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Autore: FairyLies    14/02/2014    2 recensioni
"Un'estate può cambiare tutto"
[Storia tradotta da Serensnixpity e Shellyng.]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10.

 

27 Agosto, 2011.

 

E’ passata una settimana e sto ancora cercando di convincermi che il fatto di essere single al momento sia una cosa buona..  Una relazione a distanza sarebbe stata tossica – la distanza porta solo distruzione. Dovrei essere felice che Quinn abbia concluso la cosa tra noi prima di affezionarmi ancor di più.

 

Sto bene. Benissimo. Meravigliosamente.

 

Immagino che se continuo a dirmi che sto bene, eventualmente mi sentirò così.. Il dolore dentro di me che rende tutto pesante sparirà e vivrò la mia vita come se le state del 2011 non sia mai successa – come se non avessi mai incontrato lei. I ricordi scompariranno e così farà lei.. Lo so che a un certo punto ritornerò a vivere correttamente, sarò capace di passare una giornata senza pensare a lei.

 

Ad un certo punto andrò avanti.

 

Vorrei solo che non facesse così tanto male.. Davvero non capisco perché mi sento così. Lo so che è tutta colpa mia, okay? Non c’è nessuno da incolpare tranne me, quindi dovrei accettare come sono andate le cose. Onestamente credo che dovrebbe essere molto più facile di così.. Il mio cuore si è spezzato due volte quest’estate, ma cazzo, la seconda volta è stata ben peggiore – forse perché non mi sono ancora ripresa dalla prima botta o forse perché ciò che avevo con Quinn era diverso.

 

Non lo so, vorrei saperlo però…

 

E’ stupido come così tante cose mi ricordino lei… Sono nella fottuta Seattle, niente qui dovrebbe ricordarmela. Non è giusto, sono così stanca di sentirmi come se stessi soffocando, o senza speranze. Non so cosa fare, non so come fare a far smettere di pulsare il dolore nel petto. Ogni volta che chiudo gli occhi, la mia mente tenta di ricreare la sensazione delle sue braccia attorno a me, il suo profumo, la sua voce.

 

Fanculo questa merda.

 

Una parte di me rifiuta di credere che abbiamo chiuso. Non so perché ma la mia mente non riesce a pensare all’idea che io e Quinn abbiamo rotto per sempre. E’ troppo presto, l’ho appena avuta.. Non può essere andata via. Quest’estate è stata una vera e propria favola ma la parte incasinata delle favole è che il ‘lieto fine’ non è garantito nella vita reale. E una volta che è tutto finito, rimani appeso a qualcosa che col passare del tempo verrà strappato.

 

Vorrei davvero poter solo volare di nuovo in Ohio e provarle che ci apparteniamo ma non posso.. Il mio orgoglio è troppo forte per quello e le nostre vite stanno andando in diverse direzioni. Ho bisogno di stare qui a Seattle e lei di stare a Lima. In più non vuole combattere più per noi, non vuole più me… Avevamo già il destino contro se lei non è pronta a dare tutta sé stessa allora è totalmente inutile provarci.

 

E’ solo che.. Era così sicura di noi. Il braccialetto che è ancora intorno al mio polso è una prova tangibile – credeva che potessimo farcela e poi sì, ho fatto un casino con Brooke. Dannazione, è così frustrante sapere che l’unica ragione per cui non sei felice è perché tu hai fatto un errore. Sto lentamente scivolando nell’autocommiserazione e mi riconosco a stento.. Questa non sono io.

 

Fanculo, estate 2011.

 

Quello che è successo con Brooke quest’estate mi ha spezzato il cuore ma quello che è successo con Quinn mi ha completamente disarmata.

 

E non ho davvero idea di come rimettermi apposto.

 

12, Settembre 2011.

 

E’ il primo giorno del mio ultimo anno e sto camminando per il corridoio principale del liceo di Seattle, e ho letteralmente gli occhi di tutti addosso.. Bè, nessuno mi ha vista dall’inizio delle vacanze, così immagino che i pettegolezzi siano parecchio diffusi. Stringo i fogli rilegati più vicini al petto, usandoli come una specie di inutile e improvvisato scudo. Faccio finta però che le loro occhiate non abbiano effetto su di me camminando al mio armadietto con la testa alta, sembrando indifferente.

 

“La prima apparizione di Santana Lopez in pubblico dopo la sua scomparsa estiva. Dove sei stata, signorina Lopez?” Un microfono blu appare in fronte alla mia faccia e io lancio un’occhiataccia al giornalista dai capelli rossi. “Ci sono un sacco di pettegolezzi che circolano riguardo  te, ma il più credibile sembra essere quello secondo il quale stavi partorendo da qualche parte.. Qualche commento?”

“Vaffanculo, JBI, “ sibilo digrignando i denti, velocemente apro l’armadietto e inizio a infilarci i libri, cercando di ignorare il perdente.

 

“Maschio o femmina?”

