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Autore: Omega chan    14/02/2014    4 recensioni
Ciao a tutti ^^ a me piace molto il genere giallo, quindi volevo scrivere una storia così
(dal testo)
(POV Nagumo)
Sono a casa con Masaki, stiamo facendo una torta. In genere io sono negato in queste cose, ma ultimamente sto migliorando.
-Nagumo, manca il burro!- mi dice Masaki
-Scusa, sono sempre distratto! Ora vado a chiederlo al signor Nakano-
Scendo le scale, arrivo al terzo piano e busso alla porta, che con mia grande sorpresa, è aperta.
Genere: Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~(POV Nagumo)
In ospedale, c’è silenzio. Non quel solito silenzio piacevole, simile a quello che c’è quando si fa un compito, no, un silenzio opprimente, che ti spinge ad urlare, con tutta la forza che hai. Io, Afuro e Ai, siamo fuori dalla stanza, dove i medici, visitano Suzuno. Non è nulla di grave, fortunatamente, è svenuto solo per il trauma subito. Insomma, scoprire che la propria fidanzata è una pazza omicida ed essere colpiti da lei, è stato un colpo troppo duro per lui.
-Suzuno…
Mi avvicino alla sua porta, come per sentire le parole dei medici. Ai, si avvicina a me, tremolante, mi tira per un braccio.
-Nagu-San…ti devo parlare…
La guardo nei suoi fantastici occhi viola, una ciocca di capelli, le ricade sul volto, e lei la scansa con delicatezza. Guardo Afuro, che mi fa segno di andare. Usciamo fuori a prendere una boccata d’aria, ci sediamo in una panchina e rimaniamo zitti per un po’.
-Nagumo…
Mi rigiro verso lei, che abbassa lo sguardo, per poi rialzarlo di scatto verso di me.
-Ti devo parlare di Suzuno…
In quel momento, il tempo si ferma, mi sembra di sentire il suono del suo orologio, che scandisce i secondi…
/////////
(Pov Afuro)
Quando i medici escono, butto uno sguardo fuori. Ai e Nagumo stanno ancora parlando. Sono seduti, e lei sembra che stia piangendo. Entro nella stanza, Suzuno dorme. Ha la flebo attaccata al braccio destro, è molto pallido, ma credo sia normale. Poco dopo, rientrano Ai e Nagumo, quest’ultimo, scuro in volto. Mi alzo automaticamente dalla sedia, quando vedo l’espressione di Ai. Faccio sedere Nagumo al mio posto, e Ai, mi porta fuori dalla stanza, andiamo al bar, per prenderci un caffè. Lei paga, si avvicina e si siede nella sedia, davanti a me, per  poi scoppiare in un pianto dirotto
////////
(pov Nagumo)
Nella stanza, fa molto caldo, quindi apro leggermente la finestra, il vento, muove le tende, e fa entrare una folata d’aria fresca. Così va meglio. Mi siedo nella sedia, e non posso non notare, la bellezza di Suzuno, i suoi lineamenti delicati. Sono talmente incantato dalla sua bellezza, che non mi rendo conto che ha aperto gli occhi.
-D-dove?...Dove sono?
Chiede, guardandosi attorno, con fare disperso. Mi cerca con lo sguardo, e quando questo incontra il mio, lo abbassa. Senza aggiungere mezza parola. C’è nuovamente quel silenzio imbarazzante, dove nessuno osa ridere, parlare o fare qualsiasi cosa.
-Sei in ospedale, Clara ti ha ferito…
-Ah…grazie…
Rimaniamo ancora in silenzio, senza dire nulla. Poi mi ricordo ciò che mi ha detto Ai.
-Suzuno, senti…riguardo al tuo passato…
Lui diventa scuro in volto, e diventa ancora più taciturno. Io mi avvicino istintivamente a lui, sedendomi sul letto.
-Non ne voglio parlare…
Mi avvicino a lui ancora di più, e lo abbraccio. Con tutta la mia forza, con tutto il mio amore.
