Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Rota    15/02/2014    1 recensioni
-Ohi!
Kagami Taiga si fermò all'improvviso, in mezzo al sentiero, quando il ragazzo decise di uscire dal cespuglio che lo stava proteggendo e farsi quindi avanti. Se non fosse stato composto da due braccia, due gambe e un viso tutto umano, lo avrebbe tranquillamente scambiato per un Pokemon Spettro. Lo guardò male, nell'agitazione della sorpresa, e il Torchic ai suoi piedi fece lo stesso, come dotato di un eguale sentire.
Completamente calmo, però, Tetsuya indicò con il dito indice la strada alla propria sinistra.
-Se desideri uscire da Bosco Petalo, devi procedere in quella direzione.

[Fandom!AU!Pokemon; KagamixKuroko]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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*III*



 

Lo Skitty di Momoi miagolò ancora, ai piedi fermissimi di Kuroko. Più in alto, la sua padrona miagolava contro il braccio del ragazzo, senza alcuna vergogna a dimostrare la sua estasi.
-Tetsu-kun!
Era la quinta volta che ripeteva il suo nome – Kagami non aveva cominciato a contarle dall'inizio, in realtà, ma quello era già un numero sufficiente per farlo irritare abbastanza.
Sbuffò, estraneo alla scena a cui stava assistendo: Tetsuya, perseverando nell'indole indifferente di sempre, non riusciva che a anteporre una tenue resistenza all'affetto sincero e ben visibile della ragazza dai lunghi capelli rosa. Dopotutto, lui stesso aveva borbottato, prima di entrare nell'Arena delle virtù, dei mesi in cui lui e la ragazza non si erano visti. A rigor di logica, la reazione di lei era più che normale.
In basso, Combusken vide Skitty abbandonare le gambe di Tetsuya per zampettare verso Mightyena, assai allegro. L'altro Pokemon non smosse neanche un muscolo quando quello piccolo e rosa cominciò a strofinarsi contro i suoi fianchi e le sue zampe, dimostrando una resistenza stoica che ben fece invidia al Pokemon di fuoco. Vide solo in un secondo momento un nastro color azzurro, legato al collo di Skitty, e se ne domandò la provenienza; guardò in alto, non verso l'allenatore ma verso la ragazza che aveva smesso di agitarsi, perché pur nutrendo una fiducia incredibile e fortissima per Kagami lui stesso dubitava che avrebbe saputo rispondere al suo quesito, mentre lei pareva ben più preparata. O semplicemente, il fatto che fosse la padrona di Skitty avrebbe dovuto garantirle un poco più di conoscenza in materia.
Momoi si inginocchiò a terra, cominciando ad accarezzare prima Mightyena, proprio nel punto dietro al collo dove gli piaceva tanto, e poi anche Combusken.
-Avete ripreso a viaggiare, voi due!
Per un attimo assunse un tono un poco triste, ma era evidente che fosse soltanto scena e che in realtà il suo umore non era tale.
-Fate sempre un sacco di cose divertenti!
Kuroko non le disse nulla, neanche quando Mightyena si distese per offrire la pancia alle sue carezze sapienti, e anche Combusken diede mostra di gradire le sue attenzioni; tuttavia, volle replicarle giusto una cosa.
-Anche tu viaggi per i tuoi concorsi, Momoi- san.
-Non è la stessa cosa, Tetsu- kun!
Una volta accontentato il Pokemon di tipo buio, la ragazza si rivolse completamente a quello di tipo fuoco, che sgranò gli occhi sentendo entrambe le mano di lei toccargli il piumaggio delle braccia. Momoi lo fece in forma di carezza, quindi Combusken non provò alcun disagio.
Kagami, dall'alto, guardava ogni sua mossa, e arrossì in maniera piuttosto evidente quando lei gli si rivolse con un bellissimo sorriso.
-Il tuo Pokemon è molto forte, vedo!
Tornò al pulcino, massaggiandogli anche la pancia. Con un movimento fluido, gli carezzò la punta delle piume sulla coda, due o tre volte – e lì la sua espressione si corrucciò appena.
-Però non gli farebbe male assumere qualche bacca!
Si alzò con tranquillità, rovistando nell'elegante borsa che teneva a tracolla. Skitty tornò da lei e miagolò, approvando la scelta della padrona, specialmente quando questa porse una sorta di caramella all'altro ragazzo.
-Sono ottime, di questo tipo! E non solo per la sua Bellezza, te lo garantisco!
Taiga non riuscì a fidarsi molto, sulle prime, così dovette intervenire Kuroko.
-Prendila, Kagami- kun. Momoi- san sa quello che dice.
Il ragazzo con i capelli rossi conservò i propri dubbi pur prendendo la caramella strana. La scartò, con circospezione, e quando ne vide il reale colore non si rilassò affatto: era di un'insolita sfumatura verdastra.
-Cosa dovrei farci?
La ragazza sorrise – il suo Skitty mosse la coda e i tre campanelli che vi erano sopra.
-Darla a Combusken, per esempio!
Kagami si inginocchiò piano accanto al suo Pokemon, guardandolo in volto un poco preoccupato. Tuttavia, Combusken mangiò con avidità il dolcetto, goloso come non lo era mai stato. A vederlo così tranquillo, anche Taiga si rilassò, e Momoi colse subito il suo sorriso.
-Le sue mosse di Fuoco potranno migliorare, ora!
Lui la guardò, sinceramente incuriosito da questo. Satsuki si spiegò, e dal tono il ragazzo capì, o almeno riuscì a intuire, la portata del suo sapere.
-Così si può incrementare la resa e l'efficacia degli attacchi.
Taiga si guardò di nuovo attorno, allora.
Vide le macchine, basse e dai piedi di metallo, per creare le Pokemelle, davanti a cui trafficavano molte tipologie di persone, da quelli evidentemente in modalità di allenatore alle persone anziane, ai bambini più chiassosi a chi esponeva con tracotanza e eccessivo orgoglio una serie di fiocchi tutti colorati.
Qualcosa, di quel mondo, gli era un poco più chiaro.
-Grazie...

   
 
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