 

“Ho detto vaffanculo, sfigato” spingo via il suo stupido microfono e lo guardo male di nuovo, iniziando a camminare verso la mia prima lezione ma ovviamente lui e il suo cameraman mi inseguono. “Ti darò due-“ Prima che io possa finire la mia minaccia, JBI è sul pavimento ricoperto di granita rossa. Curiosamente guardo ai ragazzi che si stanno dando il cinque alle spalle di tutto quel casino finché il suono di qualcuno che si schiarisce la gola non mi fa girare di nuovo. “Grazie, “ sussurro e Brooke mi sorride.

 

“Dovrebbe saperlo che non si scherza con te,” alzo le spalle e annuisco prima di camminare di nuovo. Sento la sua stretta intorno al mio polso però. Mi giro una volta ancora, guardando nei suoi occhi grigi e sospirando appena. “Hai finito di ignorarmi, S?”


“Non ti sto ignorando.” Lei molla la presa e fa qualche passo indietro, ampliando la distanza tra i nostri corpi.

 

“Davvero? Sei a casa da più di tre settimane e non hai mai risposto a uno dei miei messaggi o delle mie chiamate.. Ho persino provato a venire a trovarti.” Sento la bolla di colpevolezza nella cavità del mio stomaco ma faccio del mio meglio per ignorarla. “Non puoi solo mollarmi così, non è giusto.. Preferirei riaverti nella mia vita come amica che non averti del tutto. “ Le lacrime che si formano nei suoi occhi mi lasciano la gola secca all’improvviso. “Anche se sei con Qu-“

 

“No, “ la blocco prima che possa dire quel nome.. Non mi piace sentirlo. “Abbiamo chiuso, ci siamo lasciate persino prima che io lasciassi l’Ohio,” le parole che stanno uscendo dalla mia bocca mi stanno causando del reale dolore fisico. Non posso credere di starlo dicendo a voce alta.. Fanculo.

Brooke mi guarda, i suoi occhi leggermente più ampi del solito. La prima campanella suona e io lascio andare un sospiro di sollievo. “Devo andare, “ lei annuisce lentamente e io inizio a camminare lontano da lei.

 

“Santana!” Urla e io giro la testa. “Ci vediamo a pranzo?” le rivolgo solo un tristissimo pollice alzato prima di camminare fino alla prima lezione di inglese.

 

-x-x-x

 

Afferro stretta il vassoio di plastica blu tra le mie mani mentre cammino verso il mio solito tavolo per il pranzo – Brooke mi saluta e indica lo spazio libero alla sua destra. Mi siedo accanto alla mia migliore amica e cerco di fare del mio meglio per non pensare al fatto che tutti al tavolo mi stanno fissando. Che palle. “Darò a tutti voi 3 secondi per smettere di fissarla, “ Brooke dice in un tono annoiato e i miei ‘amici’ finalmente si concentrano sul pranzo e le loro conversazioni. “Come sono andate le lezioni?”

 

“Bene, “ rispondo debolmente prima di prendere il cibo, non sono nella condizione di parlare con nessuno… Voglio solo che questa giornata passi, andare a casa e dormire un po’. La sento posare il suo palmo sulla mia coscia e il mio intero corpo si congela, velocemente la sposta e si acciglia. “Mi dispiace, volevo-“

 

“Dopo che avrai mangiato, possiamo parlare in privato?”

 

“Si, okay. Possiamo andare anche ora.. Non ho fame comunque, “ prendo un sorso dalla bottiglia d’acqua e sposto il vassoio lontano da me. Ci alziamo, dirette fuori dalla mensa e cerchiamo qualche classe vuota. Mi siedo su una delle sedie della prima fila e Brooke si poggia alla cattedra. Il mio cuore sta martellando, per qualche ragione, stare da sola con Brooke mi fa sentire strana.

 

“Che succede, S?”

 

Alzo un sopracciglio alla domanda estremamente informale… Apro la bocca ma non ne viene fuori niente. Effettivamente non so come risponderle. “Umm- “ prendo un respiro profondo e sposto lo sguardo sulla finestra più vicina.

“Che cosa intendi?”


“Come stai?” Brooke chiede in un soffice, preoccupato tono e io sento inaspettatamente le lacrime che tentando di scappare ai miei occhi. “Si, è un po’ imbarazzante ma dai.. Siamo migliori amiche, sono ancora qui se hai bisogno di parlare.. Lo sai, vero?

 

“Si, lo so, “ mormoro e lei chiude la distanza tra noi e si abbassa verso il pavimento, così che possa guardarmi negli occhi. Mi scosta una ciocca di capelli dietro l’orecchio e mi fermo appena dallo scappare via. “B, non-“ sospiro con voce rauca, lei stringe gli occhi e annuisce.


“Mi dispiace, mi manchi, va bene? E ho bisogno di tornare alla normalità di nuovo, ho davvero bisogno di te nella mia vita, San, “ sospira e scaccia via la lacrima singola che cade sulla sua guancia. “Non voglio fare niente di divertente, te lo prometto… Lo so che non sei pronta per quello ma voglio che siamo amiche prima, va bene? Dobbiamo cominciare da qualche parte.”

