscate che abbiamo fatto e voi due risultate sempre assenti quando torniamo al covo… c’è qualcosa che volete dirmi?” Sehun e Kai si guardarono perplessi. “kris non c’è nessun problema… ci hai sempre affidato compiti che prevedessero inseguimenti per quello che torniamo sempre dopo!” disse Kai poco convinto anche lui “Sarà Kai ma… io ho visto da parte tua qualche sguardo di troppo a quella poliziotta… capisci che questa cosa non possibile vero? Siete due mondi diversi e… attualmente dopo le persone che tu ben sai, quella ragazza è la sua squadra sono il nostro nemico quindi, ti prego di scendere coi piedi per terra!” “Non c’è nessuna ragazza!” disse Kai pensando con tristezza al fatto che lei stesse per arrestarlo dopo quella notte che avevano passato insieme. “Me lo auguro!” disse Kris “Comunque… lasciamo passare qualche giorno e vedremo il da farsi, nel frattempo state attenti, potrebbe succedere di tutto!” Lay recepì tutta quella conversazione e si ricordò di quella mattina in cui aveva trovato Ginevra nel covo. Qualcosa non andava. Anche Tao pensava che qualcosa non andasse. Ma nessuno di loro rivelò a Kris che quella mattina di novembre una sbirra era finita nel loro covo insieme a Kai. Luhan arrivò in Centrale molto prima del solito quella mattina. Camminò velocemente, entrò nella stanza di Ginevra, si assicurò che ci fossero solo loro due, chiuse la porta e girò la chiave. “Luhan!” fece Ginevra sconvolta “Scusami… non sono impazzito, ma devo parlarti!” disse Luhan “beh, dimmi pure, non c’è bisogno di blindarsi!” “E invece si!” “Luhan mi sto preoccupando!” fece Ginevra seria “Ascolta… stanno organizzando una retata nel covo!” disse Luhan tutto d’un fiato “Che cosa?” fece Ginevra scioccata “Ne è fallita una due giorni fa!” “Lo so… ma… sono intenzionati a prenderli…” “Non abbiamo ancora prove a sufficienza.” “Suho e Donati dicono che le prove ci sono. Li ho sentiti confabulare ieri per telefono. Ero da Suho per un caffè… te lo diranno anzi ce lo diranno traun paio d’ore…” “Questa cosa è assurda…” “Lo so… dobbiamo fare qualcosa!” “Luhan va tutto bene? Ti vedo parecchio agitato!” “si… cioè no… cioè Ginevra siamo nella stessa situazione!” disse Luhan Ginevra lo fissò stranita. “Stessa situazione in che senso?” “Lo so!” “Sai cosa?” “Che sei stata insieme a Kai!” Ginevra saltò su dalla sedia… “Che…” “Non provare a negarlo. Vi ho visti…” “Come ci hai visti?” “Vi ho visti andare via insieme la sera del pub… si vedeva tutto dalla finestra dello sgabuzzino in cui ero chiuso.” “Ma.., come diavolo… e poi cosa ci facevi in uno sgabuzzino tu?” “Ecco… la stessa cosa che ci facevi tu!” “Sfuggire alle persone per evitare che mi vedessero ubriaca?” “No stavo facendo l’amore con uno di loro!” “eeeeeeeeeeeeeeeh?” fece Ginevra urlando “Shhhh per favore!” fece Luhan afferrandola per le spalle e rimettendola a sedere Si inginocchio davanti a lei e la fissò “Sta calma!” Ginevra lo guardava sconcertata “Spiegami… credo di non aver capito!” gli disse “Io sono stato con uno di loro…” “Uno? Ma che dici, Luhan?” “Diamine… mi sono fatto Sehun!” disse Luhan quasi sibillando “Che?” fece Ginevra “Io sono stato insieme a Sehun!” disse Luhan prima che la maniglia della porta iniziasse a fare su e giù alla velocità della luce “Oddio sta entrando qualcuno!” disse Ginevra “Promettimi che mi aiuterai a salvarli!” disse Luhan disperato “Salvare chi?” chiese Ginevra guardando con aria allucinata la porta “Le persone a cui teniamo!” “Io non tengo a nessuno!” “Invece io la penso diversamente.” La maniglia della porta cedette e Greta piombò nella