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Autore: _sunshine_00    16/02/2014    3 recensioni
Cassy ha diciotto anni, capelli scuri e un fidanzato, Josh, che l'ha lasciata da due mesi per un' altra.
Lei cerca in tutti i modi di riconquistarlo ma nessuno dei suoi "piani" funziona.
La soluzione però è lì dietro l'angolo: dovrà trovarsi un finto fidanzato per far ingelosire Josh.
Dopo un tentativo fallito con l'aiuto del suo migliore amico, Cassy si affiderà ad Harry. Lei sembra ancora interessata al suo vecchio fidanzato. E se Harry si interessasse a lei?

Leggermente ispirata al film "French Kiss"

Questa è la mia prima ff. Spero vi piaccia. Un bacio,
sunshine :)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura

Il viaggio in macchina si svolse nel silenzio più totale. Avevo chiesto a Niall di portarmi a casa dopo tutto quello che era successo e lui stava svolgendo il compito che gli avevo assegnato. Nonostante mi avesse chiesto scusa ero ancora arrabbiata con lui e con April e sapevo che se solo avesse aperto bocca e detto qualcosa di sbagliato lo avrei potuto incenerire anche solo con lo sguardo. Così io non parlavo per evitare di fargli dire qualche stupidaggine nel rispondere alle mie domande, e credo che lui, dal canto suo, stesse zitto perché conosceva le proprietà del mio sguardo da ora-ti-incenerisco. Stavamo svoltando nella traversa dove si trova casa mia quando Niall, sfortunatamente per lui, disse: - Be’ alla fine non è andata poi così male, no?-
“Questo non avresti dovuto dirlo, Horan” pensai in quel momento. Si era trattenuto fino ad allora e proprio all’ultimo era caduto nell’errore. Mi trattenni dal gridare finché Niall non parcheggiò fuori da casa mia. La rabbia accumulata quella sera era davvero troppa. Non resistevo più.
Così cominciai a gridare: - Non è andata poi così male? Ma stai scherzando Niall? Non è andata male, è andata malissimo!-
Mi guardava con un’aria strana, come se fosse sinceramente dispiaciuto per ciò che era successo quella sera. Non potevo continuare a sgridarlo in quel modo. Mi faceva troppa tenerezza.
Così mentre tuffavo la mano nella borsa per cercare di prendere le chiavi di casa, impresa non facile visto che la mia borsa era -ed è tuttora- peggio di quella di Mary Poppins, cominciai a dire con tono più scherzoso: -Sei proprio un tonto Niall! Ma come si fa ad invitare la propria vera ragazza ad un appuntamento con la propria finta ragazza che deve far ingelosire il suo ex-ragazzo?- Sembrava un giro di parole.
Mentre dicevo quest’infelice frase ero riuscita ad aprire la porta, avevo appoggiato le chiavi sul tavolino ed ero pronta a tornare all’attacco di Niall, quando girandomi vidi un piuttosto accigliato Zayn seduto sul divano insieme a Liam che ridacchiava. Mi bloccai di colpo. Mio fratello non doveva sapere che era andato tutto a rotoli. Lui mi aveva detto che non avrebbe funzionato sin dall’inizio, non potevo di certo dargli ragione. È sempre mio fratello dopotutto, no?
Purtroppo però Zayn aveva sentito tutto e, perfidamente, aveva chiesto come fosse andato il nostro appuntamento. Io balbettai un incerto: -Be-bene. Benissimo direi- Poi, sotto lo sguardo di disappunto di mio fratello mi arresi e dissi: -In realtà non sarebbe potuto andare peggio-. Sapevo che mentire non sarebbe servito a nulla.
-Che è successo di tanto terribile? – chiese lui
-Oh, non fare il finto tonto! Lo so benissimo che hai sentito tutto, quindi non farmelo ripetere un’altra volta, altrimenti ti faccio vedere un video di te che balli!- replicai io
-No, io che ballo no per piacere!-
-Paura Malik, eh?- poi per cambiare discorso, ma anche un po’ per la curiosità, chiesi: -Ma Liam tu che ci fai ancora qui, non dovresti essere a casa da un pezzo? E Louis dov’è?-
