Fanfic su artisti musicali > Westlife
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Autore: BebaTaylor    16/02/2014    2 recensioni
«I Westlife... sono nel tuo salotto!» mormorò Veronica mentre Rebecca chiudeva la porta e accendeva la luce, «Kian, Mark, Brian, Nicky e Shane.» disse, «Nel tuo salotto.»
Rebecca annuì, «Sì, li ho visti.» rispose, «Non sono cieca.»
«Perché i Westlife sono seduti di là e parlano con tuo padre?» strillò Veronica.
«Shh, abbassa la voce!» disse Rebecca prendendole le mani. «Vedi... ecco... hai presente i miei cugini di Dublino?»
Veronica annuì, «Sì, i figli della sorella di tua mamma.» rispose, «Conoscono Brian o Nicky?»
«No.» esclamò Rebecca. «Nicky è mio cugino.» ammise sussurrando.
«Cosa?» strillò Veronica, «Tu e Nicky Byrne siete cugini?»
Rebecca le mise una mano sulla bocca. «Sì, siamo cugini.» disse, «Scusa se non te l'ho detto prima, ma avevo promesso di non dirlo a nessuno adesso che sta diventando famoso.»
Veronica annuì, «Sì, va bene, capisco.» mormorò.
Rebecca sorrise, «Ti sei calmata?» Veronica fece di sì con la testa, «Bene, torniamo di là.»
«Perché mi hai portato nel sottoscala?» chiese veronica guardandosi attorno.
Rebecca alzò le spalle, «È la prima porta che ho trovato.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Niente di quanto narrato in questa fanfiction è reale o ha la pretesa di esserlo. È frutto della mia fantasia e non vuole assolutamente offendere la persona in questione. I personaggi originali appartengono alla sottoscritta.
Show me the road back to your heart


Capitolo Due


Mercoledì 9 Maggio 2007, Milano

Rebecca sistemò la scatola che conteneva alcuni gomitoli di cotone nel ripiano dietro di lei e sospirò. Mise in ordine altre scatole e sbuffò. La cliente che era appena uscita aveva voluto vedere mezzo negozio e se ne era andata via con solo un metro da sarta.
Scese dalla scaletta quando Giorgio  entrò nella merceria.
«Ciao tesoro.» esclamò lui, «Sei pronta per il pranzo?»
Rebecca annuì. «Dammi solo cinque minuti.» disse. 
Giorgio si sporse oltre il bancone e le baciò una guancia. «Ti aspetto fuori.» esclamò e uscì.
Rebecca sospirò, impilò alcune riviste e sospirò. Doveva assolutamente dire a Giorgio del battesimo dei gemelli. Andò nel retro afferrò la giacca di  jeans e la borsetta. Guardò il cellulare, quella sera avrebbe dovuto chiamare Nicky e dirgli se c'era anche Giorgio. Nico gli aveva assicurato che non sarebbe stato un problema.
Sospirò nuovamente e tornò nel negozio, spense la cassa e uscì.

***

«No.» esclamò Giorgio.
«Perché?» domandò Rebecca.
«Non voglio che tu ci vada.» rispose lui, «Non mi piace saperti da sola in un altro Stato.»
Rebecca sbuffò, «Vado in Irlanda, non in guerra.» fece notare. «E comunque mio cugino mi ha detto che non ci sono problemi se vieni anche tu.»
Giorgio versò l'acqua naturale per sé e per Rebecca, anche se lei avrebbe preferito quella frizzante. «Ho detto di no.» esclamò. 
Rebecca lo guardò e abbassò la testa. «Per favore.» mormorò, «Sono due anni che non vedo i miei cugini.» 
«No.» ripeté lui. «Non ci vai. Né da sola né con me.» 
«Ma... per favore.» supplicò Rebecca con vergogna, «Io voglio vedere i miei cugini e i bambini!» 
«Rebecca...» disse lui, «Non voglio.»
«Ma io voglio andare!» esclamò Rebecca, «Non vado in Irlanda da due anni! Mi mancano!»
«No, Rebecca.» ripeté Giorgio. «Se vuoi vedere i bambini fatti mandare una foto.»
«Ma non è la stessa cosa!» ribatté lei, «Voglio andarci!»
«Ho detto di no.» esclamò Giorgio, «Fine della questione.»
Rebecca annuì. «Va bene.» disse sentendosi sconfitta.