-Ai…mi hadetto  tutto, e ti volevo solo dire…che anche io ti amo…
Lui si stacca dal mio abbraccio e mi guarda con gli occhi sgranati, increduli. Per la prima volta, dopo tanto tempo che lo conosco, vedo delle emozioni nei suoi occhi, delle emozioni che vanno oltre l’odio e l’indifferenza. Vedo un misto di gioia e di stupore, emozioni positive.
-Ti ho amato, fin dal primo istante, ma avevo paura che tu mi prendessi in giro, che non mi accettassi…
Dico, guardandolo nei suoi occhi di ghiaccio, vivi più che mai.
-Anche io ti amo, stupido tulipano…per anni, ho dovuto nascondere il mio vero io…per troppo…
Dice finalmente. Abbracciandomi nuovamente. Sento che il suo corpo si rilassa tra le mie braccia, rimaniamo un attimo così, fermi. Poi lui si sdraia, io faccio come lui. Suzuno mi passa una mano tra i capelli, e io faccio lo stesso. Sono morbidi e lisci, mai visti capelli così. Inizio a dargli baci sul collo, per poi arrivare alla sua bocca, e baciarlo con passione. Poco dopo, ci separiamo, per prendere fiato. Siamo sudati e ansimanti, specialmente Suzuno, che è diventato rosso come un pomodoro e suda più di un corridore. Con un gesto elegante, si asciuga il sudore, e con la mano sinistra, si mette in ordine i capelli. Io mi rimetto bene la divisa, che era sbottonata. Poi guardo Suzuno con un ghigno sadico e lui ricambia l’occhiata.
-Se hai tempo di pomiciare, vuole dire che stai bene…
Dice Afuro, ridendo. Io mi volto di scatto, vedo prima la faccia divertita di Afuro, per poi vedere la faccina infantile di Ai, che ci guarda curiosa. Suzuno diventa rosso e si solleva di scatto, guardando prima Ai e poi Afuro.
-Em…avete molto da guardare?
Dice, come se nulla fosse.
-Suzuno, guarda, che io so tutto…
Dice Afuro, con il suo tono comprensivo. Suzuno rialza lo sguardo, e lo sposta su Ai, che si fa avanti e sussurra con la sua vocina infantile
-Scusa se ho detto tutto, ma quando mi hanno detto che non vivevi un bel periodo, ho voluto spiegare il perché…
Suzuno non dice nulla, fissa Ai, con uno sguardo indecifrabile. Non si capisce se sia contento o meno. La prima a rompere il silenzio, è Ai, che ride piano, per poi trasformare la sua risata in un pianto.
-Scusami…Scusami tanto…non volevo ferirti…ora, non mi vorrai più bene…
Dopo un po’, Suzuno scuote la testa, le fa cenno di avvicinarsi e la abbraccia, come se fosse sua sorella. La tiene stretta a lui, in maniera gelosa. Non l’avevo mai visto fare una cosa del genere, mai.
-Io ti vorrò sempre bene, piccola mia…tu sei la mia sorellina, non potrei non volerti bene…
Ai, che aveva smesso di piangere, si butta al collo di Suzuno e lo abbraccia ancora più forte.
-Fratellone…
Restano così per un po’, per poi separarsi, perché il turno delle visite è finito, domani Suzuno può uscire, perché è in buone condizioni, anche se non potrà sforzarsi per un po’, ma conoscendolo, non credo che questo gli interesserà più di tanto. Ma io non voglio andare via, non ancora.
(pov Suzuno)
Ora che tutti sono andati via, ho un po’ di tempo per me…Quello che ho provato, facendo l’amore con Nagumo, è indescrivibile. Un’emozione, che vorrei riprovare, ma credo che dovrò aspettare a domani.
-Ciao Suzuno…
Una voce da pervertito, una voce arrogante. Mi ci vuole un secondo per indentificare il suo padrone: Nagumo.
