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Autore: maky8    19/02/2014    1 recensioni
Dalla storia_ L’allenamento di quel pomeriggio fu sottotono per tutti i Grifondoro e finalmente giunse al termine. Con la sera ad Harry venne un forte mal di testa e decise di saltare la cena per poter riposare. "Sono contento che stia bene, chissà cosa ha passato Susan recentemente-pensò entrando tra le coperte- eppure c’è qualcosa che non va con la cicatrice, Voldemort è morto , come può bruciare ancora?"_
Il Prescelto sarà protagonista di una nuova avventura:coraggio e istinto saranno i suoi compagni più fedeli. Perchè in amore e in guerra tutto è lecito. Perchè la Profezia, era solo uno degli ingredienti nel calderone. Perchè la fine, non è ancora stata raccontata.
P.S: Spero di avervi incuriositi, ora però immergiamoci nel mistero dell'avventura e dei sentimenti. Maky
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Capitolo  3



Questo sarà il mio primo giorno di scuola finalmente- si disse Susan indossando la divisa di Grifondoro. Era quasi pronta quando le altre iniziarono a svegliarsi. Scelse un fermaglio e lo sistemò tra i capelli fermando una ciocca che scendeva morbida sul viso sfiorandolo lateralmente. Mentre si assicurava che tutto fosse in ordine, guardandosi allo specchio, la ragazza posò gli occhi sul suo bracciale. Era tutto d’oro bianco ed una pietra azzurra a forma di goccia lo decorava in modo sobrio. Chissà se un giorno potrò toglierlo, chissà se un giorno tutto questo apparterrà al passato.
Passarono diverse settimane e pian piano le foglie si ingiallirono ed iniziarono a cadere. Quella mattina la strega scese in fretta tutti gli scalini che la separavano dalla Sala Grande e dopo colazione raggiunse l’aula di incantesimi. La lezione fu impegnativa e quando Susan aveva riportato quasi ogni parola del professore decise che ne era valsa la pena perché prima della lezione seguente avrebbe atteso un’altra ora e la professoressa Sprite aveva precisato qualche giorno prima che la lezione si sarebbe tenuta all’aperto alla ricerca delle ortiche prudentille sul sentiero per il molo delle barche. Prima che potesse deciderlo si ritrovò di fronte al lago e posò il suo volume di incantesimi tra le grandi radici della quercia su cui le piaceva rilassarsi. Sporgendosi verso l’acqua riuscì a guardarsi per un secondo e rattristata si ritrasse temendo che qualcuno potesse notare l’immagine che l’acqua dava di lei. Si sedette all’ombra riaprendo il libro, ignara dell’ombra che la spiava tra i cespugli del prato, e svenne.  
Quando riaprì gli occhi, Susan si rese conto di non essere più sotto la quercia. Sentì l’odore di umido e la pietra fredda sotto di lei. Era un posto molto buio e probabilmente non era neanche più ad Hogwarts. Provò a muoversi ma era stata immobilizzata, cercò allora un riferimento , un particolare che le chiarisse come fosse arrivata lì, ma non lo trovò.

“Si compia il tuo volere, mio Signore, con questo nutrimento, crescerà forte e potente.” – Percepì una voce maschile, un mantello e una maschera, poi come in un sogno sentì la punta di una bacchetta toccarle la pelle e svenne vedendo un filamento di luce immergersi nella sua pelle.






“Ragazzi non vorrei allarmarvi ma questa notte Susan non è tornata al Dormitorio.” Esordì Hermione in Sala Comune poco prima di colazione. Harry la guardò stupito-“cosa?”

