Autore originale: LilBlue-Hedggie
Traduttrice: trinh89
Lingua originale: inglese.
Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic
non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa
traduzione non è a scopo di lucro.
Pairing: SasuNaru.
Rating:
shounen-ai, humor/romance.
-Capitolo
3: Ninna nanna.
Ed eccoli ancora lì, ogni paio di
mesi i maestri jounin di ogni
team genin si incontravano con l’Hokage
per dare un resoconto sui progressi della squadra. Come tradizione i genin avevano la giornata libera.
Normalmente quest’ultimi approfittavano dell’occasione
per riunirsi con le altre squadre, recuperare le vecchie amicizie, scherzare o
solo per chiacchierare.
Per una ragione o per l’altra, i ragazzi si
incontravano nella radura appena fuori dai campi di allenamento spesso
usata per i pic-nic e qualcuno avrebbe avuto l’incarico di portare il cibi e
qualsiasi altra cosa che potesse servire.
E qui fu dove si trovò il team
sette, più Toppuu, quel giorno…
“Sono in ritardo! Se non li conoscessi
bene, direi che stanno prendendo le abitudini di Kakashi!”
Questa doveva essere Ino, alquanto impaziente di vedere
Sasuke.
“Sei così noiosa. Li capirei perfettamente se avessero
semplicemente dato buca per evitare la baraonda che provoca questo raduno”.
Questo invece era Shikamaru, che ora si stava massaggiando
un grosso bernoccolo sulla testa su gentile cortesia di Ino.
Girandosi verso Shikamaru un’altra volta,
Ino aprì la bocca con l’intenzione di sgridare nuovamente il compagno, quando
il team sette fece la sua comparsa nella radura. Sakura fu la prima ad
apparire trascinandosi dietro Sasuke che stava portando una borsa piuttosto
grande sulla spalla.
“Ehi Ino-pig! Ti sono mancata?”
“Mancata tu, Ms. Fronte spaziosa?
Non penso proprio!”
“Meglio una fronte spaziosa che un animale ripugnante”
“Ohi dov’è Naruto?” domandò Kiba improvvisamente.
“E’ ancora nel bosco ma io non-”
Ma prima che Sakura potesse
terminare la frase Kiba corse verso gli alberi con Akamaru al seguito,
probabilmente per sgridare il biondo del suo ritardo.
“Ehi
idiota! Perché diavo- Owwwww! Che diavolo era- Owwwww
owwww owwww! Smettila di picchiarmi!”
“Non imprecare!”
“Ah, sì! E che succede se lo
faccio? Mi aizzerai contro il Bastardo dell’Uchiha?”
Ci fu un attimo di silenzio prima che Kiba volasse fra i cespugli atterrando rudemente sull’erba; anche
Akamaru seguì la stessa sorte del suo padrone finendo a terra non troppo
violentemente. Sedendosi rapidamente Kiba si massaggiò la nuca che aveva
sbattuto durante l’atterraggio e fissò Naruto che era appena entrato nella
radura.
“Per che cos’era?”
“Ti avevo detto di non imprecare! Dove sei cresciuto? In una
stalla?”
“Da quando è un problema questo?”
“Da quando non voglio che tu corrompa Toppuu”
“Toppuu? Chi è Toppuu?”
“Lui è Toppuu”
Tutti guardarono Naruto che aveva mosso Toppuu fra le sue
braccia. Il piccolo sembrava completamente estraneo a ciò che stava accadendo,
troppo occupato a stringere un dito del biondo in bocca e succhiarlo
felicemente.
Lee fu il primo a reagire.
“NARUTO-KUN! VEDO CHE HAI TROVATO UN NUOVO GIOVANE COMPAGNO!
POSSA LA SUA GIOVENTÙ BRUCIARE PER L’ETERNITÀ”
“Uh…Grazie Lee”
Kiba balzò in avanti con il suo Akamaru al sicuro nella sua giacca. Annusò curiosamente il bambino e un ghigno
proruppe i lineamenti del suo viso.
“Naruto tu vecchio cagnaccio! Perché non
me lo hai detto?”
“Detto cosa?”
“So che gli shinobi diventano
genitori giovanissimi ma tu hai battuto il record.
Congratulazioni!”
Naruto farfuglio qualcosa per un paio di secondi. “L-lui non è mio! Ce ne stiamo soltanto prendendo cura per
una missione fino a che non troveremo i suoi genitori!”
