Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: Kiji    14/02/2014    5 recensioni
Lay sta passando un momento difficile. La sua popolarità è la più bassa del gruppo e viene costretto ad accettare qualcosa che lo sconvolge: un duetto con Jonghyun degli SHINee. Potrà l'odio tra i due protagonisti, essere messo da parte per la buona riuscita del progetto? Amore, odio, gelosie.... tanti sentimenti che verranno messi in gioco in una sola storia. Spero vi piacerà ed aspetto con pazienza i vostri commenti...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Lay, Lay
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non ricordo per quanto tempo aspettai. Avevo le dita congelate per il freddo ed i muscoli intorpiditi, ma finalmente lo vidi. Scese dalla macchina come una scheggia, ma non sapeva che io ero lì per lui.
– Jonghyun! – Urlai il suo come se non mi importasse d’altro e nel momento esatto in cui lui si voltò verso di me, caddi a terra. Sentivo solo un gran freddo che mi ricopriva le ossa, poi un lieve tepore ma ancora non riuscivo ad aprire gli occhi. Per quanto tempo rimasi incosciente?
Probabilmente qualche ora, o forse di più. In quel periodo ricordo solo il nero pece che, addensato nella mia mente, mi donava una falsa sicurezza. Aprii gli occhi lentamente, abituandomi gradualmente alla luce del sole. Riconobbi il bianco soffitto, l’odore pungente dei profumi di Kris, sapevo dove mi trovavo ma una sola domanda mi vorticava nella mente.
“Dov’era Jong?” Lo cercai con gli occhi nella stanza, ma non riuscii a scorgere la sua presenza. Passarono qualche secondo quando la porta si aprì senza tante cerimonie e l’essenza della mia ossessione si presentò di fronte a me. Fece un piccolo grugnito con la gola, non ne capii subito il motivo ma sembrava seccato.
– Ti sei svegliato alla fine. – Fu breve, niente falsi giri di parole, in fin dei conti era pur sempre Kim Jonghyun. Non era come mi aspettavo, avrei preferito che tutto andasse secondo i miei piani per una volta.
– Cosa ci facevi lì? Minho ha detto che mi aspettavi, sei stupido per caso? Sai che di notte la temperatura scende di molti gradi? – Mi urlava contro, ma non riuscivo ad arrabbiarmi più con lui. Era lontano, ma avevo una voglia irrefrenabile di abbracciarlo forte. Mi alzai dal letto, con le gambe incerte e mi avvicinai a lui gettandomi direttamente tra le sue braccia forti. Sembrava sconvolto dal mio gesto ed anche io non avrei mai creduto di averne la forza. Sentivo che potevo cambiare, per la prima volta nella mia vita ne ero pienamente sicuro.
– Lasciami andare Lay. Hai messo in chiaro che non hai intenzione di essere mio amico, quindi ti prego smettila di confondermi le idee. – Mi scostò, ma io ero più forte, almeno ci provavo con tutto me stesso. Non avevo intenzione di mollare la presa neanche se significasse perdere la mia stessa carne.
– Perdonami! Mi sono comportato da idiota ed hai tutte le ragioni per odiarmi, ma lasciami dire una sola cosa prima che tutto il coraggio che ho in corpo mi abbandoni per sempre. – Ripresi fiato, avevo bisogno di ogni cellula del mio corpo per proferire di nuovo parola. Perché dichiararsi era così difficile? Mi morsi il labbro inferiore e nascosi il viso nel suo petto caldo.
– Ti amo Jonghyun. Ti amo più di ogni altra persona al mondo. Ho cercato di allontanarti da me perché avevo paura, ma continuare a vivere senza di te è troppo difficile. E’ come se mi mancasse l’aria, tu mi hai totalmente sconvolto l’esistenza. – Non riuscii più a parlare, restando ad ascoltare i nostri cuori che battevano all’unisono. Le mani di Jong afferrarono i miei polsi e, con un unico gesto, si staccò da me. Aveva le lacrime agli occhi sebbene il viso restò quasi impassibile. Solo gli occhi erano tristi, si vedeva che stava combattendo contro se stesso.
