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Autore: Ale    20/06/2008    15 recensioni
Dieci momenti della vita di Teddy Lupin e Victoire Weasley, dal loro primo incontro alla nascita del loro amore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Vandalism

Questa è una raccolta ispirata ai temi della LJ Community ’10 pokes’. I personaggi di Harry Potter appartengono a J.K. Rowling.

Vandalism

La luce del primo pomeriggio di fine maggio filtrava tra le vetrate della biblioteca, inondando i libri polverosi di colori vivaci. L’atmosfera era sonnacchiosa: il caldo della stanza rendeva le palpebre pesanti ed il sole che riluceva sulle acque del lago estorceva sospiri anelanti dalle bocche della maggior parte degli studenti della biblioteca.

Victoire si mordicchiava il labbro inferiore, rileggendo il Compendio sulle Pozioni Emollienti, scribacchiando qualche nota su un pezzo di pergamena. La sua amica Tiana, invece, giocherellava con la piuma, guardando fuori dalla finestra con sguardo pensieroso. Ogni tanto Victoire le lanciava un’occhiatina, attendendo (e temendo) il momento in cui l’altra l’avrebbe resa partecipe delle sue elucubrazioni.

“Stavo pensando…” esordì Tiana, voltandosi a guardare l’amica. Vic alzò gli occhi dal grosso volume. Ci siamo, si disse un po’ nervosa. “Non può essere stato che uno studente di Corvonero ad imbrattare la porta dei ragazzi del sesto con quella scritta indelebile. Nessun altro avrebbe potuto indovinare la risposta all’indovinello per salire al dormitorio maschile.

Victoire non disse nulla: tornò a guardare la pagina scritta e fece finta di scrivere qualcosa sulla pergamena. “Tu dici?” chiese con un tono che sperò suonasse disinteressato.

“Sì, e dico pure che deve essere stato presente al litigio tra Haggard e Teddy. Quello dell’altro giorno, quando Haggard ha insultato il padre di Teddy.

“Ah, sì?”

Tiana continuò a seguire il filo logico dei suoi pensieri. “Sì, altrimenti che senso avrebbe avuto scrivergli sulla porta:Torna nel Medioevo, brutto Troll razzista!’?.”

Victoire fece spallucce, ma continuò a tenere gli occhi puntati sull’illustrazione di un mago in procinto di inserire rizoma di rabarbaro* essiccato. “Mah, proprio non saprei…”

Per qualche minuto, l’unico rumore che disturbò il silenzio della biblioteca fu il grattare della penna di Victoire ed i bisbigli degli studenti del secondo anno seduti al tavolo di fianco, tra i quali si trovavano anche Fred e Molly, finiti entrambi a Grifondoro. Casa in cui era stata smistata anche la sua sorellina Dom soltanto qualche mese prima.

“Vi?”

“Mm?”

“Dove sei stata la scorsa notte?”

Victoire si irrigidì. “Ma che razza domanda è? Ero a letto, Tia. Dove sennò?”

Tiana si imbronciò. “No, non c’eri. I cuscini che hai messo sotto le coperte non erano molto credibili: ti muovi molto di più quando dormi.” La fissò intensamente, le labbra strette in una sottile linea di rimprovero. “Vorresti avere la cortesia di spiegarmi dove te ne sei andata nel bel mezzo della notte? E non dirmi che avevi voglia di sgranchirti le gambe!”

Victoire arrossì imbarazzata. Avvicinò il viso all’amica, abbassando la voce fino a ridurla ad un flebile bisbiglio. “Shh! Abbassa la voce, Tia!” Si guardò intorno con aria nervosa. “Non è come credi tu…” iniziò, ma Tiana le rivolse un’occhiataccia.

“Vi, non prendermi per stupida: le ho viste le macchie di quella Vernice Incancellabile che vende tuo zio sulla tua camicia da notte!”

