Capitolo 28
Claire's povLiam si sta comportando in modo strano stamattina. Evita il mio sguardo e sembra quasi che cerchi di evitarmi.
Appena Anne si allontana con Zayn (continuando a parlare a vanvera come se niente fosse), mi avvicino a Liam e gli sussurro:“Amore, che hai?”
“Niente. Assolutamente niente.” Esclama lui.
“Non mentirmi.” Ribatto cercando il suo sguardo.
Lui fa per rispondere, ma poi sembra ripensarci e sospira.
“Che ne dici se oggi ci vediamo al parco? Devo parlarti di una cosa importante.”
“Mmm... D'accordo.” Dico incuriosita e anche un po’ preoccupata, prima che il suono della campanella ci interrompa.
- - -
Mi incammino verso il parco, pensierosa.
Cosa avrà da dirmi di così importante?
Una voce interrompe i miei pensieri.
“Black. Claire Black.”
Mi giro di scatto; Diana.
Che vuole da me?
Un po' allarmata, chiedo:“Diana... Che vuoi?”
“Mmm... Tu conosci il mio cognome?” Chiede lei di rimando.
“Edwards. Diana Katherine Edwards.” Risponde senza lasciarmi parlare.
“Mai sentito questo nome? Edwards?” Chiede con un tono strano.
Si, mi ricorda qualcosa, ma...
“Sai che la madre di Niall ha trovato un lavoro?” Chiede la bionda quasi scocciata.
“Davvero?” Esclamo felice; beh, non lo sapevo ma... Perché me lo sta dicendo?
“Sì.” Sbuffa. Evidentemente ha capito che non so di cosa stia parlando.
“E sai chi lavorava nella stessa agenzia della madre di Niall?” Chiede alterata.
“... Chi?” Balbetto perplessa.
“La madre di Liam” sbuffa alzando gli occhi al cielo.
Continuo a non capire.
“Va beh, non importa. Capirai.” Esclama allontanandosi, lasciandomi con un sacco di domande nella mente.
Dopo qualche minuto, mi riscuoto; non lascerò che mi rovini la giornata.
Ricomincio a camminare finché non arrivo al parco.
Mi guardo intorno, finché incontro gli occhi cioccolato di Liam.
Vado verso di lui sorridendo; sembra molto teso…
“Ciao” lo saluto dandogli un bacio a stampo.
“Ciao amore…” sospira lui.
Vado dritta al punto:“Che devi dirmi? Cosa è successo?”
Lui cerca di evitare il mio sguardo e lo abbassa.
Io mi avvicino, perplessa ma decisa:“Liam… Dimmelo. Che hai?”
“I-io… Mia madre…” inizia a dire lui dubbioso.
“Parla, amore!” esclamo esasperata.
Lui sospira rassegnato ma continua a tenere lo sguardo basso, cercando le parole giuste:“Allora… Hai saputo di Niall, vero?”
“Di sua madre? Sì, l’ho saputo prima da Diana…” affermo chiedendomi quale sia il collegamento.
Il suo sguardo si rabbuia:“Diana… Già… E sai che mia madre…”
“Lavora nella stessa agenzia? Sì, so anche questo.” completo io ansiosa di capire.
Dopo qualche secondo di silenzio, Liam mi corregge:“Lavorava, Claire. E’ stata licenziata. Proprio per assumere la signora Horan.”
“Oh… Io… Mi dispiace molto.” balbetto sinceramente dispiaciuta; ma ancora non capisco quale sia il collegamento con… Ehi… Aspetta… ORA HO CAPITO. Edwards. Ecco dove l’ho già sentito; è il nome dell’agenzia dove lavorava la madre di Liam. E il padre di Diana deve essere il proprietario; probabilmente la bionda è andata da papino per dirgli di licenziarla. Ma perché? Per vendetta? E perché si è vendicata su Liam e non su di me?
Mi avvicino a lui per abbracciarlo, ma lui mi ferma. Non è finita qui; cos’altro è successo?
“Devo proprio dirtelo, è?” balbetta.
“Dimmelo!” esclamo esasperata.
“Mia madre è rimasta senza lavoro… e mio nonno è morto.” sussurra, ma sembra non essere tutto.
Io spalanco gli occhi:“Oh no… Mi dispiace un sacco…”
“C-Claire…” sussurra abbracciandomi forte e iniziando a baciarmi dolcemente sul collo.