– Pensi che sia sufficiente questo? Confessarmi che mi ami dopo avermi pugnalato così tante volte può servire a cancellare via l’odio che provo? Avevi l’opportunità in quel cazzo di ristorante. Avevo deciso di azzerare tutto, riprendere da dove avevamo cominciato, ma sei arrivato tardi. – Voltò lo sguardo, era sconvolto e tutto dentro di me faceva male. Cercai di afferrare la sua mano, avevo bisogno di trattenerlo a me prima di perderlo del tutto, ma lui si scostò all’ultimo istante. Il castello di sabbia stava nuovamente crollando?!
– Hai la più pallida idea di quanto ti ho amato in tutto questo tempo? No vero? Non sai nemmeno ricordare il nostro primo incontro figuriamoci! – Cercai di parlare, scrutando in lui una qualche risposta. Non riuscivo a fare mente locale. Probabilmente avvenne in compagnia, forse nel periodo in cui ero ancora trainee, ma era difficile dirlo con esattezza.
– Lo sapevo. Quel giorno ha avuto importanza solo per me, che stupido che sono! – Stava per uscire quando afferrai il suo polso con forza.
 – Ti prego, non andare via. Spiegami! Ho bisogno di sapere. – Ciò che mi aspettava era un’incognita, ma ricominciare quel lungo cammino di solitudine era troppo difficile. Se ancora una volta fosse uscito dalla mia vita, probabilmente avrei davvero commesso una stupidaggine.
– E’ stato in Cina, nel 2005. Era un periodo difficile per me, avrei dovuto fare il provino per entrare nella SM ma ero nervoso. Feci un viaggio con mio cugino, nella speranza di trovare il coraggio di rischiare. Fu lì che ti incontrai. Eri un ragazzino così carino all’epoca, con quei buffi capelli neri arruffati. Mi ero perso e piangevo come uno stupido. Avevo tutto quello stress addosso, volevo solo scomparire dalla faccia della terra, ma tu mi hai dato la mano con dolcezza e mi hai parlato. Non capii molto, il cinese non è mai stato il mio forte, ma dicesti qualcosa in coreano. “ Sei fortunato, hai incontrato me. Il magnifico Zhang Yixing ti riporterà a casa.” Per te non ha avuto nessun significato, ma io non l’ho mai dimenticato. Il tuo sorriso mi ha dato la forza. Speravo che diventando famoso avrei avuto la possibilità di rivederti, ma quando sei entrato da quella porta come trainee, non mi hai neanche riconosciuto. – Si fermò, la voce spezzata. Dovevo agire, altrimenti lo avrei perso per sempre .
Lo afferrai con forza, sebbene lui mi spingeva via. Il mio fragile corpo sembrava volersi spezzare, ma non lo avrei permesso. Vidi per la prima volta quel momento dopo tanto tempo. Fu difficile farlo riaffiorare, ma dopo aver sentito le sue parole, qualcosa si fece strada in me.
Quel giorno lo incontrai davvero, prima che tutto avesse inizio, prima che la nostra vita cambiasse. Avevo avuto qualche merito musicalmente, mi sentivo invincibile e già progettavo di lavorare in Corea. Vederlo in quel luogo a piangere mi strinse il cuore.
Era un ragazzo così bello, un po’ basso per la sua età, ma stranamente affascinante. Non so come mai dimenticai proprio il suo viso, cosparso di lacrime d’argento. Lo portai fino al suo albergo, lo guardai sorridere prestando attenzione solo alle sue labbra rosate.
– Jong ti prego scusami! Mi merito tutti gli insulti che stai pensando. Sono un idiota, un cretino, uno stronzo, un decerebrato, ma non andare via. Non permettere che questo ci allontani ancora. Non ti ho riconosciuto ma non è vero che l’ho dimenticato. Ti vedo ancora quel giorno, c’era il sole e la tua figura era sfocata nella mia mente. Non voglio perderti ora che ti ho trovato. Ti amo così tanto che rischierei di impazzire. – Stretto a lui, mi vergognai come una scolaretta la sua prima volta. Ero così vulnerabile che al solo tocco mi sarei sgretolato per sempre in mille pezzettini. 
“Credimi ti prego.” Urlavo sottovoce nel mio cuore. La sua resistenza iniziò a diminuire, a poco a poco mi rilassai insieme a lui e crollammo a terra. Il suo viso non mi guardava neanche, ma ne sentivo la tristezza inconscia.
