Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Ellenw    19/02/2014    1 recensioni
"I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono.
Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere; poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: L, Nuovo personaggio, Ryuuk, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~11 Luglio 2018

È una giornata calda e luminosa, e le voci innocenti di tre centinaia di bambini si espandono con forza nei dintorni della campagna inglese.
L'edificio da cui provengono quelle voci non è altro che un orfanotrofio.
Quando la limousine di L raggiunge la gotica cancellata, egli si stupisce di quanto poco sia cambiata la Wammy's House nel corso del tempo; i ricordi di quegli anni sono sepolti nella sua mente, ma si scoprono ben nitidi nel riafforare in superficie. La struttura è medievale, dalla pittura scura alla tettoia spiovente.
Dal buio dei finestrini oscurati il detective riconosce anche la cattedrale di fianco alla scuola, di cui non ha dimenticato il suono delle campane. Nonostante il giardino sia circondato da una muraglia di mattoni rossastri, si possono intravedere gli alberi ormai fioriti all'interno, illuminati dalla luce solare.
L'automobile è ferma di fronte all'entrata, e l'autista scende per aprire la porta al moro; egli rimane ancora un attimo ad osservare quel luogo dal finestrino, con le mani posate sulle ginocchia, poi scende.
L'attuale direttore, aspettando la sua visita, non tarda ad arrivare, aprendo dall'interno la cancellata.
- Salve, direttore.-
Il detective cammina lento, con la schiena ricurva e le mani in tasca, ma mostra un lieto sorriso.
Dopo la morte di Watari, la proprietà dell'orfanotrofio fu ceduta a lui, ma finora gli unici contatti che aveva mantenuto con i direttori si limitavano a qualche e-mail diradata nel tempo.
- Salve, L.- lo accoglie l'anziano signore con una stretta di mano.
Il giardino all'interno dà l'impressione di un piccolo paradiso terrestre, la cui l'armonia è la somma degli alberi in fiore e delle voci vivaci dei bambini, che paiono non accorgersi dell'arrivo di L.

Tra quelle voci c'è sicuramente quella che stai cercando

Dato il suo temperamento solitario e riflessivo, il detective si ritrova presto a passeggiare pensieroso, con lo sguardo chino e il volto corrucciato. Intorno a lui dei bambini si rincorrono, urlando e ridendo, mentre altri se ne stanno in disparte: nel notare la figura di L, molti restano incuriositi, ma nessuno gli si avvicina.
Dopotutto, nessuno di loro poteva sapere che quel ragazzo dai capelli d'ebano e l'aspetto trasandato fosse in realtà il migliore investigatore del mondo.
Dopo un'ora in cui vaga senza meta né scopo, si imbatte in una bambina appoggiata al tronco di un ciliegio, concentrata sulla lettura di un libro; senza togliere le mani di tasca, L si avvicina all'ombra dei rami, e la osserva esitante per un momento.
-“Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore”- sussurra, rivolto più a se stesso che alla bambina.
Lei solleva lo sguardo stupito e lo incrocia con quello del detective, interrogativa.
Con un cenno del capo il moro indica il libro: - È una citazione – spiega.
Poi, nello stesso silenzio in cui si è avvicinato, fa per allontanarsi; ma dopo qualche passo si volta.
La bambina lo sta ancora fissando incuriosita.
- Conosci un ragazzino di nome Yagami?- domanda all'improvviso.
Lei scrolla le spalle. - Lo conoscono tutti, qui.-
- Per quale motivo?- ora è la voce di L a lasciar trapelare curiosità; ma in fondo conosce già la risposta.
- Si classifica sempre primo in tutte le graduatorie – risponde lei, come se fosse scontato.
Un sorriso compare involontario sulle labbra di L. - Dove posso trovarlo? - chiede poi.
- Probabilmente nel prato sul retro-. Detto questo, torna a leggere il libro, distaccata.
Nell'avvicinarsi al retro dell'edificio, alle orecchie del detective giungono delle grida di ragazzini.
Infatti, non appena svolta l'angolo, gli si presenta una scena del tutto caotica: una quarantina di piccole figure si sta rincorrendo spensierata lungo tutto il prato, ignara della sua presenza all'ombra del muro. Alcuni di loro scappano, mentre altri li inseguono.
L sta distrattamente cercando di ricordarsi il nome di quel gioco, quando lo vede.
Ed ha un sussulto: un brivido lo attraversa lungo la schiena, mentre si sente gelare l'anima.
Gli occhi sono sbarrati, incapaci di staccarsi da quel bambino, un dito posato sulle labbra immobili.

