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Autore: HACHIKOxx    19/06/2008    6 recensioni
Rukia si è finalmente accorta di essere innamorata di Ichigo, ma qualcosa di molto più grande blocca i suoi sentimenti, un segreto che le impedisce di essere felice
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SECONDO CAPITOLO

 

 

Non avrei mai voluto pensare che l’amore esistesse realmente...

 

 

Quell’abbraccio, così caldo, così forte, così bello mi lascio senza parole, i miei occhi si sbarrarono e il mio cuore batteva così forte che anche Ichigo poteva sentirlo.

Avrei tanto voluto che quel momento non finisse mai.

La luna era ancora la, immobile a guardarci in tutta la sua bellezza, mi sentivo come un fiore di primavera appena sbocciato.

Ichigo si allontanò da me e mi guardò fisso negli occhi, i suoi erano bellissimi, si riflettevano nei miei.

Incominciò ad avvicinarsi lentamente a me, il suo volto era sempre più vicino, ebbi un brivido e poi mi scansai violentemente, lui rimase perplesso quasi esterrefatto.

Non credevo che mi sarei mai scansata a un suo bacio, quel momento che tanto aspettavo si era trasformato in un incubo, ero imbarazzata, confusa.

Scesi dall’armadio e scappai dalla finestra, lasciando Ichigo da sola, forse non ero ancora pronta ad amare qualcuno, non ero pronta a queste emozioni così intese e sconosciute.

L’amore, qualcosa per me ancora misterioso, si ha sempre paura di tutto quello che è estraneo a noi, io non credevo davvero che esistesse.

Scappando da sola, mi tornarono in mente mille pensieri, il volto di Ichigo e la mia quasi morte per colpa della persona che mi mise al mondo.

Volevo così bene a mia madre, mi ricordo ancora il giorno in cui mi lasciò sola.

Era inverno, una candida notte d’inverno, la neve che cadeva, le persone che chiacchieravano fra loro, i bambini che prendevano le mani delle loro madri, tutto era così gioioso, tutto per me era così triste.

 

 

Non è bello ciò che è bello ma, è bello ciò che piace.

Perché per le persone la bellezza esteriore è così importante?

Quella passa col tempo mentre l’animo rimane invariato.

 

 

Mia madre era una donna dolce e generosa, lei mi insegnò a essere forte e non arrendermi mai.

Era bellissima con i suoi capelli neri e i suoi occhi verde smeraldo, desideravo intensamente un giorno diventare come lei.

Quando ero piccola volevo sempre imparare cose nuove, un giorno decisi di imparare ad andare in bicicletta. Non volevo le rotelline di sostegno, credevo non mi servissero.

Così dopo aver provato, caddi e mi sbucciai un ginocchio, mia madre corse verso di me, io piangevo non riuscivo a smettere avevo paura a risalire su quella bici fino a quando lei mi prese la mano e mi disse “Va tutto bene, può capitare di cadere e farsi male ma, tu devi sempre rialzarti e provare di nuovo!”

Quelle parole sono ancora indelebili nel mio animo, ancora oggi non importa quanto nella vita io possa fallire, riproverò e riproverò fino a raggiungere i miei scopi.

Lei e mio padre erano una coppia felice, mio padre un uomo così onesto e gentile nonostante fosse cresciuto in un paese pieno di corruzione ma, un triste giorno lui morì lasciandoci nel dolore più assoluto.

Mia madre tanto solare e allegra incominciò a diventare cupa e triste, sempre più triste. Passava le sue giornate nel letto a piangere, non mi degnava più di uno sguardo, i suoi occhi verde smeraldo si spensero per sempre.

Di li a poco si ammalò, entrò in depressione e incominciò una lunga serie di terapie e cure.

Il mio dolore era così forte e intenso che mi straziava l’animo e il cuore facendolo a pezzettini.

Alcuni mesi dopo iniziò a riprendersi pian piano, il suo sorriso ritornò a splendere era tornata la donna di sempre ma, il suo cuore stava per cedere, un po’ per colpa delle cure e un po’ per colpa del dolore.

Il giorno di natale mi portò in piazza per ammirare il grande albero luminoso che si stagliava in quello spazio enorme e affollato.

La neve ricopriva i suoi rami e tutto intorno a noi sembrava così puro e candido, ad un tratto mia madre si girò verso di me e mi guardò sorridente dicendomi “Rukia, un giorno capirai il perché di questo mio gesto”

Io non capivo a cosa si riferisse fino a che non estrasse un coltello dalla sua borsa, si allontanò da me di qualche passo, avvicinò la sua mano al petto e si pugnalò il cuore.

Corsi verso di lei, il sangue scorreva inesorabile, piansi e mentre moriva le dissi “Madre, perché l’hai fatto? Non puoi lasciarmi sola come fece mio padre, non puoi… come farò a rialzarmi senza il tuo aiuto?”

Freddo… Gelo… Dolore… Disperazione… Paura…

 

 

La paura, la più grande debolezza dell’uomo.

 

 

FINE 2° CAPITOLO

 

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE

 

Salve a tutti! Grazie per i commenti! Sono felice vi sia piaciuta! Mi dispiace molto se sono un po’ veloce nel scrivere ma, questa è la mia prima fan fiction seria!

Spero di continuare ad appassionarvi e di migliorare il mio tipo di scrittura, so che è molto elementare.

 

Volevo dedicare un commento alle frasi che scrivo durante la fic, queste frasi mi riguardano in prima persona non riguardano solo Rukia, spero che i miei pensieri vi facciano riflettere e pensare.

 

Ringrazio di nuovo per i complimenti e mi scuso ancora se non sono dettagliata nella narrazione, spero di essere migliorata in questo capitolo!

 

Un grosso bacio! Hachiko

 

 

  
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