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Autore: MaryElizabethVictoria    17/02/2014    0 recensioni
Harry Potter è tornato, Hermione Granger ha paura, Ron Weasley è impazzito, Draco Malfoy non è sconfitto, qualcuno che abita il castello di Hogwarts ha un piano e strani eventi cominciano ad accadere intorno a vecchi e nuovi protagonisti.
Può essere letta come seguito di 'Photograph' oppure come storia a sè...buona lettura!!!
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nota Autrice:ehm salve a tutti!come a volte inspiegabilmente capita ritrovo sul pc dei brani di una vechcia storia che avevo preso a scrivere qualche anno fa, per cui mi sono detta 'perchè no? già che ci sono li pubblico insieme al resto, giusto in caso a qualcuno interessi ancora per quanto improbabile  e insensato sia' e spero a una degna conclusione...il risultato è quanto segue:


La ferita alla caviglia scomparve in pochi giorni, grazie alle cure congiunte di Adrian e d Hermione. I suoi nuovi sospetti su Arya invece no. Harry si era aspettato diverse volte dopo quell'episodio che sarebbe venuta da lui per spiegargli ciò a cui aveva involontariamente assistito, invece niente. Arya si comportava ancora con ostentata normalità e più passava il tempo  meno  lui si sentiva incline a concederle il beneficio del dubbio.

Le vacanze furono molto meno divertenti da quel momento in poi, in casa si respirava l'atmosfera pesante del sospetto. Naturalmente da quel punto in poi le cose potevano solo peggiorare.

Successe il giorno di Natale, allo squillare del campanello, il padrone di casa non decise imprudentemente di andare ad aprire. Come lo fece fu atterrato da un poderoso gancio destro, una furia rossa si avventò su di lui infierendo coi più disparati insulti.

-Tu... vigliacco... tu, traditore...come hai osato fare questo a mia sorella...

- Ron! Ron!Calmati! Basta!- strillò Hermione, attirata lì dal fracasso.

-Come hai potuto... Ginny mi ha detto tutto... non ti vergogni?- continuò ad inveire mentre si rotolava sul pavimento col suo ormai ex migliore amico.

- Ron , posso spiegare...- rantolò Harry - io non...

-Ma che succede qui?- lo interruppe una voce femminile.

Anche Arya, Draco e Adrian  li avevano raggiunti dopo aver sentito le grida acute di Hermione e adesso fissavano Ron con sgomento. Il ragazzo aveva un aspetto terribile con la barba incolta e gli occhi folli d'ira,  fulminò praticamente con lo sguardo Arya  non appena se la trovò davanti.

-Quindi è lei quell'altra...Ginny aveva ragione, davvero una insignificante sgual...

Non riuscì a terminare la frase perchè al solo sentir rivolgere un mezzo insulto a sua cugina Adrian aveva prontamente tirato fuori la bacchetta e  lo aveva colpito con uno schiantesimo, senza immaginare che Draco stava per fare la stessa cosa. Il risultato dei due incantesimi fu talmente forte da spedire il malcapitato direttamente dall'altro capo della stanza.

Hermione si precipitò a soccorrerlo, scavalcando tra l'altro il corpo di Harry ancora ansimante sul pavimento.

-Harry, ti senti bene?- domandò invece Arya, avvicinandosi a lui preoccupata.

Harry preferì ignorare la domanda, accettando invece la mano di Draco che lo aiutò a rialzarsi.

- Adrian Hardgraves - si presentò il professore, con niente di più che fredda cortesia- Spero nessun rancore per lo schiantesimo.

-Va all'inferno!

- Ron!- Hermione si mise davanti ad Adrian - Adesso vedi di calmarti. Non puoi pensare di presentarti qui e...

-Io sono calmo- ringhiò il rosso- non sono io che se ne va in giro a schiantare la gente!

- No, tu stavi solo cercando di strangolare Harry!- gli rinfacciò Arya- E ad ogni modo chi diavolo sei?

-Nessuno- sottolineò Draco, che l'aveva affiancata con fare protettivo - solo quel Weasley di cui ti parlavo...

Ron non gradì per niente il commento e si mise a  cercare tra le pieghe della veste la sua bacchetta.

-Guarda Malfoy di non  metterti di mezzo... e comunque che diamine ci fai qui?

-E' qui perchè l'ho invitato io- tagliò corto Harry - E Ron, non è come pensi, se vuoi posso spiegarti tutto.

Ron si immobilizzò come se avesse bisogno di elaborare quella notizia. Dal suo punto di vista era come assistere alla realtà rovesciata. 

Come mai Harry avrebbe dovuto invitare proprio Malfoy, il suo nemico di sempre, per le vacanze di Natale?

Era forse lo stesso Harry Potter per cui Ginny aveva trascorso le feste a piangere nella sua stanza alla Tana? Perchè vari segnali lo avvertivano che il suo migliore amico era decisamente impazzito. Non solo, adesso tutti lo fissavano come se fosse lui ad avere torto! Anche Hermione sembrava avercela con lui, mentre stava palesemente prendendo le difese del tizio che l'aveva schiantato...

-Hai scaricato o no mia sorella davanti a tutta la scuola per metterti con Miss Ossigenato?- sospirò Ron incredulo- Si o no?

-No!Cioè, in realtà c'è stato un grosso equivoco...- Harry prese quindi a  raccontare gli eventi di quella notte come aveva già fatto in precedenza con Hermione.  Se la ragazza alla fine del racconto aveva almeno cercato di capirlo e di essergli solidale,  Ron sembrava ben lontano dalla comprensione, anzi era più che mai deciso a difendere l'onore di sua sorella.

-Bè,Harry, grazie di avere preso le mie difese prima- commentò Arya sarcastica.

-Non so di che parli- si difese lui, senza troppa convinzione.

Sperava di cavarsela andando a vedere come stava Hermione, ma la ragazza gli bloccò la strada parandoglisi davanti, le mani sui fianchi e lo sguardo minaccioso.

-Non è solo per oggi... Tu mi stai evitando già da tempo, ammettilo!

-Io? Ma che cosa dici?!- mentì spudoratamente Harry , lo sguardo basso e quasi colpevole.

In cuor suo sapeva che era tutto vero: da quello strano episodio aveva sempre più o meno coscientemente cercato di evitare Arya.

 Ci aveva ripensato giorno e notte .

Non si era sbagliato: l'aveva sentita davvero parlare con qualcuno che però era scomparso non appena era entrato. La ragazza continuava a sostenere di essere stata sola là dentro, ma mentiva. E che ragione avrebbe potuto avere per mentire se non gli stesse già nascondendo qualcosa?

-Harry... guardami...per favore!- questa volta più che arrabbiata sembrava veramente disperata.

Lui fece quello che chiedeva, la fissò dritto negli occhi e vi lesse tutta la sua ansia e il suo turbamento, ma non era abbastanza.

-Mi dispiace...ma devo sapere se mi posso fidare di te- le disse in tono fermo, anche se ciò che chiedeva lo faceva soffrire- Devo sapere se mi hai detto tutta la verità.

-Non chiedermelo...- mormorò Arya- ... non posso. Non potresti capire.

-Bene, se è così che la pensi- Harry le voltò le spalle, imponendosi di camminare normalmente senza voltarsi indietro.

 

  
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