***

Rebecca sospirò e afferrò il cordless, si sedette sul divano e posò i piedi sul tavolino; lentamente compose il numero di Nicky.
«Nicky Byrne.» disse lui, rispondendo dopo un paio di squilli.«Nicky, sono io, Rebecca.»
«Ehi, Bex!» esclamò, «Come stai?»
«Bene.» rispose lei, «Voi?»
«Tutto bene anche qui.» disse Nicky. «Allora, il tuo ragazzo viene?»
Rebecca sospirò. «No.» rispose, «E forse non vengo neppure io.» aggiunse abbassando la voce.
«Cosa? Non vieni?» Nicky era incredulo, «Perché? L’altro giorno mi avevi detto che non c’erano problemi con il lavoro...»
«È solo che Giorgio non vuole che venga.» ammise Rebecca.
«Che cosa?» strillò Nicky, «Non vuole che vieni a trovare tuo cugino?»
«Non urlare, Nico.» disse Rebecca. «Lui è geloso. Non si fida.»
«E tu dai ascolto a quel coglione.» esclamò amaramente lui, «Da quando ti fai mettere i piedi in testa dagli altri?» sospirò.
«Non mi faccio mettere i piedi in testa ma lui è il mio ragazzo e non è un coglione...»
Nicky sbuffò, «Sarà pure il tuo ragazzo ma è un coglione che ti impedisce di venire a trovare la tua famiglia.»
«Non ci vediamo da due anni, Bex. Mi manchi. Manchi anche a Gillian e ad Adam. E naturalmente a mamma e papà.» aggiunse Nicky dopo un attimo di silenzio.
«Lo so, Nico.»  mormorò Rebecca, «Ma lui è il mio ragazzo, è geloso... ha detto di chiederti una fo-»
«Non vieni e vuoi una foto dei gemelli?» gridò Nicky, «Scordatela!»
«Nico...» disse Rebecca.
«Non chiamarmi Nico!» urlò Nicky, «Rebecca, se vuoi vedere i gemelli alzi il culo e vieni qui, altrimenti ti dovrai accontentare di quelle che troverai sulle riviste di gossip.» disse e riattaccò.
Rebecca fissò sconvolta il telefono. Nicky aveva riattaccato senza salutarla e l'aveva chiamata Rebecca invece di Bex. Sospirò e posò il telefono sul mobile accanto al divano e si raggomitolò, posò la testa sul bracciolo e chiuse gli occhi. Strinse il cuscino rosso al petto e scoppiò a piangere, le spalle scosse dai singhiozzi.
Voleva parlare con qualcuno ma Giorgio aveva fatto terre bruciata attorno a lei. L'unica persona che conosceva tutta la situazione non le parlava più. Avrebbe voluto chiamare Veronica e parlare con lei ma Rebecca non trovò il coraggio di farlo.


