Personaggi
SPOILER per chi segue il manga in italiano.
Disclaimer: I personaggi citati appartengono a
Masashi Kishimoto, che ovviamente si prende tutti i diritti del loro uso. La
canzone riportata alla fine dei paragrafi è The World of Midnight,
ending del 15esimo episodio dell'anime Black Lagoon, che amo
incondizionatamente e alla follia. La lettura di questa storia è consigliata
con la sopracitata canzone in sottofondo.
Darling, we'll be an army of two
La piana correva fino
alla fine del mondo, brulla e spoglia come il volto spigoloso della luna.
Pioveva, come in ogni giorno importante della sua vita: pioveva senza sosta,
come se l'acqua cadendo dal cielo sfogasse sulla terra tutta la sua collera, ma
Konan non se ne accorgeva neppure. Avrebbero potuto piovere le stelle e avrebbe
continuato a non accorgersene.
"Yahiko," singhiozzò, "Yahiko, Yahiko."
Yahiko, Yahiko, Yahiko.
Yahiko non poteva risponderle.
La pioggia cadeva fitta; le gocce impietose si accanivano sui tre ragazzini
come una cascata di sassi, scivolavano sui loro visi con la rapidità di mille
dita liquide e correvano giù, nelle spaccature aride del terreno, che le beveva
d'un fiato. Correvano, le gocce correvano, disegnavano una simmetria
trasparente sul volto di Yahiko, si mescolavano alla macchia bruna del suo
sangue.
Le lacrime non esistevano quando pioveva: questo, pensava Konan, era il solo
lato positivo.
Oltre al fatto che Nagato, ovviamente, non piangeva mai.
Konan cadde in ginocchio.
Le sue gambe danzavano al ritmo della pioggia, tremavano così forte da non
riuscire più a sostenerla. Ma non era niente in confronto al rombo di tuono che
le vorticava impazzito nelle orecchie, che non le permetteva di pensare e le
sussurrava malevolo il nome di Yahiko.
Lontano, oltre la
bufera, dove il vento gridava tutta la sua ira mulinando la pioggia in un
turbine senza fine, Nagato lanciò un urlo che corse da uno spillo d'acqua
all'altro, percorse per intero la pianura e si smarrì tra terra e cielo.
Perdonaci, perdonaci.
Gli occhi di Yahiko, vuoti, piangevano con loro e non dicevano nulla.
Smettila, smettila, smettila, Yahiko ti prego!
Smettila anche tu, Konan, smetti di piangere, non cambierà più niente, non te
ne sei accorta in tempo e lui... lui è stato colpito, tu hai sbagliato tutto,
tu... smettila!
La ragazzina nascose il viso tra le mani. Anche se chiudeva gli occhi, il
cadavere di Yahiko, la pioggia e Nagato non sparivano.
Rimanevano lì. Disegni neri su un vetro trasparente.
Le lacrime implacabili ripresero a scorrerle sulle gote, e Konan buttò il viso
verso le nuvole nere cercando forse un verdetto.
"E-erano troppi, ce n'era uno nascosto d-dietro, noi n-non l'avevamo
visto, io non... non..." Konan boccheggiava, gli occhi sbarrati, le gocce
gelide cristallizzate sulle ciglia:"Era velocissimo, era così veloce,
n-non... lui..."
Non sentiva niente.
Yahiko piangeva, Konan piangeva, eppure lui, Nagato, non sentiva niente,
proprio niente. Nemmeno la pioggia.
Perdonala, Nagato: perdona Konan, perchè tra voi due ne ha sempre preferito
uno e non l'ha mai confessato neppure a se stessa.
Perdona Yahiko, perchè si è permesso di morire.
E infine perdona te stesso, Nagato, perchè non gliel'hai impedito.
Someday I want to
run away
To the world of midnight
Where the darkness fill the air
Where it's icy cold
[Ogni tanto vorrei scappare via
nel mondo della mezzanotte
dove l'oscurità riempie l'aria
dove il freddo è gelido]
(E d'improvviso Nagato
capì che Yahiko aveva sempre avuto ragione, sempre, fin dall'inizio.)
