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Autore: Rejected    19/02/2014    1 recensioni
Quasi dimenticavo, tra poche ore avremmo dovuto lasciare casa, a San Diego: ci saremmo definitivmente trasferite a casa del nuovo fidanzato di mia madre, ad Huntington Beach.
Lei non era di qui, di San Diego. Era nata ad Huntington Beach, appunto, e si era trasferita una volta sposata con mio padre, per motivi di lavoro. [...] Lì aveva incontrato un suo vecchio compagno, con il quale andava molto d'accordo quando stava al liceo, e che aveva divorziato qualche anno prima. Ricominciarono a parlare e a frequentarsi, finché lui non si dichiarò, un anno fa, e chiese a mia madre di sposarlo. [...] Aveva anche un figlio della mia età, ma non sapevo nulla di più, mamma disse che sarebbe stata una sorpresa.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo quattro

"Ma che-"
Sentita quella voce, subito mi staccai da James, che si abbottonò in fretta la camicia. 
Non mi ero mai spaventata tanto, finire quasi a fare sesso con il mio ormai fratellastro, al matrimonio dei nostri genitori, non era stata proprio una grande idea. Per fortuna, però, non arrivammo a quel punto e, soprattutto, non furono né i nostri genitori, né i nostri parenti a scoprirci in quella imbarazzantissima situazione.
"Che...che ci fate voi qui?" chiesi, abbassando lo sguardo e arrossendo.
"Non vi vedevamo da un po', così io e Brian siamo venuti a cercarvi..." rispose Effie, passandosi una mano tra i lunghi capelli rossi.
"La prossima volta che decidete di appartarvi, almeno avvisate" ci rimpoverò Brian.
Ci fu un attimo di silenzio, interrotto da Jimmy che, sbuffando, uscì dalla stanza per tornare in giardino, così lo seguimmo.
"Tu ora vieni con me" mi ordinò Effie, portandomi dietro un albero.
"Che stai facendo?" 
"Devi darmi qualche spiegazione, mia cara"
"Effie io-"
"Tu cosa? Stavi per scoparti Jimmy, cazzo. Per di più al matrimonio di tua madre! Che cazzo ti è passato per la testa?" disse, alzando un poco la voce.
"Non so cosa mi sia preso, ho bevuto un po' troppo e-"
"E? Stavi per combinare un casino!"
"Mi volevo soltanto divertire un po', che c'è di male?"
"Certo, giusto. Allora perché la prossima volta non ti scopi direttamente Joe? James ormai è il tuo fratellastro, se si venisse a sapere-"
"Ma non si verrà a sapere, non deve venirsi a sapere" la zittii.
Effie era visibilmente nervosa, molto più di me. Se si fosse venuto a sapere, probabilmente il rapporto tra mia madre e Joe non sarebbe più stato lo stesso e io non potevo permettere che anche il secondo matrimonio di mia madre andasse in frantumi, specialmente per colpa mia.
"Effie, devi promettermi che non dirai niente a nessuno, non dovrà mai venire fuori quello che tu e Brian avete visto in quello stanzino" la implorai.
"Ma certo, scema. Non dirò niente" disse, per poi abbracciarmi forte. Un abbraccio sincero che io, ovviamente, ricambiai.
"Ora torniamo di là, i ragazzi ci staranno cercando" 


