Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Youhavesavedme_    15/02/2014    12 recensioni
"Tutto questo significa che ogni volta che ci si muove si deve stare attenti a ciò che si fa, per non creare problemi alla propria famiglia, ma i miei genitori credono che il mio comportamento non sia adatto alle mondanità legate alla nobiltà, quindi sono costretto ad avere lezioni di comportamento. In più, i miei genitori mi tengono recluso in casa, non mi fanno respirare non mi fanno incontrare nessuno, quindi voi siete l’unica persona che in questo momento mi stia salvando, voi siete l’unica persona nuova che potrò vedere quindi ve ne prego, non abbandonatemi."
"La mia vita è completamente ed assolutamente controllata da LORO."
"Semplicemente sono in una gabbia, che tiene rinchiusa la mia anima."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


C
apitolo tredici: Harry’s wedding.

Beh ho provato a vivere senza di te,
ma è doloroso, più di quanto io pensassi così le lacrime scendono dai miei occhi,
ora sono sola e mi sento così vuota.

Questa mattina ti saresti sposato.
Da quest’oggi non saresti più stato mio.
Non mi sarei più potuta avvicinare a te.
Anche se tutto questo, l’ho voluto io.

Pov’s Harry.                                              
Questa mattina mi sarei sposato, ed anche se non mi fossi sentito pronto avrei fatto tutto questo, infondo Emilie, benché fosse stata un capitolo importane della mia storia, era diventata una capitolo doloroso e doveva essere chiuso, quindi cominciando una nuova vita sarei cambiato di nuovo ed avrei superato tutto questo, forse con un po’ di difficoltà, ma cel’avrei fatta. La cosa che mi faceva riflettere era il fatto che io mi fossi aperto con lei, il fatto che mi fossi dedicato a lei, il fatto che le avessi aperto il mio cuore e lei semplicemente aveva scelto di giocarci sopra, aveva scelto di sfruttare la situazione a suo vantaggio e sinceramente la cosa era stata dolorosa.

Decisi che quello era il momento di voltare pagina, era il momento in cui avrei smesso di pensare ad Emilie, da quel momento avrei cominciato a pensare solamente a me e alla mia nuova famiglia, che stavo per andare a creare.
Mi stavo per sposare, ed avrei completamente cambiato vita.

Immediatamente ritornai in me, mi sarei dovuto cominciare a preparare, dovevo andare incontro alla mia nuova vita.
Misi il completo, scelto qualche giorno prima con mia madre e non appena fui pronto scesi in salotto, trovando i miei genitori, come me, già pronti. Mia madre non appena mi vide si emozionò e, cosa che fece probabilmente unicamente per questo evento, venne ad abbracciarmi, sussurrandomi che era fiera di me.

Forse questa cosa che mi sembrava tanto sbagliata era l’unica cosa giusta fatta in tutta la mia vita.

Dopo questa mia breve riflessione, mi staccai dall’abbraccio con mia madre e ci affrettammo ad uscire per raggiungere la Chiesa, dove si trovava Madeline, la donna che sarebbe diventata mia moglie, di cui conoscevo solamente il nome e con cui avevo avuto pochissimi incontri, poiché lei non partecipava spesso a cene nobiliari.

Pov’s Emilie.
Da lì a poco, saresti diventato di un’altra donna, e da quel momento non ci parleremo più, non ci vedremo più, perché?
Semplicemente perché tutto questo l’avevo voluto io, ti avevo voluto allontanare per non farci del male, anche se forse ce ne stavo facendo più di quello che avessi previsto, o semplicemente lo sapevo ma non volevo ammettere di saperlo, perché credevo che questo fosse l’unico modo per andare avanti, ma un modo c’era, combattere.
Avrei dovuto combattere per l’uomo che amavo, per rimanere con te, per non farti sposare con un’altra donna, per continuare a farti essere te stesso, invece avevo semplicemente preferito farti credere qualcosa che non era reale, semplicemente per farti andare avanti, forse più facilmente senza di me.

Forse avevo compreso cosa dovessi fare.

Pov’s Harry.
Dopo un breve tragitto raggiunsi la Chiesa, ed andai a mettermi davanti all’altare, dopo aver decorosamente salutato i genitori della mia futura moglie.

Ero realmente convinto di tutto questo?
Sì.
No.
Forse.

Sì, sì, ero convinto.

O forse no?

Precedentemente avevo pensato fosse giusto tutto questo, ma trovandomici dentro, stavo cominciando a pensare che tutto questo fosse solamente un grande sbaglio, cominciavo a pensare che non avrei dovuto lasciare che Emilie se ne andasse in quel modo, e pregavo che tutto questo fosse uno scherzo, anche se da quanto mi pareva, non lo era per niente.

