Fanfic su artisti musicali > All Time Low
Segui la storia  |       
Autore: Mon    16/02/2014    2 recensioni
Wendy affondò la faccia nel cuscino cercando di trattenere le lacrime; sapeva benissimo a cosa si stava riferendo sua madre: quella mattina avrebbe dovuto salutare Alex, il suo vicino di casa, il suo migliore amico, il bambino con cui passava la maggior parte del suo tempo libero, giocando in strada d’estate, guardando i cartoni animati, mentre le madri erano solite preparare loro una buona cioccolata calda, d’inverno. Era il suo compagno di classe, il suo vicino di banco, non c’era pomeriggio in cui non facessero i compiti insieme. Non riusciva ad immaginare la sua vita di bambina senza Alex, invece di lì a poco avrebbe dovuto scontrarsi con la dura realtà.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Jack Barakat, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Wendy si era svegliata quella mattina intorno alle 8, aveva faticato a dormire, era riuscita a chiudere occhio solo intorno alle 6 del mattino; non era sicura di niente, miliardi di pensieri si accavallavano nella sua testa. Non era sicura di fare la cosa giusta, non era sicura se parlare con Jack era la miglior soluzione. Stava per dirgli di essere innamorata del suo migliore amico e, nonostante sapesse benissimo che Jack non era tipo da relazioni impegnative, non sapeva come l’avrebbe presa. Era però l’unica strada, l’unica via da prendere; era inutile continuare a mentire a lui, ma soprattutto a sé stessa. Esausta, aveva chiuso occhio quando fuori dalla sua finestra cominciavano i primi rumori di una città che si stava svegliando. Alle 8 la sua sveglia, implacabile, suonò. Rimase a rigirarsi un po’ nel letto, poi decise di cominciare una giornata che, qualunque cosa fosse successo, sarebbe rimasta comunque impressa nella sua mente per sempre. Fece colazione insieme a Elsa; la sua coinquilina parlava, lei era più taciturna del solito e la ragazza spagnola sapeva benissimo il motivo. Wendy sapeva che quello di Elsa era un modo per allentare la tensione, le era grata per quello, sapeva sempre come farla ridere. 
Appena ebbe finito di fare colazione, andò a prepararsi, poi si sdraiò sul letto, rimirando il soffitto bianco per alcuni minuti. Era ora di andare e lo sapeva. Si fece coraggio, prese la sua borsa, le chiavi di casa dal mobiletto davanti alla porta, salutò Elsa, che le augurò buona fortuna, e uscì. Scese in strada, si strinse nel cappotto, era una giornata fredda, ma il sole splendeva in cielo e questo migliorò un po’ l’umore di Wendy, che accennò ad un sorriso, provando in quel modo a darsi un po’ di carica positiva.
Si diresse camminando verso la sala prove dove Jack le aveva dato appuntamento il giorno prima. Quando arrivò, trovò la porta aperta; prima di entrare fece un respiro profondo, poi spinse l’uscio. Dalla sala prove, dove i ragazzi tenevano i loro strumenti, sentì provenire delle voci, le sembravano più alte e concitate del solito. Rimase con il dubbio di andare a vedere cosa stava succedendo o aspettare, ma quando sentì le voci di Rian e Zack urlare di smetterla, capì che qualcosa doveva essere successo. Corse e la scena che si trovò davanti non era certamente ciò che avrebbe voluto vedere: il bassista teneva stretto Jack, a cui sanguinava il labbro superiore, il batterista aveva stretto Alex tra le mani, un occhio socchiuso. 
Wendy si portò una mano davanti alla bocca, poi urlò: «Cosa state facendo?»
Tutti si voltarono a guardarla, Alex e Jack si divincolarono dalla presa degli amici e si drizzarono; nessuno rispose alla domanda. I due ragazzi che si erano appena presi a botte si guardarono, poi, stizziti, voltarono nuovamente la testa verso Wendy. Jack, con passo veloce, si allontanò, prese la sua giacca, passò di fianco alla ragazza senza degnarla di uno sguardo e uscì. Wendy si girò verso di lui, lo chiamò, ma Jack non rispose, continuando a camminare, fino a che non uscì dalla porta. 
La ragazza appoggiò allora lo sguardo su Alex, provò ad avvicinarsi e a chiedere cosa fosse successo. Egli, con lo sguardo basso, rispose: «Abbiamo discusso...»
«Questo non è discutere, questo è farsi del male! Non me lo sarei mai aspettato da voi due...»
Alzò lo sguardo verso Zack e Rian, la stavano guardando con aria torva. Rimase perplessa e appoggiò nuovamente gli occhi su Alex. «Mi dai una spiegazione?»
«La colpa è tua Wendy!» intervenne Zack.