 

“Si. Sicuro, Brooke, migliori amiche, “ metto la mia mano sulla sua e lei mida un debole sorriso. “Mi dispiace, sono stata una totale stronza ultimamente.. è solo- sono stata strana, ma davvero mi ma-“ mi mordo la lingua prima che le parole vengano fuori ma Brooke mi conosce meglio di chiunque altro. “Mi dispiace.”

 

“Non esserlo, ti manca.. Lo capisco, va bene. Devi sapere una cosa però.. Non ho intenzione di arrendermi con noi.”


“Brooke-“


“No, solo ascolta prima okay?” io annuisco insicura e lei continua. “Sono disposta ad aspettare.. Non importa per quanto temp, aspetterò per te. Siamo fatte per stare insieme e lo so che saremo capaci di attraversare tutto questo. Lo so che ho fatto un casino, ma ti proverò che ti merito, giuro che lo farò, “ mi bacia sulla guancia e le lacrime cominciano a cadere dai miei occhi. “Ma adesso, voglio essere la tua migliore amica perché è di questo che hai bisogno..”

 

Saltiamo il resto delle lezioni della gornata e Brooke essenzialmente mi spinge a dirle cose è successo con Quinn. E’ stato imbarazzante da morire perché stavo praticamente piangendo per la ragazza che amo con la mia tipo-ex, per la quale ho ancora sentimenti contrastanti – tra l’altro. Parlare con Brooke mi ha aiutata, però, odio sembrare vulnerabile ma non è salutare tenersi tutto dentro.. E Brooke è la mia migliore amica, a chi altro dovrei dirlo?

 

Si, lo so, vero? Benvenuti nella mia contorta vita.

 

19 Settembre, 2011.

 

Quindi è passato un mese da quel giorno al faro. Dannazione, mi sento così patetica perché non riesco a smettere di immaginare come le cose sarebbero potute andare se io e Quinn fossimo ancora insieme ora. Sarebbe venuta a Seattle per sorprendermi per il nostro primo mese insieme? Sembra una cosa che Quinn farebbe.


Merda, perché continuo a torturarmi così…

 

L’ho quasi chiamata un po’ di tempo fa.. Non so davvero che cosa le avrei detto ma volevo davvero, davvero sentire la sua voce per qualche ragione. Oh mio Dio, sono patetica. Ho persino saltato la scuola oggi perché il mio corpo si sente così debole. E’ assurdo come il dolore sia ancora lì, e non sembra voler andare via per niente… Qualche volta sembra anche più intenso di quanto fosse all’inizio. Ci sono delle volte in cui la sua orribile mancanza diventa così forte e sono costretta a stringere quel fottuto unicorno che mi ha regalato (come se fosse una sorta di ancora) e piangere nella sicurezza della mia stanza. Sono così stanca di sentirmi così – voglio solo che smetta di fare così male.


Ho bisogno che smetta di fare male.

 

E’ quasi un mese da quando ho lasciato l’Ohio, mi chiedo se il fatto che abbiamo chiuso stia uccidendo lei nella stessa maniera in cui sta uccidendo me.

 

Muoio dalla voglia di sapere se si è già dimenticata di me..

 

E se avesse qualcun altro?

 

Il pensiero di Quinn con un'altra persona è disgustoso. Provo a scuotere via l’immagine di lei con qualche ragazza o ragazzo a caso perché sta seriamente causando scossoni di ingiustificata gelosia nel mio petto. Inspiro profondamente per calmarmi e per non piangere. E’ quasi buffo quanto velocemente le cose relative a Quinn mi sconvolgano- provo fottutamente troppo quando si tratta di lei.

 

E lo odio, lo odio davvero.


Questa non sono io.. Non sono mai stata il tipo di persona che si affeziona alla gente, quindi è incasinato che io sia affezionata a qualcuno che non conosco neanche da tanto. E’ un sensazione strana – la mancanza di qualcuno che è scomparso prima che tu ti rendessi conto di quanto fosse importante per te. Il rimpianto che provi ti soffoca ma non c’è niente che tu possa fare perché è troppo tardi, e il tempo non torna indietro per nessuno.

 

Sono intontita, e non nel “non sento niente” senso di intontita perché provo stronzate tipo tristezza e desiderio. Sono intontita nel senso che tutto quello che sta succedendo nella mia vita non mi riguarda perché sono ancora ferma su come mi sento riguardo Quinn- sono bloccata nel passato. Tutte queste emozioni prendono tipo il 97% del mio tutto e mi sento come se stessi perdendo me stessa perché una grande parte di me è ancora in Ohio.

 

Con lei.

 

Dicono che i ricordi e i sentimenti scompaiono nel tempo.. Ma perché sento come se sono io che sto scomparendo? Tutti i ricordi sono ancora lì giorno dopo giorno, diventano anche più forti e io divento debole e debole. Fa fottutamente schifo e non capisco davvero cosa mi sta succedendo perché anche con Brooke o di tutte le mie precedenti rottura, nessuna somigliava a questa.

 

Forse è perché non c’è stata una chiusura reale, forse è perché non posso ancora crederci. Non lo so, tutto quello che so è che ad oggi, mi ritrovo rannicchiata ogni volta che un casuale momento con Quinn mi salta in testa, lasciandomi senza fiato e dannatamente persa.

