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Autore: Hipatya    20/06/2008    7 recensioni
[Cinquantadue one-shots basate sui temi della LJcommunity 52flavours.]
20. Dancing in the moonlight: "Dimmi" proseguì Minato interrompendo il flusso disordinato dei suoi pensieri, "Che avevi scritto nel tuo tanzaku?"
Kushina ricordò allora che l'aveva ancora nella manica destra del kimono, appallottolato in una tasca segreta, e che s'era dimenticata di buttarlo nel fiume insieme con gli altri:"Cose che non ti riguardano. E poi non credo a queste sciocchezze, io."
"Sarà" borbottò l'altro, lo sguardo al cielo.
"Colgo un lieve segno d'incredulità da parte tua" gli fece notare Kushina con particolare ironia.
"L'ho già detto che sei perspicace?"
"Sì. Ti ripeti, sei noioso."
[MinatoKushina - Auguri Lè!]
21. Less remain in one place: Si accorse che la luna era definitivamente caduta: era l'alba.
Temari si stropicciò gli occhi appiccicati dal sonno, si sporse all'indietro, afferrò il collo della bottiglia di sakè e la poggiò accanto a sé sul parapetto.
La sua prima, fottutissima e stramaledetta notte da ventenne si era appena conclusa. E lei era sopravvissuta, più che altro.
Ma allora 'fanculo a tutto il resto.
[Temari Tribute - Coming Back ]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Personaggi SPOILER per chi segue il manga in italiano

 

Personaggi SPOILER per chi segue il manga in italiano.

 

 

 

 

Disclaimer: I personaggi citati appartengono a Masashi Kishimoto, che ovviamente si prende tutti i diritti del loro uso. La canzone riportata alla fine dei paragrafi è The World of Midnight, ending del 15esimo episodio dell'anime Black Lagoon, che amo incondizionatamente e alla follia. La lettura di questa storia è consigliata con la sopracitata canzone in sottofondo.

 

 

 

 

 

 

 

Darling, we'll be an army of two

 

 

 

La piana correva fino alla fine del mondo, brulla e spoglia come il volto spigoloso della luna.
Pioveva, come in ogni giorno importante della sua vita: pioveva senza sosta, come se l'acqua cadendo dal cielo sfogasse sulla terra tutta la sua collera, ma Konan non se ne accorgeva neppure. Avrebbero potuto piovere le stelle e avrebbe continuato a non accorgersene. 
"Yahiko," singhiozzò, "Yahiko, Yahiko."
Yahiko, Yahiko, Yahiko.
Yahiko non poteva risponderle.
La pioggia cadeva fitta; le gocce impietose si accanivano sui tre ragazzini come una cascata di sassi, scivolavano sui loro visi con la rapidità di mille dita liquide e correvano giù, nelle spaccature aride del terreno, che le beveva d'un fiato. Correvano, le gocce correvano, disegnavano una simmetria trasparente sul volto di Yahiko, si mescolavano alla macchia bruna del suo sangue.
Le lacrime non esistevano quando pioveva: questo, pensava Konan, era il solo lato positivo.
Oltre al fatto che Nagato, ovviamente, non piangeva mai.
Konan cadde in ginocchio.
Le sue gambe danzavano al ritmo della pioggia, tremavano così forte da non riuscire più a sostenerla. Ma non era niente in confronto al rombo di tuono che le vorticava impazzito nelle orecchie, che non le permetteva di pensare e le sussurrava malevolo il nome di Yahiko.

