Ciao bellissime! :)
Scusate per il troppo tempo nel pubblicare, ma mi si è rotto il pc, infatti adesso sono a casa del mio ragazzo e sto pubblicando da qua.
a proposito, vi saluta.
Cussiolo :'3
Leggete e godetevelo questo capitolo, che è il penultimo!
E lasciate qualche recensioni daiii
my twitter: IntoAlcohol
Scusate per il troppo tempo nel pubblicare, ma mi si è rotto il pc, infatti adesso sono a casa del mio ragazzo e sto pubblicando da qua.
a proposito, vi saluta.
Cussiolo :'3
Leggete e godetevelo questo capitolo, che è il penultimo!
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[I love you.]
*JESSICA*
Mi fermai sulla soglia, fissando Christian.
Gli avevo detto di andare in cucina per parlare, ma ora non volevo più.
Non ero pronta per lasciare due ragazzi in meno di 24 ore, ma dovevo farlo.
Entrai nervosamente, giocando con le mie dita nervosamente.
Si voltò e mi sorrise, facendomi sentire ancora peggio per quello che stavo per fare.
- Ehi! – disse, abbracciandomi.
Rimasi lì ferma, goffamente.
- Oggi sei bellissima. – mi sussurrò in un orecchio, facendomi venire la pelle d’oca.
In silenzio, mi sedetti.
- Allora, di cosa volevi parlare? Ho sentito che hai rotto con Matt.. -
- Sì. – gli confermai.
Attese qualche altra mia parola, sospirai e presi coraggio. – Beh, ehm.. Christian, io non so davvero come dirtelo.. –
- tu non vuoi stare con me.. – disse, levandomi le parole di bocca.
Alzai gli occhi, guardano i suoi. Erano pieni di dolore, e mi sentii male per questo.
Deglutii e annuii.
- Ho capito. -
- Cosa? -
- Ti piace Justin. -
Mi bloccai, mordendomi il labbro. Dovevo dire la verità o cos’altro? Annuii semplicemente, sperando che non si sarebbe arrabbiato con Justin.
Al contrario, mi prese la mano. – Non è chissà quale sorpresa per me. Avete un passato molto più forte del nostro. Lo capisco, davvero. –
- Quindi.. non sei arrabbiato? -
- Cazzo se lo sono. Sono arrabbiato e geloso, ma non sono pazzo. -
Annui e lo abbracciai, mi teneva stretta a lui. – Mi dispiace. – mormorai, e lui annuì.
- Basta perdere tempo con me, vai dal tuo ragazzo ora. – disse Christian, sorridendo nonostante le circostanze.
Annuii e andai alla ricerca di Justin. Non era da nessuna parte, e cominciai a sentirmi disperata.
- Justin! – gridai, nessuno rispose.
Mentre ripercorrevo le scale per la trecentesima volta, mi scontrai con Pattie, che ridacchiò.
- Calma, Jessie, chi diavolo stai cercando? -
- Hai visto Justin? – domandai, lei rise e scosse la testa.
- No, cara, mi dispiace. Prova a vedere in soffitta. -
Annuii e corsi verso la soffitta. Aprii la porta sperando di trovarlo lì.
Una piccola luce era accesa, e faceva risplendere il corpo del ragazzo che avevo cercato tutto il pomeriggio.
Mi guardò e sorrise. – Oh, ciao Jess. -
Tra le mani aveva un annuario. L’annuario di Stratford. Sorrisi e mi sedetti accanto a lui sul pavimento.
- Che cosa stai facendo? -
Lui non mi rispose, mi passò solo l’annuario che mostrava una foto di me in abito da ballo.
Sullo sfondo, uno striscione. “Reginetta del ballo”
Sorrisi e guardai verso di lui, mi fissava con un piccolo sorriso sulle labbra, a pochi centimetri dal mio viso.
e lì successe.