 

E’ che mi manca davvero tanto, va bene? Posso andare avanti per ore cercando di spiegare come mi sento dentro ma si riduce tutto al fatto che mi manca così fottutamente tanto – nella maniera più dolorosa.


Mi manca il modo in cui mi faceva sorridere.

 

Mi manca il modo in cui mi faceva sentire.

 

Mi manca il modo in cui mi amava.

 

23 Settembre, 2011.

 

Oggi inizia l’autunno, ciò significa che l’estate è ufficialmente finita.

 

C’è una festa d’inizio autunno più tardi a casa di Brooke, è da sfigati ma gli adolescenti non hanno un motivo proprio per festeggiare. Onestamente non ho voglia di andare ma devo presentarmi, ho già dato buca a un paio di feste.. In più, è la festa di Brooke- ho bisogno di essere lì per lei.

 

E’ solo che ogni volta che sento la parola autunno, il mio cuore si stringe un po’, non lo so – mi ricorda che la mia estate perfetta con Quinn è finita. Quindi celebrare l’inizio dell’autunno è fottutamente ridicolo… Che palle. L’autunno è quel periodo dell’anno in cui tutto va in malora, come le foglie sugli alberi, non lo so, fanculo tutte queste emozioni, mi stanno facendo diventare poetica, fa schifo.

 

Probabilmente è sinonimo di decadenza perché è il periodo in cui le foglie cadono dagli alberi.. Sì, è probabilmente per quello ma chissenefrega.

 

Le cose tra me e Brooke vanno bene, comunque.. E’ stata la perfetta migliore amica e onestamente sento che non sta spingendo per avere altro in questo momento. Lo so che ha ancora sentimenti per me, è ovvio ma tipo adesso, sono ancora troppo innamorata di Quinn per pensare di uscire con qualcun altro, anche se stavo con Brooke prima. Ho realizzato che non riguarda chi arriva prima, riguarda chi ti ha fatto sentire di più e una ragazza lì a Lima mi ha fatto sentire decisamente troppo in un così poco lasso di tempo.

 

Sono grata che Brooke sia in giro comunque perché quando le cose si fanno troppo dure, mi distrae. E’ come se fossimo due ragazzine di undici anni di nuovo che fanno cavolate e si divertono, niente sentimenti, niente attrazione, niente sesso – niente di male. Mi mancava com’erano le cose tra Brooke e me prima che si complicassero e sono davvero grata che le cose stiano funzionando tra noi. Non posso dire che cosa succederà in futuro ma se devo essere completamente onesta … lo so che c’è ancora una possibilità per noi di tornare insieme – c’è ancora qualcosa lì, c’è sempre stato qualcosa lì. Ma adesso, sto ancora sperando di essere a duemila miglia da qui tra le braccia di una certa bionda dagli occhi nocciola.

 

Dannazione, voglio stare a casa stasera, magari studiare per l’ammissione al college o qualcosa del genere.. Non sono davvero nella condizione di essere in una casa piena di adolescenti ubriachi ma non c’è modo di evitarlo.


La vita fa schifo.

 

-x-x-x-

 

Posso sentire il basso rimbombare all’interno di casa di Brooke. Saranno tutti ubriachi a quest’ora perché sono già le 23… Ho soppesato i pro e i contro di andarmene e scrivere a Brooke qualche patatetica scusa sul perché non sono riuscita a passare. Si sarebbe arrabbiata ma sono sicura che le sarebbe passato. Stavo iniziando a camminare verso casa quando qualcuno ha urlato il mio nome. “Dove credi di andare?” Brooke mi chiede dal portico, alzando un sopracciglio nella mia direzione.

 

“Uhmm, stavo solo andando-“


“A dare buca alla festa della tua migliore amica?” chiede in un tono di sfida, io sospiro prima di camminare verso di lei e schioccarle un bacio sulla guancia. “Sei già in ritardo… perlomeno entra, no?” posso sentire l’alchol nel suo respiro e sospiro di nuovo silenziosamente perché lo so che anche se sono in ritardo, sarà comunque una lunga nottata. Annuisco e lei aggancia il suo braccio col mio, trascinandomi all’interno della casa – e, come mi aspettavo chiunque sia lì ha già passato la fase da brillo. “Vuoi qualcosa da bere?


“Si, okay.” Alzo le spalle e mi guida verso una totalmente piena cucina. Mischia qualcosa e versa il liquido dentro due bicchieri rossi, me ne allunga uno e me lo porto alle labbra buttando giù un quarto del suo contenuto. Ho bisogno di alchol nel mio sistema se devo almeno provare a godermi la festa.. Torniamo nel soggiorno e Brooke dice a un paio di persone di alzarsi dal divano così possiamo sederci. Si accoccola vicino a me e io non la respingo – una Brooke brilla è sempre stata una Brooke molto fisica. Stiamo in silenzio per un po’, bevendo ogni tanto i nostri cocktail e guardando le altre persone nella stanza.