Lontano, oltre la bufera, dove il vento gridava tutta la sua ira mulinando la pioggia in un turbine senza fine, Nagato lanciò un urlo che corse da uno spillo d'acqua all'altro, percorse per intero la pianura e si smarrì tra terra e cielo.
Perdonaci, perdonaci.
Gli occhi di Yahiko, vuoti, piangevano con loro e non dicevano nulla.
Smettila, smettila, smettila, Yahiko ti prego!
Smettila anche tu, Konan, smetti di piangere, non cambierà più niente, non te ne sei accorta in tempo e lui... lui è stato colpito, tu hai sbagliato tutto, tu... smettila!
La ragazzina nascose il viso tra le mani. Anche se chiudeva gli occhi, il cadavere di Yahiko, la pioggia e Nagato non sparivano.
Rimanevano lì. Disegni neri su un vetro trasparente.
Le lacrime implacabili ripresero a scorrerle sulle gote, e Konan buttò il viso verso le nuvole nere cercando forse un verdetto.
"E-erano troppi, ce n'era uno nascosto d-dietro, noi n-non l'avevamo visto, io non... non..." Konan boccheggiava, gli occhi sbarrati, le gocce gelide cristallizzate sulle ciglia:"Era velocissimo, era così veloce, n-non... lui..."
Non sentiva niente.
Yahiko piangeva, Konan piangeva, eppure lui, Nagato, non sentiva niente, proprio niente. Nemmeno la pioggia.
Perdonala, Nagato: perdona Konan, perchè tra voi due ne ha sempre preferito uno e non l'ha mai confessato neppure a se stessa.
Perdona Yahiko, perchè si è permesso di morire.
E infine perdona te stesso, Nagato, perchè non gliel'hai impedito.
   

 

Someday I want to run away
To the world of midnight
Where the darkness fill the air
Where it's icy cold

 

[Ogni tanto vorrei scappare via
nel mondo della mezzanotte
dove l'oscurità riempie l'aria
dove il freddo è gelido]

 

 

(E d'improvviso Nagato capì che Yahiko aveva sempre avuto ragione, sempre, fin dall'inizio.)

 

"Cosa facciamo, Nagato? Cosa facciamo?"
Suonava così vuota, quella domanda, così patetica: scivolava via come la pioggia.
Konan gli puntò in viso due grandi occhi vitrei, resi ancora più evanescenti dai rivoli d'acqua che le correvano sulle palpebre.
Cosa facciamo? Cosa facciamo?
Quella domanda si ripeteva a ogni goccia di pioggia, a ogni singola contrazione e rilassamento del cuore.
E gli occhi di Konan, così grandi, una tempesta d'azzurro, non smettevano di guardarlo, come se lui fosse tutto quanto il suo mondo -ed era proprio così, in effetti.
Cosa facciamo quando Yahiko è morto? Cosa facciamo se non c'è via d'uscita? Cosa facciamo quando non abbiamo potuto proteggere una persona importante? Cosa facciamo quando, a parte Konan, di fianco a te non c'è più nessuno? Cosa facciamo se chi era stato per anni tutto ciò che avevi non esiste più?
Cosa facciamo, Nagato?
Cosa facciamo, Yahiko, cosa facciamo?

Le dita di Nagato, appena intorpidite, formavano un sigillo dopo l'altro.
Aveva gettato il viso verso il cielo cupo e la pioggia, di certo non le lacrime, cadeva fino nell'iride in cui splendeva terribile il Rin'negan.

La pioggia cadeva sempre nei momenti importanti della loro vita.
Cadeva anche adesso, e lei credeva d'essere già morta.
Ma si sbagliava, perchè quello era il momento più importante, il momento dove tutti, tutti i sentieri si dipartivano in un gigantesco reticolato d'argento che inglobava l'intero universo.
Nient'altro che uno splendido, terrificante inizio.

 

 

Where nobody has a name
Where living is not a game
There, I can hide my broken heart
Dying to survive

 

[Dove nessuno ha un nome
dove vivere non è un gioco
Là, nasconderò il mio cuore in pezzi
e morirò per sopravvivere]

 

Gli occhi di Yahiko, spalancati in una smorfia eternamente sorpresa e stupefatta, quasi divertita, non la guardavano, non guardavano più niente.
E come avrebbero potuto? Il Rin'negan sfrontato squadrava il mondo al loro posto col distacco di una divinità.
(Una divinità?) Un tuono esplose nel cuore di Konan.
Fuori, nel cielo disfatto, due fulmini s'inseguirono lontani.
Una divinità, Konan? 
"E... e adesso? Adesso, Nagato?"
Konan lo guardava ancora con quel medesimo sguardo vivido e palpitante di schegge marine, uno sguardo che, come la pioggia, lavava via ogni sozzura.
"Dove andiamo, Na-"
Nagato?
Quale Nagato?