stanza Vedendoli insieme ebbe subito a pensar male “Se volete fare le vostre cose, per favore, la prossima volta andate da un’altra parte!” disse seccata Luhan fissò Ginevra lei distolse lo sguardo. Luhan le prese il polso e disse “Promettimi che lo farai.” Ginevra ritirò la mano. “So che lo puoi fare!” le disse Luhan “Fare cosa?” domandò Greta “nulla!” rispose Ginevra alzandosi, mentre Luhan usciva dalla stanza. “ispettore De Rosa, come mai così sfuggente?” domandò la sua collega “Eh? Io? No ho parecchio da fare!” “Come scorazzare da un coreano all’altro?” “Come scusi?” “Non fare la finta tonta… si vocifera di una tua relazione con suho…” “E a te chi lo ha detto?” chiese Ginevra seccata “Anche i muri hanno le orecchie… cos si dice!” “al mio paese si dice fatti gli affari tuoi…” “Non penso che lo farò… non so se lo sai ma… sarà bandito un posto per commissario di qui a poco e… c’è un solo posto. Martini è fuori gioco e quindi il mio avversario numero uno sei tu quindi… guardati bene le spalle…” “Fottiti strega malefica.” Disse Ginevra e uscì dalla stanza Mentre uscì Ginevra si imbattè in Suho “ciao!” le disse lui “Ciao!” rispose Ginevra “Stai bene?” “Si abbastanza…” “Non ti sei più fatta sentire…” “Non ci siamo lasciati bene l’ultima volta!” “Già… mi manchi Ginevra.” Ginevra lo fissò. Lui le si avvicinò e poi la abbracciò. Lei per un istante si sentì libera da tutti quei pesi che la stavano opprimendo, li tra le braccia del ragazzo più rassicurante del mondo. “fai pausa con me?” le chiese Suho “Va bene!” rispose Ginevra Suho la prese per mano e la portò in un angolo poco visibile. L’ iniziò a baciarla. “Mi manchi troppo e davvero non mi va di litigare!” Le disse Ginevra annuì. Poi si staccò. “Devo andare ora!” disse “Aspetta… c’è una cosa che devi sapere.” Le disse Suho “Cosa?” “Questa notte… faremo una retata al covo degli Spettri. Lay si assicurerà che non si muovano. Vanno presi e vanno liberati D.O e Chen.” “Suho non siamo del tutto sicuri che sian loro i colpevoli!” “Ginevra lo siamo eccome…. Tra qualche minuto io e Donati verremo a informarvi… tieniti pronta!” Ginevra tornò nel suo ufficio mestamente e si accasciò alla scrivania. Non sapeva che fare. Qualcosa le diceva che quei ragazzi erano innocenti, ma i suoi capi erano di un diverso avviso. Sprofondò nello schienale della sedia e chiuse gli occhi. Venti minuti dopo Suho e Donati erano davanti a lei, Luha, Xiumin, Minho e Greta aspiegare i dettagli di quello che sarebbe successo. Il piano era semplice. Tendere un agguato agli spettri, sparare se era il caso, catturarli, e recuperare D.O e Chen con l’aiuto di Lay. “io non ce la posso fare!” disse Luhan disperandosi nell’ufficio di Ginevra dove si era intrufolato di nuovo. “Luhan siamo poliziotti è il nsotro lavoro!” “No Ginevra, non capisci… io non voglio fargli del male!” “Luhan è stata la storia di una notte… passerà…” “Non è stata la storia di una notte per me… “ “Cosa?” “Si… ha capito bene!” “Ma…” “Ginevra io credo di amare quel ragazzo. Ed è il caso di iniziare a chiederti se tieni anche tu e in che misura ci tieni…” Mezz’ora dopo, mentre era tra le braccia di Suho nella sua stanza… distesa sulla scrivania con lui che stava per farla sua per l’ennesima volta Ginevra capì di non volerlo. Si bloccò proprio mentre lui stava per entrare. Chiuse le gambe e lo spinse via. “Mi dispiace… non posso!” disse Suho la fissò stranito “Che succede?” le chiese sconvolto “Io… io non lo so… so solo che non posso.” E uscì da quella stanza in preda al panico.
  
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