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Autore: Kagome 95    17/02/2014    2 recensioni
Adesso è tutto diverso!
Kagome, Inuyasha , Sango, Miroku e Rin fanno parte di un gruppetto di ragazzi 17enni che frequentano il penultimo anno del liceo scientifico Seinan.
La protagonista, nonché unica narratrice di questa F.F., è Kagome che ci narrerà le varie vicende che accadranno. Posso già dirvi che la nostra eroina è la ragazza del nostro Inuyasha. Ma Cosa accadrà??
Chi è che entrerà a far parte delle loro vite sconvolgendo quello che sembrava essere perfetto??
Ma.... Se alla fine Kagome s'innamorasse di un altro? E chi sarebbe???
MIRACCOMANDO! Non perdetevi questa favolosa Saga ( o forse dovrei chiamarla trilogia) dove non mancheranno colpi di scena!
Spero di avervi incuriosito, vi lascio alla mia storia.
Un grande bacio a tutti voi e non scordatevi di lasciarmi qualche recensione Mi raccomando! Saluti dalla vostra Eriet ( Kagome 95)
Genere: Comico, Parodia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'High School Loves'
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Story Notes:

ATTENZIONE: QUESTA FAN FICTION NON INTENDE IN ALCUN MODO ISTIGARE I LETTORI A FUMARE, USARE DROGHE, ASSUMERE CERTI TIPI DI ATTEGGIAMENTI O QUANT'ALTRO. NELLE VICENDE NARRATE RASSICURIAMO CHE NESSUN PERSONAGGIO è STATO MALTRATTATO DALL'AUTRICE ( fatta eccezione di Kikyo che non la sopporto...). QUALSIASI RIFERIMENTO A EVENTI, FATTI O PERSONE REALMENTE ESISTITE E' PURAMENTE CASUALE.
Saluti By Eriet

 
 
 
 
 
 
 
Finalmente un altro giorno stava per cominciare. Precipitandomi giù dalle scale del tempio raggiunsi i miei amici  che mi aspettavano con impazienza.
“ buon giorno!!!” esclamai felice arrivando in fondo alla scalinata.
“ Mai una volta che fossi puntuale” soffiò Inuyasha con le braccia incrociate.
“ S-scusami ma ieri ho dormito poco “ risi nervosamente grattandomi la nuca. ‘ e non era neanche colpa mia..’ pensai guardando alla mia sinistra.
“ tutto bene?” chiese il mio ragazzo preoccupato.
“ si, certo che si!” esclamai facendo finta di nulla. “ ma su andiamo che è tardi!!” lo trascinai via con me.
“ ehi!! Aspettaci!” mi ammonì Sango mentre tutti gli altri cercavano di raggiungerci.
“ Guardate, l’autobus” disse d’un tratto Myoga vedendo il grande automezzo di metallo dietro di se.
“ ottimo!” Ci fermammo alla fermata tutti quanti e per un pelo il povero Guru degli Otaku riuscì a salire nel bus.
“mamma mia che fatica “ si sedette su uno dei sedili stremato.
“ avanti! Oggi sarà una splendida giornata “ sorrisi felicemente donando un po' di ottimismo.
“ Speriamo…” sospirò Sango abbracciata da Miroku.
“ tranquilla, tesoro mio” gli accarezzò i capelli , per una volta stava facendo la persona per bene.
“ non so un cavolo di Fisica!!” lo strangolo agitandolo a destra e a sinistra.
“ Amore, non è colpa mia” cerca di dire mentre lentamente divenne blu, poi viola e in fine svenne.
“ stai zitto!!” urlò contro al povero ragazzo privo di sensi. Prima o poi l’avrebbe ammazzato sul serio.
Sedendomi su uno dei sedili sperai solo che sarebbe andato tutto bene quel giorno. Sospirando ripensai al giorno precedente: al mio rapimento e a quelle situazione così imbarazzate in camera di quel demente. ‘ahh!! Kagome non ci pensare!!’ mi sentii avvampare e scossi la testa sperando di far uscire quelle  disgustose immagini dalla testa.’ Quel pazzo!!’ urlai mentalmente stringendo un pugno. Lo volevo uccidere ! Era colpa sua se mi ritrovavo qui sperando che nessuno sapesse di ieri. Non ero il tipo di tenere dei segreti e in special modo con Sango e Rin… Ma sapevo bene che non avrei potuto raccontare di essere stata a casa di Sesshomaru! Neanche io lo accettavo, figuriamo loro!!  Ispirai a gran polmoni cercando di calmarmi ‘ non che infondo mi sia trovata così male a stare con lui…’ riflettei guardando fuori dal finestrino. In fin dei conti avevo passato una bella giornata.
 Dopo quel battibecco, ci dirigemmo in salone. Bussò alla porta un ometto tozzo, bassino e cicciottello con in dosso una strana divisa blu.Scopri poi che era il portiere personale di quel pallone gonfiato. Jacken, così si chiamava, aveva bussato per riferire di aver licenziato il cuoco. Era un tipo molto gentile con Sesshomaru anche se lui lo trattava peggio di una pezza da piedi. “io vado, dunque”  fece per uscire senza essere neanche accompagnato alla porta.
“ arrivederci” lo salutai con la mano con quel cafone del suo principale sedersi nel divano bianco.
“ si, ciao Jacken” disse distrattamente guardando un paio di fogli che aveva tra le mani.
“ Arrivederci a lei signor Taisho “ fece uno sfavillante sorriso appena dietro la porta. “ signorina” abbasso appena il capello in saluto per chiudere la porta. Non approvavo il comportamento di Sesshomaru. Anche se era un suo dipendete non aveva il diritto di trattarlo come fosse feccia. Senza pensarci glielo feci notare ma com’era prevedibile se ne fregò altamente. D’un tratto lo vidi con in mano un quaderno. Di per se mi sembrava conoscente e poi compresi che era il mio.
“ ehi!! Fermo!!” cercai di strapparglielo dalle mani ma mi fermo mettendomi una mano su la fronte.
“ che sarebbe?” mi domandò lui senza smettere di leggere.
“ sono appunti e miei pensieri personali!” glielo sfilai dalle mani con rabbia. Come diavolo si era permesso di toccare le mie cose??