 

“Quindi, perché eri in ritardo?” guardo alla mia sinistra e istantaneamente me ne pento, la sua faccia è così vicina che il suo dolce respiro impatta la mia pelle. Sposto gli occhi su qualcos’altro e provo a fermare il mio corpo dal tendersi.

 

Non voglio davvero rendere di nuovo le cose imbarazzanti…

 

“Mi sono più o meno addormentata, scusa, “è una scusa debole ma non sono riuscita a pensare a nient’altro. Provo velocemente a cambiare argomento, sapendo che è per il meglio. “Sono tutti così andati, in questo momento, è divertente.. Sono sorpresa che tu non sia del tutto ubriaca ancora.”

 

Le alza le spalle e poggia la testa sul mio braccio. “Non volevo farmi vedere così da te, “le sorrido e lei fa lo stesso, i suoi occhi i suoi occhi stropicciati in maniera adorabile.


“Che cosa hai fatto alla mia super-selvaggia migliore amica?”

 

“Non lo so, immagino che stia cercando di essere una persona migliore per qualcuno a cui tiene, “ mi irrigidisco immediatamente a quello.. E’ ovvio che Brooke l’abbia notato perché si ferma e si sposta un po’ più lontano. “Mi dispiace, sto probabilmente superando il limite, eh?”


“No, B, va bene, “ tento inutilmente di rassicurarla ma si sta già alzando. “Dove vai?”

 

“Ho bisogno di un altro drink, torno subito, “cammina lontano prima che io possa dire qualcosa. Mi prendo la testa tra le mani in totale frustrazione. Che diavolo c’è di sbagliato con me? Sta tentando così tanto di rimediare a quello che è successo tra noi e io continuo a vanificare i suoi sforzi, facendo la strana. Finisco la mia bevanda prima di dirigermi in cucina per dare un’occhiata a Brooke. La vedo al tavolo degli alcolici, che chiacchiera con un ragazzo a caso. Lancio un’occhiataccia alla nuca del ragazzo prima di camminare vicino a loro e gettare un braccio intorno alla vita della mia migliore amica. Posso dire che quel gesto quasi possessivo l’abbia sorpresa. Mi guarda curiosamente prima di tornare al giocatore di football. “Si, ecco – devo andare.”


“Ma-“


“Ha detto che deve andare, “ taglio corto rudemente prima che lui possa dire qualsiasi cosa stesse per dire. Prendo una qualsiasi bottiglia di alchol prima di guidare in silenzio Brooke fuori nel giardino sul retro – la musica dentro mi stava facendo venire mal di testa e avevo bisogno di capire cosa stesse succedendo nella mia testa. Ci sediamo sulle sedie a sdraio vicino alla piscina e ci passiamo la bottiglia di vodka silenziosamente. Sto cercando di capire che cazzo ho appena fatto – ero gelosa? No.. Non credo. Inconsciamente i miei occhi tornano su Brooke e posso dire che è persa nei suoi pensieri, sta probabilmente cercando di capire il mio atteggiamento di poco fa. Butto giù un po’ del turpe liquido, sperando che possa in qualche modo aiutare la situazione.

 

“Che cazzo era quello, Santana?” Brooke chiede arrabbiata senza alcun preavviso. Fanculo, questo rovinerà la mia sbronza. Mi volto verso di lei e respiro attraverso il naso. “Non ti capisco.”

 

“Non mi capisco neanche io.” Alzo le spalle senza curarmene e lei stringe gli occhi verso di me. “Che cosa vuoi che ti dica?”

 

“Voglio che tu mi dica che cosa ti passa in quella testa.”


Provo a portarmi la bottiglia alle labbra ma Brooke la prende e la svuota nella piscina, io la fisso incredula. “Che cosa c’è di sbagliato con te?”

“Con me? Cosa c’è che non va con te?” roteo gli occhi e stringo le braccia intorno al petto. “Non sei tenuta a fare stronzate del genere, San.”

 

“Ci stai pensando troppo, B.. Non ho fatto niente.”

 

“Davvero?” lei alza un sopracciglio sarcasticamente. “Quindi non ti stavi comportando in maniera possessiva poco fa?”

 

“No” schicco la lingua alla fine della parola e gli occhi di Brooke si restringono ancora di più. Si alza in piedi senza tante cerimonie e comincia a camminare verso casa, lasciandomi da sola. “Dove vai?” urlo.


“A passare del tempo con qualcuno che posso effettivamente capire.” Corro dietro di lei e faccio in modo che mi guardi, le lacrime stanno cadendo giù per le sue guance e io vorrei solo prendermi a calci per essere stata così stupida. “Abbiamo bisogno di smetterla, S.. Non puoi fare cazzate del genere e comportarti come se non fosse successo nulla.”


“Lo so, mi dispiace.”

 

“Ascolta, sto passando un periodo difficile a scendere a patti col fatto che sei innamorata di qualcun altro.. Sto anche facendo del mio meglio per esserti solo amica in questo momento e apprezzerei tantissimo se tu non rendessi le cose ancor più complicate di quanto sono.”

