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Autore: Serenella88    14/02/2014    1 recensioni
Ho deciso di ripercorrere le otto puntate della fiction tv Che Dio ci Aiuti 2 provando a calarmi nei panni di Guido. Ad accompagnare ogni capitolo una strofa della canzone di Anna Oxa “Quando nasce un amore”. Ho cercato di scoprire il sexyprof, visto che dei suoi pensieri e delle sue emozioni abbiamo conosciuto poco o nulla. Cosa ha provato lui per Azzurra fin dal primo momento in cui l’ha difesa al ristorante? E’ mai stato geloso di lei? Che cosa ha sentito quando si sono baciati? E la caccia al tesoro finale?
P.s. Per poter apprezzare meglio i riferimenti che ci sono nei vari capitoli vi invito a riguardare le puntate, è sempre un piacere anche se già viste e riviste
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Che Dio Ci Aiuti - Quarta Puntata

farò di te la mia estensione

farò di te il tempo della ragione

farò di più

farò tutte le cose che vuoi fare anche tu.

 

Sono ancora nel mio studio, ho evitato anche di pranzare insieme agli altri, ho inventato una scusa dicendo che avevo delle faccende arretrate da sbrigare per conto della residenza universitaria, in parte è vero, in parte oggi pare che sono in vena di raccontare bugie, cosa gravissima perché io le bugie non le dico mai e soprattutto non le sopporto.

Potevo mai dire che non volevo stare in sala pranzo, con tutti, perché preferisco non incontrare subito Azzurra dopo il nostro confronto di stamattina?

Confronto, poi! Dopo il mio sproloquio sul fatto che quando sto male deliro e non so che cosa ho detto o cosa ho fatto, altra bugia, enorme bugia!

Le ho chiesto di dimenticare, facile a dirsi e magari sarà ancora più facile per lei a farsi ed io?

Io quello che è successo me lo dimenticherò mai? Le cose che le ho detto! I baci che ci siamo dati! Li dimenticherò mai?

Sono stato così trasparente, le ho confidato tutto, senza remore, senza difese, senza pensarci nemmeno un secondo, sono straripato come un fiume in piena.

Male, molto male!

Speriamo di essere riuscito a metter un argine ora.

Si lo ammetto, è così, è vero, tutto quello che le ho detto, è vero, lo penso, l’ho scoperto dentro di me quasi per caso, mi sono accorto di provarlo senza volerlo provare, senza essermelo andato a cercare. Eppure stavolta sono state quelle “emozioni” a trovare me, a sorprendermi inerme, indifeso.

Ma non sarei Guido Corsi se non fossi in grado di controllare anche ciò che provo.

Come ho detto a lei prima, a me basta restare in piedi e con Beatrice riesco a reggere benissimo la situazione, tutto sotto controllo.

Si, Azzurra mi ha fatto sbandare non lo posso negare, ma ora che ho imparato a guidare nulla di più semplice che tornare in carreggiata e proseguire sempre sulla mia strada, la stessa.

Quando sono stato male, ero debole, fragile, volevo che qualcuno si prendesse cura di me e volevo che fosse lei, sentivo la sua presenza e gioivo della sua vicinanza. Non volevo che se ne andasse via mai, nemmeno per occuparsi di Davide, non volevo che la sua mano lasciasse la mia, da quel che ho potuto capire quando ho avuto la febbre alta, quella notte, la notte in cui ero fuori di me o forse ero troppo in me non lo so, insomma quella notte, abbiamo dormito insieme.

Io ho sentito il suo calore, ho percepito le sue cure, ho sentito di non essere solo e sono stato sereno nel sapere che c’era qualcuno accanto a me ed anche senza vederla, senza toccarla,  sapevo che era lei e non avrei mosso un dito per stare ancora così chissà quanto.

Lei si è appoggiata alla mia spalla ed il suo respiro lento e regolare era la dolce melodia che ha cullato il mio sonno a tratti confuso, a tratti profondo.