“Sei sicuro? Ha il tuo stesso odore come gli alberi e la
pioggia”
“Ne sono certo. Ma se puoi sentire
il suo odore, forse puoi scoprire chi sono i suoi genitori”
Kiba si scrollò le spalle. “Certo, di solito i bambini hanno
lo stesso odore dei genitori fino a quando non ne
sviluppano uno proprio. Vediamo…l’altro odore qui, sa
di…” il ragazzo inalò profondamente prima di accigliarsi. Si guardò intorno
nella radura finché il suo non si posò su Sasuke che stava cercando di apparire
disinteressato anche se notò che stava fissando
duramente il piccolo fra le braccia di Naruto. Tsk,
possessività degli Uchiha. Comunque era strano, il
bambino odorava del moro e Naruto. Si assomigliavano pure e il piccolo non
aveva altri odori al di fuori dei loro, a meno che non…Beh, probabilmente era
meglio non dirlo ad alta voce.
“No, mi dispiace Naruto, non riesco a sentire altri odori su
questo piccoletto”
Naruto abbassò un attimo lo sguardo, prima di sollevare
nuovamente il capo.
“Non importa, grazie di averci provato”
Avanzando nella radura dove il resto del gruppo stava,
Naruto si sedette sulla coperta per il picnic accanto a Neji
che guardò con curiosità il bimbo.
Nel frattempo anche Sakura e Sasuke avevano preso posto.
Sasuke, che era seduto accanto a Shikamaru, portò immediatamente lo sguardo su
Naruto e notando questo, Shikamaru inarcò un sopracciglio.
“Hm? Perché quello sguardo così
penetrante Sasuke? Non
puoi essere geloso di un bambino, vero?”
“Io non sono geloso”. Sbottò Sasuke velocemente, un po’
troppo velocemente per Shikamaru.
“Certo, e io amo i lavori fisici”
La battuta di Shikamaru incontrò solo silenzio.
Sasuke aveva rivoltò nuovamente la
sua attenzione sul piccolo fagotto del suo dolore e della sua sofferenza. Attualmente stava passando da persona a persona come un
oggetto prezioso e ora era fra le braccia di Ino.
“Wow Naruto, non ti facevo un tipo materno. Sembri sempre,
come posso dire? Altamente irresponsabile. E dove hai imparato a prenderti cura dei bambini?”
Naruto parve per un attimo smarrito.
“Io…non lo so davvero, in un certo senso
mi viene naturale. E strano ora che me lo fai
notare”.
“Forse eri una casalinga nella tua vita precedente”
“Ohh sì posso immaginarmelo ora,
Naruto che indossa un grembiule rosa con il bordo a pieghe intento a badare a
centinaia di mocciosi urlanti!”
“Zitto Kiba!”
“Allora chi era il marito?”
Naruto guardò impassibile Sakura.
“Pensiamoci su Sakura-chan”
“tu stai PENSANDO!”
“Vogliamo davvero sapere chi era suo marito?”
Ci fu il silenzio prima che un
simultaneo “NO!” risuonasse nell’aria.
“E’ quello che pensavo”
Improvvisamente Kiba ghignò. “Beh chiunque fosse doveva
avere un SACCO di resistenza per starti dietro, se capisci ciò che voglio dire”
Naruto sbiancò per un istante prima
di coprire rapidamente le orecchie di Toppuu. “Tu ferisci le innocenti orecchie di Toppuu-chan Kiba! Rammaricatene! Rammaricatene Kiba!”
“Aw calmati Naruto, non è che lui possa capirci”
“Beh se non ricordo male ha imparato una certa parola che
avrei preferito non sapesse”. Occhi azzurri si voltarono verso Sasuke.
“Huh? Cos’ha fatto Sasuke-kun?”
“Lui-”
“Bastarb!”
“Sentito?!
Ha insegnato a Toppuu-chan a imprecare! Ora avrà una bocca da
scaricatore di porto per tutto il resto della sua vita!”
A questo punto Sasuke si accigliò. “Io non ho fatto niente,
quel moccioso l’ha imparato da solo”
L’unica risposta che ricevette fu un colpo sulla nuca.
“E’ solo un bambino, come può essere colpa sua?”
Sasuke sibilò qualcosa sotto il suo respiro, “Perché è un
bambino malefico”
“Cos’hai detto?”
“Niente”
Sasuke e Naruto continuarono a
bisticciare il più piano possibile dato che erano seduti l’uno praticamente
all’opposto dell’altro. Tutti erano così concentrati sulla discussione che
Toppuu ne approfittò per gattonare lentamente via.
Hinata distolse lo sguardo dalla coppia litigante per guardare l’adorabile
bimbo che aveva gli stessi occhi di Naruto. Il piccolo era poco distante da lei,
quanto la lunghezza delle sue braccia, che ondeggiava avanti e indietro sempre
sul punto di cadere. Proprio quando il bimbo stava per cadere Hinata lo prese e lo mise gentilmente sulle sue gambe.