Lui sorrise; fu un sorriso stillante d'acqua, il più genuino che avesse mai fatto in tutta la sua vita:"Pein, noi siamo Pein."
E allora la pioggia sul viso di Konan smise di scorrere, perchè la ragazza vide Yahiko, vide Nagato, vide due visi e due voci sovrapporsi, vide il suo paradiso ricostruito, vide ciò che di più bello esisteva al mondo, vide l'essere che per lei avrebbe significato la redenzione, vide il sentiero splendere dorato e invitante attraverso lui.
Pein?
"Vieni con me?", le chiese Lui.
Quella domanda aveva tutta la forza di un ordine: il punto interrogativo non era che un filo d'inchiostro cancellato dalla pioggia.
Nagato... Yahiko... Pein... Che importanza aveva?
Che importanza aveva?

A patto di non essere più la stramba bimbetta solitaria che gioca con la carta di riso, a patto di non soffrire più, a patto che tutti quanti smettessero di morire, a patto che fossero di nuovo e per sempre tutti e tre insieme...
"Quanto dura la parola sempre, Pein?"
Il fiore di carta che portava tra i capelli scivolò giù, rotolo piano sul terreno e divenne rosso del sangue di Yahiko. La pioggia lo distrusse rapidamente, goccia dopo goccia.
E sì, .
Due persone le tendevano la mano, due persone volevano proprio lei. L'aveva sempre saputo, in fondo, che quello non era nient'altro che un inizio.
Konan prese la mano che Pein le offriva e sentì che la sua anima si sgretolava sotto mille piccoli aghi d'acqua, per poi volatilizzarsi nel cielo gelido.
Non era male, a dire il vero, era una bella sensazione, liquida, quasi gorgogliante.
Uno splendido, terrificante inizio.

                                          "Sempre, Konan."
 

 

 

 

There, no one can see me cry
The tears of my lonely soul
I'll find peace of mind
In the dark and cold world of midnight

 

[Là, nessuno potrà vedermi mentre piango
le lacrime della mia anima solitaria
Troverò la pace dello spirito
nell'oscuro e freddo mondo della mezzanotte]

 

Fin

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice
Scritta tanto, tantissimo tempo fa, penso a marzo se non a febbraio. In fondo mi piace, direi che ha un'atmosfera "spezzata", come se i tuoni e i lampi la intervallassero di continuo. Non so, penso d'aver subito l'ispirazione involontaria dei sanguinari gemellini Hansel e Gretel di Black Lagoon (solo Anle, se sta leggendo qui, sa di cosa sto parlando *_*!) e del loro rapporto morboso, contorto e malato.
Che ci posso fare, Pein e Konan sanno davvero di morboso. E di contorto. E di malato u_u.
Naturalmente tutta 'sta roba che avete letto è una mia personale ipotesi, tra l'altro troppo semplicistica per Kishimoto: Yahiko morto per un banale attacco a sorpresa, Nagato che si prende il suo corpo e diventa Pein. Nah, sicuramente il Bastardo chiamerà in causa anche i bacilli del tetano, gli spazzolini da denti, i posacenere e Madara -ovviamente perchè Madara è Dio, non lo sapevate?! Quindi leggetevi le mie innocenti supposizioni prive di fondamento e spero vi piacciano almeno un pochino, anche se, lo ammetto, sono un po' un clichè.
Il tema scelto comunque m'ispirava troppo qualcosa su Pein e Konan: darling, we'll be an army of two. Ditemi anche voi se non è pennellato su di loro *_*!
Nella parte finale c'è un "attraverso lui" che potrebbe suonare male o parere uno svarione grammaticale, ma ho controllato sul De Mauro Paravia ed è giusto così, per quanto sia abbastanza cacofonico. Che volete, non trovavo un'altra allocuzione per descrivere il concetto, me ignorante.

Comunque, adesso andiamo alle cose veramente importanti: dedicata ad Helen Lance, ovvero Elena (io adoro le pagine personali di EFP), perchè so che ama moltissimo questa coppia e piace da morire anche a me, perchè soprattutto scrive in un modo sensazionale, da libro stampato, perchè infine non potrò scriverle nulla per il suo compleanno, dato che sarò in Irlanda.
Dunque le faccio in anticipo moltissimi auguri di tutto cuore <3, di passare una splendida estate e di godere appieno questo splendido inizio, per fortuna baciato dal sole e non dalla pioggia di Pein e Konan :).