Ella tornò a guardare il bassista, anche Alex si girò. «Stai zitto, non è colpa sua!»
«Colpa mia?»
Alex guardò Wendy, ma non riuscendo a sostenere lo sguardo, lo spostò oltre la spalla della ragazza. «Ho detto con Jack che sono innamorato di te...»
Wendy arretrò di un passo, il cuore le prese a battere forte, la mente si svuotò di qualsiasi cosa, tranne delle parole di Alex. Deglutì, portandosi una mano davanti alla bocca, gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.
«Io non volevo che succedesse tutto questo...»
Alex le si avvicinò e la tirò a sé; Wendy scoppiò a piangere. «Alex io ero venuta a parlare con Jack per dirgli una cosa importante, ma tu mi hai preceduto. Anche io sono innamorata di te, ma non doveva finire così!»
Alex spostò leggermente la testa, fissando con lo sguardo il viso e i capelli della ragazza che lo stava stringendo; si avvicinò al suo orecchio e disse: «Puoi ripetere, scusa?» 
Wendy alzò la testa, incontrando gli occhi castani di Alex; rimasero in silenzio, semplicemente tutto intorno a loro sparì. Il ragazzo si avvicinò alle labbra di Wendy, le sfiorò il naso con la punta del suo, la ragazza, però, si ritrasse.
«Devo prima parlare con Jack, almeno questo glielo devo...»
Alex annuì. Wendy si allontanò, guardò Rian e Zack e sfidò il loro sguardo. «Lo so, in questo momento mi state odiando, probabilmente l’unica cosa che vorreste fare è prendermi a calci. Vi capisco, vorrei farlo io stessa per essermi messa in questa situazione, ma non l’ho voluto io. È successo e basta, perché io sognavo di passare il resto della vita con Alex già quando avevo 5 anni...»
«Cosa?» chiese, incredulo, Rian.
«Quando eravamo seduti a fare i compiti, spesso mi immaginavo con lui a quel tavolo mentre mangiavamo la cena che io gli avevo preparato. Quando guardavamo i cartoni sul divano, mi immaginavo da grandi con lui che mi stringeva. Erano solo sogni di bambina, ma quando l’ho rivisto, inaspettatamente, piano piano quei pensieri hanno tornato a bussare...»
Alex guardava Wendy a bocca spalancata; si schiarì la voce e disse: «Immaginavi davvero queste cose?»
«Tu no?»
«Pensavo di essere l’unico dei due...»
Wendy scosse la testa, poi si aprì il golfino azzurro che indossava, se lo tolse, spostò leggermente la manica della maglietta che portava sotto e mostrò ad Alex la frase che aveva tatuato.
«Te la ricordi?»
Alex la lesse e poi guardò Wendy negli occhi. «Certo. È l’ultima cosa che ti ho detto prima di andarmene.»
«E secondo te perché me la sono tatuata?»
«Perché tu e Alex siete destinati a stare insieme...» disse Rian, con un filo di voce. 
Wendy si voltò verso di lui e lo guardò negli occhi. «E pensare che io non ho mai creduto troppo a queste cose. Mi sono dovuta ricredere...»
Nella sala calò il silenzio, ognuno pensava a quello che era appena successo. Wendy si infilò nuovamente il golfino, prese la giacca e disse: «Dove posso trovare Jack?»
I tre amici si guardarono, poi fu Zack a rispondere. «Penso sia sulla spiaggia. Sai dov’è?» 
«Si, vado a cercarlo.»
Wendy passò al fianco di Alex, il ragazzo le sfiorò la mano, lei si voltò. «Ti mando un messaggio dopo.»
Alex si limitò ad annuire, Wendy si allontanò verso l’uscita.







Salve! Eccomi qui!
Che dire? Insomma, piano piano ci stiamo avviando verso la fine della storia, non mancano molti capitolo, tre o quattro forse. Però non ha senso tirarla ancora per le lunghe, l'idea che avevo dall'inizio era questa, e ormai è giusto che io la chiuda. Non sto a fare i ringraziamenti adesso, mancano ancora un po' di capitoli, quindi rimandiamo tutto alla fine, ovviamente.
Il pensiero di scrivere però un'altra storia c'è. Non un seguito di questa, qualcosa di nuovo. Ovviamente devo trovare il tempo, che è sempre poco, ma se mai dovessi decidere di scrivere altro voi avreste voglia di leggerlo? Potete ovviamente anche dire di no e dire che ho già stressato l'anima abbastanza e vi capirei!
Detto questo scappo, ora che ho l'ispirazione provo a buttare giù qualcosa per la nuova storia.
Un bacione a tutte e grazie come sempre per le recensioni!!
Al prossimo capitolo.
Mon

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > All Time Low / Vai alla pagina dell'autore: Mon