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Autore: cateperson    12/02/2014    1 recensioni
Sempre e solo Zade! Tanto tanto amore...con una buona dose di complicazioni!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Wade Kinsella, Zoe Hart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Che ne dici di una serata tra sole donne?"
Zoe fissò la bambina, aspettando una risposta che non sarebbe mai giunta.
"Sì lo so che anche ieri abbiamo passato la serata insieme io e te...Ma vedi Gracie, gli uomini sono una brutta razza...Non val la pena frequentarli!" 
Quel piccolo giochetto la faceva sorridere e inoltre la aiutava a sfogarsi.
"Come dici? A te gli uomini piacciono? Cara Gracie, ti dirò solo un paio di cose...Per prima cosa, tuo padre non approverà mai nessun uomo con cui uscirai, te lo garantisco io! Secondo, persino tu arriverai a odiarli quando ti spezzeranno ripetutamente il cuore e ti molleranno per una sventola bionda con le gambe da pellicano..."
La bimba si dimenò un po' nella culla e sorrise osservando le facce buffe della dottoressa.
"Va bene va bene, non insistere! Usciremo...ma solo per comprarci una vaschetta di gelato al cioccolato!"
Zoe prese il passeggino, vi caricò la piccola ed uscirono di casa.
New York era stupenda in quella stagione: le giornate erano miti, il cielo era quasi sempre sereno e gli alberi di Central Park erano in fiore. La ragazza decise di percorrere i sentieri del parco prima di rifugiarsi in un supermercato. Voleva godersi quelle ore di sole in compagnia di quella piccola creatura.
Trovò una panchina in un luogo appartato ma molto soleggiato, vi si sedette e tirò fuori una rivista da sfogliare, mentre Gracie dormiva beata.
"Quanto vorrei scambiare la mia vita con la tua...Nessuna preoccupazione, nessun problema se non il pannolino pieno di pupù..." Esclamò la dottoressa tra i sospiri.
"Oddio non riuscirò mai a togliermi dalla testa l'immagine di una bellissima donna col pannolino pieno di pupù!" Sbottò una voce maschile che Zoe sentì vicino a sé. 
Un uomo con un fisico tonico avvolto in una tuta da jogging si era fermato proprio in prossimità della sua panchina.
"Mi scusi...ma non stavo parlando con lei!" Rispose la dottoressa stizzita.
"Oh mi sono accorto che stava avendo una conversazione matura con sua figlia...Spero che quella creatura innocente possa darle qualche consiglio utile!" Disse l'uomo trattenendo una risata.
Zoe era sempre più irritata.
"Non è mia figlia...E in ogni caso non sono affari suoi! Faccia come la maggior parte dei newyorkesi: ignori il resto del mondo e si tolga dai piedi!"
A quel punto l'uomo non si trattenne e scoppiò a ridere. La dottoressa fece finta di nulla e si concentrò di nuovo sulla carrozzina, ma una mano le si avvicinò al viso.
"Sono un gran maleducato! Mi chiamo Robert...Robert Miller!"
Zoe lo guardò con un sorriso beffardo sul viso.
"Piacere!" Disse stringendo la mano e tornò ad osservare Gracie che dormiva.
Robert rimase perplesso per qualche secondo, poi scoppiò di nuovo in una fragorosa risata.
"Andiamo, dopo che ti ho immaginata con un pannolino pieno di pupù direi che siamo diventati conoscenti...Non puoi più considerarmi un estraneo! E ti assicuro che non ho caramelle da offrirti..."
La dottoressa si girò verso l'uomo divertita.
"Offrimi da bere...Solo allora non sarai più un estraneo!"

"Mi stai dicendo che hai portato mia figlia in un pub?"
Lavon stava praticamente urlando contro Zoe.
"Lavon calmati! Sei appena tornato da un weekend di relax con tua moglie e sembri già più teso di prima!" La dottoressa tentò di placare l'ira del suo amico.
"Calmarmi? Come faccio a calmarmi se tu porti una bambina di otto mesi in giro per i pub di New York! Cosa avevi in testa? Ti immagini che cosa sarebbe potuto succedere?"
"Ma non è successo niente, giusto? Andiamo Lavon, siamo state fuori solo un paio di ore e siamo rientrate prima delle 11, per giunta accompagnate da un uomo...Non correvamo nessun pericolo!"
Il sindaco di Bluebell guardò Zoe con circospezione
"Un uomo? Chi è?"
"Un avvocato...L'ho conosciuto al parco e mi sono fatta offrire da bere!"
"Uno sconosciuto quindi..."
"Lavon, siamo sane e salve a casa adesso! Smettila di preoccuparti..."
L'uomo abbassò la testa e con le dita si premette la base del naso.
"Zoe, io ti voglio bene, sei la mia più cara amica, la mia testimone di nozze...Ma quando ti affido mia figlia è come se mettessi la mia vita nelle tue mani di chirurgo...Tu devi averne cura, calcolare tutti i rischi ed evitarli se possibile! Sei un medico eccezionale e so che puoi capire cosa intendo...Forse è il momento di crescere come donna per poter essere pronta a diventare madre!"
La dottoressa guardò il suo amico per una manciata di secondi, poi, non riuscendo più a trattenere le lacrime, lo abbracciò stretto.
"Lavon..." Non uscì più nessuna parola tra i singhiozzi. Il sindaco capì la lotta interiore a cui la ragazza era sottoposta.
In quel momento li raggiunse Annabeth, che aveva messo a dormire la piccola Gracie, e si unì al loro abbraccio accarezzando la testa della sua amica. Poi guardò il marito che, col movimento delle labbra, pronunciò una sola parola
"Wade"





Non pensavo di tornare a pubblicare così presto, ma questa storia mi sta davvero appassionando! Spero che piaccia anche a voi...Lasciate commenti, servono sempre...soprattutto quando possono rendere la storia migliore! Bacioni a tutti
cateperson
  
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