 

“B, aspetta-“

 

“Ho aspettato, San.”

 

“Non so davvero cosa voglio che succeda..” le dico debolmente, sto davvero cercando disperatamente di capire cosa dire ma la mia testa è pesante per via di tutto l’alchol. “Non so nemmeno se posso provare quelle cose di nuovo, sono successe troppe cose e non lo so più.”


“Devi dirmelo adesso, S… Abbiamo ancora una possibilità? Aspetterò tutto il tempo che ti serve ma devo sapere che sto aspettando qualcosa.”

 

Il mio respiro si ferma nella gola e guardo nei suoi occhi grigi, cercando di fare del mio meglio per darle una risposta sicura. Ce l’abbiamo? “Non sono sicura” comincia ad allontanarsi ma io le stringo la mano più forte.

 

“Non era la risposta che volevo sentire.”

 

“Che cosa esattamente vuoi sentire da me?” chiedo in un tono frustrato, “Vuoi che ti dica che ci metteremo insieme non appena avrò dimenticato Quinn? E’ questo che vuoi?”

 

“Lasciami andare, S.” prova a sciogliere la mia stretta ma io scuoto la testa, no. “Non so nemmeno io cosa voglio, okay? So solo che ti voglio ancora. Anche dopo tutto questo, ti voglio davvero..” rilascio la presa e lei scaccia via le lacrime. “Se non pensi che possa funzionare potresti dirmelo adesso per favore? Se non riesci a vederti più accanto a me.. ti lascerò andare.”

 

“Non credo di volere che tu lo faccia, “ dico sinceramente e le sue spalle si rilassano, strigo il mio braccio intorno a lei strettamente. “Non voglio perdere anche te.” Sprofondo la faccia nell’incavo del suo collo e lascio che le lacrime cadano sulla sua pelle pallida.


“Ssh, “mi abbraccia stretta e bacia il lato della mia testa. “Non mi perderai.. Mai.” Mi tiro indietro un po’ e lei strofina il suo pollice sulle mie guance bagnate dalle lacrime. “Ma preparati ad innamorarti di nuovo di me, Lopez perché sono cosi stanca di vederti scivolare via da me e non fare niente per fermarlo, “ si avvicina per baciarmi ma io guardo lontano così che le sue labbra sfiorino l’angolo della mia bocca. La sento sospirare, sta quasi per scusarmi ma lei scuote la testa. “Sei d’accordo con quello?”

 

“D’accordo con cosa?” chiedo, leggermente confusa – sta ancora pensando al quasi bacio… Questo è l’esatto motivo per il quale Quinn ha chiuso le cose tra di noi, perché qualsiasi cosa io abbia con Brooke è totalmente incasinata.

“Innamorati di me di nuovo, “ apro la bocca ma nessuna parola viene fuori, quindi decido di abbracciarla di nuovo. Non so cosa dirle perché non so se sono d’accordo.. Ma innamorarmi di Brooke di nuovo significherebbe lasciar andare Quinn davvero.

 

E per ora, non credo di essere d’accordo con quello.

 

19 Ottobre, 211.

 

18 anni finalmente – maggiorenne, piccola! Lo so che non cambia effettivamente niente ma è comunque piuttosto figo non essere più un ‘ragazzino’ agli occhi della legge.

 

Sapete cos’è divertente – Quinn e io saremmo state ufficialmente insieme per due mesi oggi ed è anche il mio compleanno, il che mi porta a chiedermi quanto fantastica sarebbe stata questa giornata se lei fosse ancora la mia ragazza… Fanculo. Ho davvero bisogno di smetterla di pensare stronzate del genere.. Ho bisogno di mettermi in testa che è finita e che è impossibile tornare indietro.

 

Vai avanti, Santana. Vai avanti.

 

Ho promesso a me stessa che avrei davvero provato a dimenticarla.. Specialmente ora che Brooke è stata niente fuorché perfetta. E’ stata immensamente dolce con me queste ultime settimane e non è carino nei suoi confronti che una parte di me sogni ancora di essere in una relazione con Quinn. Davvero per niente carino. Le cose si sono incasinate perché non riuscivo a decidere con chi volevo stare, giusto? Ora che non c’è effettivamente una scelta… Ho bisogno di concentrarmi e far funzionare le cose con Brooke.

 

Per sentirmi nella stessa maniera in cui mi sentivo prima di lasciare Seattle cinque mesi fa.

 

Non è così difficile comunque… C’è stato un momento nella mia vita doveva avevo occhi solo per Brooke quindi posso farlo – posso farmela piacere di nuovo. Devo solo sforzarmi di più per smettere di pensare a qualche ragazza con gli occhi nocciola di Lima.

 

Mettiti in testa che se n’è andata, Lopez.

 

La vita è abbastanza sopportabile in questi giorni, ci sono persino giorni in cui Quinn non mi passa per la testa per niente. Sono rari ma esistono. Ci sono anche giorni in cui i ricordi tornano indietro e per qualche ragione respirare diventa più difficile. Alcuni giorni sono senza dolore, altri sono estenuanti… Sto combattendo, però, sto imparando ad essere felice di nuovo – ad essere felice senza di lei.