Venerdì 8 Ottobre 1999, Milano

«Papà, io e Veronica andiamo di sopra!» esclamò Rebecca mentre apriva la porta d'ingresso, le due ragazze si tolsero gli zaini e le giacche e le abbandonarono sulla cassapanca dell'ingresso.
«Venite in salotto.» esclamò Shawn.
Rebecca sorrise a Veronica e alzò le spalle, andò in salotto e si fermò sotto l'arco che lo divideva dal corridoio, aprì la bocca sorpresa non aspettandosi di trovarli lì, tutti e cinque.
«Oh, oh mio Dio... uh, ah... io... oh, merda.» farfugliò Veronica.
Rebecca la guardò e pensò che stesse per avere un attacco di panico, le prese la mano e la trascinò nella prima stanza che trovò.
«I Westlife... sono nel tuo salotto!» mormorò Veronica mentre Rebecca chiudeva la porta e accendeva la luce, «Kian, Mark, Brian, Nicky e Shane.» disse, «Nel tuo salotto.»
Rebecca annuì, «Sì, li ho visti.» rispose, «Non sono cieca.»
«Perché i Westlife sono seduti di là e parlano con tuo padre?» strillò Veronica.
«Shh, abbassa la voce!» disse Rebecca prendendole le mani. «Vedi... ecco... hai presente i miei cugini di Dublino?»
Veronica annuì, «Sì, i figli della sorella di tua mamma.» rispose, «Conoscono Brian o Nicky?»
«No.» esclamò Rebecca. «Nicky è mio cugino.» ammise sussurrando.
«Cosa?» strillò Veronica, «Tu e Nicky Byrne siete cugini?»
Rebecca le mise una mano sulla bocca. «Sì, siamo cugini.» disse, «Scusa se non te l'ho detto prima, ma avevo promesso di non dirlo a nessuno adesso che sta diventando famoso.»
Veronica annuì, «Sì, va bene, capisco.» mormorò.
Rebecca sorrise, «Ti sei calmata?» Veronica fece di sì con la testa, «Bene, torniamo di là.»
«Perché mi hai portato nel sottoscala?» chiese veronica guardandosi attorno.
Rebecca alzò le spalle, «È la prima porta che ho trovato.»
Uscirono dal sottoscala e tornarono in salotto.
«Nicky!» cinguettò Rebecca abbracciando il cugino. «Perché non mi hai detto che venivi?»
«Perché altrimenti non sarebbe stata una sorpresa!» rispose lui.
Rebecca salutò anche gli altri, «Spero che riusciremo a stare un po' da soli.» sussurrò all'orecchio di Brian, lui le sorrise.
«Lo spero anche io.» soffiò.
Rebecca sorrise e guardò Veronica.
«Sta bene?» domandò Shane fissando la ragazza.
Rebecca annuì, «Sta benissimo.» rispose, «È solo un po' sconvolta.» 
«Lei è Veronica.» la presentò dandole una piccola spinta. «Saluta.» sussurrò al suo orecchio.
Veronica arrossì ancora di più. «Ciao.» mormorò in inglese e guardò male Rebecca quando la spinse in avanti.
Rebecca si limitò a sorridere, sicura che la sua amica se la sarebbe cavata.
«Io e Yvonne usciamo per un'oretta.» disse Shawn baciando la guancia della figlia. «Fate i bravi.»
Rebecca annuì, «Va bene.» disse e pensò a che scusa usare per poter rimanere da sola con Brian, «Elena e Liliana?»
«Torneranno per cena.» rispose Shawn e insieme a Yvonne uscirono.
Rebecca e veronica si sedettero fra Kian e Nicky, sull'altro divano c'erano Mark, Shane e Brian.
«Allora, Veronica, sei una compagna di scuola di Rebecca?» domandò Kian.
Veronica lo fissò, la bocca socchiusa e le guance rosse. «Uh?» mormorò stringendosi le mani.
«Lo sa l'inglese, vero?» domandò Kian a Rebecca.
«Sì, lo sa.» rispose Rebecca, «È un po' timida.» aggiunse e diede un leggero pizzicotto a Veronica.
«Uh sì sì, andiamo a scuola assieme.» rispose Veronica fissando il pavimento. «Nella stessa scuola.»