La mia riflessione venne interrotta dalla marcia nuziale e dall’arrivo della donna che sarebbe a breve diventata mia moglie.

Tutto questo stava diventando così reale ed io non ero pronto per questa realtà.

Pov’s Emilie.
Mi preparai, e cominciai a correre, per raggiungere la Chiesa dove in questo momento si stava sposando. Stavo ripensando a tutto quello che avevo fatto, almeno se fosse finita male avrei potuto dire di aver combattuto, di aver fatto di tutto per farlo ritornare ad essere di nuovo il mio Harry.

Raggiunta la Chiesa entrai, e mi trovai precisamente nel momento in cui si stavano scambiando gli anelli, così, decisi di aspettare un momento, poi semplicemente gridai “non farlo” ed ovviamente il diretto interessato comprese e si girò, ma non riconoscendo nessuno, continuò a ripetere la promessa che in quel momento stava facendo a quella donna.

Non appena il sacerdote pronunciò le fatidiche parole “se qualcuno è contrario a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre” presi al volo la mia occasione e parlai.

«Harry, per favore non farlo. Io non sono nessuno per dirti quello che devi o non devi fare, ma ora come ora, non dovresti nemmeno farti comandare dai tuoi genitori, sai le tue capacità, sai gestire i tuoi sentimenti, non lasciare che gli altri comandino sulla tua vita.»

Harry fece cenno al sacerdote di continuare, ma io lo fermai di nuovo, non potevo permettere che si sposasse con una donna che non amava, sì, stavo anche rischiando che mi odiasse per tutta la vita, stavo rischiando poiché avrebbe potuto decidere di non volermi più parlare, di non voler più essere il mio uomo, ma questo era un grande rischio da correre.

«Ti ho mentito. Ti ho mentito spudoratamente quando ho deciso di dirti che non ti avevo mai amato, che non avevo mai provato niente quando siamo stati insieme, semplicemente avevo deciso di dirtelo per farti vivere la tua vita con questa donna, poiché non avrebbero mai accettato la tua relazione con me, quindi ho solo voluto facilitarti le cose. Poi però ho riflettuto, ed ho capito che mi sono sbagliata, ho capito che mi manchi come l’aria, ed anche se sto rischiando di allontanarti, dovevo dirtelo, perché tu se il mio uomo, Harry.»

Harry rimase immobile un momento, poi decise di cominciare a parlare.

«Mi hai deluso, tanto, e mi hai fatto del male, ma nonostante questo non sono mai riuscito a smettere di amarti, come la vogliamo mettere? Sei entrata nella mia mente e non sei più voluta uscirne, quindi ora sarebbe impossibile accettare di nuovo di allontanarti da me.»

Lo vidi avvicinarsi a me, ma subito i suoi genitori lo fermarono.

«Figlio mio, dove credete di andare? Voi dovete sposarvi con Madeline, non potete mettervi con questa ragazza, che in confronto a noi non è nulla, vi farebbe semplicemente sfigurare.»

«Madre, a me non interessa, so solo che la amo, e non potrei sentire ragioni che mi convincano a non stare con lei, noi siamo destinati a stare insieme, e non voglio essere io uno di quelli che va contro al proprio destino.»

«Sappiate che se uscirete da questa Chiesa senza aver sposato Madeline, voi non vi dovrete più considerare nostro figlio e non potrete più considerarvi nobile, poiché noi non vorremmo avere un figlio come voi. Quindi ora tornate accanto a Madeline e finiamo questa cerimonia.»

«Madre mia, mi dispiace, ma ora sono stanco di sottostare sempre alle vostre decisioni, io amo la mia Emilie, e deve essere solamente lei la donna della mia vita, quindi me ne andrò con lei, e non ci sarà nulla che potrete fare per impedirmelo, ormai la mia decisione è presa.»

Detto questo, mi raggiunse, poggiò le sue mani sui miei fianchi, e fece sfiorare le nostre labbra. Non appena ci staccammo, fece unire le nostre mani, ed uscimmo dalla Chiesa.

Il nostro amore aveva vinto.

*Angolo scrittrice*
Ed ecco che sono insieme, adesso ci saranno due/tre capitoli, poi questa storia sarà finita, davvero già piango, mi ero affezionata tanto ai miei Harrilie, e credo che mi mancheranno tanto, perché mentre scrivevo questa storia davvero ho sentito tante di quelle emozioni, che nemmeno ve lo immaginate, davvero non sapete quanto io abbia fatto fatica a scrivere certe parti, veramente, però sono fiera del mio lavoro e spero lo siate anche voi. Ci vediamo al prossimo capitolo.
Carol.
  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Youhavesavedme_