Victoire arrossì ancora di più. Rimise nervosamente a posto gli occhiali, che le erano scivolati sul naso. Il suo difetto di vista non raggiungeva la diottria, perciò non era necessario che li mettesse sempre (come aveva più volte rimarcato maman, che li trovava absolutement terribles), ma a Vic piacevano. Un po’ perché le davano un’aria da intellettuale (come le aveva detto la zia Hermione), un po’ perché li portava lo zio Harry, un po’ perché le davano una sensazione di sicurezza: le pareva che le lenti la schermassero dagli sguardi indiscreti del mondo.

Ma non da quello di rimprovero che le stava rivolgendo Tia.

“Allora?” la incalzò l’amica.

Victoire sospirò. “E va bene: sono stata io. Contenta?”

“Per niente!” ribatté Tiana, con le guance rosee per la rabbia. “Ma ti rendi conto?! Se scoprono che sei stata tu, puoi dire addio alla carica di Prefetto l’anno prossimo! Rischi di gettare alle ortiche tutto il tuo piano per passare più tempo con Teddy! Che cosa ti ha detto la testa, eh?!

Vic abbassò gli occhi. “Non potevo non fare niente. Starmene zitta mentre quell’imbecille di Haggard lo insultava è stato frustrante! Dovevo fare qualcosa!”

Tiana gemette. “Ma proprio quello? Per Merlino, se ti avessero presa…!”

“Ma non è successo! E ora ti prego, smettiamo di parlarne.”

“Smettere di parlare di cosa?” domandò una voce alle sue spalle, facendola sobbalzare. Victoire si voltò lentamente e, quando riconobbe il suo interlocutore, il sangue le divenne di ghiaccio. “Allora, Weasley?” la incalzò proprio Tiberius Haggard, sedendosi pesantemente accanto a lei.

Victoire si scambiò un’occhiata preoccupata con Tiana e deglutì nervosamente. “Niente che ti riguardi.”

Gli occhi di Haggard si assottigliarono, colmi di sospetto. Victoire sentì il cuore batterle furiosamente tra le costole. “Vi ho sentite fare il mio nome.”

Tiana emise una bassa risatina di scherno e proseguì a bassa voce: “Temo proprio che tu te lo sia sognato, Haggard.

“Non prendermi per un idiota di Tassorosso, Wright. Ho sentito chiaramente il mio nome.” Il ragazzo prestò nuovamente attenzione a Victoire. “Stavate parlando della scritta sulla porta del mio dormitorio, vero?” domandò, lo sguardo una lama di ghiaccio.

Le due ragazze non risposero.

Lui sogghignò, soddisfatto di aver colto nel segno. “Ma certo che ne stavate parlando! È sulla bocca di tutti! Gran bel lavoro ha fatto il tuo amico Mezzo Mannaro, Weasley…” aggiunse con voce cupa. “Solo una cosa non capisco: come abbia fatto un idiota come Lupin a risolver- ahia!” strillò, portandosi una mano allo stinco, dove la punta della scarpa di vernice nera di Victoire l’aveva colpito impietosamente. “Ma sei matta?!” l’apostrofò, tentando di mantenere la voce bassa.

Victoire lo stava fulminando con gli occhi. “Teddy non è affatto un idiota.”

“Già.” le diede manforte Tiana, lanciando ad Haggard un’occhiata di compatimento. “Dobbiamo ricordarti chi ha preso più G.U.F.O. tra voi l’anno scorso? O chi ti ha soffiato all’ultimo la Coppa del Quidditch quest’anno?”

Il Corvonero digrignò i denti per la stizza. Poi distese le labbra in un sorrisetto di scherno. “Oh, certo! Mi stavo dimenticando che sto parlando con la Fidanzatina e la sua amica Piattola…” Victoire arrossì furiosamente, mentre Tiana si accigliò. “A quando le nozze, Weasley?”

“Smettila di dire sciocchezze, Haggard!” lo ammonì in un sussurro Tiana.

