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Autore: Vanel    17/02/2014    4 recensioni
John, il classico ragazzo che vedrai una notte per poi non rivederlo più.
John, che il giorno dopo ti avrà già dimenticata.
John è il classico ragazzo che tu odierai per averti intenzionalmente dimenticata.
Ma John non era il ragazzo di una notte e via invece, John non faceva finta di non ricordarti.
John era malato di una rarissima malattia:Dopo aver anche solo sfiorato le tue labbra, John non ricorderà più niente di te, neanche il nome.
"Dopo l'ennesima serata passata con gli amici, John cercherà qualcuna con cui passare la notte.
Jen (Abbr. di Jenessa) entrerà nella sua camera.
E senza volerlo, Jen entrerà anche nella sua vita."
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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John lo stronzo, Jen la seria
Non odiarmi se ti dimentico
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Leggila ascoltando...
"HeartBreaker" di Demi Lovato o "Parfume" di Britney Spears 



I
n contemporanea alle lamentele dello stronzo con l'amico per il rifiuto, Jen aveva altro su cui lamentarsi.
Il cellulare stava squillando, le era arrivato un messaggio su whatsapp:
Mike, il suo ragazzo, stava amoreggiando con una biondina, era un video.
Jen lo vide e non proferì parola per una manciata di minuti.
Mostrò in silenzio il video a Danila, la sua migliore amica.
-"Jen, vuoi tornare a casa?"
-"No, io...io devo vendicarmi"-Disse mandando giù un altro sorso di vodka.
-"E come credi di farlo? Non fare cazzate!"
-"Prima c'era un ragazzo che ci provava con me, vado da lui, limoniamo un po' e tu ci filmi"
-"Furoi discussione! Non devi abbassarti ai suoi livelli!"
-"Ho detto che lo faccio, tu non mi comandi! Ok?"
-"Hai bevuto troppo, torniamo a casa"
-"Posso fare quello che voglio? La vita è mia! Sei mia amica fino a prova contraria"
-"Jen io...oddio e va bene! Fai questa cazzata! Ma poi non dire che non ti avevo avvertita! Una cosa veloce..."
Jen si dirigeva dallo stronzo che già la guardava con tutta l'aria di uno che voleva vendicarsi per la sua acidità prima.
Volevano vendicarsi.
Accordo perfetto.
-"Sai John, ti va di parlare?"
-"Cambiato idea occhi gialli?"
-"Mmh forse! Ho fatto una...ehm...scommessa con quella ragazza lì, oh quella con i capelli ricci e biondi"
-"Volete fare un threesome? D'accordo"
-"Tri..che? No devi solo baciarmi"
-"Ahahah, io non mi limito a dei baci, se ti bacio potrei dimenticarmi di te"-Restò un po' vago
-"E cosa vuoi?"
-"In camera mia, non appena finisce la festa, abito proprio nella villetta affianco"
-"Scordatelo! Non sono una puttana! Cosa ti costa?"
-"Non intendevo quello, anche se dubitavo che tu fossi d'accordo, i baci non fanno per me bambolina"
-"Non chiamarmi così idiota! Maschilista! Sai che noi ragazze abbiamo dei diritti? E tu li riduci tutti...quelli come te mi fanno schifo!"
-"Parli tu! Ti sembra normale chiedere alla gente di limonare?"
-"E a te di scop..."
-"Ehi, non sei più un'adolescente in calore, o forse lo sei? Non dovrebbe farti strano pronunciare quella parola! Che me ne faccio di un bacio?"
-"Sarò anche molto ubriaca però ho un minimo di buonsenso che mi frena dal darti uno schiaffo"
-"Fai pure"
Jen con l'eleganza di un elefante dentro un negozio di porcellana tornò dall'amica, ancora più furiosa di prima.
John se la rideva, cosa facevano le ragazze pur di baciarlo? Era tutta una maledizione, il bacio che tutte volevano ma che era pericoloso.
Per il momento, Jen era una delle tante ragazze che lo volevano, ma era una questione temporanea.