"Cosa facciamo,
Nagato? Cosa facciamo?"
Suonava così vuota, quella domanda, così patetica: scivolava via come la
pioggia.
Konan gli puntò in viso due grandi occhi vitrei, resi ancora più evanescenti
dai rivoli d'acqua che le correvano sulle palpebre.
Cosa facciamo? Cosa facciamo?
Quella domanda si ripeteva a ogni goccia di pioggia, a ogni singola contrazione
e rilassamento del cuore.
E gli occhi di Konan, così grandi, una tempesta d'azzurro, non smettevano di
guardarlo, come se lui fosse tutto quanto il suo mondo -ed era proprio così, in
effetti.
Cosa facciamo quando Yahiko è morto? Cosa facciamo se non c'è via d'uscita?
Cosa facciamo quando non abbiamo potuto proteggere una persona importante? Cosa
facciamo quando, a parte Konan, di fianco a te non c'è più nessuno? Cosa
facciamo se chi era stato per anni tutto ciò che avevi non esiste più?
Cosa facciamo, Nagato?
Cosa facciamo, Yahiko, cosa facciamo?
Le dita di Nagato,
appena intorpidite, formavano un sigillo dopo l'altro.
Aveva gettato il viso verso il cielo cupo e la pioggia, di certo non le
lacrime, cadeva fino nell'iride in cui splendeva terribile il Rin'negan.
La pioggia cadeva
sempre nei momenti importanti della loro vita.
Cadeva anche adesso, e lei credeva d'essere già morta.
Ma si sbagliava, perchè quello era il momento più importante, il momento dove
tutti, tutti i sentieri si dipartivano in un gigantesco reticolato d'argento
che inglobava l'intero universo.
Nient'altro che uno splendido, terrificante inizio.
Where nobody has
a name
Where living is not a game
There, I can hide my broken heart
Dying to survive
[Dove nessuno ha un nome
dove vivere non è un gioco
Là, nasconderò il mio cuore in pezzi
e morirò per sopravvivere]
Gli occhi di Yahiko,
spalancati in una smorfia eternamente sorpresa e stupefatta, quasi divertita,
non la guardavano, non guardavano più niente.
E come avrebbero potuto? Il Rin'negan sfrontato squadrava il mondo al loro
posto col distacco di una divinità.
(Una divinità?) Un tuono esplose nel cuore di Konan.
Fuori, nel cielo disfatto, due fulmini s'inseguirono lontani.
Una divinità, Konan?
"E... e adesso? Adesso, Nagato?"
Konan lo guardava ancora con quel medesimo sguardo vivido e palpitante di
schegge marine, uno sguardo che, come la pioggia, lavava via ogni sozzura.
"Dove andiamo, Na-"
Nagato?
Quale Nagato?
Lui sorrise; fu un sorriso stillante d'acqua, il più genuino che avesse mai
fatto in tutta la sua vita:"Pein, noi siamo Pein."
E allora la pioggia sul viso di Konan smise di scorrere, perchè la ragazza vide
Yahiko, vide Nagato, vide due visi e due voci sovrapporsi, vide il suo paradiso
ricostruito, vide ciò che di più bello esisteva al mondo, vide l'essere che per
lei avrebbe significato la redenzione, vide il sentiero splendere dorato e
invitante attraverso lui.
Pein?
"Vieni con me?", le chiese Lui.
Quella domanda aveva tutta la forza di un ordine: il punto interrogativo non
era che un filo d'inchiostro cancellato dalla pioggia.
Nagato... Yahiko... Pein... Che importanza aveva?
Che importanza aveva?
A patto di non essere più la stramba bimbetta solitaria che gioca con la
carta di riso, a patto di non soffrire più, a patto che tutti quanti smettessero
di morire, a patto che fossero di nuovo e per sempre tutti e tre insieme...
"Quanto dura la parola sempre, Pein?"