 

Detto questo, arrivederci al 5 luglio, Dublino -e l'Ulisse di Joyce- mi attendono: ovviamente vado due settimane in un posto in cui il clima sarà pressochè identico a quello descritto in questa storia XXDD evviva le coincidenze!

 

Arwen5786: Non sai quanto ho gioito leggendo che TU, fiera Mosca Nera fin nel midollo, hai letto la mia Scenes, che è un concentrato esplosivo di puro Bianco made in ShikaIno! Roba da vantarsene ancora di più leggendo il tuo commento: t'è piaciuta, t'è piaciuta *_*! Lo canticchio fieramente da un quarto d'ora circa, na na na na na na. E' davvero una conquista, credimi, anche se so che non ti porterò mai ad abbracciare la Candida Strada delle Aleurodidi. In fondo sono contenta per ben altro: significa che, aldilà dei pairings, una storia bella vale comunque. E, non lo dico per vantarmi, ma Scenes mi piace davvero :) e la giudico la migliore delle mie Flavours fin'ora. Ma la SasuSaku Nonsense che sto preparando da mesi e mesi la supererà, vedrai *_*!
Detto questo, ci salutiamo su msn u.u e fai la brava durante queste due settimane, e sii devota e fedele al SasuSaku, che quando ritorno voglio vedere taaante belle storielline sulla Crocerossina e l'Emosuke!
Kikichan: Ti ringrazio moltissimo dei complimenti, davvero grazie per aver letto e aver commentato^^! E ovviamente ShikaIno IS LOVE sempre e comunque!
Kokky: La mia Kooooks *_*!
Mi spiace che ti saluto qui, via recensione, e non "dal vivo". Eh, pazienza ._. un pochiiino ti mancherò, vero?! Dimmi di sì, non farmi soffrire! A me mancheranno le tue recensioni così adorabili, piene d'emozioni e tenerezza: si vede proprio che ciò che recensisci ti è piaciuto, infatti non vedo l'ora di rimettere le mani su un computer (a Dublino esisteranno gli Internet Point, mi auguro) per leggere la tua nuova lunga e lovvosissima recensione. Se però non devi sapere spoiler di qualunque tipo, mi auguro che tu abbia saltato la storia di cui sopra e sia corsa qui ai ringraziamenti XXD se non l'hai fatto GUAI a te, che poi mi sento in colpa per averti spoilerato qualcosa.
Comunque, grazie mille davvero per tutti i complimenti, per tutte le splendide parole che hai sempre riversato sulle mie storie, per le risate sulla tag di Anobii, per l'ora che hai perso per recensire la mia Scenes From the Narcissist Café. Shikamaru e Ino ti ringraziano u_u e tranquilla, è esploso il locale, ma alla fine è finito tutto bene :) sono insieme, vivi, insieme. E' così che li vedrò, sempre.
Perdonami se non riuscirò a recensire "An operatic tragedy" per un po' ._. in Irlanda sarò senza pc. Ma quando torno ti recensisco a dovere u.u, non temere é.è! Mi rimetterò in pari e mi farò perdonare, promesso! 
Princess of Bang: Gh, anch'io odio da morire le ShikaTema XXDD Ma non perchè Shikamaru deve stare solo con Ino, proprio perchè li vedo assai squilibrati insieme XD e assolutamente assurdi, anche se Kishimoto pare avere chiare intenzioni in quella direzione. Quel Bastardo.
Comunque, Shikamaru non è delicato a prescindere, figurati in una situazione del genere: gli ha rinfacciato quelle cose perchè Ino gli ha fatto perdere davvero la pazienza con quel "Tu non c'eri", che proprio è una cosa sbagliata da dire a uno come lui, che l'ha sopportata anche nei momenti peggiori.
Nel caso del tradimento di Sasuke poi è in senso metaforico, nel senso che Ino non s'era accorta che c'era qualcosa che non andava, lei, quella innamorata persa del bellissimo Sasuke Uchiha. Non ha saputo vedere, quindi non c'era, né per Sasuke nè per Sakura né per nessun altro, il che se permetti è vero.
Tutto qui :) ci tenevo a spiegare il punto di vista del povero Shika, visto che di certo non si capiva bene >. StAkuro: Son contenta che Madam Mei ti sia piaciuta *_* Avevo un'idea ancora più diversa e astratta per lei, ma in fin dei conti sono contenta di com'è uscita: un po' Pizia, un po' Oracolo, un po' maitresse e donna di mondo, un po' Parca un po' Coscienza collettiva dei personaggi.
Chi è veramente Madam Mei?!
Bella domanda.
Ti potrei dire che è l'autrice della storia di Ino e Shikamaru :) ma non io, ovviamente: la sottigliezza è un'altra, poichè Madam Mei ha come tirato i fili del rapporto di Ino e Shikamaru durante gli anni, ma io, beh, io ho scritto e basta XXD e qua la cosa m'è sfuggita di mano, ti posso assicurare, tant'è che sbalordisce anche me. Fortuna che me l'hai fatto notare, poichè la cosa stupisce piacevolmente anche me che ho scritto il racconto, il che è tutto dire :). A parte questo, ti ringrazio per la bellissima recensione, per le parole splendide sul Canon di Ino -io la adoro per i tuoi stessi motivi-, su Thanatos, su Shikamaru, sullo schema teatrale che ho voluto utilizzare (anch'io faccio teatro *_* e lo amo alla follia), per i complimenti sullo stile e l'intreccio. E' importante ciò che dici, sul serio, non sai quanto mi faccia bene e mi sproni a migliorare sempre di più.