Mentre John stringeva nella vita una biondina un po' svampita, continuava a guardare quella tigre con cui aveva appena parlato.
Aggressiva, solo per un bacio.
-"John, posso venire nella tua camera stasera? Sai anche se ci siamo appena conosciuti io sento che tu sei quello giusto"
-"No, Simony, stanotte avrò di sicuro delle visite"-Rispose il ragazzo continuando a guardare Jen
-"Non mi chiamo Simony, ma Symphony! Però tu puoi chiamarmi.."
-"Senti, un'altra sera baby, ok?"
-"Va-va bene, John"
Tornando a Jen, guardava continuamente il ragazzo che le aveva appena proibito un bacio.
Non era male come ragazza, ma a lui evidentemente piacevano solo le biondine(e guardava la ragazza che aveva tra le sue braccia).
Stronzo, bastardo, ecco come lo definiva, e da quella sera, avrebbe odiato le biondine.
Ma quello sguardo così fastidioso, la continuava a fissare.
-"Cazzo vuole!?"-Pensò a voce alta
-"Ma chi?"
-"Quello che mi guarda.."
-"Jen gli hai chiesto di baciarti e non sai neanche come si chiama"
Jen restò in silenzio, non le andava di discutere, era già fin troppo scossa dopo quel video.
Le due ore passarono, Jen stava per tornare a casa ma poi lasciò l'amica restando un po' vaga.
Doveva sfogarsi.
Non le importava essere una delle tante galline.
Doveva pagarla Mike.
Bussò alla villetta affianco alla discoteca, proprio la casa del bastardo.
-"Chi si rivede"-Rispose John, voleva fare il figo, ma era sorpreso anche lui.
Jen non rispose ma avanzò.
-"Subito, signorina"
Jen entrò dentro la casa, ma se ne pentì subito.
No, Jen non era la ragazza con cui potevi passare la notte per poi non rivederla più.
Jen era sveglia, intelligente.
Jen non era mai stata una folle, beveva poco, ma quella notte aveva dato i numeri.
Non avrebbe saputo riconoscere neanche i suoi genitori..
-"Calmati, o finirai per rompere le mattonelle"
-"Io cammino come voglio"-Rispose Jen 
-"Nessuna ragazza è mai venuta a casa mia con l'espressione in viso che hai tu! Mi puoi dire che cazzo sei?"
-"Una persona che vuole dimenticare!"-Quasi mormorò, era arrabbiata, ma la sua testa era troppo annebbiata dall'alcool per sapere cosa stesse facendo.
Jen si era seduta sopra il letto di John, stava veramente per commettere quella grande cazzata?
Solo per vendicarsi del suo fidanzato? Vendicarsi di uno stronzo facendosi un altro stronzo?
-"Dimmi Jen, una ragazza così intelligente come ci è arrivata a casa mia?"
-"Come scusa?"
-"Di solite, tutte le tipe che mi ritrovo nel letto, sono gallinette, non ci vuole molto per convincerle, ecco, a questo punto loro sarebbero state già in reggiseno. Sei ubriaca, lo vedo, anche perchè fino a due ore fa non mi avresti neanche dato il tuo numero, che hai fatto?"-Sembrava quasi premuroso, lui, John lo stronzo era premuroso con qualcuno?
-"In effetti non so neanche io perchè sia qui, so solo che voglio dimenticare"
-"Cosa?"
-"Un tradimento, è finito l'interrogotorio...interroga...torio?"
-"Senti Jen, non posso sopportare questa idea..."
Jen non rispose e si distese sul letto.
John si allungò sopra di lei lasciandole qualche bacio sul collo anche se un po' insicuro, per la prima volta lo era.
Jen chiuse gli occhi, Jen si fece scappare qualche parola di troppo, tormentata, era tormentata:"Mike","Mike"
John si bloccò di colpo e si alzò.
Chi era Mike? Lui non di certo.
-"Quindi è lui che ti ha tradita? Che ti ha indotto a bere tanto?"
-"C-cosa? Cosa ho detto?"
-"Abbastanza per farmi capire che non voglio essere usato"
-"Mike mi ha messo le corna, amoreggiava con una..."
-"Ci sei rimasta male?"
-"Che domande! Ovvio che si"
-"Non eri innamorata di lui. L'amore è quando è reciproco, se lui ti avesse amata, beh lo sappiamo tutti...."
-"Tu cosa ne sai dell'amore!?"
-"So che va evitato, ti fa diventare ubriaco a vita, non ragioni più, e finisci a letto con uno sconosciuto.."
-"Hai ragione, ma io...io ero innamorata, e anche lui...sembrava che lo fosse"-Jen stava per piangere
-"E che intenzioni hai? "
-"Io...deve pagarla...
-"Faresti del male soltanto a te stessa venendo a letto con me." Restò vago
-"Come fai a ragionare così lucidamente se sei ubriaco!?"
-"Non sono ubriaco, ma è da tanto che non faccio una conversazione che non parli di tette o...ah scusa, sei una ragazza..."
-"Devi avere amici molto intelligenti allora. E non hai un'amica? Pensi che le possano piacere questi argomenti?"
-"No, le ragazze non diventano mie amiche, con loro ho altri progetti"
-"Fai schifo"
-"Sono sincero, e poi le dimentico tutte"
-"Dunque domani non mi ricorderai"
-"Se voglio"
-"Perchè sei sempre così vago?"
-"Mi piace il mistero, e sia chiaro, io le ragazze non le uso, sono loro che vengono di spontanea volontà da me, la maggior parte delle volte cerchiamo la stessa cosa"
-"E perchè me lo stai dicendo?"
-"Perché io non sono superficiale""
-"Oh wow, ahaha, e lo stai dimostrando ad una stupida ragazza col cuore spezzato e suuuper ubriaca"
-"Non bere mai più, quelle come te l'alcool le rovina"
-"Cosa cerchi tu quando vai a letto con le sconossiute...sconosciute?"
-"Forse la stessa cosa che cercavi tu stasera, ma non ha importanza, qualcuno ti sta cercando"-Disse indicando il cellulare di Jen che squillava.
-"Lei è l'amica della scommessa?"-Chiese leggendo il nome 'Danila' sul display e riconoscendola dalla foto.
-"S..si"
-"Rispondi, devi tornare a casa e dormirci su"
Jen annuì senza troppa convinzione e lasciò un messaggio vocale a Danila.
"Aspettami fuori la discoteca, torniamo a casa"