Il fiore di carta che portava tra i capelli scivolò giù, rotolo piano sul
terreno e divenne rosso del sangue di Yahiko. La pioggia lo distrusse
rapidamente, goccia dopo goccia.
E sì, sì.
Due persone le tendevano la mano, due persone volevano proprio lei. L'aveva
sempre saputo, in fondo, che quello non era nient'altro che un inizio.
Konan prese la mano che Pein le offriva e sentì che la sua anima si sgretolava
sotto mille piccoli aghi d'acqua, per poi volatilizzarsi nel cielo gelido.
Non era male, a dire il vero, era una bella sensazione, liquida, quasi
gorgogliante.
Uno splendido, terrificante inizio.
"Sempre, Konan."
There, no one can see me cry
The tears of my lonely soul
I'll find peace of mind
In the dark and cold world of midnight
[Là, nessuno potrà vedermi mentre piango
le lacrime della mia anima solitaria
Troverò la pace dello spirito
nell'oscuro e freddo mondo della mezzanotte]
Fin
Note dell'Autrice
Scritta tanto,
tantissimo tempo fa, penso a marzo se non a febbraio. In fondo mi piace, direi
che ha un'atmosfera "spezzata", come se i tuoni e i lampi la
intervallassero di continuo. Non so, penso d'aver subito l'ispirazione
involontaria dei sanguinari gemellini Hansel e Gretel di Black Lagoon (solo
Anle, se sta leggendo qui, sa di cosa sto parlando *_*!) e del loro rapporto
morboso, contorto e malato.
Che ci posso fare, Pein e Konan sanno davvero di morboso. E di contorto. E di
malato u_u.
Naturalmente tutta 'sta roba che avete letto è una mia personale ipotesi, tra
l'altro troppo semplicistica per Kishimoto: Yahiko morto per un banale attacco
a sorpresa, Nagato che si prende il suo corpo e diventa Pein. Nah, sicuramente
il Bastardo chiamerà in causa anche i bacilli del tetano, gli spazzolini da
denti, i posacenere e Madara -ovviamente perchè Madara è Dio, non lo sapevate?!
Quindi leggetevi le mie innocenti supposizioni prive di fondamento e spero vi
piacciano almeno un pochino, anche se, lo ammetto, sono un po' un clichè.
Il tema scelto comunque m'ispirava troppo qualcosa su Pein e Konan: darling,
we'll be an army of two. Ditemi anche voi se non è pennellato su di loro
*_*!
Nella parte finale c'è un "attraverso lui" che potrebbe suonare male
o parere uno svarione grammaticale, ma ho controllato sul De Mauro Paravia ed è
giusto così, per quanto sia abbastanza cacofonico. Che volete, non trovavo
un'altra allocuzione per descrivere il concetto, me ignorante.
Comunque, adesso
andiamo alle cose veramente importanti: dedicata ad Helen Lance, ovvero
Elena (io adoro le pagine personali di EFP), perchè so che ama
moltissimo questa coppia e piace da morire anche a me, perchè soprattutto
scrive in un modo sensazionale, da libro stampato, perchè infine non potrò scriverle
nulla per il suo compleanno, dato che sarò in Irlanda.
Dunque le faccio in anticipo moltissimi auguri di tutto cuore <3, di passare
una splendida estate e di godere appieno questo splendido inizio, per
fortuna baciato dal sole e non dalla pioggia di Pein e Konan :).
Detto questo,
arrivederci al 5 luglio, Dublino -e l'Ulisse di Joyce- mi attendono:
ovviamente vado due settimane in un posto in cui il clima sarà pressochè
identico a quello descritto in questa storia XXDD evviva le coincidenze!