Sorellah di Pairing, ci sentiamo tra quindici giorni :) e per allora voglio qualche altra ShikaIno, SasuSaku, NaruHina u.u c'è penuria di speranza ultimamente, e davvero, finchè Sakura non dichiarerà il suo amore incommensurabile, ineffabile e incondizionato a Naruto, io non mollerò u.u e continuerò a portare alta la bandiera del SasuSaku come ho sempre fatto!
Hasta la victoria siempre (XDDDD, che insulto alla memoria del Che questo!), e a presto, spero.
Memi: Aw *O* Ma grazie, quell'unica parola mi basta eccome, è una parola piuttosto eloquente!
Tra l'altro, grazie mille, mille mille e ancora di più per l'analisi scrupolosa che hai fatto di Ino, di Shikamaru e della storia in sé. Felice che ti sia piaciuto lo schema teatrale^^ e anche l'impostazione onirico/filosofica della vicenda. Purtroppo ho questo vizio, ghghg, riguardo al filosoficheggiante e a cose che a una lettura superficiale possono sembrare prive di senso -ma in realtà lo sono davvero XD!
Il rischio a volte è di cadere nell'ermetico, ma invece a quanto mi dici questa volta m'è andata bene :) e tutti i personaggi hanno la loro coerenza, anche la cara Madam Mei <3 e Sakura, che è un po' la Razionalità in mezzo a questo turbine di carte, presagi, premonizioni e destini già scritti, a questo mondo così fatalista e drammatico, proprio come Ino.
Le tue valutazioni sull'IC poi sono apprezzatissime: è il mio costante perno, guai se snaturo i personaggi, ci tengo molto a renderli credibili e in linea coi loro caratteri^^ ma se ci sono riuscita anche 'sta volta, con un lavoro così lungo, allora posso davvero stare tranquilla!
Darkrin: Vero, la fissazione sui soggetti originali è abbastanza recente.
Che vuoi, c'è già il Bastardo che parla solo di Naruto, Sasuke, Naruto, Sasuke, Naruto, Sasuke e ancora Naruto, Sasuke, quindi io preferirei cambiare un po' XD e non è detto che i personaggi secondari siano più interessanti di quelli primari, basta vederlo con Ino e Shikamaru. Quando la smetterò di dire che li adoro?!? Mai, penso.
In effetti Scenes è un po' una favola onirica e teatrale, a metà tra tragedia e vaudeville: non so neanch'io bene cosa sia, fatto sta che mi piace. Mi piace il caffè, vero, per quanto sia forte e amaro come dici tu, in fondo resta sempre quella puntina di zucchero che si scioglie sulla lingua. E' per questo alla fine che ho voluto scrivere un finale non totalmente negativo, col primo cambiamento serio della vita di Ino e il passo indietro di Shikamaru. Dai, dopo tutta questa tribolazione si meritavano una fine serena (che poi, serena... Ino ha avuto un téte-a-tète con la Morte in persona XXDDD!), sarei stata davvero una stronza bastarda se non gliel'avessi regalata. Poveri piccoli <3 già me li maltratta il Bastardo di Kishimoto, io non posso infierire!
Hai notato una cosa che mi sta molto a cuore: l'evoluzione del rapporto. Mi fa felice sapere che sono riuscita a dimostrarlo credibile, una lenta salita verso l'amore, e non una cosa forzata e grottesca, tirata via. E' proprio questa lungo e faticoso sforzo verso un'evoluzione che alla fine ho voluto rappresentare, tra le altre cose^^.
La Chaos: Ed eccola, la recensione più lunga e articolata della mia vita, più densa di contenuti, valutazioni e riflessioni, che quasi potrebbe essere una storia a sé!
Allora. Tu hai capito TUTTO di Scenes From the Narcissist Café.
Eccerto, dirai, l'avevo scritta per te!
Scherzi a parte, è vero: sarà che l'hai riletta, che l'hai assaporata e te la sei gustata come tuo regalo di compleanno, ma tu hai letto queste righe con gli occhi e coi pensieri che volevo che avessi. Di fatti hai colto ogni significato, davvero, tutto quanto, ogni minimo accenno, e per questo ti ringrazio.
A parte il dialogo fra Sakura e Madam Mei: più che il SasuSaku, lì c'era la determinazione di Sakura nel voler portare avanti la sua rivalità con Ino, malgrado tutto, la sua ostinazione. Rileggendolo mi sono accorta che con la storia del Peer Gynt m'è scivolato in mezzo un po' di SasuSaku XXDDD e dire che non volevo affatto scriverti una cosa che lo fosse anche solo minimamente. Damn. E' proprio più forte di me, sul serio.
Comunque, Chaos, se volessi una vera presentazione per Scenes, come si fa per le prefazioni dei libri, beh, io vorrei la tua recensione, e nient'altro.
Ah, Thanatos era la Morte, nulla più: il vero deus ex machina che trama nell'ombra è la diabolica Madam Mei ;).

