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Autore: fers94    12/02/2014    3 recensioni
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Hanna/Caleb centric
Hanna non si era mai sentita così. Non aveva mai provato nulla del genere. Perché nessuno era mai riuscito ad entrarle dentro davvero. Nessuno era mai riuscito ad abbracciarla fino all'anima. Nessuno le aveva mai toccato il cuore. Nessuno l'aveva mai guardata con quella luce negli occhi.
Caleb sì.
Caleb l'aveva amata esattamente per la persona che era, senza freni.
Caleb è stato lo straripo nei suoi sogni. Caleb è stata la candela accesa tutti i suoi giorni.
(...)
Caleb non dimenticherà mai quella ragazza bella come il sole che un giorno gli ha offerto di andare a vivere nella sua cantina, quella ragazza che una mattina si è infilata nella doccia mentre lui era nudo, quella ragazza che una notte sotto le stelle ha rinunciato alla sua innocenza per lui.
Quella ragazza che ha lottato con le unghie e con i denti per regalargli quella famiglia che aveva perso prima di trovare, quella ragazza che non ha mai chiesto niente in cambio, quella ragazza che gli ha sempre perdonato tutti gli errori.
Quella ragazza che ha curato il suo cuore spezzato.
Quella ragazza che lo ha amato con tutta se stessa.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb Rivers, Hanna Marin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Confessions H




Confessions.





_______________





-H.

Hanna si era guadagnata la sua sicurezza con fatica e sacrificio.

Ma ora non si sente più la terra sotto i piedi.
Hanna ha perso Caleb, e con lui ha perso una parte di se stessa.
Perché Caleb non era solo il suo ragazzo, era molto di più. Caleb era il suo punto di riferimento. Caleb significava tutto per lei.
E perdere tutto da un giorno all'altro è troppo difficile da sostenere.