“ ho visto” poggiò la sua testa nella mano molto annoiato “ ma non si capisce niente “ disse schietto cercando di decifrare la mia scrittura.
“ fatti i fatti tuoi insomma!” prendendo il quaderno voltai il mio viso dall’altra parte.
“ e dimmi a che anno sei?” mi domandò lui incuriosito. Gli spiegai che ero al 4° anno e non capii tutto il suo interesse per il programma scolastico.  Non ricordavo neanche come ero finita a spiegargli i primi argomenti di fisica spiegati dal professore Meyer.
“ interessante “ osservava le formule con accuratezza. Forse l’aveva fatto solo per cortesia ma non mi dispiaceva parlare di qualcosa di diverso.

“ io adoro la filosofia, spero che quest’anno sia facile come quella del 3° anno “ gli spiegai le mie preoccupazioni.
“ te la caverai “ disse quello stupido facendomi sorridere, ogni tanto era anche gentile.
“ o mio dio, sono già le 9!” guardai l’orario del telegiornale.
“ avanti, ti accompagno a casa.” Seccato si alzò dal divano prendendo 2 caschi da quello che sembrava un camerino.
Scendo con l’ascensore mi spiegò che la scuola non era mai stata per lui e quindi non l’aveva finita. Così, sdrammatizzando, scherzai dicendogli “ se mai ti rivenisse voglia di studiare, ti darò una mano “ rissi facendogli un occhiolino.

“ lo terrò a mente “ sorrise uscendo dall’ascensore.
Pochi minuti più tardi, a cavallo di quel bolide nero, arrivammo a casa mia. Era ormai buio, togliendo il casco lo ringraziai di tutto cuore.

“ bene, devo andare “ mi voltai salendo su per le scale con un sorriso su le labbra, non so perché mi sentii di buon umore. ” Buona notte Sesshomaru” gli urlai dalle scale salutandolo con la mano.
“  Notte ragazzina” abbassò la visiera per sgommare via. Già… era scomparso esattamente com’era apparso..

