Serie TV > Gossip Girl
Segui la storia  |       
Autore: Dark_S97    16/02/2014    2 recensioni
Serena x Nate.
Nella storia verranno raccolti quattro Missing Moments della loro vita... O meglio, tre, perché il finale cambia la storia originale. Vi lascio immaginare come, anche se non è difficile da indovinare!
1. "They don't love me." - ambientata nell'infanzia dei nostri personaggi.
2. Escaping from us - ambientata dopo il matrimonio degli Shepperd.
3. Found my prince - ambientata nella terza stagione, dopo l'incidente di Serena e Tripp.
4. "I love you, Serena Van Der Woodsen." - ambientata nella sesta stagione.
Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nate Archibald, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Nate Archibald/Serena Van Der Woodsen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4
Capitolo 4.
"I love you, Serena Van Der Woodsen."



Serena Van Der Woodsen era all'aeroporto di New York. In un paio d'ore avrebbe preso l'aereo che l'avrebbe portata a Los Angeles. Per sempre. Tutte le preghiere di Lily, Blair e gli altri erano state inutili. Non voleva mai più vedere Dan Humphrey, non dopo che le aveva spezzato il cuore. L'aveva solo usata per scrivere il suo stupido libro e poi l'aveva umiliata davanti a tutto il mondo col capitolo orribile che aveva scritto su di lei. Dan diceva di amarla, ma come poteva credergli?
"Esibisca il passaporto." disse l'addetto alla dogana.
Serena lo prese dalla tasca della sua valigia, trovò anche dei fogli che non ricordava di aver messo. Si sedette su una sedia nella sala d'aspetto per il volo ed iniziò a leggere. Era un capitolo alternativo a quello che Dan aveva pubblicato su Vanity Fair. In quel capitolo Dan esprimeva tutto il suo amore per lei. Stava dicendo la verità: la amava davvero. Serena sorrise e decise di andare da lui.
La limousine non ci mise molto ad arrivare. Disse all'autista di andare a Brooklyn, al loft di Dan. Serena guardava il paesaggio sognante, ricordando tutti i momenti che aveva passato con Dan. All'improvviso vide Nate Archibald camminare non lontano dalla redazione del NY Spectator. Ordinò all'autista di accostare.
"Nate!" lo salutò "che ci fai qui a quest'ora?"
"Ho appena lasciato Sage... Sono andato in ufficio a riordinare le idee e adesso stavo tornando all'Empire cercando di capirci qualcosa in questa faccenda."
"Siamo abituati a vivere nei casini! Vuoi salire?"
"Volentieri, un po' di compagnia mi tratterrà dall'impazzire. Ho letto il capitolo di Dan. Mi dispiace."
Nate salì sulla vettura. Serena ordinò all'autista di fare una deviazione all'Empire.
"A me no, o almeno non più. Ha scritto un altro capitolo, uno molto migliore di quello che ha pubblicato."
La ragazza gli porse le pagine di Dan. Nate le lesse con molta attenzione.
"Vuoi perdonarlo?" le domandò.
"Sì... Non vedi quello che scrive? È dolcissimo."
"Continuo a domandarmi come tu faccia." commentò il ragazzo. Non sembrava affatto contento della notizia.
"A far cosa?"
"A perdonarlo ogni volta."
"
È una cosa reciproca... Anche lui mi perdona ogni volta."
"Serena, nascondergli un paio di cose è molto più grave di umiliarti pubblicamente o non rispondere alla tua dichiarazione d'amore."
"A dir la verità il fatto che abbia scritto quelle cose così crudeli su di me fa ancora male."
"Ti sei mai domandata perché continui a tornare da lui? Lui, che ti ha ferita così tante volte mentre invece lasci perdere brave persone che non ti hanno mai fatto del male come Aaron, Ben o Steven?"
"O me?" ma questo Nate non ebbe il coraggio di dirlo.
"Probabilmente perché siamo anime gemelle... Prima di Dan ero una drogata che se ne faceva uno diverso ogni sera. Lui mi ha cambiata, Nate."
"No, sei stata tu a decidere di cambiare. Sarò sincero, Serena. Secondo me Dan è uno stronzo. Ti ha fatto del male troppe volte e tu non hai fatto praticamente nulla contro di lui. Dannazione, lui ti umilia così poi ti dà qualcosa per addolcire la pillola e tu torni da lui come se niente fosse successo? Probabilmente a lui non importa niente né di te, né di me. Lui voleva solo entrare nel nostro mondo e ci è riuscito, diventando persino peggio di noi, tradendo la fiducia di chiunque. Serena, meriti di meglio."
Le parole del ragazzo colpirono profondamente la bionda. Le lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi.
"Sei tu che mi stai facendo del male, ora. Siamo arrivati all'Empire, Nate. Scendi."
"Serena, ti fa male solo perché sai che questa è la verità."
Nate fece per abbracciarla, ma lei lo allontanò.
"Non toccarmi, Nate."
"Promettimi che penserai a quello che ti ho detto."
Nate scomparì dietro le porte di vetro.
Quella fu la notte in cui Serena Van Der Woodsen si riappacificò con Dan Humphrey, "l'amore della sua vita".