Vorrebbe odiarlo con tutte le sue forze, ma non ce la fa. Sente il cuore bruciarle nel petto e le lacrime graffiarle quel sorriso ormai perduto.
Vorrebbe odiarlo, perché le aveva promesso che non se ne sarebbe mai andato, che lei non l'avrebbe mai perso, che sarebbe sempre rimasto al suo fianco. E invece aveva infranto le sue promesse.
Vorrebbe odiarlo, ma il motivo per il quale non ci riesce è il più semplice ed antico del mondo: lei ama Caleb. Lo ha sempre amato e non smetterà mai di amarlo. Nonostante tutto.
Per quanto possa far male la sua decisione di lasciarla, lei non riuscirà mai ad odiarlo, né tantomeno a dimenticarlo.
Odia più se stessa per avergli chiesto di restare in quella maledetta città ad aiutare una ragazza sola e spaventata.
Caleb è stato il primo, l'unico. Lui è stato il suo sorriso, la sua felicità. Caleb è riuscito a farla sentire amata ed amante allo stesso tempo. Caleb ha dato significato ad ogni suo brivido.
Hanna non si era mai sentita così. Non aveva mai provato nulla del genere. Perché nessuno era mai riuscito ad entrarle dentro davvero. Nessuno era mai riuscito ad abbracciarla fino all'anima. Nessuno le aveva mai toccato il cuore. Nessuno l'aveva mai guardata con quella luce negli occhi.
Caleb sì.
Caleb l'aveva amata esattamente per la persona che era, senza freni.
Caleb è stato lo straripo nei suoi sogni. Caleb è stata la candela accesa tutti i suoi giorni.
E la fiamma di quella candela, nel cuore di Hanna, non potrà mai spegnersi. Neppure se travolta dalle onde di quella sconfinata sofferenza che circola nel suo animo.
Perché certe cose non finiscono mai.
Hanna vorrebbe fare a pugni con il mondo, ma le sembra che il suo mondo non esista più. Il vuoto che sente è troppo profondo da non avere neanche le forze per gridare quanto faccia male.
Preferisce chiudere gli occhi, per non guardare la sua stessa casa, teatro del suo amore con Caleb. Quelle mura parlano di lui. Ma se chiude gli occhi vede il suo viso, e capisce che non può fuggire in nessun modo da quell'unico e assordante pensiero.
Hanna si chiede dov'è Caleb, perché non sia lì a prendersi cura di lei come ha sempre fatto. Sente che potrebbe passare il resto dei suoi giorni a cercarlo nel buio, a tentoni, senza mai trovarlo.
Hanna sa di essere ingenua fino al midollo, fino a dentro le ossa, e sa che per questo lo aspetterà finché avrà aria da respirare.
Perché mentre trovava un posto nel mondo a lui, senza rendersene conto stava trovando anche il suo posto nel mondo: al fianco di Caleb.
Erano soli allo stesso modo: scorci di passati complicati ed infelici, incapaci di credere nei sogni, disillusi, rivestiti da una maschera per celare le proprie fragilità. Hanna si nascondeva dietro rossetti e tacchi a spillo, Caleb dietro una montatura da bullo ed attività non troppo lecite.
Ma si erano trovati.
Hanna aveva invitato un estraneo ad entrare in casa sua. Un estraneo, diventato a poco a poco la sorpresa più bella che Hanna potesse mai ricevere.
Si erano rivelati per quello che erano l'uno all'altra, lentamente, timidamente, superando le proprie paure, insieme. E così, si erano aiutati a vicenda. E mentre si aiutavano, si innamoravano. E dall'innamorarsi, erano passati all'amarsi, fino a diventare una cosa sola: un unico, solido e profondissimo noi.
Possibile che quel noi non esista più?
Caleb l'ha conosciuta in ogni sua sfaccettatura, positiva o negativa che sia. Hanna sa anche questo.
Hanna si è data completamente a Caleb, senza nascondersi, fidandosi ed ignorando tutto il resto. Ed Hanna non lo rimpiange, perché sa che quello che c'è stato tra di loro è stato vero, ed è stata la cosa più bella che lei abbia mai avuto. Ce l'ha scritto nel cuore. Ogni frammento di quello che ha vissuto con Caleb è custodito gelosamente in un vicolo nascosto del suo cuore. È lì, e lì resterà sempre.
Lui l'ha protetta, le ha asciugato le lacrime, l'ha guardata dormire. Lui conosce alla perfezione ogni linea del suo corpo, sa che quando ha il ciclo ha bisogno solo di una cioccolata calda e qualche coccola, sa che ha i piedi sempre freddi, sa come le piace essere svegliata.
Nessuno la conosce come Caleb.
Lui conosce tutto di lei.



I want you to know who I am.
[Hanna, 1x19]



Hanna non pensa che tra loro non abbia funzionato. Perché ha funzionato eccome. Mai come con Caleb si è sentita viva, felice, con la voglia di rincorrere i propri sogni. Con lui Hanna sapeva di poter arrivare anche al di là dell'arcobaleno.

Fa male però voltarsi e vedere che la sua mano non è più stretta in quella di Caleb. Fa male e fa paura.
Hanna ha paura che da adesso non sarà più capace di distinguere un'alba da un tramonto, un sorriso da una lacrima, una favola da un incubo. Perché lui non sarà più accanto a lei.
Ed è consapevole che negli occhi di qualunque altro ragazzo incontrerà, andrà sempre a cercare il riflesso di Caleb. Cercherà sempre quella luce che aveva trovato nei suoi occhi scuri.
Ma lui non c'è più.
Se Hanna avesse saputo che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero fatto l'amore, avrebbe stretto Caleb più forte e gli avrebbe ripetuto più volte quanto fosse importante per lei. Magari così non se ne sarebbe andato, magari così sarebbe rimasto con lei.
Hanna sa che reagirà a modo suo a questo dolore. Sa che farà cose prive di senso, lasciandosi guidare dall'impulso e dall'insoddisfabile desiderio di colmare quel vuoto che sente dentro. Quel vuoto che corrisponde alla mancanza di Caleb. Ma saranno solo stupide convinzioni di essere abbastanza forte da poter continuare come se nulla fosse. Perché per quanto voglia staccarsi da lui, Hanna non potrà mai davvero farlo. Perché quel posto nel suo cuore è occupato da un pezzo e lo sarà sempre, irrimpiazzabile. Lì Caleb continuerà ad esserci.