Azzurra è una persona generosa, non si tira mai indietro se c’è bisogno di lei, se qualcuno che le sta a cuore ha bisogno di lei, non si risparmia, raramente mi è capitato di incontrare una donna così, ecco perché lei è diversa.

Manuela era una donna piena di interessi, di impegni, di amicizie, tanti rapporti ma pochi legami profondi, era disponibile con tutti, ma sempre nei limiti dei suoi spazi e della sua libertà.

Beatrice, invece, è ancora più differente da questo punto di vista, lei odia le malattie, ci tiene alla sua salute, alle precauzioni, agli ambienti disinfettati e salubri, è una donna intelligente, razionale, acuta, ma non chiedetele assistenza perché non è capace, non riesce a essere risolutiva.

Azzurra, no, si butta nella mischia e si da con tutta se stessa. L’avevo notato già con Margherita, quando era stata accusata di omicidio volontario a seguito di quell’incidente, poi lo vedo nel quotidiano, ogni giorno con Davide, ma la vera dimostrazione si nota nei momenti più complessi, ha rinunciato ad uscire con Gianandrea per restare con il piccolo, gli è stata vicino, l’ha curato, ha cercato di rendergli la quarantena meno noiosa e triste, gli ha comprato le figurine, si premurava di fargli l’infuso di belladonna come avrebbe fatto Manuela, ha avuto quella splendida idea del guanto per la manicure per cui la ringrazierò per sempre, un vero toccasana per quel prurito che era davvero insopportabile, povero Davide che inizialmente ha dovuto subire anche la mia insofferenza, ma io non lo sapevo che fosse così.

Provare per credere.

Azzurra spesso si è addormentata anche accanto a lui per fargli compagnia. Anzi, pure là io stavo facendo danni qualche sera fa, quando sono andato in camera ed ho visto che dormivano insieme, sono stato favorevolmente colpito da quella scena, erano così vicini, così dolci, non sono rimasto proprio impassibile, poi lei si è alzata, stava per cadere, volevo solo aiutarla ed invece stavo per baciarla per la prima volta, no non per la prima volta, ci siamo già baciati per quella stupida cosa del matrimonio dell’amica, diciamo che ci stavamo quasi baciando per la prima volta, no nemmeno così perché in effetti anche quando stavamo preparando il ricorso per il giudice ci siamo quasi baciati. Vabbè, vabbè lasciamo stare, diciamo che io e Azzurra Leonardi a trovarci nelle situazioni equivoche e troppo vicini siamo imbattibili.

E a dirla tutta pure poco fa, nonostante quello che le dicessi, nonostante scegliessi le parole per allontanarla da me solo guardarla mi faceva lottare contro l’impulso di baciarla ancora, di averla tra le mie braccia e di lasciarmi andare. Solo lasciarmi andare.

Per fortuna, sono bravo a tenere a bada le emozioni, i facili sentimentalismi, le smancerie, i gesti appassionati, gli impulsi di tenerezza, mi dispiace non esserci riuscito con la febbre, ma da questo momento in poi quello che è accaduto non accadrà mai più. Azzurra va a tenuta a distanza di sicurezza, poche parole, poche frasi o situazioni male interpretabili e soprattutto distanza, il contatto fisico non ha portato mai a niente di buono, mai. Solo cose effimere e superficiali. Io non baratto la passione di un momento con la tranquillità, la serenità, la routine a lungo termine.

E poi lei è troppo romantica e cerca qualcosa che io non sarei più in grado di dare, crede alle favole e ai film d’amore in cui il principe azzurro ricco e affascinante salva la cenerentola bella ma povera e sconsolata. Ed il principe azzurro non sono io. Ma ricordo male o quel film me l’ha fatto pure rivedere durante la febbre? Mi è sembrato di sognare Richard Gere e Julia Roberts?

Mah!

Ad ogni modo non ho mai fatto tanti danni durante una febbre come per questa. Menomale che ho un buon sistema immunitario e mi ammalo raramente sennò che combinavo durante il mio anno di permanenza qui?