Grandi occhioni azzurri guardarono
curiosamente Hinata prima che il piccolo sorrise
proclamando felicemente, “Tia Ina!”. La timida
ragazza sbatté le palpebre, quel bambino sapeva il suo nome, anche se lo
pronunciava solo vagamente.
“O-okay allora, sarò la tua zietta Hinata”
Toppuu a questo sorrise con un ampio sorriso
e Hinata lo ricambiò con uno gentile. Questo bimbo gli ricordava così tanto
Naruto. Per gli occhi e l’ampio sorriso. Era quasi certa che sarebbe cresciuto
tanto coraggioso quanto la sua cotta. Anche se era un po’
triste il fatto che probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio di
confessar i suoi sentimenti a Naruto. Era meglio in questo modo, avrebbe
comunque guardato Naruto come un fratello e amico.
Avrebbe avuto più coraggio di stare in sua presenza se pensava
a lui più come un fratello che un potenziale partner romantico. Inoltre aveva
appena dodici anni, onestamente, chi conosceva il vero amore a questa età?
Un’altra ora circa trascorse e le
squadre avevano mangiato la loro parte di pranzo, la porzione di Chouji naturalmente fu la più grande di tutte. Sasuke aveva
appena sfidato Naruto per un combattimento e il biondo stava per dire di sì quando vide Toppuu che stava cercando disperatamente di tenere gli occhi aperti.
“Non ora Sasuke”
“Bene allora…cosa? Cosa vuoi dire
con non adesso, usuratonkachi? Non combattiamo da giorni”.
“Toppuu è
stanco”
“…Allora può dormire mentre
lottiamo”
“No, deve dormire come si deve in
un letto”
“Cosa? Hai paura di lottare?”
“No!”
“Allora combatti con me!”
“Non ora Sasuke, inoltre si sta facendo buio e badare a
Toppuu non è esattamente la cosa più rilassante del mondo, sono stanco
anch’io!”
“hn, bene. Anche
perché non mi serve combattere con uno debole come te”
Naruto sospirò e si massaggiò le tempie camminando poi verso
Hinata, prese su il bambino ora addormentato e sorrise alla erede
degli Hyuuga.
“Grazie per aver guardato Toppuu per me Hinata-chan.
E buono avere qualcuno che badi a lui, dal momento che Sasuke
è totalmente incapace di fare qualsiasi cosa che sia lontanamente utile intorno
ad un bambino. E’ persino riuscito a mandare a fuoco il mio
appartamento, ma fortunatamente siamo riusciti a metterlo a posto, Pyro freak che non è altro”. (Si
legge Piro fric, pyro è fuoco mentre freak sarebbe una cosa del tipo strambo,
idiota…ma suona meglio in inglese, come Ino-pig ndtrinh)
Hinata rise leggermente al commento del ‘Pyro freak’ di Naruto. Descriveva
Sasuke alla perfezione. “N-nessun p-problema Naruto-kun. Posso b-badare a lui ogni volta che ne hai
bisogno”, rispose Hinata con un sussurro.
Annuendo il biondo si allontanò dalla radura con Toppuu
accoccolato fra le sue braccia, il capo del bimbo che riposava sulla sua
spalla.
A breve quasi tutti se erano andati, ognuno diretto verso le
proprie case tranne Sasuke, che stava guardando nella
direzione in cui il suo normalmente iperattivo
compagno di squadra era andato. Naruto sembrava davvero stanco quel giorno.
Automaticamente pensò che fosse colpa di quel dannato bambino e si mise a seguirli.
Dopo essere arrivato all’appartamento Naruto posò Toppuu nella
culla e proprio quando stava per lasciarsi cadere sul letto sentì un rumoroso
pianto. Gemendo leggermente si precipitò velocemente nell’altra stanza e prese
in braccio un Toppuu in lacrime. Sospirando piano controllò cosa non andasse, ma non trovò niente. Ancora intento a piangere, ma
non forte come prima, Toppuu alzò gli occhi acquosi su Naruto.
“Oh non piangere Toppuu-chan, che
c’è uh?”
“Casso Mamma!”
“…Cazzo? Non
dirmi che stai diventando un altro Jiraiya!”
“Anson!”
“Oh…Oh vuoi dire canzone! Vuoi che
ti canti una ninna nanna”
Naruto si sentì orgoglioso per essere riuscito a decifrare
il codice dei bambini, ma poi ricordò che non sapeva alcuna canzone. Non aveva
avuto una madre che si prendesse cura di lui quando
era piccolo così non c’era stato nessuno che gli cantasse qualcosa.
“Um…beh Toppuu io non so nessuna
canzone…”
Quando Toppuu continuò a piangere,
Naruto andò leggermente in panico.
“Beh, um perché non provo
a…canticchiarti un motivetto?”