Jen stava riprendendo le sue cose, si sentì umiliata.
La sensazione di ebrezza data dall'alcool stava svanendo, adesso provava solo vergogna.
Come se fosse stata messa a nudo.
John doveva aver notato il cambio di atteggiamento di Jen, proprio perché si alzò e le disse:
-"Vieni qui, vicino a me"-Jen si avvicinò nonostante non sapeva cosa volesse fare, ma c'era qualcosa che attirava Jen tra le braccia di John, un profumo, un ricordo, una sensazione di protezione.
John voleva baciarla, ma non come faceva con tutte, voleva baciarla solo per sapere che sapore avessero i baci veri, ma John, John non voleva dimenticarla.
John la strinse a se.
Capiva Jen, e capiva anche che quello non era il suo mondo, era come un pesce fuori d'acqua.
Una ragazza per bene che si è rovinata per amore.
Non era stato così dolce con nessuna ragazza.
John le lasciò un tenero bacio sulla fronte per poi sussurrarle delicatamente:-"Stammi bene, non ti dimenticherò, tu non odiarmi"
Jen era confusa, lo guardò per poi ammiccare un piccolo sorriso.
Jen andò via dalla camera, Jen andò via dalla casa.
Non avrebbe perdonato Mike, e dopo quello strano incontro, che forse non si sarebbe mai perdonata, si sentì in balia dell'oblio.
Una ragazza tanto seria finita nel letto dello stronzo John.
Un ragazzo tanto stronzo che aveva trattato con dolcezza la seria Jen.

Di sicuro quel sabato nessuno lo poteva dimenticare, e di sicuro, i due erano destinati a rivedersi.

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Chiarimento linguistico-discorsivo:
Nei discorsi ci sono termini che in Italiano tecnicamente non risultano corretti, però ho pensato fosse opportuno utilizzarli poiché fanno parte del gergo colloquiale ed essendo comunque una storia che parla dei noi (giovani), il discorso può essere reso più realistico solo usandoli.

PS2: In questo capitolo altri errori grammaticali sono dovuti alla pura espressione, ovvero di una ragazza ubriaca che non sempre azzecca le parole. 
 

"Due mondi opposti che però si incontrano.
Uno per follia, uno per abitudine.
John non ha voluto dimenticare Jen, ma Jen con molta probabilità vuole dimenticarlo dopo aver infranto le regole.(O forse vorrà rincontrarlo?)
I fatti narrati sono accaduti tutti sotto i miei occhi, io da narratrice esterna alla storia, ho visto e sentito tutto.
C'è un ragazzo stronzo che è malato di una rara malattia, se ti bacia ti dimentica.
C'è una ragazza seria che è stata tradita, voleva vendicarsi di uno stronzo andando con uno stronzo.
Perchè a volte, l'unico rimedio per curarsi di una malattia è quello di ammalarsi di un'altra.
Per Jen lo stronzo, per John l'amore."


Salve a tutte! Ho deciso di pubblicare subito il primo capitolo, spero di attirare l'attenzione di un po di gente, anche perchè ho tante altre storie da continuare, ma mi sto affezionando anche a questa.
Spero vi stia entrando nel cuore, il significato è tutt'altro che superficiale.
Un bacio e grazie per la lettura,

Vanel-
  
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