“E tu perché non te ne vai a fare un giro? Non puoi resistere due minuti senza respirare la stessa aria della Weasley?” la accusò lui.

Tiana risucchiò un gran respiro indignato. Puntò un dito accusatore verso Haggard. “Brutto insolente, arrogante figlio di un Troll di montagna!”

Madama Pince alzò la testa e guardò nella loro direzione. Victoire tirò una manica di Tiana per farla calmare. “Si può sapere che vuoi, Haggard?” bisbigliò, quando Madama Pince riprese a leggere.

“Voglio sapere se è stato Lupin ad imbrattare la mia porta.

Victoire scosse la testa. “No.”

Gli occhi di Haggard si assottigliarono. “Dimmi la verità, Weasley! È inutile che continui a difenderlo.” Scosse la testa. “Proprio non capisco perché una bella ragazza come te vada dietro ad un perdente come lui…” borbottò.

Furono gli occhi di Victoire ad assottigliarsi. “Non è affatto un perdente! Ed io non gli vado dietro!”

L’occhiata che le rivolse il ragazzo fu abbastanza eloquente da farla arrossire.

Tiana si sporse in avanti, corrucciata. “Non hai proprio di meglio da fare che farci perdere tempo? Stavamo studiando prima che arrivassi tu.

“Se ti do tanto fastidio, Wright, spostati.

Prima che Tiana potesse strangolarlo, Victoire le rivolse un’occhiata ammonitrice. L’amica sbuffò e sprofondò nella sedia, una smorfia sul viso e le braccia incrociate al petto.

“Sempre circondata da perdenti, eh, Weasley?” sogghignò Haggard.

“Smettila di chiamare i miei amici perdenti. sibilò Victoire.

“Tranquilla, Vi: detto da uno come lui la cosa non mi tange…” replicò Tiana, scoccandogli un’occhiata colma di avversione.

Haggard sghignazzò sottovoce. “Non ti viene mai voglia di frequentare gente un po’ più sofisticata?” La mano di Haggard si chiuse sul polso di Victoire. Lei fissò prima la mano e poi il suo proprietario con sguardo allarmato.

“Come chi? Come te? Ma fammi il piacere!” soffiò come un gatto arrabbiato Tiana, protendendosi per agguantare la mano di Haggard. “E lasciala stare!”

Lui la fulminò con lo sguardo. “Non toccarmi, Wright! Potresti pentirtene…”

“Sei un cafone arrogante, Haggard, bravo solo a minacciare le ragazze!” si divincolò Victoire, non ottenendo alcun risultato.

“Oh, Weasley…” disse lui con tono suadente, stringendole ancora di più il polso. “Non ti sto affatto minacciando, ma se è quello che cerchi…”

“Io ti consiglio di lasciarla andare, se tu non cerchi rogne.

Tutti e tre si voltarono a guardare chi aveva parlato. Teddy Lupin in persona fissava Haggard con sguardo severo e le braccia incrociate al petto. Dietro di lui, Fred e Molly guardavano Victoire con espressione preoccupata. I due ragazzini, avendo notato la tensione al tavolo della cugina, erano corsi a chiamare il loro Prefetto, nonché amico d’infanzia.

Haggard ricambiò lo sguardo astioso, lasciando andare il polso di Victoire, che se lo massaggiò per cancellare i segni delle dita del ragazzo. Tiana le posò subito le mani sulle braccia, come per sostenerla.

Il Corvonero sogghignò, passandosi una mano tra i capelli. “Rogne, dici? Mah, la rogna potresti attaccarmela tu, Lupin, se continui a starmi vicino…”

Teddy serrò con forza la mascella per non esplodere. Lanciò uno sguardo a Madama Pince, ancora immersa nella lettura. “Che diavolo stavi facendo, eh?” chiese, con un moto nervoso della testa.

“Tenevo compagnia alla tua ragazza. Abituata a gente come te, devo esserle sembrato una boccata d’aria. disse, rivolgendogli un’occhiata cattiva.