Jimmy's POV.
Appena sentii la porta aprirsi, pensai ad almeno una decina di modi in cui mio padre avrebbe potuto ammazzarmi. Ammetto che non era stata proprio una grande idea quella di provarci con lei.
Per fortuna però, erano Effie e Brian.
Non sentii una parola di quello che dissero, l'unica cosa che volevo era andarmene da lì, soprattutto perché, conoscendo Gates, mi avrebbe fatto la paternale, così uscii dalla stanza, sbuffando.
Cercai di allontanarmi il più possibile da loro, ma Brian mi raggiunse e, con forza, mi voltò verso di lui, per poi tenermi fermo per le braccia. 
"Mi spieghi che cazzo avevi intenzione di fare, James? Ti sei bevuto il cervello?" 
"Non vedo che c'è di male" lo vidi sgranare gli occhi, dopo questa affermazione.
"Sei un coglione!" mi spintonò.
"Oh avanti, Brian. Non sei mia madre"
"Non sono tua madre, ma posso lo stesso prenderti a calci nel culo. Dovevi per forza scoparti tua sorella?"
"Primo, non me la sono scopata. Secondo, non è mia sorella. Perché ti agiti tanto?"
"Te la stavi scopando al matrimonio di tuo padre! Cazzo, Jimmy, ragiona un po'!"
"Ma non me la sono scopata" mi giustificai.
"Perché siamo arrivati io e Effie. Pensa se l'avessi fatto, come ti saresti sentito? Pensa se non fossimo arrivati noi, ma la madre di Phoebe o, peggio ancora, tuo padre. Hai Leana per scopare, perché cazzo ti sei messo in sto casino? Perché hai provato a scopart-"
"Perché sono attratto da lei, sei contento Brian?" sbottai.
"T-tu cosa?" chiese sconvolto.
"Hai capito bene. Sono fottutamente preso da lei" dissi abbassando lo sguardo.
"Ma se non fai altro che trattarla di merda"
"L'hai detto anche tu che è mia sorella, no? Sto provando a farmela passare"
"Così finirà solo per odiarti" 
"Forse è meglio così..."
"Sei un coglione, confermo"
Dopo quella abbrassai lo sguardo, mi voltai verso la folla e la vidi.
Dio, era bellissima. Mio padre mi aveva mostrato qualche foto sua, ma quelle foto non le rendevano di certo giustizia. 
"Ragazzi, ma dove eravate finiti? Dai, andiamo a divertirci un po'!" per fortuna Zacky ci venne a chiamare, distraendomi da tutti quei pensieri su di lei. Mi voltai verso Brian, che mi fece un occhiolino, per poi raggiungere l'altro chitarrista e il resto della band. Per tutta la sera cercai di non guardarla, di non calcolarla più, anche se ogni mio pensiero era rivolto a Phoebe.
"Che hai, Rev?" chiese Matt, vedendomi pensieroso.
"Niente, si è quasi scopato Phoebe e ora ha i sensi di colpa" intervenì Syn. I miei amici sgranarono gli occhi.
"Hey" dissi, lanciandogli un'occhiataccia.
"Tu che cosa?!" Zacky era forse il più sconvolto tra tutti, visto che più di una volta mi aveva visto trattarla male.
"Ragazzi, questa cosa non dovrà mai venirsi a sapere. Ne nascerebbe un casino. Darò la colpa all'alcol, ma voi non dovrete mai farvelo scappare con nessuno" affermai - in realtà, dal tono, poteva quasi sembrare una minaccia -.
"Sei un coglione, lo sai questo, vero?" disse Zacky, facendo un cenno negativo con la testa.
"Qualcun altro che voglia darmi del coglione?"
"Sì, sei un coglione" affermarono poi Matt e Johnny, insieme.


Phoebe's POV.
Passai il resto della festa ad evitare James, cosa che probabilmente avrei continuato a fare per il resto dei miei giorni, visto che, una volta svanito l'effetto dell'alcol, iniziai a realizzare quello che era successo. 
Iniziarono a venirmi i sensi di colpa, così mi risedetti al tavolo, sorseggiando l'ennesimo drink.
"Arrivano i sensi di colpa?" Effie sbucò da dietro, per poi sedersi affianco a me.
"Effie, io ti voglio bene, ma ti prego, smettila di sbucare così" dissi, provocando una sua risata.
"Scusami" affermò, continuando a ridere "come ti senti?"
"Meglio, sto cercando di non pensarci" 
"Non è proprio la faccia di una che non ci pensa"
"Sto bene, dico davvero" cercai di convincerla.
Per fortuna in quel momento arrivò Zacky, subito seguito da Gates.
"Che ci fate lì sedute? Avanti, andiamo a ballare" fece il primo.
"No davvero, non ne ho molta voglia" dissi.
"La mia non era una domanda" affermò Zacky, per poi porgermi la mano.
Gates fece lo stesso con Effie.
"Ti va di ballare?" lei non rispose, si limitò a prendere la mano del chitarrista e, alzandosi dalla sedia, mi guardò e mi sorrise, facendomi un cenno con la testa, come a dire di seguirla.
Così presi anche io la mano del mio chitarrista e, tutti e quattro, andammo sulla pista da ballo.