E poi meglio fare un buon esame di realtà, qui ci devo restare solo per un anno e Azzurra non ha solo pregi e non è solo la zingarella del boccaccino, non è solo un’opera d’arte, una bellezza delicata, innocente, ma travolgente che passa dai suoi occhi, si fissa sulle sue labbra e si sprigiona dal suo corpo. Azzurra Leonardi sa il fatto suo, è piena di difetti, è quella che ti prendeva in giro perché non avevi la patente e perché non avevi mai preso la varicella, è quella che ti preparava quelle centrifughe, quei “bibitoni” durante la convalescenza che non so quanto siano stati propriamente salutari e preparati con le dovute accortezze, e non da ultimo Azzurra Leonardi è fidanzata! E questo le batte tutte!

Gianandrea ci tiene a lei, ed anche per Azzurra è un rapporto importante, qualunque cosa più o meno stupida ci sia stata tra noi non ha intaccato il loro rapporto, anzi, Gianandrea dopo la varicella è stato perennemente qui.

Ed anche ora.

Sempre in mezzo, pure con Davide e per l’organizzazione della sua festa. Beatrice è Miss Moscetta, beh Azzurra è fidanzata come Mister Perfezione, sempre presente, sempre attento, sempre dolce, sempre romantico, sempre composto, sempre elegante, misurato, sempre perfetto. Di sicuro, è anche molto geloso di lei, possessivo ed io lo capisco perché anche io sono molto geloso di lei.

No… no… ma che cosa ho detto? E’ colpa di suor Angela che mi condiziona e dice che sono geloso di lei e di Davide. Mi sono sbagliato, ho detto male, intendevo solo dire che se fosse la mia fidanzata sarei stato geloso anche io, ma è naturale, sarebbe per chiunque così.

Tra mezz’ora chiudo tutto e propongo a Davide di andare a vedere un cinema insieme, tanto a lavoro ho combinato poco e niente ed anche ora ho tanti di quei pensieri che mi affollano la testa che concentrarmi su altro mi costa fatica. Ho bisogno di stare un po’ con lui, di parlargli, se ci riesco di spiegargli che oggi non sono riuscito ad andare sulla tomba di Manuela insieme a lui, ma che sono passato dopo a salutarla da solo. Solo pochi minuti. Non ero mai stato sulla sua tomba. Non ho ancora accettato che sia morta, non ho ancora accettato quello che mi ha fatto e forse non accetterò mai come è finita tra noi. Ma Davide non ha colpe.

Anzi, forse solo io so quello che prova, solo io posso davvero aiutarlo a ricordare Manuela e a tenerla dentro il cuore ora che non la rivedremo mai più. A volte anche io ho paura di averla dimenticata per sempre. Anche io mi sento in colpa. Ma quello che abbiamo condiviso, quello che per me ha rappresentato, Manuela sarà sempre un pezzo della mia vita, un amore che ho avuto nel mio cuore.

Spero che la vicinanza di Azzurra e Suor Angela sulla tomba della madre abbiano aiutato Davide più di quello che ho fatto io fino ad ora, anche se mi impegnerò per stargli vicino nel futuro. Mi sono preoccupato per i suoi malesseri, il suo mal di pancia alla festa di compleanno ed anche Azzurra lo era, mi auguro di essere in grado di aiutarlo d’ora in poi almeno finché non sarà in grado di farlo suo padre.

Esco dallo studio e vedo Azzurra e Gianandrea uscire, lui le tiene la mano e l’accarezza e lei si lascia coccolare “Se giochi sempre in difesa non vinci mai”, io devo difendermi, mi difenderò strenuamente, mi difenderò sempre e ad ogni costo, sono già andato in pezzi una volta per rischiare di andarci la seconda. Stavolta non sarai tu Azzurra Leonardi a spingermi a scendere in campo e andare all’attacco.

O forse si?

Che dio ci aiuti

  
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