I miss you so much, it's making me do stupid things, crazy things!
[Hanna, 3x09]



Hanna si addossa più colpe di quante dovrebbe. Si dice ingenua ad aver creduto che Caleb ci sarebbe stato sempre, ad aver creduto che tutte le sue promesse sarebbero state mantenute, ad avergli forse dato anche un solo futile motivo per abbandonarla.
Non riesce a credere che però lui l'abbia fatto davvero, perché lei sa di conoscerlo per quello che è. Il suo Caleb non l'avrebbe mai lasciata. Il suo Caleb, premuroso e protettivo, che non faceva passare un solo giorno senza che le avesse detto ti amo e che avrebbe pagato col suo stesso sangue per vederla sorridere.
Allora pensa che ha sbagliato lei.
Pensa che forse non è stata abbastanza per lui. Forse non è riuscita a dargli quello che voleva. Forse, per l'ennesima volta nella sua vita, non è stata in grado, non è stata all'altezza della situazione. Non ci è riuscita.
Per questo lui l'aveva abbandonata ed aveva voluto guardare altrove. È solo colpa della solita ragazzina ingenua che è dentro di lei. Non si era tenuta stretta Caleb come avrebbe dovuto. Lo aveva dato per scontato.
Quella maledetta sera avrebbe dovuto riportarlo a casa con lei, e non lasciarlo lì. Era stato un gesto di massima fiducia, ma oggi Hanna ne è pentita. Perché se non avesse avuto tutta quella magnanimità nei confronti di una sconosciuta e se non si fosse fidata a tal punto del suo splendido ragazzo, Caleb a quest'ora sarebbe accanto a lei.
Eppure lei si fidava di lui, totalmente. Con estrema sicurezza. Eppure aveva visto lo stesso amore di sempre quando lui l'aveva guardata l'ultima volta, prima di andarsene.
Sentiva che Caleb non avrebbe mai potuto farle un solo torto, figuriamoci se uno tanto meschino.
Ma si era sbagliata. Fa male ammetterlo, ma è così. A lui non sarebbe bastato vivere di lei, come invece a lei sarebbe bastato vivere di lui. Questo è quello che pensa Hanna.
Pensa anche che, forse, quella sua parte ancora teneramente bambina avrebbe dovuto smettere prima di credere alla favola dell'angelo custode. Caleb le aveva dato motivo per crederci.
Ora sarebbe facile annegare tra budini al cioccolato e cupcakes, come una volta, come prima di Caleb. Sarebbe la via di fuga: ingozzarsi fino a non ricordare più nemmeno il perché lo si sta facendo. Sarebbe facile, ma Hanna sceglie di non farlo. Perché Caleb le ha insegnato anche ad amare se stessa, ed è per questo che non cadrà un'altra volta nel baratro. Non deve lasciarsi andare, non può. Sa cosa vuol dire, l'ha già vissuto. E non vuole più.
Quello che vorrebbe, sarebbe poter tornare indietro per rivivere anche solo un momento tra le braccia di Caleb.
Hanna si addormentava ogni notte con il sorriso sulle labbra, perché nonostante tutto il male accumulato durante la giornata, sapeva che l'indomani avrebbe potuto abbracciare Caleb, ed in quel momento sarebbe sparito qualsiasi problema.
Tra le sue braccia non c'era niente che potesse spaventarla o farle del male. Tra le sue braccia poteva sognare senza dover chiudere gli occhi. Tra le sue braccia poteva sentire tutto l'amore che Caleb provava per lei, e quella era la sensazione più bella che avesse mai provato. E solo lui era capace di farla sentire così dannatamente bene.
Caleb era essenziale per lei. Stare anche solo per un attimo tra le sue braccia, era l'istante che nel cuore di Hanna valeva come l'infinito.