Kian sorrise, «Nella stessa scuola?» domandò.
Veronica annuì, «Sì, nella stessa scuola.» biascicò sentendo il viso andare in fiamme.
Rebecca ridacchiò nel vedere la sua amica imbarazzata.  «Ronnie.» la chiamò dopo qualche chiacchiera, «Andiamo in cucina.»
«Perché?» domandò l'altra.
«Perché ho fame.» mentì Rebecca, voleva soltanto parlare da sola con Veronica.
«Ma ti sei mangiata due tranci mentre venivamo qui!» protestò Veronica.
«Ho ancora fame.» replicò Rebecca andando verso la cucina mentre i ragazzi le osservavano con interesse perché non riuscivano a capire una sola parola visto che le due parlavano in italiano.
«Vi porto altre bibite?» domandò Rebecca. 
«Sì, grazie.» rispose Nicky.
«Cosa vuoi?» domandò Veronica appoggiandosi al tavolo.
«Parlare.» rispose Rebecca afferrando un tramezzino dal frigo, tolse la pellicola protettiva e la gettò nella pattumiera sotto al lavello. «Sbaglio o qualcuno sta consumando con gli occhi qualcun altro?» domandò e iniziò a magiare.
Veronica abbassò il viso. «Io.. io...» bofonchiò, «Io non sto consumando nessuno!» disse.
Rebecca ridacchiò e si pulì le mani con un  tovagliolo di carta, aprì un mobile e afferrò una bottiglia di acqua, una di Fanta e una di Coca-Cola e le posò sul tavolo.
«A me non sembra.» disse, «Se lo guardi ancora un po' con quegli occhioni da cerbiatta impaurita le cose sono due: o si dissolve perché lo hai consumato tutto o ti salta addosso.»
«Rebecca!» esclamò Veronica, afferrò il secondo tramezzino e ne staccò un pezzo. «Potrei dirti la stessa cosa per Mr B.»
Rebecca sorrise e ridacchiò. «Bhe, almeno con lui ho fatto qualcosa...»
Veronica aprì la bocca, «Che cosa?» strillò, «Tu e lui... lo avete fatto?» domandò abbassando la voce.
Rebecca annuì e finì il tramezzino. «Già.» confermò e afferrò una confezione di bicchieri di plastica.
«E me lo dici così, come se fosse la cosa più normale del mondo farlo con una persona famosa?» Veronica rimproverò Rebecca, le strappò i bicchieri di mano e la lanciò contro Rebecca.
L'altra si limitò a fare una linguaccia a Veronica e raccolse d terra la confezione. «Smettila!» disse, «Aiutami.»
Veronica scrollò le spalle, «Dopo mi devi dire tutto.»
Rebecca annuì e tornarono in salotto.
«Di cosa stavate parlando?» domandò Shane, «Non abbiamo capito nulla!»
«Affari nostri.» rispose Rebecca posando la bottiglia di acqua e i bicchieri sul tavolo.
«Stavate parlando di me, vero?» domandò Shane e sorrise.
Rebecca alzò gli occhi al cielo.  «Siamo un po' presuntosi, vero?» gli disse.
Shane sorrise ancora di più, «Lo sapevo che stavate parlando di me!» esclamò colpendosi il petto con la mano aperta.
«Veramente stavamo parlando di alcuni compagni di scuola.» ribatté Rebecca, Veronica posò le bottiglie sul tavolino e si sedette accanto a Kian.
Shane fece una smorfia mentre Mark lo prendeva in giro. Brian si limitò a guardare Rebecca, che scoppiò a ridere quando vide la faccia imbronciata di Shane. «Magari prima o poi parleremo anche di te!» esclamò sedendosi accanto a Veronica.
Shane alzò le spalle  e sorrise. «Oh, lo  spero proprio.» disse, «E spero che parlerete bene.»
Rebecca alzò le spalle. «Forse.» esclamò, «Se ti comporti bene.»
Shane aprì la bocca ma la richiuse mentre gli altri scoppiarono a ridere.