Erano passati cinque anni da quando Serena e Dan si erano riappacificati, mancavano solo sei settimane al loro matrimonio e Serena era nel panico totale. Chiunque le diceva che era normale, ma che doveva ignorare la sensazione di stare facendo la cosa sbagliata. Lei, però proprio non ci riusciva. Le tornò in mente la conversazione che aveva avuto con Nate cinque anni prima. In quel momento, ripensandoci a mente fredda, concluse che Nate aveva ragione: Dan le aveva fatto delle cose orribili, lei avrebbe meritato di meglio; ma forse era troppo tardi.
"S, smettila di tormentarti in quel modo. Ho lasciato che Chuck insegnasse ad Henry a giocare a calcio, perciò io e te possiamo andare a fare shopping. Vedrai che Louis Vuitton riuscirà a distrarti." disse Blair con in mano la carta di credito.
Serena sorrise e le due uscirono, tornando a casa Waldorf con un sacco di buste. Si distesero sul letto di Serena, esauste dallo shopping.
"B, secondo te faccio bene a sposare Dan?" espose i suoi dubbi Serena.
"S, sai cosa penso di Humphrey... È un labrador, ma siete fatti l'uno per l'altra."
"Non pensi che sia uno stronzo?"
"Sono io la stronza da queste parti."
Le due amiche mi misero a ridere.
"Parlando seriamente, S, be', secondo me l'hai perdonato troppo in fretta cinque anni fa. Avresti dovuto farlo sudare e..."
"B, sai che questi giochetti non sono da me."
Blair continuò a convincere Serena che faceva bene a sposare Dan, ma non riuscì a convincerla del tutto.
Quella sera, la bionda uscì per schiarirsi le idee. Bevve un paio di Martini in un bar e, non pensando a dove stesse andando si ritrovò davanti all'Empire. Forse guidata dall'alcool prese l'ascensore, schiacciò il bottone del piano di Nathaniel. Lo trovò sul divano con una bottiglia di scotch in mano e l'aria di chi è appena stato ad una festa ed ha bevuto.
"Serena, che ci fai qui?" le domandò.
"Non lo so, Nate. Stavo passeggiando per schiarirmi le idee e sono finita qui."
"Schiarirti le idee... Su cosa?"
"Se Dan sia effettivamente l'amore della mia vita. Ultimamente non faccio altro che pensare a quello che mi hai detto la notte in cui ho deciso di restare."
"Non ho cambiato il mio modo di pensare, Serena. Anche se è un mio amico rimane che quello che ha fatto è terribile. Lui non era del nostro mondo, lui ha scelto di diventare così... E questa non è una decisione che si prende a cuor leggero."
Se Nate fosse stato sobrio avrebbe rassicurato la ragazza, ma l'alcool aveva tolto ad entrambi ogni filtro, esattamente come quella notte di undici anni prima.
"Credi che non siamo fatti per stare insieme?"
"Serena, tu devi solo fare quello che senti... Non lasciarti condizionare da me o da chiunque altro. Ma forse Dan è l'uomo giusto, visto che per lui sei rimasta e per me te ne sei andata."
Fu nel momento in cui Serena pensò che Nate avesse ragione riguardo a Dan che le loro labbra si incontrarono.
"Credo che questo sia un errore." protestò Nate con tono poco convinto.
"Forse sei tu il mio principe azzurro... Ogni volta ci ricaschiamo. Finiamo sempre col fare l'amore e innamorarci di nuovo l'uno dell'altra."
Cominciarono a baciarsi con passione, a togliersi i vestiti di dosso e buttarli alla rinfusa sul pavimento. Nate entrò in Serena per l'ennesima volta e quando entrambi raggiunsero l'apice un "Ti amo." sfuggì dalle labbra della ragazza.
"Io non ho mai smesso." fu la risposta di Nate.
Si addormentarono sul divano abbracciati e coperti solo da un plaid a scacchi.