Just hold me, okay? That will help me.
[Hanna, 2x19]

Hanna pensa che sia colpa sua se Caleb sia andato via.

Ma se potesse tornare indietro, rifarebbe tutto, pur sapendo che esisterebbe quest'epilogo.
Perché quello è stato l'anno più bello della sua vita.
Malgrado l'inferno che aveva dovuto sopportare tra -A, polizia, e tutto il resto. È stato l'anno più bello della sua vita perché qualsiasi cosa le succedeva, Caleb era sempre lì con lei, pronto a fare di tutto per lei, senza chiedere niente in cambio.
Hanna non avrebbe potuto chiedere di meglio.


It was the best year of my life.
[Hanna, 4x16]



Invece adesso il momento peggiore della sua giornata è proprio quando cala la notte e va a dormire. Perché in quel momento ad Hanna non rimane che se stessa. E tutti i pensieri volgono verso l'unica direzione possibile, verso il suo amore perduto. Le pesa ogni singolo respiro. Sente premere sul petto mille rimpianti, mille se, mille ma. Si sente sola e sa che l'indomani non potrà più abbracciare Caleb. Si chiede cosa avrebbe potuto fare per far andare le cose in modo diverso. Si gira nel letto rimproverandosi di averlo perso, mentre cerca la perfetta canzone della playlist del suo iPod sulla quale riversare le sue lacrime, così da avere l'illusione di essere più leggera.

Ma dando via lacrime, non si dà via il dolore. Ed Hanna lo sa. Il dolore resta attaccato dentro e non viene lavato né dalle lacrime né dai rimproveri. Ma Hanna non può che abbandonarsi a quella dolce illusione, pur sapendo che non basterà a consolarla, né tantomeno a farle passare la sofferenza che sente scorrere dentro, irrefrenabile.
Una sofferenza che è vuoto e pesantezza allo stesso tempo. Vuoto per la mancanza, pesantezza per i rimpianti.
Tra le lenzuola del suo letto non c'è più l'odore di Caleb, bensì quello delle lacrime.
E quando si sveglia al mattino non va meglio, perché Hanna capisce che il suo più grande incubo non è solo un incubo. La sua più grande paura è sempre stata quella di perdere Caleb, ed ora quella paura si è fatta realtà. Alzarsi dal letto per vivere una nuova giornata con questa consapevolezza non è per niente facile.
Ma Hanna sa anche di aver conosciuto l'amore grazie a Caleb. Sì, grazie a Caleb. Perché nonostante tutto, Hanna sente di doverlo ringraziare e non di addossargli la colpa del suo dolore. Ed è per questo che porterà sempre con sé il suo splendido ricordo, sperando che anche lui conservi il suo con un sorriso.
I ricordi non muoiono mai. 
Hanna continuerà la sua vita tenendosi stretto Caleb al cuore, morendo dentro al pensiero di non poterlo avere più, ma cercando di rialzarsi e sorridere al pensiero di averlo avuto. 
Lei sarà sempre sua, qualsiasi cosa accada. E lui resterà sempre il suo Caleb. Questo non cambierà mai.
Hanna cerca di andare avanti, sempre con quella fiamma accesa dentro di sé. Probabilmente tenuta accesa dalla speranza di ritrovarsi, un giorno, e di non lasciarsi mai più.




_______________






-C.

Caleb è nato con il cuore spezzato.
 
