CAPITOLO 2
UN VIAGGIO TROPPO ESTENUANTE
Quella mattina Devin scese dalle scale per andare a fare colazione pensando che tutto quello successo la sera prima fosse solo frutto della sua fervida immaginazione, però, vide quella stupida, stupidissima lettera appoggiata delicatamente sul divano del salotto e ricordò tutto. Ricordò la litigata con sua madre, il ghigno di tua sorella e quella stupida frase che gli rimbombava nelle orecchie "Devin Logan Anderson, andrai ad Hogwarts con tua sorella e non si discute!". Arrivò in cucina e vide che tutti erano vestiti, chiese:"Dov'è che andate?" "A Diagon Alley. E tu verrai con noi." rispose sua madre "Ed ora, su! Vai a vestirti, lavati i denti e, sopratutto, mangia qualcosa! Sei così sciupato che la gente penserà che ti teniamo a pane ed acqua!" "Si mamma..." sbuffò Devin che, dopo aver mangiato una fetta di torta alle mele, bevuto del succo di zucca ed assaggiato qualche biscotto fatto da sua sorella salì con tutta calma in camera e scelse i vestiti. Dopo una buona mezz'oretta scese di sotto e vide che i tre erano seduti sul divano ad aspettarlo e suo padre aveva quella lettera in mano che leggeva su un foglio di pergamena:
"UniformeGli studenti del primo anno dovranno avere :
Tre completi da lavoro tinta unita (nero)
Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
Un mantello invernale (nero con alamari d'argento)
N.B. Tutti gli indumenti degli allievi devono essere contrassegnati da una targhetta con il nome .
Libri di testo
Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi:
Manuale degli Incantesimi, Volume primo, di Miranda Gadula
Storia della Magia, di Bathilda Bath
Teoria della Magia, di Albert Incant
Guida pratica alla trasfigurazione per principianti, di Emeric Zott
Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore
Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus
Gli animali fantastici : dove trovarli, di Newt Scamandro
Le Forze Oscure: guida all'autoprotezione, di Dante Tremante
Altri accessori
1 bacchetta magica
1 calderone (in peltro,misura standard 2)
1 set di provette di vetro o cristallo
1 telescopio
1 bilancia d'ottone
Gli allievi possono portare anche un gufo,OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.
SI RICORDA AI GENITORI CHE AGLI ALLIEVI DEL PRIMO ANNO NON E' CONSENTITO L'USO DI MANICI DI SCOPA PERSONALI."
"Bene, meglio cominciare ad andare. La strada per Londra è piuttosto lunga. Katy, hai preso tutto? Tu Devin? Staremo per un pò al Paiolo Magico, devo fare delle commissioni." continuò il Sg.Anderson.
Salirono in macchina e si partirono per Londra.
Due ore dopo...
Appena arrivati al Paiolo Magico il Sg. Anderson prenotò due camere per una settimana."Perché c'era bisogno di così tanto tempo per degli stupidi acquisti per una stupida scuola di stupida, stupidissima magia?!" pensava Devin mentre la famiglia si incamminava verso il retro del pub. Arrivati d' avanti ad un muro che chiudeva quel cortile il Sg. Anderson estrasse la bacchetta e la batté su alcune mattonelle. Un improvviso colpo di vento scompiglio i capelli biondi di Devin ed un arco comparve al posto delle mattonelle. Entrarono tutti in questo arco ed uscirono in un vicolo che si affacciava su una strada stracolma di negozi e botteghe. "Quanto caos! Sembra quasi che oggi sia l' ultimo giorno per fare acquisti! Siamo solo al 1' agosto!" disse la madre di Devin. Suo padre invece lo trascinava in una bottega dal nome 'Olivander' dicendo cose del tipo "Ti serve una bacchetta Logan" (Solo suo padre e sua sorella lo chiamavano Logan la maggior parte delle volte, a lui non piaceva, il suo nome era Devin e basta! Odiava quando lo chiamavano Logan). Entrarono e videro che c'era un signore alquanto anziano che li salutò dicendo "Salve signor e signorino Anderson! Come posso esservi utile? Ah, sembra ieri che suo padre è venuto a comprare la sua prima bacchetta!" "Vediamo... Questa dovrebbe andare bene" diede una bacchetta in mano al ragazzo e lui la agitò facendo sollevare una penna per un bel pò. "Si, questa va assolutamente bene. Crine di unicorno, cedro, 13 pollici. Sono 10 galeoni signor Anderson" disse il signor Olivander. "Oh, mi chiami Halfred! Ecco a lei i 10 galeoni". Uscirono dal negozio e si diressero subito verso un edificio bianco, entrarono e Devin vide che c'erano tanti Gobilin seduti ai lati della stanza ed uno seduto in fondo, di fronte a loro. Anche se tutto questo avrebbe sicuramente affascinato ogni giovane mago Devin era indifferente ed anche molto arrabbiato.
Uscirono dalla Gringott con un bel malloppo di Galeoni e si diressero verso tutti i negozi. Dopo mezz'ora di spese Devin aveva tutto, gli mancavano solo l' uniforme. Entrarono da Madame Malkin dove Devin provò la sua nuova uniforme. Di fronte a lui c'era un ragazzo dai capelli castani che attaccò bottone con Devin. "Ciao! Anche tu sei del primo anno? Io si, non vedo l'ora! Hai tutti i libri? Io si! Sono fantastici, li ho letti quasi tutti quando mi sono fermato alla gelateria... E' fantastico essere un mago! Sai, la mia famiglia è purosangue, anche la tua, immagino! Oh, quello è tuo padre? Lavora insieme al mio nel dipartimento Auror! In che casa speri di andare? Io Grifondoro. Amo Grifondoro. Sai, lì c'è stato anche Silente, lui si che è un grande mago! Tu fai la collezione delle cioccorane? Io si, ho quasi completato l' album, mi manca solo Morgana.. Conosci la storia dei fondatori? Conosci i nostri professori? Qual'è la tua materia preferita? Io adoro trasfigurazioni ma la McGranitt mi fa un pò paura.. Non mi piacciono Pozioni ed Erbologia. Ti piace il Quidditch? Io amo il Quidditch! Hai una scopa? Io si, è fantastica! Solo che non so ancora usarla, però quest'anno ci saranno le lezioni! E tu? Che ne pensi? Parla un pò" "Non so né cos' hai detto né chi tu sia, so solo che io quì ci sono perché sono stato obbligato ed ora ciao." In quel momento Madame Malkin aveva finito di cucirgli l' uniforme. Il ragazzo castano lo guardò come se stesse per mettersi a piangere ma invece disse "Allora ci vediamo ad Hogwarts!" "Che ossessione!" pensò Devin mentre uscivano. Il padre lo trascinava tra la folla per raggiungere la gelateria ma ad un certo punto Devin si fermò, stava guardando il padre che si girò e lo vide con i suoi occhi di ghiaccio fissarlo... Lo stava guardando con uno sguardo ancor più glaciale dei suoi occhi.. Non aveva mai fissato nessuno in quel modo...