Liam mi rispose che era ancora lì perché Louis era andato a prendere un suo amico che quella mattina si era trasferito a Londra e che era andato a vivere nella casa accanto alla sua. Lo stava portando a casa nostra per farcelo conoscere.
Le solite idee balzane di mio fratello e del suo gruppetto di amici. Ma magari quel poveraccio che aveva faticato tutto il giorno per il trasloco alle undici di sera voleva stare a letto e loro lo scarrozzavano in giro per farlo conoscere agli amici? Ero già dispiaciuta per quel povero ragazzo che avrebbe dovuto passare del tempo con mio fratello e il suo “club”.
Niall in tutto questo si era comodamente fatto strada verso il frigorifero, aveva afferrato un panino e si era messo a mangiucchiarlo sul divano davanti alla televisione. Bene, il giorno dopo ero certa che l’avrei ritrovato lì. Mai dare a Niall Horan cibo, un divano e televisione contemporaneamente: potrebbe non staccarsi più dal divano per il resto dei suoi giorni.
Nel frattempo che mi toglievo i “trampoli”, mi facevo una doccia calda e mi cambiavo, si era già fatta mezzanotte e Louis e il suo amico ancora non si vedevano. Mi stavo cominciando a stancare. Stavo per annunciare solennemente il mio ritiro nella mia camera quando suonò il campanello. Mi fiondai ad aprire.
Volevo togliermi subito questo impiccio per potermi finalmente andarmi a sotterrare sotto le coperte. Appena aprii urlai un: -Finalmente!- e vidi un Louis piuttosto divertito scoppiare a ridere.
-Ma che ti ridi?- esclamai
-Niente è che sei stata buffa! Ahahahah-
Certo, che altra reazione mi sarei dovuta aspettare? Ero andata ad aprire urlando “Finalmente!” mentre indossavo il mio pigiama con le paperelle e avevo ai piedi le ciabatte a forma di papera che quando ti muovi fanno “qua, qua”. Non dovevo essere un bellissimo spettacolo.
Comunque anche Louis non tardò (e che ti pareva che stava zitto?) a fare il suo passo falso, chiedendomi come fosse andato l’appuntamento. Era la milionesima persona che me lo chiedeva e in quel momento gli avrei volentieri schiacciato un dito nella porta.
Borbottai di malavoglia un: -Lasciamo perdere, meglio stare zitti- mentre lanciavo un’occhiata torva a Niall che stava ancora mangiando tranquillo sul divano senza staccare neanche per un secondo gli occhi dalla televisione.
All’improvviso realizzai che quel poveraccio dell’amico di Louis era ancora fuori dalla porta a congelarsi.
 -Oddio, ma tu stai ancora lì di fuori! Entra dentro prima che ti prende un malanno- dissi rivolgendomi allo sconosciuto.
Due secondi dopo ero già tornata battagliera e stavo inveendo contro Louis: -Ma tu me lo vuoi ricordare che il tuo amico è ancora fuori dalla porta? Non lo so, volevi farlo diventare una stalattite?-
-No, è che parlavo con te e me ne sono dimenticato!- rispose lui.
-Ah, e tu questo poverino che voleva dormire prima lo scarrozzi di notte da una parte all’altra della città e poi lo lasci pure fuori di casa?-
-Va be’, mi sono sbagliato! Scusa- disse con aria mortificata. Non potevo resistere a quel faccino. Mio fratello gli amici se li era scelti scemi, però al contempo bellissimi. Mica scemo il ragazzo eh?
-Va bene, ti scuso. Ma tu dovresti chiedere scusa a lui…- mi sporsi per vedere oltre la spalla di Louis e vidi che il suo amico era ancora là dietro.
-Entra pure prego, scusa per l’attesa ma questi battibecchi qui sono molo frequenti e avvengono sempre sull’uscio perché così posso stabilire se sbattere la porta in faccia a uno di questi qua-
