farò
di te la
mia estensione
farò
di te il
tempo della ragione
farò
di più
farò
tutte le
cose che vuoi fare anche tu.
Sono
ancora nel mio
studio, ho evitato anche di pranzare insieme agli altri, ho inventato
una scusa
dicendo che avevo delle faccende arretrate da sbrigare per conto della
residenza universitaria, in parte è vero, in parte oggi pare
che sono in vena
di raccontare bugie, cosa gravissima perché io le bugie non
le dico mai e
soprattutto non le sopporto.
Potevo
mai dire che non
volevo stare in sala pranzo, con tutti, perché preferisco
non incontrare subito
Azzurra dopo il nostro confronto di stamattina?
Confronto,
poi! Dopo il
mio sproloquio sul fatto che quando sto male deliro e non so che cosa
ho detto
o cosa ho fatto, altra bugia, enorme bugia!
Le
ho chiesto di
dimenticare, facile a dirsi e magari sarà ancora
più facile per lei a farsi ed
io?
Io
quello che è successo
me lo dimenticherò mai? Le cose che le ho detto! I baci che
ci siamo dati! Li
dimenticherò mai?
Sono
stato così
trasparente, le ho confidato tutto, senza remore, senza difese, senza
pensarci
nemmeno un secondo, sono straripato come un fiume in piena.
Male,
molto male!
Speriamo
di essere riuscito
a metter un argine ora.
Si
lo ammetto, è così,
è vero, tutto quello che le ho detto, è vero, lo
penso, l’ho scoperto dentro di
me quasi per caso, mi sono accorto di provarlo senza volerlo provare,
senza
essermelo andato a cercare. Eppure stavolta sono state quelle
“emozioni” a
trovare me, a sorprendermi inerme, indifeso.
Ma
non sarei Guido
Corsi se non fossi in grado di controllare anche ciò che
provo.
Come
ho detto a lei
prima, a me basta restare in piedi e con Beatrice riesco a reggere
benissimo la
situazione, tutto sotto controllo.
Si,
Azzurra mi ha fatto
sbandare non lo posso negare, ma ora che ho imparato a guidare nulla di
più
semplice che tornare in carreggiata e proseguire sempre sulla mia
strada, la
stessa.
Quando
sono stato male,
ero debole, fragile, volevo che qualcuno si prendesse cura di me e
volevo che
fosse lei, sentivo la sua presenza e gioivo della sua vicinanza. Non
volevo che
se ne andasse via mai, nemmeno per occuparsi di Davide, non volevo che
la sua
mano lasciasse la mia, da quel che ho potuto capire quando ho avuto la
febbre
alta, quella notte, la notte in cui ero fuori di me o forse ero troppo
in me
non lo so, insomma quella notte, abbiamo dormito insieme.
Io
ho sentito il suo
calore, ho percepito le sue cure, ho sentito di non essere solo e sono
stato
sereno nel sapere che c’era qualcuno accanto a me ed anche
senza vederla, senza
toccarla, sapevo
che era lei e non avrei
mosso un dito per stare ancora così chissà quanto.
Lei
si è appoggiata
alla mia spalla ed il suo respiro lento e regolare era la dolce melodia
che ha
cullato il mio sonno a tratti confuso, a tratti profondo.
Azzurra
è una persona
generosa, non si tira mai indietro se c’è bisogno
di lei, se qualcuno che le
sta a cuore ha bisogno di lei, non si risparmia, raramente mi
è capitato di
incontrare una donna così, ecco perché lei
è diversa.
Manuela
era una donna
piena di interessi, di impegni, di amicizie, tanti rapporti ma pochi
legami
profondi, era disponibile con tutti, ma sempre nei limiti dei suoi
spazi e
della sua libertà.