Caleb non è certo cresciuto come un principe, ma è diventato un re perché ha avuto la sua regina: Hanna.
Hanna gli ha insegnato a vivere.
Lo ha preso per mano e gli ha fatto capire che ognuno ha il proprio posto nel mondo. Hanna gli ha trovato il suo posto nel mondo.
Caleb è nato con il cuore spezzato, ed Hanna quel cuore gliel'ha ridato come nuovo.
Hanna gli ha insegnato ad amare. Gli ha fatto capire che anche il suo cuore poteva battere per delle emozioni reali. Hanna era diventata il senso dei suoi battiti.
Hanna l'ha salvato.
L'ha salvato dal perdersi in se stesso, dal chiudersi a riccio, dallo sprofondare nella solitudine, dalla paura di vivere. Perché quel cuore spezzato andava salvato, e la via di salvezza l'aveva trovata in quella ragazza vispa e curiosa, Hanna.
Hanna è stata il suo angelo.
Hanna è stata la prima persona a farlo sentire amato. E con quell'amore lo ha reso una persona migliore.
Caleb aveva imparato fin troppo presto a perdersi a metà strada tra i suoi profondi occhi ed il suo meraviglioso sorriso. In lei aveva visto subito qualcosa di speciale.
Hanna era diventata la casa del suo cuore, che da spezzato sembrava stare risanandosi da ogni crepa.
Solo grazie a lei.
Nessuno di loro credeva nell'amore. Lui non aveva avuto modo di crederci, perché non l'aveva mai visto, mai percepito. Ecco perché il suo cuore era spezzato fin dal principio. Lei invece aveva avuto modo di guardarlo vivere nei suoi genitori, ma poi aveva dovuto guardarlo anche appassire e morire lentamente tra le loro incomprensioni. E allora aveva smesso di crederci, anche lei.
Ma poi entrambi si erano dovuti ricredere, una volta incontrati. L'uno negli occhi dell'altra, l'amore l'avevano trovato. Sentendolo nascere e crescere a piccoli passi nelle proprie anime, prendere forma tra le loro profonde diversità e le loro inaspettate somiglianze, finché non l'avevano sentito esplodere nei loro cuori, in un meraviglioso fuoco d'artificio.



Most of my life I've felt alone, even when I was with people. That was until I met you.
[Caleb, 2x01]


Caleb è nato con il cuore spezzato, ma questo non lo autorizzava a spezzarlo ad Hanna.
Forse era proprio per questo che avrebbe dovuto evitare di farlo. Ma aveva fallito. Nella sua vita sembra essere buono solo a fallire.
Caleb riesce ad andarsene solo perché si aggrappa inconsciamente alla presuntuosissima convinzione che Hanna sarà sempre lì ad aspettarlo. Lui sa che è così, malgrado sa che non è giusto.
Ma vorrebbe chiederle di non aspettarlo. Perché non è giusto. Perché Hanna ha il diritto di vivere e sorridere anche senza di lui. Perché Caleb l'ha sempre amata, più della sua stessa vita, e tutto ciò che desidera è che lei sia al sicuro e che sia felice, che sia con o senza di lui.
Invece la sta facendo soffire. Le ha spezzato il cuore quando lei aveva curato le profonde ferite del suo.
Caleb sta malissimo a quel pensiero. Avrebbe voluto rendere le cose più facili, ma ancora una volta aveva fallito. Si sente morire soprattutto pensando che Hanna crede che se ne stia andando per un'altra donna. Come se non avesse già avuto abbastanza complessi d'inferiorità.
Caleb pensa che è più semplice che lei creda questo, così non farà domande, così non si farà carico di altri guai, anche se Dio solo sa quanto vorrebbe gridarle che ama solo lei, che sarà sempre così, che se potesse le dedicherebbe l'intera sua esistenza.