***

Veronica saltellò per la stanza.  «Andrò a una festa con i Westlife! Non riesco a crederci!» strillò, «Ommiodio!»
Si lasciò cadere sul letto di Rebecca e sospirò chiudendo gli occhi.
«Sono venti minuti che ripeti le stesse cose.» esclamò Rebecca e afferrò un vestito dall'armadio. «Come mi sta?» domandò voltandosi verso il letto.
«Benissimo.» rispose Veronica senza neanche guardarla. «Potrò guardare Kian tutta la sera!»
«E non dovrai dirlo a nessuno, altrimenti ti faccio a fettine.» disse Rebecca sedendosi sul letto.
Veronica sorrise, «Sì, lo so.» sospirò, «E lo sai che starò zitta.»
Rebecca annuì e si sdraiò. «Meglio per te. Non voglio uccidere la mia migliore amica.»
Veronica rotolò sul fianco sinistro e posò la testa sulla mano. «Tu non mi hai ancora raccontato nei dettagli quello che è successo con Brian.» disse, «Sputa il rospo! Voglio sapere tutto, ogni singolo dettaglio.»
«È successo alla festa di compleanno.» iniziò l'altra, «Brian mi ha chiesto di ballare... poi siamo andati in un angolo appartato e mi ha baciato.»
«Lo avete fatto alla festa?» esclamò Veronica, afferrò un cuscino e lo lanciò contro Rebecca. «Porca!»
«No!» rise Rebecca, prese il cuscino e lo sistemò sotto alla testa. «Ci siamo visti dopo qualche giorno, di pomeriggio, siamo andati a prendere un gelato e poi mi ha portato a casa sua. I suoi genitori e sua sorella non c'erano...»
Veronica sbuffò e si mise seduta. «Devo tirarti fuori le cose con le pinza?» domandò incrociando le braccia al petto.
«Cosa vuoi che ti dica?» Rebecca arrossì.
«Tutto!»
«È stato fantastico.» disse Rebecca guardando il soffitto. «Sapeva dove mettere le mani...» sospirò e chiuse gli occhi, «E tutto il resto!» sussurrò arrossendo.
Veronica spalancò gli occhi blu e si coprì la bocca con la mano. «Ommiodio!» squittì, «Voi due... oh.»
Rebecca sorrise e aprì gli occhi, «Eh già.» sospirò.
«Ma state insieme?»
«Sì e no.» rispose Rebecca, «Cioè, non mi ha chiesto niente ma ci sentiamo al telefono un paio di volte alla settimana mentre ci scambiamo email quasi tutti i giorni.» spiegò.
Veronica annuì. «Se solo lo sapessero le nostre compagne di classe...»
«Ci prenderebbero a sprangate!»
«Ma tanto noi abbiamo chi ci salva!» disse Veronica.
«Io ho Brian e Nicky, tu chi hai?» domandò Rebecca alzando il busto.
Veronica ridacchiò, «Ma Kian, naturalmente!»
Rebecca afferrò il cuscino e glielo tirò. «Va bene.» disse, «Ma adesso dobbiamo iniziare a prepararci!» si alzò e prese il vestito di prima. «Allora, come mi sta?»
«Meravigliosamente bene.» rispose Veronica dopo un attimo di silenzio. «Vado per prima a farmi la doccia, devo essere bellissima per Kian!» disse e corse verso il bagno. 
«Non consumare tutta l'acqua calda!» strillò Rebecca alla porta chiusa del bagno.
«Perché non posso venire?» esclamò Liliana dal fondo del corridoio.
«Perché sei piccola, perché non sai l'inglese e, soprattutto, perché non sei stata invitata!» rispose Rebecca.
«Ma io voglio venire!» protestò la più piccola.
«Non puoi.» esclamò Rebecca e si allontanò, entrò in camera e appese il vestito nell'armadio.
«Ma io voglio venire!» disse Liliana seguendola, «Mamma ha detto che posso.»
Rebecca aprì uno dei cassetti e afferrò un paio di parigine nere, «Elena può dire quello che vuole, ma tu non puoi venire.» le disse e rimise le calze nel cassetto, sapendo che Liliana avrebbe fatto qualsiasi cosa per farla arrabbiare.
«Ma mamma ha detto sì!» piagnucolò Liliana e afferrò un pupazzo a forma di gattino. «Io voglio venire!»
Rebecca strappò il gattino dalle mani di Liliana. «Lascia stare le mie cose, io le tue non le tocco!» esclamò e mise il gattino al suo posto, accanto alla cornice d'argento con la foto di lei e Nicky. «Non puoi venire.» ripeté.
Liliana iniziò a piangere e corse fuori dalla stanza, «Mamma! Rebecca è cattiva!» gridò scendendo le scale.
Rebecca sbuffò e la seguì, «Ho solo detto che sei troppo piccola per venire e che non sei stata invitata.» disse arrivando in cucina.
Shawn alzò il viso dal quotidiano che stava leggendo, Elena smise di mettersi lo smalto alle unghie.
«Povera piccola mia.» cinguettò la donna, «Non puoi fare qualcosa?» domandò a Shawn, «Anche Lilly ha il diritto di andare alla festa!»
Shawn sospirò e posò il giornale sul tavolo, «Ma Liliana non è stata invitata.» fece notare.
«Però Veronica ci va!» protestò Elena allontanando la boccetta di smalto, «E lei li ha incontrati solo oggi pomeriggio!»
«Veronica è stata invitata, sa l'inglese e ha diciassette anni.» esclamò Rebecca, «Liliana ha dodici anni, sa due parole d'inglese e non è stata invitata.»
«Ma la mia bambina vuole andarci!» pigolò Elena stringendosi al petto una Liliana piangente, «Non è giusto.»
Shawn sospirò. «Elena, Liliana è troppo piccola.» disse, «E inoltre ha ragione Rebecca: non è stata invitata invece Veronica sì.»
«Ma...» esclamò Elena.
«Ma nulla. Liliana li ha rivisti e li rivedrà. Fine della questione.» disse Shawn.
Rebecca sorrise e tornò di sopra, accompagnata dai borbottii di Elena e dal pianto di Liliana.
«Problemi?» domandò Veronica uscendo dal bagno avvolta da un asciugamano verde mela.
«Solo Liliana che piange perché non è stata invitata.» rispose Rebecca, «Adesso vado io.» aggiunse.
«Ma non viene, vero?» chiese Veronica.
«No, se ne starà a casa.» rispose Rebecca. «Meno male.» aggiunse ed entrò in bagno mentre Veronica andò in camera a vestirsi.