“Kagome, tutto bene?” Una voce spezzò i miei pensieri. Tutti i miei amici mi guardavano con aria dubbia.
“ che avete da fissarmi?” domandai piena d’imbarazzo.
“ niente improvvisamente ti si sono arrossite le guancie” tocco i mie zigomi Sango. “ e avevi lo sguardo nel vuoto” mi spiegò guardandomi attentamente “ non avrai mica la febbre?” mi tocco la fronte.
“ma che febbre e febbre!? Sto benissimo!!” l’allontanai da me “ e non sono una bambina!” esclamai sentendomi stupida.
“ O-Okay” balbettarono tutti molto perplessi. Avevo attirato l’attenzione di tutte le persone del autobus. Non era da me comportarmi in quel modo e lo sapevo. A testa bassa, mi sedetti nuovamente al mio posto.
‘ MALEDETTO SESSHOMARU !! è SEMPRE COLPA TUA!!’urlai mentalmente proclamando vendetta tra quell’imbarazzante silenzio. Scendendo dal bus mi ripromisi di non pensare più a quel pazzo-psicopatico. Era appena suonata la prima campanella della scuola e stavamo camminando per il cortile . Miroku stava discutendo sul fatto che il nuovo allenatore era uno deficiente completo.
“ sii!! Ti ricordi Inuyasha?” chiese all’amico fermandosi “ Ehi tu” imitò quel omone tutto muscoli “ solo le mammolette saltano in quel modo” indicò Inuyasha imitando uno strano tic all’occhio sinistro.
Scoppiammo tutti a ridere di gusto. Era davvero buffo !! Improvvisamente tra le risate di tutti noi un rombò di motore impazzò per tutto il cortile. D’un lampo capii di chi si trattava, quella benedetta moto nera entrò nel cortile dirigendosi a tutta velocità verso di noi. Miroku voltandosi vide il bolide e si buttò  verso la sua sinistra spaventato a morte. Tutti gli altri si erano messi dietro di me. Non mi spostai di un millimetro , tanto sapevo che si trattava di quel cretino patentato. Senza paura lo vidi fermarsi con una sonora frenata a qualche centimetro da me. Rimasi impassibile. Tutti i ragazzi del cortile mi osservarono come fossi una pazza. Togliendosi il casco con nonchalance si sistemò i capelli con un sorriso in volto. “ Buon giorno” mi salutò.
“ ma ti sembra normale attirare l’attenzione sempre di te?” chiesi innervosita e disgustata da quel suo comportamento.
“ mi diverte” ribatté annoiato non dando peso alle mie parole.
“ Tu sei pazzo” risi nervosamente trattenendomi dal tirargli il casco in testa per sfondargliela..  
“ non dimentichi qualcosa?” mi domandò avvicinando il suo viso al mio.
“ ciao sbruffone” arrossi incrociando le braccia per guardare alla mia sinistra.’ Pallone gonfiato mentalmente ritardato’ gli dissi mentalmente.
“ brava, ragazzina” disse scendendo dalla moto.
“ Sesshomaru, ma che ci fai qui si può sapere!?!?” ringhiò Inuyasha mettendosi davanti a me.
“ ma come non lo sai?” sorrise poggiandosi alla moto. “  mi sono iscritto in questa scuola “ concluse guardandolo divertito.
“ che cosa?” rispose Inuyasha “ m-mi prendi in g-giro?” balbettò spaventato.
“ affatto, sono un nuovo studente di questo istituto da oggi “ gli spiegò il fratello maggiore.
“ m-ma” cercò di dire ma era fin troppo confuso.
“ farò il 4 anno “ proseguì chiudendo gli occhi seccato “ come sai bene, il tuo amato fratello maggiore, ha lasciato la scuola prima di prendere il diploma “ cercò di fargli capire “ e adesso ho deciso che mi è venuto voglia di ricominciare  a studiare” sorrise ad Inuyasha. Subito pensai che fosse una cosa davvero ammirevole, forse ero stata persino io a istigarlo a riprendere gli studi, ma al mio ragazzo la cosa non piaceva affatto.
“Mi chiedo come mai hai tutta sta voglia di finire la scuola” sibilò più sospettoso che mai.
“ caro fratellino, ho le mie ragione” affermò gelidamente. Si stava creando sempre più tensione tra i due e la cosa non mi piacque affatto.
“ che bello” spezzarono il silenzio le mie 2 migliori amiche con quei maledetti sguardi a forma di cuoricino. Il virus ormonale aveva colpito ancora!! Per nostra fortuna suonò la campanella obbligandoci a salire in classe. Tra la confusione vidi Miroku trascinare via Inuyasha e Myoga le due ragazze impazzite. Cercando di raggiungerli però qualcuno mi prese per il polso.
“ Kagome” disse quella voce conoscente facendomi voltare verso di lui. “ Potresti accompagnarmi dalla preside?” mi domandò Sesshomaru fissandomi i suoi occhi d’orati.
“b-be non so..” balbettai non sapendo che fare, non volevo mettermi nei guai  e poi che avrebbe detto Inuyasha? “ sai cm’è le lezioni stanno iniziando “ sperai che capisse che non era il caso...Ma...
“ se non fosse qualcosa d’importante non te lo chiedere “ insistette liberandomi dalla sua presa. Non sapendo che fare mi maledii mentalmente per essere scappata su per le scale.
“ e va bene!” soffiai esausta “ poi ce lo spieghi tu ai professori” incrociai le braccia infastidita.
“ molto bene” cavalcò la sua moto “ che aspetti, Sali” mi ordinò lasciandomi il suo casco.
“ Okay!”esclamai odiandolo sempre più, mica era un cane! Sedendomi dietro dietro di lui quel farabutto schizzò verso il retro della scuola. “ non correre!!” lo supplicai stringendomi a quel pazzo che non sapeva guidare!!!
   
 
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