La ragione è invece sempre la stessa: Caleb se ne sta andando per proteggerla. E l'unico modo è abbandonarla, separare le loro strade.
Ha bisogno di capire quali segreti nasconde quella città e perché una maledizione tanto atroce lo stia rincorrendo, e non può continuare a stare con Hanna, perché questo vorrebbe dire esporre anche lei a simili rischi. E Caleb non vuole. La vita di Hanna è già infestata da troppe ombre per addossarsi anche le sue. Deve dirle addio, perché prima o poi il dolore che questo le comporterà si affievolirà, mentre una maledizione tanto grande potrebbe mettere a rischio la sua vita.
Caleb non può permetterlo, Hanna è troppo importante per lui. Preferisce rinunciare a lei per salvarla, piuttosto che tenerla con sé ma metterla in pericolo. Sarebbe egoistico, e Caleb non è egoista.
Ama Hanna più di quanto ami se stesso.
Sì, perché per quanto tutta questa assurda situazione l'abbia sconvolto e confuso, Caleb sa bene che ama ed amerà sempre e solo Hanna. Vorrebbe nasconderlo a se stesso per provare a sentirsi meglio, vorrebbe fare il forte e guardare avanti senza pensare al dolore che sente, vorrebbe distrarsi con questi strani enigmi e fenomeni paranormali, ma la verità è che non serve a niente se non ad illudersi.
Perché in quei momenti in cui si guarda dentro, Caleb vede solo l'immagine sbiadita di Hanna che sta lì a ricordargli che senza di lei, lui non sarebbe mai stato niente. Sarebbe rimasto un ragazzo solitario, senza radici, con il cuore spezzato incapace di provare emozioni e due occhi che non brillano. Un ragazzo che viveva nel nulla, nel suo piccolo angolo buio.
Ma grazie ad Hanna, quel nulla era diventato una favola, e quell'angolo piccolo e buio era diventato un infinito colorato di mille emozioni.
Caleb l'ha sempre amata e la ama ancora, e non può fare finta di niente. Potrà forse mentire agli altri, ma non potrà mai mentire a se stesso.
Fa male, male da morire. Caleb percepisce dentro di sé ogni singolo brandello in cui la sua anima si è strappata, e se chiude gli occhi l'unica cosa che la mente gli offre sono le lacrime di Hanna. E quella è la cosa peggiore con cui Caleb deve fare i conti. È un macigno troppo pesante da poter essere sostenuto su quel cuore che ha ricominciato a battere, batte e batterà sempre e solo per lei.
Caleb muore dentro, ma sa che andarsene è l'unica possibiltà che ha per tenerla al sicuro.


I'd rather you hate me and be safe than the other way around.
[Caleb, 4x10]



Il prezzo da pagare è però alto, altissimo, troppo alto. Non poterla vedere più, toccare più, non poter più sentire la sua voce, perdersi nel suo profumo alla vaniglia, bearsi del sapore paradisiaco dei suoi baci. Non poterla avere più al suo fianco. E sapere che lei soffre per lo stesso motivo è la vera coltellata, dritta allo stomaco. La sua sofferenza è la cosa che più lo tormenta.

Caleb non può nascondere a se stesso che aveva sempre immaginato il suo futuro con Hanna. Perché il vero amore lo si incontra una sola volta nella vita, e Caleb ha un'unica certezza: Hanna è il suo vero amore.
Caleb non può immaginare nessun altra con sé. Perché una volta avuto il massimo, non si può avere di meglio. Perché Hanna è stata la miglior persona che abbia mai conosciuto. Per lui era un miracolo, un sogno fatto realtà. E non potrà mai amare nessun altra, perché è appartenuto ad Hanna fin dalla prima volta in cui ha incrociato il suo sguardo.
E certe cose non finiscono mai.