“Mi hai sentita Harry, sono preoccupata per lei, non ci siamo viste per tutto il giorno e neanche a pranzo e a cena era al nostro tavolo. E questa mattina la Signora Grassa mi ha messa al corrente della situazione”- quello era uno dei pochi vantaggi dell’essere prefetto.”Hey, dove vai?”
Ma Harry era già tornato al piano superiore e rovistando nel suo baule prese la mappa del malandrino e se la infilò nel mantello al sicuro da occhi indiscreti. Scese in sala comune e raggiunse Hermione che bisticciava con Ron del  modo inaccettabile con cui aveva indossato la divisa e gliela stava sistemando per renderlo quantomeno presentabile. Si trattenne qualche passo dietro i due amici e non appena furono entrati in sala grande, raggiunse il porticato ancora vuoto oltre il giardino d’ingresso. Si allontanava in fretta cercando di evitare gli occhi indiscreti degli altri studenti, cercando di evitare che Ginny potesse intercettarlo nuovamente. Nascondendosi dietro il colonnato di pietra ripensò ai giorni precedenti, ai pranzi allegri che finalmente aveva vissuto dopo la guerra magica, ai sorrisi dei suoi amici e a Susan. Non era riuscito a parlare da solo con lei dopo il loro incontro al lago, ma spesso avevano studiato insieme a Ron Hermione e Ginny e lei sembrava distaccata e sospettosa nei suoi confronti. “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” disse puntando la bacchetta sulla pergamena. Se Susan fosse stata ad Hogwarts la mappa gli avrebbe indicato il punto preciso e l’avrebbe ritrovata. Perquisì la mappa al millimetro ma il nome di Susan non appariva in nessun luogo di Hogwarts. Guardandola rapidamente notò un nome muoversi lentamente vicino al molo delle barche ma non vi era alcun segno di passi. Percepì una sorta d’impulso: qualcosa non quadrava. Prese a correre precipitandosi verso il molo e quando giunse alle spalle del capanno delle barche la vide, distesa sulla punta del molo priva di sensi. All’improvviso sentì bruciare la cicatrice, e decise di rallentare per concentrarsi su quella sensazione. Era talmente strano che bruciasse ancora che pensò fosse solo un’allucinazione. “Susan, Susan, sono Harry, apri gli occhi va tutto bene, svegliati” la scosse Harry. “Aqua expirat” continuò sollevandole il busto. La strega prese a tossire lasciando che ogni goccia d’acqua ingerita fuoriuscisse dal suo corpo.

“Stai bene?” la incalzò. La ragazza accecata dalla luce si coprì gli occhi per farsi ombra e vedere dove si trovasse e chi la stesse sorreggendo. “Accio Firebolt” poco dopo Harry saltò sulla sua scopa e tendendo stretta Susan a se la condusse in infermeria.

“Cosa le è successo?” Si precipitò la Mc Granitt seguita da Ron ed Hermione .

“Era bagnata fradicia, l’ho ritrovata sul molo delle barche e l’ho portata qui. Madama Chips le ha dato lo  sciroppo d’acero per evitare che la febbre salisse e da allora non si è risvegliata ancora.”concluse Harry. Herm si era seduta accanto al letto ed Harry incontrando lo sguardo della Granger lasciò immediatamente la mano di Susan che si riposizionò sul suo ventre mostrando il bracciale. Due ore dopo, quando Susan riprese conoscenza la Mc Granitt aveva riascoltato la storia del suo ritrovamento altre tre volte da quando era arrivata in infermeria :era evidente che si sentisse molto responsabile per l’accaduto e sperava che la ragazza stesse bene al di là dei suoi abiti bagnati.

“Buongiorno miss Caramell. Come si sente?” intervenne preoccupata la strega.

“Buongiorno a lei, ma dove sono? Come sono arrivata qui?” domandò spaventata la studentessa.

“E’ in infermeria, era svenuta quando è stata ritrovata e pensavo che potesse aiutarci a ricostruire l’accaduto” rispose la preside.

“Ricordo di essere svenuta mentre studiavo sulle rive del lago nero e poi una luce accecante e..Chi mi ha trovata professoressa?” proseguì la ragazza. Temeva di conoscere la risposta ma il ricordo era talmente evanescente che pensava di aver sognato.




Nota dell'autrice: Grazie per le numerose letture. vorrei sapere se la storia vi piace, la trama è già conclusa e la sto aggiornando man mano che riscrivo e divido i capitoli! :D Aspetto i vostri pareri!!

 

  
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