Fred, Molly e Tiana si accigliarono, ma le loro espressioni non erano nulla al confronto di quella di Victoire

“Credo che abbia pensato più ad un fetore di fogna…” ribatté Teddy con voce incolore.

“Spassoso come tuo solito, Lupin.” biascicò l’altro.

Ma Teddy non si lasciò provocare. Corrucciò le sopracciglia in un’espressione severa. “Se ti ritrovo a dar loro fastidio, Haggard, in qualità di Prefetto avvertirò il Professor Vitious. Ma in qualità di loro amico…”

Haggard lo interruppe. “Cosa vuoi farmi, Lupin? Mordermi? Così avrai qualcun altro con cui ululare alla lu-?”

Sciaf!

Il rumore dello schiaffo echeggiò tra gli scaffali della biblioteca, lasciando stupefatti i testimoni dell’evento. Per pochi, lunghi istanti gli unici suoni furono il rumore delle pagine girate dagli altri studenti e il respiro affannoso di Victoire. Con quei capelli rossi che le incorniciavano il viso e l’espressione furente, la giovane Weasley sembrava proprio una piccola fiamma.

Haggard la guardava scioccato, tenendosi la guancia che la ragazza aveva colpito. Ma recuperò quasi subito l’uso della parola: “Ma sei impazzi-?!”, venendo nuovamente interrotto dalla compagna.

“Come ti permetti? Come ti permetti di insultare Teddy in questo modo?! Suo padre sarà stato un Lupo Mannaro, ma è stato anche un Eroe di Guerra! E anche se non lo fosse stato, non hai alcun diritto di insultare né lui, né tanto meno Teddy, che è e sarà sempre una persona migliore di quanto tu possa solo sperare di essere!” Prese fiato per urlare: “Torna nel Medioevo, brutto Troll razzista!”

Gli occhi di Haggard e di Teddy si allargarono di comprensione, tuttavia nessuno dei due ebbe il tempo di dire nulla.

“Per Merlino! Che diamine sta succedendo qui? Questa è una biblioteca!” proruppe Madama Pince, giunta di gran carriera. “Che cos’ha da urlare, signorina Weasley?”

Victoire non rispose, abbassando lo sguardo sulle proprie scarpe.

“È stata colpa mia, Madama Pince.” disse a sorpresa Haggard. “La Weasley stava studiando ed io l’ho infastidita.

“Oh.” commentò la strega. “In tal caso, esca immediatamente dalla Biblioteca, signor Haggard. E qualcuno accompagni da Madama Chips la signorina Weasley.

In effetti, Victoire stava tremando dal nervosismo ed aveva le lacrime agli occhi. Tiana fece per alzarsi, nello stesso istante in cui Molly e Fred facevano un passo avanti, ma Teddy alzò una mano. “L’accompagno io.” Le passò un braccio attorno alle spalle e la condusse all’uscita, che Haggard aveva già raggiunto.

“Forza! Tornate a studiare!” sentirono esortare Madama Pince.

“Mi devi un favore, Weasley.” le disse Haggard, tenendole la porta con un sorrisetto.

Teddy le strinse un po’ di più le spalle con fare protettivo. “Non ti deve proprio niente: hai solo detto la verità.

Ma Haggard continuò a sogghignare, infilandosi le mani nelle tasche e prendendo il corridoio che portava ai giardini.

“Non dargli retta: non gli devi niente.” le ripeté con voce gentile Teddy.

Victoire tirò su col naso e si staccò da lui, tentando di darsi un contegno. Continuava a tremare e proprio non riusciva a ricacciare indietro quelle lacrime nervose che le inumidivano gli occhi. Fissò un punto alla fine del corridoio e si rifiutò di guardare Teddy in viso.

Camminarono in silenzio per qualche minuto.

“Torna in biblioteca, Teddy. Non c’è bisogno che mi accompagni.” gli disse, seccata dal fatto che la vedesse in quello stato.