***

Veronica afferrò il bicchiere con il cocktail e girò lentamente la cannuccia. «Non ci credo.» mormorò, «Siamo solo noi sette.» 
«Pensavo che le due G sarebbero venute.» disse Rebecca e sorseggiò il suo cocktail – analcolico anche quello – e guardò Shane e Nicky che facevano la lotta come due bambini dell'asilo.
«Le due G?» domandò Veronica, prese la fragolina dal bordo e la mangiò.
«Chi sarebbero?»
Rebecca guardò davanti a sé, sapendo di aver parlato troppo. «Due ragazze.» rispose, Veronica la guardò con il sopracciglio destro alzato e le fece un gesto con la mano, «Due amiche di Shane e Nicky. Le ho conosciute quest'estate.»
«Amiche o amiche-amiche?» domandò Veronica.
Rebecca alzò le spalle. «Credo che siano a metà strada fra l'essere amiche e amiche-amiche.»
«E Kian?» 
«Non ne ho idea.» rispose Rebecca, «Chiediglielo.»
Veronica arrossì. «Sì... bhe, lo farei.» mormorò, «Il punto è che mi vergogno...»
Rebecca sorrise, «Oh, tanto prima o poi lo scopriremo se ha la ragazza.»
«O lo scoprirai tu.» disse Veronica.
«In che senso?»
«Un giorno quando chiami Nicky o Brian,» disse e sorrise quando vide Rebecca arrossire, «Gli chiedi come vanno le vite amorose degli altri...» spiegò.
Rebecca annuì lentamente, «Sì, potrei farlo.» mormorò, «Senti, perché non distrai gli altri mentre io cerco d'imboscarmi con Brian?» 
Veronica rise, «Uh, povera piccola Rebecca che non vede l'ora di sbaciucchiarsi con il suo amico.»
Rebecca non rispose e continuò a bere.
«Di chi state parlando?» domandò Shane sedendosi accanto a loro.
«Non di te, sicuramente.» esclamò Kian.
Shane lo ignorò e posò il braccio sinistro sullo schienale del divano. «Allora, cosa stavate dicendo di bello su di me?»
Rebecca posò il bicchiere sul tavoloni e scoppiò a ridere, «Niente.» rispose.
Shane guardò davanti a sé, «Ah.» mormorò, «Proprio niente di bello, nemmeno una cosa carina?»
Rebecca fissò Veronica e  risero entrambe, «Proprio niente, nemmeno una cosa carina.»
Il sorriso sul viso di Shane si spense.
«Non stavamo parlando di te!» disse Rebecca fra una risata e l'altra, alzò una mano  e scompigliò i capelli di Shane, «Te l'ho già detto, parleremo di te.» aggiunse mentre Shane si scansava, «Prima o poi.»
Shane sorrise. «Lo spero.» sussurrò all'orecchio di Rebecca.
Brian sbuffò, si avvicinò a loro e si sedette fra Shane e Rebecca.
«Cosa state facendo con mia cugina?» domandò Nicky.
«Niente.» risposero in coro Shane e Brian.
«Lo spero bene.» borbottò Nicky.
Rebecca sbuffò, «Rilassati!» gli disse.

