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Autore: nihaltali99    18/02/2014    3 recensioni
Lena è una ragazza di 16 anni, figlia di uno dei più importanti rappresentanti di Capitol City, nella repubblica di Panem. La sua vita era tranquilla, anzi addirittura ricca di agi e privilegi, mentre nei distretti si moriva di fame! Ma tutto sta per cambiare, i distretti si sono ribellati a Capitol City, hanno vinto la guerra e adesso hanno deciso di realizzare un'ultima edizione degli Hunger Games; ma i tributi non appartengono più ai distretti...
...tutte le certezze che Lena aveva sempre avuto crollano quando scopre che i giochi che ogni anno vedeva in TV potrebbero entrare nella sua vita.
NB: STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi, Caesar Flickerman, Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lena sali' sul palco, seguita dallo stupido applauso di incoraggiamento da parte dei suoi concittadini "Non capiscono che stiamo per morire!?" pensò.
Pat cominciò ad urlare e protestare talmente forte che la dovettero praticamente arrestare "No non fatele del male vi prego!" imploro' Lena, ma dopotutto che potere aveva lei per dare ordini?
Effie estrasse i dodici tributi maschi, tra loro ce ne era uno in particolare che Lena notò "Ethan Wate" lo aveva chiamato Effie, lui era impassibile, nessuna emozione, apparte il disgusto, attraversava il suo viso, perfetto, si ritrovo' a pensare Lena "Ma cosa sto pensando! Basta!" si rimprovero' lei, il ragazzo aveva capelli e occhi scuri, era un po' più alto di Lena, ma a lei non importava, chi sa per quale motivo lo riteneva bellissimo.
Di solito i tributi venivano divisi in coppie, un maschio ed una femmina per ogni distretto, ma quell'anno, essendo tutti di Capitol City, le coppie furono estratte a caso "Ethan Wate e Lena Duchain" annunciò Effie come ultima coppia, Lena arrossi' fino alla punta delle orecchie "Ma che diavolo mi è preso!?" pensò con rabbia, Ethan le si avvicinò "Be' sembra che siamo in coppia insieme" disse sorridendo, lei abbassò lo sguardo "Si siamo insieme!" si affrettò a rispondere.
Li portarono in varie stanze separate per dargli l'occasione di salutare un'ultima volta i loro cari. Pat non venne, la trattenevano in una stanza come se fosse pazza "lasciatemi andare! Voglio dirle addio!" gridava, ma a nessuno importo' nulla.
La madre di Lena, Laila, venne a salutarla, piangeva e l'abbracciava con forza stringendola a se "Mamma ti prego! Non piangere! Non lasciarti andare!" Laila le diede un bacio sulla fronte "scusa amore mio! Hai già paura e io te ne metto di più" disse provando ad abbozzare un sorriso, poi una guardia ribelle entrò "Tempo!" esclamò e trascinò via Laila dalla figlia "ti voglio bene" le disse prima di sparire dietro la porta "Anche io!" le gridò per paura che non la sentisse.
Pensava che a questo punto non venisse più nessuno, ma sorpresa vide la maniglia della porta girare ed ancora più sorpresa vide entrare suo padre, ammanettato e seguito da un soldato ribelle che gli teneva il fucile puntato contro. A Lena era quasi venuto da piangere, in 16 anni non aveva mai fatto niente per lei, non l'aveva neanche mai considerata, le parlava con tono di sufficienza e non l'aveva mai guardata negli occhi, adesso invece la fissava, finalmente, con amore.
"Per favore almeno posso dire addio a MIA FIGLIA senza quel coso puntato addosso e magari in privato" disse suo padre arrabbiato con la guardia, il soldato guardò la ragazzina "Ah! Al diavolo! Non può scappare! Devo lasciarli soli!" pensò, poi si voltò verso il prigioniero "D'accordo! Ma non sognarti che ti tolga le manette!" disse e se ne andò sbattendo la porta. Lena era ancora sconvolta per quelle due paroline che suo padre aveva usato "MIA FIGLIA" non l'aveva mai chiamata in quel modo "Lena...io so che non sono stato un buon padre per te" inizio' e già cominciava a rigirarsi le mani con fare nervoso "No è diverso! Non ci sei mai stato!" gli rinfaccio' lei e lui abbassò lo sguardo "Lo so! E mi dispiace, non pretendo che tu mi perdoni, sarebbe impossibile...vorrei solo dirti che nonostante tutto...io ti voglio bene! È che avevo paura, non avevo idea di come ci si dovesse comportare! Non sapevo come essere un padre per te! Sono un vigliacco! Lo so e non ho scusanti, ma dovevo dirtelo prima di morire, perché dopo tutta questa storia mi uccideranno!" Lena non sapeva cosa dire, avrebbe voluto insultarlo e dirgli quanto lo odiava per non averla mai trattata come una figlia, ma aveva solo quell'occasione per vederlo, così lo abbracciò "Ti voglio bene PAPÀ, anche se non te lo meriti!" lui sorrise e la strinse a se "Anche io te ne voglio e tanto! FIGLIA MIA!" in quel momento entro' la guardia "Tempo!" disse autoritaria e lo trascinò fuori con il fucile puntato, lui le sorrise un'ultima volta e lei ricambio', si sarebbe tenuta quell'ultimo sorriso nel cuore per sempre.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciauuuuu! Eccomi qua con il nuovo capitolo! Un po' triste alla fine, ma spero vi sia piaciuto lo stesso! ;) Comunque i nomi dei due protagonisti sono tratti dal libro Beautiful Creatures, ovvio solo i nomi! La mia Lena non ha nessun potere e non ha a che fare con la magia! ;) be' allora vi aspetto al prossimo capitolo e vi invito a recensire! :)
  
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