MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
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D’un tratto il suo sguardo divenne confuso e quasi arrabbiato. Ma perché doveva arrabbiarsi per il fatto che fosse un’autolesionista? Il ragazzo prese dolcemente il braccio di Cara facendola sussultare e in una lentezza tale da farla rilassare le scoprì il braccio notando i tagli lunghi - e ormai coperti dalla crosta rossastra - che si presentavano uno sotto l’altro. Per qualche strano motivo sorrise e il ragazzo dagli occhi cristallini le mostrò il suo di braccio. Come lei era pieno di tagli, più piccoli, però c’erano. E a lei sembrò di conoscere davvero per la prima volta una persona.
«Non c’è niente di sbagliato in questo» disse il moro.
Gli occhi del ragazzo continuavano a dirle “Non voglio darti una brutta impressione e non voglio sembrarti troppo disperato. Ho solo bisogno di amore e affetto” e Cara voleva essere la persona che gli avrebbe potuto dare tutto l’amore di cui aveva bisogno.
«Come ti chiami?» chiese il ragazzo. Cara non rispose, poiché era troppo incantata dal suo sguardo. Lui sorrise, massaggiandole il braccio dolorante.
«Io sono Louis.»
«Cara.» Sputò fuori. Ed ecco che spuntò un sorriso sulle sue labbra.
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