 

Sono anche terrorizzata, però.

 

Perché se lei dovesse scomparire dal mio mondo allora anche io scomparirei dal suo e il pensiero che Quinn possa dimenticarmi è fottutamente spaventoso.

 

-x-x-x

 

“Buon compleanno, piccola!”

 

Sorrido imbarazzata e roteo gli occhi.

“Grazie papà”


“Come stai, Tana?”

 

“Sto bene.. Come stai tu – com’è Lima?” combatto per buttare fuori l’ultima parte, al momento qualsiasi cosa che riguardi Quinn è difficile da dire…

 

“Ho effettivamente qualcosa da dirti, “ il mio cuore comincia a battere più velocemente, magari riguarda.. “Sto tipo uscendo con qualcuno al momento, l’ho conosciuta appena sei partita.”


“Davvero?”


“Si… ti sta bene?” io alzo le spalle anche se lui non può vedermi, mormoro un udibile ‘mhmh’. “Tana, è davvero carina.”

 

“Sono sicura che lo sia, papà.”

 

“Sono sicuro che ti piacerebbe.”


“Finché ti rende felice.. sono sicura di sì, “ gli dico in risposta, intendendo sinceramente ogni parola. Lui è una grande persona, merita di essere felice. “Devo andare, farò tardi a scuola.”

 

“Va bene, ci sentiamo presto.. Ti voglio bene.”


“Anche io, ciao.”

 

-x-x-x-

 

Santana Lopez : Dove sei?


Brooke continua a non rispondermi… Cazzo. Sto cercando di contattarla da quando mi sono svegliata. E’ rimasta a casa fino a tardi l’altra sera perché mi ha fatto una sorpresa a mezzanotte esatta con una scatola di 18 cucakes e una piccola candelina su ognuno. E’ stato davvero carino.. Guardarla combattere contro le luci di tutte le candele nello stesso momento. Come sempre, è stata la prima ad augurarmi un ‘buon compleanno’. Grugnisco annoiata prima di gettare il telefono nello zaino e scendere dall’auto. Mi avvicino al mio armadietto e non appena riesco ad aprire l’economica anta di metallo, un pallone rosso vola via – ho avuto appena il tempo ti afferrare la cordicella prima che volasse via sul soffitto.

 

Palestra!:)

 

Alzo un sopracciglio in direzione della parola solitaria scritta sulla superficie, con l’inchiostro nero… Che sta combinando? Finisco di sistemare la roba di scuola nell’armadietto prima di camminare curiosamente verso la palestra, tenendo ancora stretta la corda del palloncino, apro la pesante porta e i miei occhi si spalancano, arrivando nell’area quasi vuota. Brooke è seduta all’interno, in cima alla porzione centrale della fila più in basso delle gradinate, tenendo un enorme cartello di ‘buon compleanno’. La mia attenzione passa sbito sui pezzi di cartone sparsi sul pavimento, ai suoi pedi.

 

Il tuo sorriso.

 

I tuoi occhi.

 

La tua risata.

 

Ogni singolo pezzo ha la parola ‘tuo’ scritto su, seguito da qualcosa a caso – tutti nella calligrafia incasinata di Brooke. “Che cos’è questo?” chiedo stupita, avvicinandomi all’affascinante sorpresa.


“Cento ragioni per le quali sono ancora innamorata di te, “ Brooke senza preoccupazioni scuote le spalle, in piedi con un sorriso timido sulla faccia. “Non ho barato okay? Voglio dire-  parola sbagliata, “ sospira prima di inspirare profondamente attraverso il naso. “Voglio dire che ho scritto tutto da sola .. non mi ha aiutata nessuno.”

 

Le sorrido sinceramente, il calore diffuso sulle guance. “Grazie, B è davvero straordinario, “ mi chino per raccogliere i frammenti ma lei mi ferma. “Che c’è?”


“Ho una domanda..” io annuisco per farla continuare, e lei inspira profondamente di nuovo prima di girare il cartello tra le sue mani.

 

Vieni al ballo con me?”

 

La mia bocca si spalanca, mentre sbatto le ciglia confusa. “Sei seria?” Il ballo? L’intero corpo studentesco sarà lì.. “Mi stai chiedendo di essere il tuo appuntamento?” chiedo stupidamente, sapendo già la risposta alla mia inutile domanda.

 

Lei annuisce prima di posare il cartello e camminare verso di me. Brooke prende entrambe le mie mani tra le sue prima  di deglutire visibilmente- ovviamente si sente incredibilmente nervosa… “Si, te lo sto chiedendo.. Ascolta, ti ho detto che sarei stata coraggiosa stavolta e ho smesso di nascondere quello che provo per te.. Sono innamorata di te, S e non mi importa più che si venga a saperlo.”

 

“Parleranno tutti di noi.”


“E?” Brooke inarca una delle sue sopracciglia e sorride con noncuranza. “Tutti parlano comunque di noi, “ alza le spalle e io roteo gli occhi giocosamente in risposta. “Ti ho detto che ti avrei provato che mi merito un’altra possibilità.. Fanculo quello che gli altri pensano. Ho lasciato una volta che le loro chiacchiere dettassero le mie azioni e ti ho persa. Non sono stupida abbastanza da fare lo stesso errore due volte. Quindi.. Vieni al ballo con me?”