Io non dico niente e lo stringo forte, dispiaciuta. Perché deve sempre soffrire così tanto? E’ ingiusto…
“N-non capisci, vero?” balbetta baciandomi teneramente sulla guancia.
“Cosa dovrei capire?” sussurro intrecciando le mie dita con quelle della sua mano.
Silenzio.
Liam, con le lacrime agli occhi, si avvicina al mio orecchio e sussurra:“… Me ne vado.”
Silenzio. Di nuovo.
“Te ne vai? Cosa vuol dire che te ne vai? Dove?”
“Mia madre ha bisogno di un lavoro, e i miei cugini in Australia possono offrirgliene uno… E mia nonna ha sofferto un sacco per la perdita di nonno John, e vuole… Insomma… Vuole andarsene, lontano da quella casa e quei ricordi…”
Mi paralizzo, spalancando gli occhi:“E-e quanto ci starai?”
“P-per sempre.” balbetta abbassando lo sguardo.
Cerco di assimilare le sue parole. Me ne vado. Australia. Per sempre.
“No. No, non puoi!” urlo tremando. Lo fisso, sperando che improvvisamente scoppi a ridere affermando di stare scherzando. Ma so che è una speranza vana.
“Claire, mi dispiace.” sussurra guardandomi tristemente. Sta soffrendo. Sta soffrendoun sacco. Ma anche io sto soffrendo. Uno squarcio si apre al centro del mio petto.
“No… T-tu non capisci… I-io ti amo, non può andartene…” balbetto scoppiando in lacrime.
Lui mi stringe forte, avvolgendomi in un abbraccio di conforto, sussurrandomi quanto mi ama nell’orecchio.
Ecco perché Diana l’ha fatto; sapeva che sarebbero partiti. Si è vendicata. Per un tempo indefinito stiamo fermi così; le mie lacrime non si placano e continuano a bagnarmi le guance.
“Quando parti?” sussurro appena riesco a trattenerle.
Liam abbassa lo sguardo:“Stasera.”
Ricomincio a piangere e balbetto:“M-ma… Ci terremo in contatto v-vero?”
“I-io… Preferirei di no… I rapporti a distanza spesso si rovinano… Si litiga… Io voglio ricordarti così, felice e sorridente. N-non volevo neanche dirtelo… P-perché odio gli addii e non volevo vederti piangere per me…” balbetta lentamente.
“Liam… C-come cazzo faccio a essere felice senza di te?” singhiozzo abbassando lo sguardo.
Lui mi prende il mento tra le mani e mi costringe a guardarlo negli occhi, e sussurra dolcemente:“Tornerò. Claire… Studierò, troverò un lavoro e una giorno tornerò, per te, se mi vorrai ancora… E’ una promessa.”
“I-io ti aspetterò. Sempre.” sussurro sperando di risvegliarmi e scoprire di stare solo sognando. Così lo potrei raccontare a Liam, e ripetergli quanto lo amo.
Le sue labbra sulle mie mi riportano alla realtà; è tutto vero, e le lacrime scorrono implacabili e silenziose. Mi bacia, con disperazione e malinconia, ma trasmettendomi tutto l’amore che c’è sempre stato tra noi. Lo guardo negli occhi; anche lui sta per scoppiare a piangere.
Evidentemente non vuole farlo davanti a me. “Ora devo andare, Claire.” mi sussurra baciandomi sulla fronte.
“Addio.” sussurro; di certo la parola che odio di più, insieme a FINE. Già, anche questa è adatta alla situazione.
“Non è un addio. E’ solo un ciao.” balbetta lui, dandomi un ultimo bacio a stampo sulle labbra e allontanandosi in silenzio.
E’ stato il nostro ultimo bacio. Per sempre.
Mi accascio a terra, piangendo, mentre il dolore prende il controllo di me e guardo il ragazzo che amo andarsene per sempre.
Mi odiate? Perché io mi odio completamente. Sono cattiva. Sono troppo cattiva. D: Come ho potuto separare Cliam? Va beh, ringrazio chi tiene la storia in preferite/seguite/ricordate e chi commenta sempre e poi vi lascio in pace, perché non credo che abbiate voglia di ascoltarmi dopo quello che fatto. D’:
By RiccioLilli :’(
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