Jimmy's POV.
"Zacky e Brian sono andati a ballare, vieni con noi a prendere da bere?" chiese Johnny.
"No grazie, sto qui"
"Sicuro?" 
"Sì, non vi preoccupate" insistetti.
Vidi Johnny e Matt allontanarsi, finalmente avevo un po' di tempo per stare per conto mio. Iniziai a fissare il vuoto, lo feci per cinque minuti almeno, quando la mia attenzione ricadde, guarda caso, su Phoebe.
Vidi lei prendere la mano di Zacky e seguirlo sulla pista, la vedevo divertirsi, la vedevo sorridere. Non potevo sopportare il fatto di non essere io a farla sentire così.
"Jimmy?" sentii qualcuno chiamarmi, ma non risposi.
"James!" era Matt.
"S-si, dimmi" distolsi per un secondo lo sguardo da lei.
"Si può sapere che ti prende?" chiese Johnny, sedendosi per terra, vicino a me.
"Ho solo un po' di mal di testa, devo aver bevuto troppo" cercai di inventarmi qualcosa per evitare domande scomode.
"Prendi una pastiglia" disse il cantante.
"Sì, mamma, dopo la prendo"
Scoppiammo tutti e tre a ridere, per un momento tutti i miei pensieri si erano dissolti, finché non mi voltai e vidi Phoebe ballare un lento con Zacky.
Iniziò a ribollirmi il sangue nelle vene, lei aveva avvinghiato le braccia attorno al collo del chitarrista; parlavano, si sorridevano e i loro visi erano vicini. Troppo vicini.
Cercai di mantenere la calma, visto che nessuno - a parte Brian - sapeva di quella mia cotta per lei, non volevo inveire contro uno dei miei migliori amici, dopotutto non aveva colpa di niente e non aveva ancora fatto niente, ma non ci riuscii.
"Vado a prendermi una birra" affermai, alzandomi di scatto.
Arrivai al tavolo con le bevande e notai, con grande disappunto, che tutte le birre erano finite, così optai per un cocktail. Presi il mio bicchiere e feci per tornare dai ragazzi. Una volta arrivato vicino alla pista da ballo, venni da mio padre.
"Jimmy, vieni con me" disse prendendomi per un braccio e portandomi proprio al centro della sala da ballo.
"Che stai facendo?" chiesi, non capendo.
"Un momento di attenzione, per favore" mio padre richiamò così l'attenzione di tutti gli ospiti.
"Papà che sta succedendo?" insistetti.
"Questo per me è un giorno molto importante, poiché ho sposato la donna che amo. Inoltre, questa non è solo l'unione di due persone fisiche, ma di due famiglie diverse, che, con oggi, sono diventate una sola. Ho, quindi, una proposta da fare: come io e Anne abbiamo ballato insieme per celebrare, ora vorrei che anche James e Phoebe danzassero insieme" disse, indicando me e la ragazza.
"Come scusa?" chiesi sorpreso, voltandomi verso Phoebe, che era sorpresa quanto me.
"Oh avanti, non è poi una richiesta così assurda" affermò mio padre, mettendo una mano dietro la mia schiena.
Presi il suo braccio e lo levai con forza, poi girai i tacchi e me ne andai.
"James, vieni qui" mi urlò.
Alzai gli occhi al cielo, poi mi rigirai di scatto verso gli invitati.
"Lo volete capire o no che dovete lasciarmi in pace? Non voglio ballare con lei, non voglio fare questa stupida sceneggiata, non voglio neanche averci niente a che fare con lei. Non la voglio nella mia vita" non riuscivo a credere a quello che stavo dicendo, soprattutto perché non pensavo nemmeno una parola che usciva dalla mia bocca.
Vidi le facce di tutti sbiancare e, soprattutto, gli occhi di Phoebe diventare lucidi. Mi voltai per un'ultima volta, per poi incamminarmi verso l'uscita della location.
"James!" sentii ancora una volta mio padre chiamarmi, ma non mi voltai.
  
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