Cercando disperatamente di pensare a
una qualsiasi melodia che sapesse, Naruto puntò su qualcosa che aveva sentito
quando era più piccolo. Una volta quando si era nascosto in un bosco dagli
abitanti del villaggio vide una madre canticchiare con
un tono dolce una melodia al suo bambino piangente, non seppe il perché ma riusciva
sempre a ricordare il tono esatto, era lento e con note calme. Decidendo che
questa fosse la cosa migliore Naruto tentò di
canticchiare al meglio che poté cullando dolcemente Toppuu avanti e indietro
finché il piccolo non cadde addormentato ancora una volta, a quel punto Naruto
smise di cantare e posò il bimbo nella culla. Con passi leggeri fece ritorno
nella sua stanza e diede un ultimo ampio sbadiglio prima
di addormentarsi a sua volta.
Sasuke aveva osservato l’intera scena con un lieve sorriso
sul volto. Se da un lato provava l’istinto di entrare in casa ed eliminare il
moccioso con un kunai, la vista di Naruto intento a
cantare gli regalò una sorta di pace interiore…L’usuratonkachi
sembrava davvero essere una buona madre. Lo deprimeva pure pensare che sua
madre non sapeva cantare e quindi anche lei gli
canticchiava semplicemente. Non era nemmeno la migliore delle cantilene, ma per
Sasuke era comunque la cosa più bella che avesse mai sentito, dopotutto, era
solo un bambino allora.
Vedendo questo ora, comprese la ragione
per cui Naruto era così stanco, nonostante Toppuu si comportasse bene
secondo la maggior parte delle persone, sembrava avere qualche problema di
insonnia che di conseguenza teneva Naruto sveglio tutta la notte. La mancanza
di riposo avrebbe sfiancato chiunque. Balzando via dal balcone si ripromise
tacitamente che avrebbe aiutato di più il biondo con il bambino l’indomani…anche se odiava quel diavolo di un moccioso.
KONOHA: DIECI ANNI DA ADESSO
Sbadigliando rumorosamente Naruto si distese nuovamente sul
suo cuscino umano, alias Sasuke.
“Hm? Contento di aver avuto finalmente una notte tranquilla
Naruto?”
“Sì, anche se amo Toppuu-chan, non
riesce proprio a dormire la notte”
“Già”
“…Scommetto che ha preso l’insonnia da te, bat freak” (bat=pipistrello)
“Perché mi chiami sempre freak?
Prima ero un pyro freak e ora sono
un bat freak”
“Ma sei anche un bel freak” (tanto per ricordare…freak=idiota)
“Vero”
“Egocentrico”
“Sì, beh ho un bel po’ di cose di cui essere orgoglioso”
“Oh?”
“Sono un grande shinobi, sono
sposato con l’Hokage, il suddetto Hokage
è bellissimo, ho un meraviglioso tuttavia fastidioso bambino, sono di bel aspetto e sono l’unico che può permettersi di avere le
più fantasiose performance sessuali, potrei nominare per ore tutti i posti in
cui l’abbiamo fatto e chi ci ha visto”
“Urgh” Naruto poggiò il volto fra
le mani. “Perché devi ricordarmelo? Cosa succederebbe
se un giorno venissimo attaccati e io non potessi fare
niente perché tu sei impegnato con me?”
“Non ti sei mai lamentato. Però ora che mi
ci fai pensare…senza Toppuu qui…”
“Non dirlo, non PENSARCI nemmeno!”
“Beh allora…”
Con un rapido movimento Sasuke bloccò Naruto sotto di lui.
“Cosa ti ho appena detto?!”
“Hai detto di non dirlo o pensarci,
così io sto agendo”
“Bastardo”
“Il lusso di essere un genio”
“…ti odio”
“Ti amo anch’io”
Continua…
.Risposte ai commenti: scusate davvero! Questo capitolo ce l’avevo pronto da tempo e non l’ho aggiornato perché lo
avevo betato ma poi ho perso la correzione e non
avevo voglia di rifarlo…(mi sono cmq accorta che ci
sono lo stesso degli errori -__-”) e ieri mi sono detta devo farlo! Tuttavia
non ho avuto proprio il tempo di rispondere ai commenti, oggi ho avuto la prima
prova di italiano XD e sono fusa. Avrei fatto delle
risposte striminzite e non mi piace dato che avete fatto dei commenti
bellissimi nonché abbastanza lunghi. Prometto che la
prossima volta eprò risponderò ai commenti….suppongo che il prossimo aggiornamento avverrà il 7 luglio…gli
esami li finisco il primo e sfrutterò la settimana per tradurre un po’ di tutto
ok? Grazie mille dei commenti e scusate ancora ^^ci
vediamo! Ricordo il link del mio blog:
http://www.trinh89.iobloggo.com/