Helen Lance: ...Lo so che porta male fare gli auguri prima della data ç_ç Ma io per il 30 giugno non ce la farò in nessun modo a connettermi a Internet, dunque mi dispiaceva lasciarti senza un piccolo segno della mia stima!
Stima che nei tuoi confronti è davvero tanta, credimi: scrivi come se suonassi una chitarra, a volte con splendidi riff elettrici e allucinati, altre volte come la morbida carezza delle corde della classica. Credimi, tu scrivi bene sul serio :) mai banale, mai scontata, mai poco curata.
Per questo ricevere una recensione così bella e profonda da te, e sapere che continui a seguire le mie Flavours, mi rende davvero felicissima. Issima issima issima. Lo giuro!
Poi, beh, io son fissata coi Tarocchi: non per nulla ho l'idea di scrivere, una volta finite le Flavours, una raccolta di racconti monografici sui personaggi di Naruto con tema le Figure dei Tarocchi, un po' come il Castello dei Destini Incrociati, anche se Calvino si rivolterebbe nella tomba per questo dissacrante paragone.
Ma comunque, dicevamo.
Le tue riflessioni su Scenes From the Narcissist Cafè erano perfette, calzanti: e se con quel flebile (...Via?) ti ho fatto percepire l'immensa desolazione penosa di Ino, la mia contentezza supera ogni confine. Gh. Davvero. Mi sembrava banale quella parte, e invece :) fortuna che ci sei tu a dirmi che non è così, no?
Spero che quest'attestato di stima piovoso e parecchio angst ti lasci qualcosa, come ha fatto Scenes: questa volta è tutto per te, fino all'ultima sillaba della parola 'Fin'.

 

 

Vi abbraccio tutti,
Hipatya






 

 





 

 

 

 

  
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