Spesso, guardando in avanti, aveva visto suo figlio con gli stessi grandi occhi azzurri della ragazza che gli ha ridato il cuore. Caleb sa che la compagna della sua vita può essere solo Hanna.
Non smetterà mai di sperare che esisterà un giorno di quel futuro in cui tutto questo sarà possibile. Un giorno in cui lui potrà darle tutta la felicità che merita, che purtroppo oggi non è in grado di offrirle. Non smetterà mai di pregare il destino di concedergli un'altra opportunità per essere felici, insieme. Caleb giura a se stesso che se davvero riuscirà a risolvere le sue faccende maledette ed avrà quest'opportunità, resterà al fianco di Hanna per tutta la vita. Non se ne andrà mai più. Resterà con lei per sempre ed avrà il privilegio di essere il primo e l'unico a guardarle aprire gli occhi ogni mattina. La sveglierà con un bacio, ed ogni notte la guarderà addormentarsi stringendola a sé. Sarà pronto a sposarla, ad essere il padre dei suoi figli. Invecchierà e morirà con l'anello che porta il suo nome ancora al dito, ancora con lo stesso amore di sempre.


I have one very good reason to come back: you.
[Caleb, 2x09]



Caleb non dimenticherà mai quella ragazza bella come il sole che un giorno gli ha offerto di andare a vivere nella sua cantina, quella ragazza che una mattina si è infilata nella doccia mentre lui era nudo, quella ragazza che una notte sotto le stelle ha rinunciato alla sua innocenza per lui.
Quella ragazza che ha lottato con le unghie e con i denti per regalargli quella famiglia che aveva perso prima di trovare, quella ragazza che non ha mai chiesto niente in cambio, quella ragazza che gli ha sempre perdonato tutti gli errori.
Quella ragazza che ha curato il suo cuore spezzato.
Quella ragazza che lo ha amato con tutta se stessa.
Non dimenticherà mai quell'incondizionato modo in cui lei lo ha amato.
Non dimenticherà un solo istante trascorso al fianco di Hanna.
Neppure se per assurdo volesse provarci, perché schiavo del suo dolore, comunque non ci riuscirebbe. Perché con Hanna è cresciuto. Perché è grazie ad Hanna se Caleb è la persona che è oggi. Perché se da ragazzino è diventato uomo lo deve solo a lei. Perché Hanna è parte di sé, e quello che gli ha lasciato dentro non glielo toglierà mai niente e nessuno.
Caleb non ha la minima intenzione di dimenticare nulla. Non può e non vuole dimenticare.


I'm not gonna forget anything.
[Caleb, 4x14]


Ma ora deve solo andare via.
Non può ripensare allo sguardo di Hanna mentre gli chiedeva di restare con lei. Quegli occhi meravigliosi violati dalle lacrime sono un'immagine che lo uccide.
Lui aveva dovuto insistere e dirle che doveva davvero andarsene, ma lei non si era arresa, insistendo più di lui. Hanna non si arrende facilmente. Gli aveva detto che sarebbe voluta venire con lui, allora. Non le importava dove, come, perché. Tutto quello che le importava era stare con lui.
E a quel punto Caleb aveva dovuto voltarle le spalle, ed era stata la cosa più difficile della sua vita: voltare le spalle alla persona che gli ha insegnato a vivere, che lo ha fatto crescere e che lo ha amato dal più profondo della sua anima pura.
Era stato straziante.
Caleb non avrebbe mai voluto farlo. Lì, con lei, si sentiva a casa. E lui non aveva mai trovato casa prima d'allora. Prima di Hanna. Prima dell'amore della sua vita, segnata fino a quel momento solo da famiglie affidatarie, porte sbattute in faccia e problemi giudiziari. Aveva abbandonato Hanna, aveva abbandonato casa, aveva abbandonato la sua stessa vita.
Perché l'unico posto dove Caleb può esistere è al fianco di Hanna.
Caleb si sente terribilmente in colpa, perché sa perfettamente quanto Hanna sia fragile. E sa che questa situazione la farà crollare. Eppure lui aveva dovuto lasciare prendere quella straziante piega alle cose. L'aveva fatto per lei, ma lei non poteva saperlo, ed ora Caleb sa che si starà sicuramente chiedendo dove ha sbagliato, perché conosce Hanna fin troppo bene.
Lui vorrebbe chiederle scusa, vorrebbe dirle che lei non ha sbagliato assolutamente niente, anzi, che ha sempre fatto la cosa giusta, sia per se stessa che per lui. Hanna lo aveva guidato in più di un'occasione, e Caleb ha sempre pensato di non averla mai ringraziata abbastanza. Vorrebbe dirle tutte queste cose, vorrebbe stringerla ed assicurarle che non è cambiato niente, che per lui esiste solo lei, che la ama come ha sempre fatto e che la amerà sempre. 