Lo stesso ramato negli occhi, lo stesso sorriso di sfida

La somiglianza è tanto marcata da sconvolgere e far crollare la fredda corazza del detective.
Il ragazzino sta correndo alla massima velocità per raggiungere un compagno, che davanti a lui scappa a perdifiato: passando di fianco ad un albero, quest'ultimo tenta di arrampicarvisi per sfuggire all'amico.
Tuttavia, il piccolo intuisce le intenzioni dell'altro e con un ultimo salto gli è addosso, cingendolo alla vita e trascinandolo con forza verso il basso; entrambi precipitano a terra con un tonfo. Altri bambini, sentendo il rumore della caduta, li raggiungono. - Che è successo? - chiede una voce.
Ma i due sono già in piedi, ridendo animatamente dell'accaduto.
Qualche metro più in là, L osserva concentrato il piccolo: il viso è minuto, dalla pelle chiara, mentre le labbra sono più definite; ma quello che più lo colpisce è lo sguardo acceso e infuocato, lo stesso che vide dieci anni prima in Light Yagami. I capelli che gli ricadono sul volto sono però di un biondo cenere, e questo è probabilmente l'unico aspetto che conserva della madre; mentre il bimbo scambia un “cinque” con l'amico, il detective non può fare a meno di notare l'aspetto ben curato e la figura decisamente smilza, sebbene alta.
Qualche minuto più tardi, le campane della cattedrale segnano l'ora della ripresa delle lezioni, e i ragazzi si preparano per tornare in classe; non si accorgono nemmeno della presenza del detective, nascosto all'ombra, dietro i rami bassi di un melo.
Nemmeno il piccolo Yagami, uno degli ultimi in fondo al gruppo, si accorge inizialmente della sua presenza; tuttavia, sentendosi inconsciamente osservato, si volta proprio nella direzione del melo, vedendo un'ombra ricurva che lo fissa. Si arresta di colpo, la sua espressione è terrorizzata.
Nonostante lo shock, si rivolge lucidamente al compagno di fianco a lui: - Vi raggiungo in classe, tra poco -
L guarda affascinato l'andatura decisa seppur pacata del ragazzino mentre questi gli si avvicina senza toglierli gli occhi di dosso.
Decide di non spaventare ulteriormente il piccolo, quindi esce dalla sua zona d'ombra.
Uno di fronte all'altro, i due si scrutano reciprocamente per un istante.
- Sei stato coraggioso ad avvicinarti da solo, Yagami.-
L'espressione del bambino è diffidente. - Per quale motivo mi stavi osservando?-
- Voglio farti una proposta, se prometterai di non fare parola a nessuno di quello che ti dirò -
Il figlio di Light sembra pensarci su, ma poi risponde. - Lo prometto, parla pure.-
L sorride, enigmatico. - Ti andrebbe di lavorare con me? Le tue doti mi aiuterebbero a risolvere molti casi.-
Per un attimo ho l'impressione di avere già sentito queste stesse parole, in passato.
Il bimbo guarda il detective come se fosse pazzo; evidentemente, continua a non capire chi sia quel tizio strambo e disordinato spuntato dal nulla.
Poi realizza, incredulo.
- Tu sei L – sussurra.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Ellenw