Si chinò e mi baciò appassionatamente, tirandomi in braccio a lui.
Si sdraiò sul pavimento ritrovandomi a cavalcioni sopra di lui.
- Ti amo. – disse, allontanandosi e appoggiando la fronte sulla mia. Sorrisi e lo baciai dolcemente.
- Ti amo anche io. -
E questo, credetemi.. era solo l’inizio.
*JESSICA*
Mi fermai sulla soglia, fissando Christian.
Gli avevo detto di andare in cucina per parlare, ma ora non volevo più.
Non ero pronta per lasciare due ragazzi in meno di 24 ore, ma dovevo farlo.
Entrai nervosamente, giocando con le mie dita nervosamente.
Si voltò e mi sorrise, facendomi sentire ancora peggio per quello che stavo per fare.
- Ehi! – disse, abbracciandomi.
Rimasi lì ferma, goffamente.
- Oggi sei bellissima. – mi sussurrò in un orecchio, facendomi venire la pelle d’oca.
In silenzio, mi sedetti.
- Allora, di cosa volevi parlare? Ho sentito che hai rotto con Matt.. -
- Sì. – gli confermai.
Attese qualche altra mia parola, sospirai e presi coraggio. – Beh, ehm.. Christian, io non so davvero come dirtelo.. –
- tu non vuoi stare con me.. – disse, levandomi le parole di bocca.
Alzai gli occhi, guardano i suoi. Erano pieni di dolore, e mi sentii male per questo.
Deglutii e annuii.
- Ho capito. -
- Cosa? -
- Ti piace Justin. -
Mi bloccai, mordendomi il labbro. Dovevo dire la verità o cos’altro? Annuii semplicemente, sperando che non si sarebbe arrabbiato con Justin.
Al contrario, mi prese la mano. – Non è chissà quale sorpresa per me. Avete un passato molto più forte del nostro. Lo capisco, davvero. –
- Quindi.. non sei arrabbiato? -
- Cazzo se lo sono. Sono arrabbiato e geloso, ma non sono pazzo. -
Annui e lo abbracciai, mi teneva stretta a lui. – Mi dispiace. – mormorai, e lui annuì.
- Basta perdere tempo con me, vai dal tuo ragazzo ora. – disse Christian, sorridendo nonostante le circostanze.
Annuii e andai alla ricerca di Justin. Non era da nessuna parte, e cominciai a sentirmi disperata.
- Justin! – gridai, nessuno rispose.
Mentre ripercorrevo le scale per la trecentesima volta, mi scontrai con Pattie, che ridacchiò.
- Calma, Jessie, chi diavolo stai cercando? -
- Hai visto Justin? – domandai, lei rise e scosse la testa.
- No, cara, mi dispiace. Prova a vedere in soffitta. -
Annuii e corsi verso la soffitta. Aprii la porta sperando di trovarlo lì.
Una piccola luce era accesa, e faceva risplendere il corpo del ragazzo che avevo cercato tutto il pomeriggio.
Mi guardò e sorrise. – Oh, ciao Jess. -
Tra le mani aveva un annuario. L’annuario di Stratford. Sorrisi e mi sedetti accanto a lui sul pavimento.
- Che cosa stai facendo? -
Lui non mi rispose, mi passò solo l’annuario che mostrava una foto di me in abito da ballo.
Sullo sfondo, uno striscione. “Reginetta del ballo”
Sorrisi e guardai verso di lui, mi fissava con un piccolo sorriso sulle labbra, a pochi centimetri dal mio viso.
e lì successe.
Si chinò e mi baciò appassionatamente, tirandomi in braccio a lui.
Si sdraiò sul pavimento ritrovandomi a cavalcioni sopra di lui.
- Ti amo. – disse, allontanandosi e appoggiando la fronte sulla mia. Sorrisi e lo baciai dolcemente.
- Ti amo anche io. -
E questo, credetemi.. era solo l’inizio.