Beatrice,
invece, è
ancora più differente da questo punto di vista, lei odia le
malattie, ci tiene
alla sua salute, alle precauzioni, agli ambienti disinfettati e
salubri, è una
donna intelligente, razionale, acuta, ma non chiedetele assistenza
perché non è
capace, non riesce a essere risolutiva.
Azzurra,
no, si butta
nella mischia e si da con tutta se stessa. L’avevo notato
già con Margherita,
quando era stata accusata di omicidio volontario a seguito di
quell’incidente,
poi lo vedo nel quotidiano, ogni giorno con Davide, ma la vera
dimostrazione si
nota nei momenti più complessi, ha rinunciato ad uscire con
Gianandrea per
restare con il piccolo, gli è stata vicino, l’ha
curato, ha cercato di
rendergli la quarantena meno noiosa e triste, gli ha comprato le
figurine, si
premurava di fargli l’infuso di belladonna come avrebbe fatto
Manuela, ha avuto
quella splendida idea del guanto per la manicure per cui la
ringrazierò per
sempre, un vero toccasana per quel prurito che era davvero
insopportabile,
povero Davide che inizialmente ha dovuto subire anche la mia
insofferenza, ma
io non lo sapevo che fosse così.
Provare
per credere.
Azzurra
spesso si è
addormentata anche accanto a lui per fargli compagnia. Anzi, pure
là io stavo
facendo danni qualche sera fa, quando sono andato in camera ed ho visto
che
dormivano insieme, sono stato favorevolmente colpito da quella scena,
erano
così vicini, così dolci, non sono rimasto proprio
impassibile, poi lei si è
alzata, stava per cadere, volevo solo aiutarla ed invece stavo per
baciarla per
la prima volta, no non per la prima volta, ci siamo già
baciati per quella
stupida cosa del matrimonio dell’amica, diciamo che ci
stavamo quasi baciando
per la prima volta, no nemmeno così perché in
effetti anche quando stavamo
preparando il ricorso per il giudice ci siamo quasi baciati.
Vabbè, vabbè lasciamo
stare, diciamo che io e Azzurra Leonardi a trovarci nelle situazioni
equivoche
e troppo vicini siamo imbattibili.
E
a dirla tutta pure
poco fa, nonostante quello che le dicessi, nonostante scegliessi le
parole per
allontanarla da me solo guardarla mi faceva lottare contro
l’impulso di
baciarla ancora, di averla tra le mie braccia e di lasciarmi andare.
Solo
lasciarmi andare.
Per
fortuna, sono bravo
a tenere a bada le emozioni, i facili sentimentalismi, le smancerie, i
gesti
appassionati, gli impulsi di tenerezza, mi dispiace non esserci
riuscito con la
febbre, ma da questo momento in poi quello che è accaduto
non accadrà mai più.
Azzurra va a tenuta a distanza di sicurezza, poche parole, poche frasi
o
situazioni male interpretabili e soprattutto distanza, il contatto
fisico non
ha portato mai a niente di buono, mai. Solo cose effimere e
superficiali. Io
non baratto la passione di un momento con la tranquillità,
la serenità, la
routine a lungo termine.
E
poi lei è troppo
romantica e cerca qualcosa che io non sarei più in grado di
dare, crede alle
favole e ai film d’amore in cui il principe azzurro ricco e
affascinante salva
la cenerentola bella ma povera e sconsolata. Ed il principe azzurro non
sono
io. Ma ricordo male o quel film me l’ha fatto pure rivedere
durante la febbre?
Mi è sembrato di sognare Richard Gere e Julia Roberts?
Mah!
Ad
ogni modo non ho mai
fatto tanti danni durante una febbre come per questa. Menomale che ho
un buon
sistema immunitario e mi ammalo raramente sennò che
combinavo durante il mio
anno di permanenza qui?