Ma non può. Deve ingoiare tutte queste parole, soffocarle, stringere i denti, voltarsi e non guardare indietro. Deve abbandonarla senza spiegarle che lo sta facendo perché la ama al di là di qualsiasi limite. Deve dipingersi come un traditore per difendere la persona che più ama al mondo. Fa malissimo, ma Caleb deve essere forte per entrambi.
Anche se ha un disperato bisogno di Hanna. Perché senza di lei sa che si perderà un'altra volta. Cadrà di nuovo nel buio dal quale Hanna l'aveva salvato. Perderà Hanna, la prima stella del suo cielo, che era finalmente riuscita ad illuminare la sua vita. Quella vita che prima di incontrare lei era solo oscurità. Ma se serve a proteggerla, Caleb è disposto a sacrificarsi. Sarebbe disposto a tutto per lei. Anche se questo lo divorerà dal dolore, perché sarebbe voluto restare con la sua Hanna esattamente quanto lo voleva lei.
Caleb è abbastanza forte da lasciare Hanna, ma non è e non sarà mai abbastanza forte da non aver bisogno di lei.
Ogni notte, prima di dormire, Caleb manderà la sua buonanotte ad Hanna, tra un sussurro ed una lacrima, convinto che quel filo invisibile che li tiene legati gliela porterà, tramite un brivido che Hanna sentirà correre sulla sua pelle. Sarà l'unico modo che Caleb avrà per accarezzarla ancora.
Caleb sa che avrebbero potuto fare ancora tanta strada insieme. E soffre al pensiero che invece si siano dovuti fermare ben prima, nonostante entrambi avrebbero voluto ancora correre in avanti. Ma se Caleb si volta e vede quanta strada hanno fatto insieme, mano nella mano, non può fare a meno di rendersi conto della fortuna che ha avuto ad incontrare Hanna nel cammino della sua vita. E questo, in qualche modo, riesce a rassenerarlo.
Caleb sa perfettamente che non è giusto porre fine ad un amore ancora fortemente vivo sia in lui che in Hanna.
Allora forse questa non è la fine.
D'altra parte, quante altre volte si sono detti addio senza mai riuscire a perdersi?
Forse il suo vagare, col tempo, si rivelerà essere un eterno ritorno. Ritorno verso l'unico posto a cui appartiene. Ritorno dall'unica persona alla quale appartiene.
Lui sarà sempre suo, qualsiasi cosa accada. E lei resterà sempre la sua Hanna. Questo non cambierà mai.
Caleb se ne va, con un dolore dilaniante addosso, ma anche con la consapevolezza che in ogni suo respiro ci sarà sempre un po' di Hanna.
Ed il suo cuore lo lascia lì con lei, perché è lì che ha trovato casa.





_______________






Hanna e Caleb si stanno dicendo addio, ma non sono pronti a farlo. Non sono pronti a rinunciare l'uno all'altra. E non lo saranno mai.
Hanna e Caleb continuano le loro vite parallelamente, con la nascosta speranza comune che quell'universo che un giorno li ha fatti incontrare, possa un giorno ricongiungerli, per sempre.
Hanna e Caleb non smetteranno mai di amarsi: sono sempre sotto lo stesso cielo, come quando erano uniti.










You let me into your life.
I think that was the smartest thing I've ever done. You are not going to lose me, Hanna, I promise.
[Hanna / Caleb, 4x07]
   
 
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