“Certo, B.” io sorrido immensamente prima di stringere le mie braccia intorno a lei per un abbraccio stretto. Lei si tira un po’ indietro e posso dire che vuole baciarmi, la conosco troppo bene. Inavvertitamente inizio ad andare in panico e accidentalmente lascio andare il pallone dalla mia mano sinistra.. “Merda,” esclamo mentre respiro, guardando il pallone volare in alto.


“Va bene.” Sappiamo entrambe che non sta parlando solo del palloncino… Lo sa che non sono ancora pronta per la roba di coppia, che ovviamente include il ‘baciarsi’. Sto per chinarmi a raccogliere le note dal pavimento ma di nuovo lei mi ferma. “Non preoccuparti per quelli, li farò mettere da qualcuno in una busta o qualcosa del genere,” annuisco e usciamo entrambe dalla palestra – non la fermo dall’intrecciare le nostre dita mentre usciamo.

 

Sono felice in questo momento. Lo sono davvero.

 

Brooke cammina con me verso la mia prima lezione e io la bacio sulla guancia ringraziandola prima di entranre in classe. “Grazie, B” mi rivolge uno sguardo brillante prima di correre verso la sua lezione. Il mio telefono squilla non appena mi siedo nella mia sedia e lo prendo dallo zaino, leggendo il nuovo messaggio.

 

Numero sconosciuto: Ehi.. Buon compleanno, Santana. :)

 

Un nodo invisibile mi si forma in gola e il mio stomaco diventa così pesante che potrebbe toccare il pavimento. Riconosco le ultime tre cifre del numero..


E’ di Quinn, lo so che è suo.

 

Ed esattamente così… dimentico come respirare correttamente di nuovo perché sento che qualcosa mi sta stringendo senza pietà il cuore.

 

29 Ottobre, 2011.

 

“Ci stanno ancora tutti fissando.. “ sussurro consciamente all’orecchio di Brooke e lei alza le spalle.


“Non mi interessa, lasciali fare, “ Brooke mi sorride prima di stringermi ancor più vicina a lei. “Ai miei occhi, siamo solo io e te in questa stanza adesso..  Quindi smettila di preoccuparti per loro e balla con me.”

 

Le sorrido con affetto.. Ha ragione – nessun altro ha importanza in questo momento.

 

Come ci si aspettava, Brooke è stata la reginetta del ballo. La parte dei premi è stata abbastanza carina perché quando si supponeva che lei ballasse con il ‘Re’ .. ha sorpreso tutti camminando verso di me, posando la tiara sulla mia testa e trascinandomi al centro della stanza per un ballo sotto i riflettori.

 

E’ ovvio che tutti stiano parlando di noi ma non potrebbe importarcene meno ormai… C’è stato un punto nella mia vita, non troppo tempo fa, in cui questo – essere libera di stare con Brooke, di fronte a tutti era ciò che volevo di più.


Quindi se magari provo abbastanza, potrei sentirmi così di nuovo…

 

-x-x-x-

 

“Grazie per avermi accompagnata stasera, S.”

 

Il perfetto sorriso sul suo viso mi dice che è incredibilmente felice in questo momento e io non posso fare altro che sorriderle in risposta, imitando il sentimento. “No, grazie a te, sei tu che hai reso questa serata meravigliosa.”

 

“Nah..” lei riduce la distanza tra di noi un altro po’ – mi farei un po’ indietro ma colpirei la porta. Brooke prende il viso tra le mai e cerco di guardare lontano ma lei mi impedisce di farlo, mantenendo fermamente il contatto visivo. “Tu sei meravigliosa.. Lunedì sarà un inferno dopo quello che è successo poco fa ma non importa perché ne è valsa la pena. Ti amo così tanto, Santana.” Lei si avvicina per baciarmi ma io guardo lontano, forzandola a buttare fuori un grugnito frustrato. “Stasera è stata perfetta, non vedo perché non possiamo-“


“Non sono pronta per quello, Brooke,” la spingo lontano per le spalle e lei sospira ma lo concede, incrementando la distanza tra di noi di una misura ragionevole. “Mi dispiace pensavo avessi capito che-“


Lo faccio, lo capisco,” l’espressione sulla sua faccia si rilassa e lentamente si appoggia per piazzare un bacio delicato sulla mia guancia. “Mi dispiace.. Buonanotte, ti amo” comincia a camminare verso la sua auto, le sue spalle che si abbassano in percepibile scoraggiamento.

 

Un tossico senso di colpa riempie il mio stomaco mentre la vedo andare via – Brooke si è sforzata così tanto e io comunque mi comporto da idiota..

“Scrivimi quando arrivi a casa così so che sei sana e salva!” urlo dopo di lei e lei mi sorride da sopra la spalla prima di rivolgermi un pollice in su. “Buonanotte, B, grazie ancora.”

  
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