***

«Allora, cosa vuoi chiedermi?» domandò Shane incrociando le braccia e appoggiandosi al muro, «Vuoi che distragga Nicky mentre tu e Brian vi date alla pazza gioia?»
Erano scesi dalla piccola suite al bar dell'albergo.
Rebecca arrossi, «Io... cosa... come...» balbettò, «Come lo sai?» 
Shane alzò le spalle, «Lo so e basta.» rispose, «E lo sanno anche Kian e Mark. L'unico che non lo sa e non lo immagina nemmeno è Nicky.»
Rebecca lo guardò in silenzio. «Non devi dirgli nulla! Per favore!»
Shane annuì, «Non dirò nulla, tranquilla.» sorrise.
«Comunque volevo chiederti se puoi dire a Kian di chiedere a Veronica di ballare.» disse Rebecca.
«Non può chiederlo lei? Perché devo fare da tramite?»
Rebecca sbuffò, «Perché lei è timida.» rispose, «E perché così parlerò bene di te.» aggiunse con un sorriso.
«E va bene.» sospirò Shane, «Farò questo sacrificio.» sorrise e si allontanò.
Rebecca sorrise e tornò da Veronica, che era seduta su un divanetto, assorta nel guardare Kian.
«Perché sorridi?» domandò Veronica.
«Oh, niente.» rispose Rebecca, «Sono solo contenta di essere qui.»
Veronica annuì lentamente e spostò lo sguardo su Kian e sospirò.
«Vuoi ballare?» domandò qualche minuto più tardi Kian.
Veronica lo fissò con la bocca aperta. «Io... io... io...» balbettò, «Sì!» esclamò entusiasta e si alzò in piedi, porse la mano a Kian e sorrise a Rebecca.
«La mia buona azione l'ho fatta, quando inizierai a fare la tua?» domandò Shane qualche minuto più tardi.
Rebecca si pulì le labbra dalla schiuma della birra e posò il bicchiere sul tavolino. «Quando ne avrò voglia.» rispose.
Shane sbuffò, «Me l'avevi promesso!»
«Ma non ho detto che avrei iniziato subito.» replicò Rebecca. «Però, potrei iniziare da domani se mi fai un altro piccolo favore.» 
Shane rise, «Lasciami indovinare.» esclamò, «Devo distrarre Nicky, vero?»
Rebecca annuì.
«E va bene.» esclamò Shane, «Vai a cercare Brian, io vado da Nicky.»
«Grazie!» disse Rebecca abbracciandolo, «Ti devo un favore!» aggiunse e gli baciò una guancia, si alzò in piedi e corse via.
Shane la guardò e rise, prese il bicchiere di birra che aveva dimenticato e si alzò in piedi alla ricerca di Nicky. Lo trovò poco distante dal bar dell'hotel.
«Hai visto Rebecca?»
«È in bagno.» rispose Shane, «Stavo parlando con lei due secondi fa.»
Nicky lo guardò dubbioso. «Mmh, va bene.» mormorò.
«Rilassati!» esclamò l'altro. 
«Sì, come vuoi.» mugugnò Nicky, «Come mai quel sorriso?»
Shane indicò Veronica e Kian che ballavano. «Ho fatto la mia buona azione.»
«Ah.» Nicky era confuso. «E sei felice perché l'amica di Rebecca e Kian stanno ballando?»
Shane bevve un po' di birra, «Non proprio.» rispose, «Rebecca mi ha chiesto di chiedere a Kian di domandare a Veronica di ballare.»
«E non poteva chiederlo Veronica a Kian?» domandò Nicky, «Oppure poteva farlo Rebecca?»
Shane scrollò le spalle. «E che ne so.» rispose, «Lei mi ha chiesto di farlo e l'ho fatto.»
«Però sono carini insieme.» esclamò Nicky. 
Shane annuì. «Non bevi?» domandò.
«Stavo andando al bar proprio adesso.» rispose Nicky.
Pochi minuti dopo anche Nick aveva la sua birra.
«Ci sta mettendo un po' troppo.» esclamò Nicky.