Lui scosse la testa. “Sei sconvolta: rimango con te.”

Victoire sospirò e chiuse gli occhi. “Non fare il Prefetto affabile: hai sentito cosa ho fatto, no?” mormorò con voce amareggiata. “Dovresti andare a riferirlo a Vitious.”

“Ma io non ho proprio nulla da dirgli, Vic. le rispose Teddy, guardandola gentilmente. Victoire lo fissò stupita. “Piuttosto, credo di doverti ringraziare: neanche Ethan e Grace mi hanno mai difeso con così tanto fervore. Le rivolse un gran sorriso compiaciuto. “Non pensavo avessi una così alta opinione di me.

Lei arrossì fino alla radice dei capelli ed abbassò lo sguardo. “È che odio tutto ciò che esce dalla bocca di quel Troll di Haggard. Ed anche mio padre è una specie di Mezzo Mannaro. E odio le discriminazioni e…” si bloccò quando Teddy ridacchiò divertito.

“Va bene, ho capito. Comunque, grazie.” Lanciò uno sguardo in avanti. “Dai, forza: siamo quasi arrivati.” disse, procedendo spedito verso il Regno di Madama Chips.

Victoire rimase per un attimo ferma. “… e tu mi piaci proprio tanto, Teddy.” mormorò tra sé, prima di affrettarsi a raggiungere il ragazzo dalla zazzera turchese.

* Il rizoma è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva. È ingrossato, sotterraneo, con decorso generalmente orizzontale. Il rizoma del rabarbaro, in particolare della specie cinese, viene utilizzato veramente nella medicina: viene colto da piante di oltre un anno di età, poi viene decorticato, suddiviso in frammenti ed essiccato. (da Wikipedia)

Commenti:

L’ho dovuto riscrivere più volte e non sono ancora del tutto convinta. Comunque, eccovi qui la quinta puntata. Fatemi sapere che cosa ne pensate! ^_^

Grazie mille ai 42 che mi hanno messa tra i preferiti: sono lusingata! ^//^

Ma il grazie più grande va a tutti coloro che hanno speso un po’ del loro prezioso tempo per lasciarmi un commento:

_LY_: Tesora, non dovevi! Comunque, ti ringrazio per avermi scritto ancora così tanti commenti carini! Ti voglio un mondo di bene! Ad oggi pomeriggio!

NINNY: Wow, grazie per avermi messa tra i preferiti! Sono contenta che la mia raccolta ti piaccia! Spero che anche questo capitolo sia degno della tua attenzione! Fammi sapere! Alla prossima!

LISERC: Ma figurati! L’importante è che hai trovato il tempo di lasciarmi un commentino! Guarda, ti dirò la verità: io non tornerei all’età di undici anni. Certo, se avessi per amichetto Teddy Lupin potrei farci un pensierino… ^__- Comunque, sto cercando di dar loro degli atteggiamenti il più reali possibili, ma non so se in quest’ultimo se ci sono riuscita… Fammi sapere cosa ne pensi! Alla prossima!

RONNINA94: Ciao! Grazie per il commento! Eh, già: povera Vic, ma se finiva a Grifondoro sarebbe stato troppo facile, no? ^_- Ti è piaciuta Tiana? Meno male! Spero che anche quest’ultimo ti piaccia!

MISS NINA: Perdonata, se mi dici cosa ne pensi anche di questo! ^_^ L’amore non è bello se non è litigarello, dici benissimo! E, come vedi, Victoire è molto protettiva nei confronti di Teddy. Solo che lui è un po’ tontolone… Ma vedrai che prima o poi aprirà gli occhi, promesso!

SORELLINADOLCE: Ciao Hily! Sono molto lusingata dal fatto che l’hai letta d’un fiato: ti ringrazio! Fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto! Al prossimo aggiornamento!