E
poi meglio fare un
buon esame di realtà, qui ci devo restare solo per un anno e
Azzurra non ha
solo pregi e non è solo la zingarella del boccaccino, non
è solo un’opera
d’arte, una bellezza delicata, innocente, ma travolgente che
passa dai suoi
occhi, si fissa sulle sue labbra e si sprigiona dal suo corpo. Azzurra
Leonardi
sa il fatto suo, è piena di difetti, è quella che
ti prendeva in giro perché
non avevi la patente e perché non avevi mai preso la
varicella, è quella che ti
preparava quelle centrifughe, quei “bibitoni”
durante la convalescenza che non
so quanto siano stati propriamente salutari e preparati con le dovute
accortezze, e non da ultimo Azzurra Leonardi è fidanzata! E
questo le batte
tutte!
Gianandrea
ci tiene a
lei, ed anche per Azzurra è un rapporto importante,
qualunque cosa più o meno
stupida ci sia stata tra noi non ha intaccato il loro rapporto, anzi,
Gianandrea dopo la varicella è stato perennemente qui.
Ed
anche ora.
Sempre
in mezzo, pure
con Davide e per l’organizzazione della sua festa. Beatrice
è Miss Moscetta,
beh Azzurra è fidanzata come Mister Perfezione, sempre
presente, sempre
attento, sempre dolce, sempre romantico, sempre composto, sempre
elegante,
misurato, sempre perfetto. Di sicuro, è anche molto geloso
di lei, possessivo ed
io lo capisco perché anche io sono molto geloso di lei.
No…
no… ma che cosa ho
detto? E’ colpa di suor Angela che mi condiziona e dice che
sono geloso di lei
e di Davide. Mi sono sbagliato, ho detto male, intendevo solo dire che
se fosse
la mia fidanzata sarei stato geloso anche io, ma è naturale,
sarebbe per
chiunque così.
Tra
mezz’ora chiudo
tutto e propongo a Davide di andare a vedere un cinema insieme, tanto a
lavoro
ho combinato poco e niente ed anche ora ho tanti di quei pensieri che
mi
affollano la testa che concentrarmi su altro mi costa fatica. Ho
bisogno di
stare un po’ con lui, di parlargli, se ci riesco di
spiegargli che oggi non
sono riuscito ad andare sulla tomba di Manuela insieme a lui, ma che
sono
passato dopo a salutarla da solo. Solo pochi minuti. Non ero mai stato
sulla
sua tomba. Non ho ancora accettato che sia morta, non ho ancora
accettato
quello che mi ha fatto e forse non accetterò mai come
è finita tra noi. Ma
Davide non ha colpe.
Anzi,
forse solo io so
quello che prova, solo io posso davvero aiutarlo a ricordare Manuela e
a
tenerla dentro il cuore ora che non la rivedremo mai più. A
volte anche io ho
paura di averla dimenticata per sempre. Anche io mi sento in colpa. Ma
quello
che abbiamo condiviso, quello che per me ha rappresentato, Manuela
sarà sempre
un pezzo della mia vita, un amore che ho avuto nel mio cuore.
Spero
che la vicinanza
di Azzurra e Suor Angela sulla tomba della madre abbiano aiutato Davide
più di
quello che ho fatto io fino ad ora, anche se mi impegnerò
per stargli vicino
nel futuro. Mi sono preoccupato per i suoi malesseri, il suo mal di
pancia alla
festa di compleanno ed anche Azzurra lo era, mi auguro di essere in
grado di
aiutarlo d’ora in poi almeno finché non
sarà in grado di farlo suo padre.
Esco dallo studio e vedo Azzurra e Gianandrea uscire, lui le tiene la mano e l’accarezza e lei si lascia coccolare “Se giochi sempre in difesa non vinci mai”, io devo difendermi, mi difenderò strenuamente, mi difenderò sempre e ad ogni costo, sono già andato in pezzi una volta per rischiare di andarci la seconda. Stavolta non sarai tu Azzurra Leonardi a spingermi a scendere in campo e andare all’attacco.
O
forse si?
Che
dio ci aiuti