– Yixing non ci riesco. In questo momento sento il petto che mi brucia di dolore. Vorrei poter mettere da parte tutto, giuro, ma è impossibile. Ogni volta che mi tocchi, rivedo tutti i momenti tristi ed ho paura che accadrà ancora. Non mi fido più di me stesso come posso fidarmi di te? – Spalancai gli occhi ma, purtroppo, lo immaginavo. I buoni propositi che mi ero ripromesso, erano davvero stati consumati dall’attesa. Già sapevo quanto sarebbe stato difficile. Se faceva già così male, figuriamoci come sarebbe stato non appena avrebbe varcato quella porta. Lasciai la presa, ma non riuscii ad allontanarmi, ero totalmente fuori gioco.
– Perché? Per quale motivo non possiamo semplicemente amarci? Non posso vivere senza di te Jong, mi sento morire. – Lui mi strinse la mano, dolcemente. Sentii la sua forza entrare dentro di me, bloccando i singhiozzi che già mi torturavano la gola.
– Anche io ho bisogno di te, ora più che mai. Non smettere di stringermi a te. – Le mani tremavano, ma lo afferrai di nuovo, sentendo i suoi singhiozzi imbarazzati. Non era da lui esporsi in quel modo. Amavo la sua forza ma anche nella sua debolezza riuscivo a sentirmi protetto ed al sicuro, come ci riusciva?
– Stammi accanto, sempre. Dammi il tempo di cancellare il dolore e non ti arrendere mai anche quando ti tratterò male, probabilmente troppo spesso. Non sono bravo con gli altri e so che ti farò soffrire con le mie parole, ma tu non arrabbiarti. Ti prego Yixing non mi abbandonare più, non lo sopporterei. – Non disse altro. Voltandosi leggermente, lo guardai negli occhi avvicinando il mio viso al suo fino a quando le nostre labbra non di incontrarono in un tenero bacio d’amore. Fu un tocco dolce, pieno di passione ma sincero. Bramavo quelle labbra  da tempo e sentirle sulle mie mi fece tremare. Non ci fu sesso tra di noi, ma l’intensità dei suoi baci era così sconvolgente che credevo mi sarebbe bastata per tutta la vita.
Da quel giorno molte cose cambiarono, io non sono più lo stesso. Prima di amare lui vedevo il mondo pieno di ombre oscure, pronto ad avventarsi contro di me appena avessi girato lo sguardo. Adesso, sebbene  so che ho tanta strada da compiere per arrivare a te, so che ci sarai sempre per distruggere quei falsi fantasmi ed aiutarmi a vedere il sole. Se ci sei tu non ho più paura delle tenebre, perché tu porti quella luce che ho sempre cercato.
FINE
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Finalmente è finita. L’agonia infinita dei nostri cari Lay e Jong si è conclusa anche se la fine della storia è solo l’inizio di qualcosa di più grande. Probabilmente molti avrebbero voluto una fine più concreta, ma la vita non è mai bella o brutta, non c’è mai un “vissero per sempre felici e contenti”. Lay e Jong lotteranno ancora per stare insieme, probabilmente nei nostri sogni, ma non c’è mai fine alla speranza. :D Quindi a chi si chiede se si sono riconciliati? Secondo me si, lay non smetterà di provarci perché adesso sa che c’è speranza. Adesso ha la consapevolezza che Jong lo ama e metterà tutto se stesso per farlo tornare da lui. :D Io di certo farei così eheheheheh Per tutti quelli che hanno seguito la mia storia un grazie sincero. Non credevo che ogni capitolo sarebbe stato così emozionante non solo per ciò che vi cercavo di trasmettere con le mie parole ma anche per ciò che voi avete dato a me con i vostri commenti e la vostra gentilezza. Grazie di tutto… Per chi è curioso di sapere cosa ne sarà di Chen, vi preannuncio che presto inizierà una fanfic dedicata a lui ed alla sua storia ( dove probabilmente ci sarà anche qualche riferimento alla storia in progresso di Lay e Jong ) A presto e… aspetto come sempre i vostri commenti, byeeee
 
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Kiji