-Nagumo! Che cavolo ci fai qui?!
-Ti tengo compagnia…
Mi dice con voce sensuale, uscendo da sotto il letto, e avvicinandosi pericolosamente a me.
-Non mi serve la tua compagnia…
Dico, freddo. Ma il mio tentativo, viene mandato all’aria dall’avventura avuta prima con il Tulipano, quindi, mi è impossibile fare il mio solito tono piatto.
-Non è quello che mi hai dimostrato prima…
-Sei un porco…
-Lo so, me lo dicono in tanti…
Dopo questa sua affermazione idiota, gli lancio il cuscino in faccia, lui lo schiva, allora io inizio a lanciarli oggetti a raffica.
-Sei smir…
La mia ciabatta lo colpisce dritto in faccia. Dopo averlo colpito, sorrido compiaciuto, e lo guardo con aria di sfida. Lui si avvicina ancora di più, si siede nel mio letto e riprende a baciarmi, ed è questo che voglio, ho atteso troppo  questo momento…
-N-nagumo…
-Suzuno…io…ti amo….
-Anche io…
Continuiamo a baciarci con foga, fino a ritrovarci esausti. Incapaci di compiere qualunque movimento. Ma comunque felici, perché ci siamo finalmente uniti. Alla fine, ci addormentiamo nel mio letto, abbracciati. La mattina dopo, mi sveglio dolorante, la notte passata con Nagumo, è stata fantastica. Verso mezzogiorno, arriva l’infermiera, che con piacere, mi  informa, che sono stato dimesso, non potrò prestare servizio per un po’, ma la cosa non mi interessa più di tanto.  Quando usciamo, io e Nagumo, siamo un po’ imbarazzati. Infondo, abbiamo passato la notte assieme, nello stesso letto, facendo cose mai fatte prima. Afuro, ci viene a prendere, con la sua macchina, e con lui c’è anche Ai. Quella ragazzina, è speciale, è una persona stupenda, così dolce.
-Dove andiamo Afuro?
-Dato che al nostro caro Suzuno serve una vacanza, vera, andiamo fuori, in Italia.
Ai, piega la testa di lato, curiosa. Lei non ama viaggiare, soffre di vertigini, e ha terrore delle navi.
-In che città?
Chiede Nagumo, curioso.
-Si va a Roma, la capitale italiana!
Annuncia il biondino, contento. Ai, sbianca. Sa che sono molte ore di volo, e non credo sia esattamente al settimo cielo. Nagumo, dal canto suo, so che sogna di vedere la Francia. Per me, è assolutamente indifferente. Mi piace viaggiare, e non sono mai stato in Italia, e una vacanza è quello che ci vuole.
-Quando si parte?
Chiedo. In generale, Afuro e gli orari, sono divergenti. Quando ero nella Corea, abbiamo preso l’autobus in ritardo, perché lui sosteneva fosse alle 15:00, invece, era alle 14:00.
-Partiamo domani, facciamo due o tre voli, che sono già stati pagati dal capo.
Dice, contento. Sembra un bambino, dalla reazione che ha avuto. Ma come non capirlo, chiunque sarebbe euforico di attraversare il continente, è una di quelle occasioni che ti capitano poche volte nella vita.
-Allora domani, ci ritroviamo tutti all’aereo porto , per imbarcarci!
Dice Nagumo, ma possiamo anche chiamarlo, il mio attuale fidanzato.

Angolo Autrice
Ciao a tutti mondo ^-^
Oggi ho molto tempo, quindi ho pensato di aggiornare, sia perché non mi facevo sentire da molto, sia, perché la mia cara Reby-chan, aspettava questo capitolo con ansia ^-^
Questo capitolo lo dedico a lei ^^ se ci sono errori fatemeli notare, e li correggerò subito ^^
Anche se fa piuttosto schifo…^^”
Ok, ora vado ad aggiornare anche le altre storie ci vediamooo ^_^

Mary

  
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