«Chi?» chiese Shane, anche se sapeva a chi si riferisse.
«Rebecca.»
«Si sarà fermata a parlare con qualcuno.» disse Shane, «Magari a incontrato qualcuno che conosce.»
Nicky si limitò ad annuire. «Sarà come dici, ma vado a vedere dov'è.» disse allontanandosi.
«No!» esclamò Shane.
Nicky si voltò, «Ma che ti prende?» domandò, «Voglio solo sapere se sta bene! Lo sai che mi preoccupo.»
«Starà bene.» esclamò Shane sistemandosi davanti a Nicky, aveva visto Brian e Rebecca dall'altra parte della sala. «Lasciala un po' in pace.»
Nicky sbuffò e fermò Mark. «Hai visto Rebecca?»
«È là.» rispose Mark alzando il braccio destro e indicando dall'altra parte della sala, «Sta parlando con Brian.»
Shane portò il bicchiere alle labbra sentendosi male.
«Stanno parlando.» aggiunse Mark.
Shane sospirò dal sollievo e seguì Nicky.
«Come mai vi siete nascosti?» domandò Nicky.
Rebecca fissò Shane e lui mosse le labbra chiedendole scusa.
«Ci siamo incrociati.» rispose Brian. «Stavamo parlando.»
Nicky annuì.  «Dai, stiamo tutti insieme.» disse e trascinò Brian.
«Ti avevo detto di distrarlo.» biascicò Rebecca.
«Lo stavo facendo!» si difese Shane, «Ma sai com'è!»
Rebecca annuì lentamente. «Guastafeste.» borbottò. «Ma quella è la mia birra?» domandò guardando brevemente il bicchiere che Shane aveva in mano.
«Ehm... sì.» rispose lui, «Ma sai, era un peccato lasciarla lì...»
Rebecca lo afferrò e lo spinse verso il bar, «Adesso mi offri un'altra birra, visto che non hai fatto quello che ti avevo chiesto di fare.»
«Che cosa dovevi fare, Shane?»
Rebecca e Shane si voltarono, quasi terrorizzati. «La birra...» mormorò Rebecca, «Shane doveva guardare che nessuno mi bevesse la birra e invece se l'è bevuta lui.»
Nicky scoppiò a ridere, «Sei il solito, Shane.»
Rebecca sospirò dal sollievo.
«Dobbiamo parlare.» esclamò Veronica arrivando da Rebecca. 
L'altra annuì, «Va bene.» disse, «Vuoi una birra?» domandò e Veronica annuì.
«Shane, prendi una birra anche per Veronica!» urlò Rebecca.
«Perché?» domandò Shane senza voltarsi.
«Fallo e basta.» replicò Rebecca.
Shane si voltò e sbuffò per poi sorridere. «Come vuoi.» disse.
Brian andò dietro Rebecca e le strinse i fianchi, «Spero che riusciremo a ritagliarci qualche altro momento.» le sussurrò e Rebecca sorrise.
«Cosa stai facendo?» domandò Nicky guardandoli.
«Nicky...» disse Rebecca.
«Rilassati!» finì Shane. 
Nicky borbottò qualcosa e sorseggiò la sua birra, Shane si voltò e diede i bicchieri a Veronica e Rebecca.
«Grazie!» esclamarono in coro le due.

***

«Ihhhh....» sospirò Veronica. «Kian...»
«La finisci?» biascicò Rebecca. «Ho sonno e vorrei dormire.»
«Kian...» mormorò Veronica. «Lui è.... dannatamente sexy!» sospirò nuovamente, «Non ci credo che domani lo rivedrò! E che lui mi ha baciato!» cinguettò.
Rebecca sbadigliò, «Neppure io.» mormorò, «Però adesso dormi. Prima dormiamo, prima ci svegliamo. Facciamo i compiti e poi andiamo da loro.» disse.
«Hai ragione.» sussurrò Veronica. «Buona notte.»
«Buona notte.» sbadigliò Rebecca.

Salve! Con due giorni di ritardo -sulla mia personalissima tabella di marcia- posto il secondo capitolo!
Grazie a chi legge!
   
 
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