Arwen5786: Non sai quanto ho gioito leggendo
che TU, fiera Mosca Nera fin nel midollo, hai letto la mia Scenes, che è un
concentrato esplosivo di puro Bianco made in ShikaIno! Roba da vantarsene
ancora di più leggendo il tuo commento: t'è piaciuta, t'è piaciuta *_*! Lo
canticchio fieramente da un quarto d'ora circa, na na na na na na. E' davvero
una conquista, credimi, anche se so che non ti porterò mai ad abbracciare la
Candida Strada delle Aleurodidi. In fondo sono contenta per ben altro:
significa che, aldilà dei pairings, una storia bella vale comunque. E, non lo
dico per vantarmi, ma Scenes mi piace davvero :) e la giudico la migliore delle
mie Flavours fin'ora. Ma la SasuSaku Nonsense che sto preparando da mesi e mesi
la supererà, vedrai *_*!
Detto questo, ci salutiamo su msn u.u e fai la brava durante queste due
settimane, e sii devota e fedele al SasuSaku, che quando ritorno voglio vedere
taaante belle storielline sulla Crocerossina e l'Emosuke!
Kikichan: Ti ringrazio moltissimo dei complimenti, davvero grazie per
aver letto e aver commentato^^! E ovviamente ShikaIno IS LOVE sempre e
comunque!
Kokky: La mia Kooooks *_*!
Mi spiace che ti saluto qui, via recensione, e non "dal vivo". Eh,
pazienza ._. un pochiiino ti mancherò, vero?! Dimmi di sì, non farmi soffrire!
A me mancheranno le tue recensioni così adorabili, piene d'emozioni e
tenerezza: si vede proprio che ciò che recensisci ti è piaciuto, infatti non
vedo l'ora di rimettere le mani su un computer (a Dublino esisteranno gli
Internet Point, mi auguro) per leggere la tua nuova lunga e lovvosissima
recensione. Se però non devi sapere spoiler di qualunque tipo, mi auguro che tu
abbia saltato la storia di cui sopra e sia corsa qui ai ringraziamenti XXD se
non l'hai fatto GUAI a te, che poi mi sento in colpa per averti spoilerato
qualcosa.
Comunque, grazie mille davvero per tutti i complimenti, per tutte le splendide
parole che hai sempre riversato sulle mie storie, per le risate sulla tag di
Anobii, per l'ora che hai perso per recensire la mia Scenes From the Narcissist
Café. Shikamaru e Ino ti ringraziano u_u e tranquilla, è esploso il locale, ma
alla fine è finito tutto bene :) sono insieme, vivi, insieme. E' così che li
vedrò, sempre.
Perdonami se non riuscirò a recensire "An operatic tragedy" per un
po' ._. in Irlanda sarò senza pc. Ma quando torno ti recensisco a dovere u.u,
non temere é.è! Mi rimetterò in pari e mi farò perdonare, promesso!
Princess of Bang: Gh, anch'io odio da morire le ShikaTema XXDD Ma non
perchè Shikamaru deve stare solo con Ino, proprio perchè li vedo assai
squilibrati insieme XD e assolutamente assurdi, anche se Kishimoto pare avere
chiare intenzioni in quella direzione. Quel Bastardo.
Comunque, Shikamaru non è delicato a prescindere, figurati in una situazione
del genere: gli ha rinfacciato quelle cose perchè Ino gli ha fatto perdere
davvero la pazienza con quel "Tu non c'eri", che proprio è una cosa
sbagliata da dire a uno come lui, che l'ha sopportata anche nei momenti
peggiori.
Nel caso del tradimento di Sasuke poi è in senso metaforico, nel senso che Ino
non s'era accorta che c'era qualcosa che non andava, lei, quella innamorata
persa del bellissimo Sasuke Uchiha. Non ha saputo vedere, quindi non c'era, né
per Sasuke nè per Sakura né per nessun altro, il che se permetti è vero.
Tutto qui :) ci tenevo a spiegare il punto di vista del povero Shika, visto che
di certo non si capiva bene >.
StAkuro: Son contenta che Madam Mei ti sia piaciuta *_* Avevo un'idea
ancora più diversa e astratta per lei, ma in fin dei conti sono contenta di
com'è uscita: un po' Pizia, un po' Oracolo, un po' maitresse e donna di mondo,
un po' Parca un po' Coscienza collettiva dei personaggi.