FREDDYMERCURY: Lo zio George l’ha presa in giro per tutte le vacanze di Natale, ma quando il labbro di Victoire ha cominciato a tremare e gli occhi di suo fratello Bill si sono trasformati in due fessure tempestose, il caro George ha deciso di sfruttare la situazione ed utilizzare la nipotina come intermediario tra giovani Corvonero annoiati ed il negozio delle meraviglie Tiri Vispi Weasley. Ovviamente, Victoire ha preteso una percentuale per ogni nuovo cliente apportato. È finita a Corvonero mica per niente! ^_^ Sono contenta che anche tu ti immaginavi la piccola Weasley a Corvonero. E Teddy, beh, Teddy lo abbiamo perso molto tempo fa, ma lo recupereremo! Haggard è uno dei baldi giovani di cui parlavi tu, però non è molto simpatico… E comunque, Victoire ha occhi solo per Teddy… Continua a farmi sapere il tuo giudizio, mi raccomando!

CHAOSREBORN_THE_SAD: Beh, come si dice: meglio tardi che mai! ^_^ Scherzo: grazie per avermi recensito! Sono contenta che ti piacciano i miei personaggi. Per quanto riguarda il caratterino di Vic, credo che in questo capitolo sia, come dire?, ‘esploso’… Se hai tempo, fammi sapere che cosa ne dici di quest’ultimo! Alla prossima!

ALEMALFOY: Anch’io ho pensato che Victoire dovesse un po’ differenziarsi! E, se fosse stata smistata a Grifondoro, sarebbe stato troppo semplice! Eh, purtroppo Teddy è troppo preso da Grace per accorgersi dei sentimenti di Victoire, ma vedrai che la nostra Weasley riuscirà a far breccia nel cuore del nostro Lupin! Continua a seguirmi, eh! ^_^

MIONE1194: In Victoire scorre il sangue Weasley, quindi era impossibile che non fosse una testa calda come suo zio Ron. D’altro canto, ammira moltissimo la zia Hermione e quindi… Ha un bel caratteraccio! ^^ Scherzo! No, nel libro non c’è scritto nulla a riguardo e, che io sappia, nemmeno nelle interviste a Mamma Rowling. Semplicemente, ho pensato che sarebbe stata bene a Corvonero, anche per differenziarsi un po’ dagli altri Weasley (che, come hai visto, hanno continuato la tradizione). Tiana ti sta simpatica? Oh, bene! Spero ti piaccia anche in quest’ultimo capitolo!

SIJAY: Grazie per i complimenti! Sì, mi sembrava di averlo letto da qualche parte, ma preferivo che finisse nella casa del suo papà! ;-P E poi, ho una amica che è convinta che Tonks nel cuore è una Grifondoro: come potevo mettere suo figlio tra i Tassorosso e farle un affronto simile (vero, Eli?)?! Comunque, spero che per te non sia un problema e che continuerai a seguirmi!

GINNY36: Tu mi fai sempre arrossire! ^//^ I tuoi complimenti mi ricaricano sempre, quindi spero che sarai ripetitiva fino alla fine! ^__^ Sono veramente contenta che i personaggi ti piacciano, anche quelli di mia invenzione. Tiana è il prototipo del Corvonero ideale (almeno secondo me!^^): sveglia, in gamba, attenta a quello che le accade intorno e alle persone che le stanno vicine… il contrario di Teddy! E purtroppo l’illuminazione mistica non è contagiosa! Bisognerà aspettare ancora un po’!^^ Spero che i personaggi ti siano piaciuti anche in quest’ultimo. Aspetto fremente il tuo giudizio!

PROSSIMO AGGIORNAMENTO: martedì 22 giugno

P.S. Allora, il titolo dello scorso capitolo ‘Blue’ stava per: a) la tristezza di Victoire per essere finita a Corvonero

b) un rimando ai colori della casa di Priscilla Corvonero

c) il colore dei capelli di Teddy

Siete stati tutti bravissimi ad indovinare! ^_^ I miei complimenti!

   
 
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