Intanto Louis era entrato e avevo sentito borbottare una voce sconosciuta un “Non ti preoccupare, è tutto a posto”, quando ero stata letteralmente investita da un profumo fortissimo e mi ero trovata davanti un ragazzo bellissimo: alto, slanciato, capelli ricci spettinati e occhi di un colore indefinibile. Da un lato sembravano verdi, da un altro azzurri e da un altro ancora grigi. L’unico difetto fisico che mi sembrava che avesse era l’odore: sembrava che si fosse appeso al collo una quarantina di profumatori per automobili tanto che fui tentata di alzarmi un po’sulle punte per vedere se spuntava dal suo collo un laccetto con il profumatore. Eh sì, avete capito bene, mi dovevo alzare sulle punte per guardare il suo collo. Ma quanto era alto? Io ero alta, ma lui in confronto a me era una giraffa. In conclusione, mentre io lo guardavo come ipnotizzata, stordita un po’ per l’essermi trovata faccia a faccia con questo ragazzo bellissimo, un po’ perché il profumo di deodorante della macchina era fortissimo e non accennava minimamente a svanire, l’amico di Louis mi porse la mano e mi disse: -Piacere, sono Harry-
Riuscii a rispondere un: -Scusa puoi ripetere?- ancora sotto shock per il profumo.
Lui ripeté il suo nome ed io risposi, finalmente più lucida: -Piacere, Cassandra, per il resto del mondo Cassy-
-Wow, Cassandra, che bel nome! Come la figlia di Priamo!-
Ok. Bello e pure intelligente. Me lo sarei sposata anche sul momento se il mio cuore non fosse stato occupato da Josh.
-Wow, sei il primo che se ne accorge! Mi fa piacere che lo trovi bello-
-Be’, il nome rispecchia l’aspetto-
Arrossii all’improvviso. Non me lo aspettavo un complimento simile da uno sconosciuto. Subito allora intervenne quel guastafeste di mio fratello che subito disse al nuovo arrivato, scherzando: -Ehi, ma già ci provi con mia sorella?-
-Cosa?- rispose lui evidentemente imbarazzato. –Io non sapevo che fosse tua sorella! Be’, ma anche se non lo fosse stata non ci stavo provando! No, davvero, io non…-
Poverino, mio fratello l’aveva messo in crisi e in imbarazzo, ma subito si affrettò a chiarire: -Ma no, scherzavo! Non ti preoccupare! Anche se ci provassi con mia sorella non mi arrabbierei, lei fa quello che vuole. Verrei a cercarti a casa con una mazza da baseball solo se la facessi soffrire. Non ti preoccupare!-
Harry impallidì. Era diventato bianco come uno straccio lavato abbondantemente con candeggina.
-Ma che cosa stai dicendo???- dissi rivolta a mio fratello. Poi aggiunsi rivolgendomi a Harry: -Non ti preoccupare, scherza. Non sa che io prima o poi gli farò vedere i video in cui balla, poi vediamo se scherzerà ancora!- A questa mia affermazione Harry aveva ripreso colore ed era confuso riguardo ai video di mio fratello (ancora non conosceva le proprietà distruttive della sua danza), mentre Zayn era diventato pallido come un lenzuolo. Ma soffrono di pressione bassa questi qua?
Comunque mio fratello, nonostante ancora sotto shock per la faccenda dei video, riuscì ad avvicinarsi ad Harry mugugnando un: -Piacere, mi chiamo Zayn-.
Liam si presentò al nuovo arrivato e i due cominciarono a chiacchierare.
Niall, dal canto suo, ci mise una decina di minuti a realizzare che doveva andare a salutare anche lui e altri cinque minuti prima di posare il panino che aveva in mano, il terzo quella sera, ed alzarsi dal divano. Mentre i ragazzi facevano conoscenza mi balenò un’idea in testa.
Salutai tutti e andai a dormire, continuando a pensare a come avrei potuto fare per portare a termine il mio piano di riconquista-Josh.
 
Ciao. Innanzitutto mi voglio scusare ancora per il mio ritardo nel postare, ma con i mille impegni non ho un secondo libero. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vi poaceranno anche i successivi. Volevo fare un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate, a tutti coloro che l'hanno recensita, a tutti coloro che l'hanno letta in generale. Grazie mille. Spero di non dover tardare più così tanto nell'aggiornare.
Alla prossima.

_sunshine_00






 
  
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