Chi è veramente Madam Mei?!
Bella domanda.
Ti potrei dire che è l'autrice della storia di Ino e Shikamaru :) ma non io,
ovviamente: la sottigliezza è un'altra, poichè Madam Mei ha come tirato i fili
del rapporto di Ino e Shikamaru durante gli anni, ma io, beh, io ho scritto e
basta XXD e qua la cosa m'è sfuggita di mano, ti posso assicurare, tant'è che
sbalordisce anche me. Fortuna che me l'hai fatto notare, poichè la cosa
stupisce piacevolmente anche me che ho scritto il racconto, il che è tutto dire
:). A parte questo, ti ringrazio per la bellissima recensione, per le parole
splendide sul Canon di Ino -io la adoro per i tuoi stessi motivi-, su Thanatos,
su Shikamaru, sullo schema teatrale che ho voluto utilizzare (anch'io faccio
teatro *_* e lo amo alla follia), per i complimenti sullo stile e l'intreccio.
E' importante ciò che dici, sul serio, non sai quanto mi faccia bene e mi
sproni a migliorare sempre di più.
Sorellah di Pairing, ci sentiamo tra quindici giorni :) e per allora voglio
qualche altra ShikaIno, SasuSaku, NaruHina u.u c'è penuria di speranza
ultimamente, e davvero, finchè Sakura non dichiarerà il suo amore
incommensurabile, ineffabile e incondizionato a Naruto, io non mollerò u.u e
continuerò a portare alta la bandiera del SasuSaku come ho sempre fatto!
Hasta la victoria siempre (XDDDD, che insulto alla memoria del Che questo!), e
a presto, spero.
Memi: Aw *O* Ma grazie, quell'unica parola mi basta eccome, è una parola
piuttosto eloquente!
Tra l'altro, grazie mille, mille mille e ancora di più per l'analisi scrupolosa
che hai fatto di Ino, di Shikamaru e della storia in sé. Felice che ti sia
piaciuto lo schema teatrale^^ e anche l'impostazione onirico/filosofica della
vicenda. Purtroppo ho questo vizio, ghghg, riguardo al filosoficheggiante e a
cose che a una lettura superficiale possono sembrare prive di senso -ma in
realtà lo sono davvero XD!
Il rischio a volte è di cadere nell'ermetico, ma invece a quanto mi dici questa
volta m'è andata bene :) e tutti i personaggi hanno la loro coerenza, anche la
cara Madam Mei <3 e Sakura, che è un po' la Razionalità in mezzo a questo
turbine di carte, presagi, premonizioni e destini già scritti, a questo mondo
così fatalista e drammatico, proprio come Ino.
Le tue valutazioni sull'IC poi sono apprezzatissime: è il mio costante perno,
guai se snaturo i personaggi, ci tengo molto a renderli credibili e in linea
coi loro caratteri^^ ma se ci sono riuscita anche 'sta volta, con un lavoro
così lungo, allora posso davvero stare tranquilla!
Darkrin: Vero, la fissazione sui soggetti originali è abbastanza
recente.
Che vuoi, c'è già il Bastardo che parla solo di Naruto, Sasuke, Naruto, Sasuke,
Naruto, Sasuke e ancora Naruto, Sasuke, quindi io preferirei cambiare un po' XD
e non è detto che i personaggi secondari siano più interessanti di quelli
primari, basta vederlo con Ino e Shikamaru. Quando la smetterò di dire che li
adoro?!? Mai, penso.
In effetti Scenes è un po' una favola onirica e teatrale, a metà tra tragedia e
vaudeville: non so neanch'io bene cosa sia, fatto sta che mi piace. Mi piace il
caffè, vero, per quanto sia forte e amaro come dici tu, in fondo resta sempre quella
puntina di zucchero che si scioglie sulla lingua. E' per questo alla fine che
ho voluto scrivere un finale non totalmente negativo, col primo cambiamento
serio della vita di Ino e il passo indietro di Shikamaru. Dai, dopo tutta
questa tribolazione si meritavano una fine serena (che poi, serena... Ino ha
avuto un téte-a-tète con la Morte in persona XXDDD!), sarei stata davvero una
stronza bastarda se non gliel'avessi regalata. Poveri piccoli <3 già me li
maltratta il Bastardo di Kishimoto, io non posso infierire!