Fu solo la mattina seguente che i due, liberi dal potere dell'alcool si resero davvero conto di quello che avevano fatto. Si rivestirono imbarazzati, come se fossero due perfetti sconosciuti.
"Nate, è stato un grossissimo sbaglio. Io mi sto per sposare e tu forse diventerai il sindaco di New York. Non possiamo rovinare tutto un'altra volta."
"Serena, non possiamo far finta che niente sia successo. Queste cose accadono perché si prova qualcosa." rispose lui guardandola nel modo disarmante che la faceva sentire tanto indifesa.
"O perché si ha bevuto troppo." ribatté lei cercando di andarsene.
Nate la afferrò per un polso costringendola a voltarsi.
"Serena, ogni volta lasciamo che i casini ci dividano. E stavolta non lo permetterò almeno che tu non giuri che non provi quello che provo io. Ogni volta che ti guardo, ogni volta che ti tocco, mi sento il sedicenne che ha perso la verginità con te."
"Lasciami andare, Nate."
"Solo se mi dici che tu non senti questa cosa che c'è tra noi."
"Io sono totalmente e irrimediabilmente di Dan."
Nate la guardò andarsene come sempre. Come poteva introdursi nella vita di Serena se lei non voleva?

Serena e Nate non si parlarono per cinque settimane. Il ragazzo non aveva fatto altro che pensare a lei, su ogni copertina di giornale appariva insieme a Dan come la coppia più felice dell'Upper East Side. Evidentemente non gliel'aveva detto.
Il telefono squillò, apparve il nome della donna di cui Nate era ancora innamorato.
"Pronto, Serena."
"Nate. Ti devo parlare. Sei all'Empire?"
"Sì."
"Ti raggiungo in cinque minuti. A dopo."
"A dopo."
Che cosa mai doveva dirgli? Che avesse capito che loro due erano anime gemelle?
Serena entrò dalla porta con una faccia sconvolta.
"Vuoi un po' di birra?" le domandò.
"Volentieri, ma non posso berla." fece una pausa "Sono incinta, Nate ed è tuo."
Nate fu sorpreso e... Felice.
"Dan lo sa?"
"Gliel'ho detto e si è arrabbiato molto. So già che se insistessi torneremmo assieme, ma ho capito di non volere. Voglio crescere il nostro bambino insieme a te."
Poi la ragazza dovette correre in bagno a vomitare. Quando tornò era in lacrime.
"Serena, che c'è?"
"Gli ormoni. Ho pensato che se tu non volessi questo bambino, io..."
"Non dirlo nemmeno. Serena... Vuoi venire a vivere con me e sposarmi?"
"E se non funzionasse? E se non fossimo fatti per stare insieme?"
"Funzionerà. È destino."
Si baciarono suggellando per la prima volta la loro definitiva unione.
"Ok... Ma dobbiamo sposarci prima che mi venga un pancione da balena o che il bambino inizi a rompere."
"Se dovesse essere testardo come te, Serena..."
"Vogliamo parlare del tuo debole per le donne con vent'anni più di te?"
"Amo solo te, Serena Van Der Woodsen."



Angolo dell'autrice: ciao a tutti! Anche questa storia è finita. È stato molto bello scriverla. Ci tengo a ringraziare tutti quelli che l'hanno letta e in particolare Jessica_GG e Zoybaky33 che hanno recensito tutti i capitoli. Ci tengo molto a sapere il vostro parere sulla storia, per cui vi invito a lasciare tante recensioni! :)
Un bacio, Dark_S97.
P.S. Se vi piace come scrivo potete leggere le mie altre storie... Ma su Gossip Girl purtroppo non ne ho (ancora?) scritte altre!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Gossip Girl / Vai alla pagina dell'autore: Dark_S97