Hai notato una cosa che mi sta molto a cuore: l'evoluzione del rapporto. Mi fa
felice sapere che sono riuscita a dimostrarlo credibile, una lenta salita verso
l'amore, e non una cosa forzata e grottesca, tirata via. E' proprio questa
lungo e faticoso sforzo verso un'evoluzione che alla fine ho voluto
rappresentare, tra le altre cose^^.
La Chaos: Ed eccola, la recensione più lunga e articolata della mia
vita, più densa di contenuti, valutazioni e riflessioni, che quasi potrebbe
essere una storia a sé!
Allora. Tu hai capito TUTTO di Scenes From the Narcissist Café.
Eccerto, dirai, l'avevo scritta per te!
Scherzi a parte, è vero: sarà che l'hai riletta, che l'hai assaporata e te la
sei gustata come tuo regalo di compleanno, ma tu hai letto queste righe con gli
occhi e coi pensieri che volevo che avessi. Di fatti hai colto ogni
significato, davvero, tutto quanto, ogni minimo accenno, e per questo ti
ringrazio.
A parte il dialogo fra Sakura e Madam Mei: più che il SasuSaku, lì c'era la
determinazione di Sakura nel voler portare avanti la sua rivalità con Ino,
malgrado tutto, la sua ostinazione. Rileggendolo mi sono accorta che con la
storia del Peer Gynt m'è scivolato in mezzo un po' di SasuSaku XXDDD e dire che
non volevo affatto scriverti una cosa che lo fosse anche solo minimamente.
Damn. E' proprio più forte di me, sul serio.
Comunque, Chaos, se volessi una vera presentazione per Scenes, come si fa per
le prefazioni dei libri, beh, io vorrei la tua recensione, e nient'altro.
Ah, Thanatos era la Morte, nulla più: il vero deus ex machina che trama
nell'ombra è la diabolica Madam Mei ;).
Helen Lance: ...Lo so che porta male fare gli
auguri prima della data ç_ç Ma io per il 30 giugno non ce la farò in nessun
modo a connettermi a Internet, dunque mi dispiaceva lasciarti senza un piccolo
segno della mia stima!
Stima che nei tuoi confronti è davvero tanta, credimi: scrivi come se suonassi
una chitarra, a volte con splendidi riff elettrici e allucinati, altre volte
come la morbida carezza delle corde della classica. Credimi, tu scrivi bene sul
serio :) mai banale, mai scontata, mai poco curata.
Per questo ricevere una recensione così bella e profonda da te, e sapere che
continui a seguire le mie Flavours, mi rende davvero felicissima. Issima issima
issima. Lo giuro!
Poi, beh, io son fissata coi Tarocchi: non per nulla ho l'idea di scrivere, una
volta finite le Flavours, una raccolta di racconti monografici sui personaggi
di Naruto con tema le Figure dei Tarocchi, un po' come il Castello dei Destini
Incrociati, anche se Calvino si rivolterebbe nella tomba per questo dissacrante
paragone.
Ma comunque, dicevamo.
Le tue riflessioni su Scenes From the Narcissist Cafè erano perfette, calzanti:
e se con quel flebile (...Via?) ti ho fatto percepire l'immensa desolazione
penosa di Ino, la mia contentezza supera ogni confine. Gh. Davvero. Mi sembrava
banale quella parte, e invece :) fortuna che ci sei tu a dirmi che non è così,
no?
Spero che quest'attestato di stima piovoso e parecchio angst ti lasci qualcosa,
come ha fatto Scenes: questa volta è tutto per te, fino all'ultima sillaba
della parola 'Fin'.
Vi abbraccio tutti,
Hipatya