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Autore: JanineRyan    20/02/2014    1 recensioni
La storia è ambientata alcuni mesi dopo la grande vittoria di Harry & co., ma con alcuni cambiamenti... Voldemort non è morto, anzi si è riorganizzato per un nuovo e grandioso attacco! Altri personaggi, importanti nella mia storia, non sono morti: Piton, Silente, Bellatrix e...
Storia completamente concentrata sul mio personaggio preferito: Lucius Malfoy!!! Il quale dovrà confrontarsi con una ragazza di origini babbane che metterà in crisi le sue convinzioni di purosangue!
***
Ho modificato l'intro per la piega differente presa dalla storia!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IN GUERRA E IN AMORE NIENTE REGOLE'
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Per Severus Piton le situazioni imbarazzanti non erano una novità: per sette anni aveva sopportato gli scherzi dei suoi compagni di corso. Non si sarebbe mai dimenticato le innumerevoli umiliazioni che James Potter e Sirius Black gli avevano inflitto durante gli anni di scuola.
Di certo, la situazione più imbarazzante, il giovane Severus, l’aveva subita durante un pomeriggio di primavera. Erano terminate le lezioni e il calore del primo sole inglese l’aveva messo di buonumore, tanto da spingerlo nei giardini circondanti il  castello di Hogwarts. Si era accomodato all’ombra di un albero, un libro in mano, lo sguardo attento. Come sempre, era in compagnia di una giovane Grifondoro; l’unica. Per lei nutriva forti sentimenti fin dal loro primo incontro.
Lei cercava di distrarlo dalla sua lettura, animando dei piccoli oggetti e facendoli saltellare a destra e sinistra, tutt’intorno allo studente. Le loro risa, vennero interrotti dall’arrivo di James e Sirius.
I due, come sempre, ritenevano forse uno scherzo divertente infastidire il giovane Serpeverde. Si avvicinarono al ragazzo e, ridendo maligni, lo fecero levitare, facendolo roteare su sé stesso. La cosa peggiore, che aveva segnato quel giorno in modo indelebile nella sua mente era stato il seguito: con la magia gli avevano, prima tolto i pantaloni e la divisa, lasciandolo in mutande, per poi fargli comparire addosso abiti da donna. Un top di pelle rosa ed una minigonna anche questa di pelle, gli avevano perfino truccato la faccia, in modo pesante, e fatto crescere i capelli…
Sì, Severus Piton era abituato alle umiliazioni e alle situazioni imbarazzanti...
***
Chiuse la porta alle sue spalle, entrando controvoglia nella camera. La ragazza gli dava la schiena ed era completamente nuda. La stanza era avvolta nella semioscurità per via delle tende tirate, che impedivano anche alla fievole luce delle stelle e della luna di entrare. Chloe si muoveva con ritmo sopra il corpo del mago, mentre lui la stringeva forte per i fianchi, aiutandola nei movimenti… c’erano solo due candele che illuminavano il locale e le fiamme erano traballanti. I capelli di lei erano sciolti e cadevano morbidi sulla sua schiena nuda. Cercò di non guardare verso il letto, si sentiva già abbastanza in imbarazzo. Le candele creavano degli effetti luce-ombra magnetici sulla schiena di lei, il capo chinato leggermente all’indietro… gridolini di piacere emergevano dalle labbra della ragazza, dischiuse in un sorriso…
La voce di Severus giunse come un suono remoto nella mente dei due amanti, troppo presi l’uno dall’altra per notare quell’intrusione… ma, il rumore della porta che si chiudeva, attirò la loro attenzione…
Coprendosi il petto con le braccia, Chloe si stese sul letto, afferrando le coperte e nascondendosi. Lucius scattò in piedi, uscendo dal letto, nudo.
«Ma che diavolo fai? Esci!» tuonò Lucius, mentre si affrettava ad afferrare i boxer che aveva abbandonato per terra, nella foga di far sua la giovane strega.
«Non pensi che uscirei di qui, se solo potessi? Draco è qui fuori… era dietro di me, mentre salivo le scale…» rispose Severus, accennando con un movimento del capo al corridoio alle sue spalle.
Chloe, nascosta sotto le coperte, si sentiva ardere le guance. Era stata vista da Piton! Era stata vista nuda da Piton! Era stata vista nuda a fare sesso con Lucius da Piton! Non ci riusciva a credere… stringeva forte le coperte, ancora tirate fin sopra la testa. Il cuore le martellava nel petto.
«Draco?» ripeté Lucius, infilandosi anche i pantaloni e cercando frenetico la camicia. «Ma… ma che fa…»
Bussarono alla porta.
Lucius si interruppe.
Tutti e tre trattennero il respiro.
«Papà, sono io. Draco. Posso entrare? Ho bisogno di parlarti…».
Piton alzò gli occhi sull’amico, fulminandolo con lo sguardo. Odiava trovarsi in quella situazione, quasi rimpiangeva i pomeriggi con Sirius e James…!
«Esci di qua e porta tuo figlio via.» ordinò Piton a denti stretti. «Subito
Dopo essersi infilato anche un manto nero, Lucius aprì la porta. Draco lo stava aspettando posato al muro davanti alla porta, le braccia conserte e l’aria decisamente seccata per l’attesa. Il mago uscì veloce dalla camera e richiuse la porta alle sue spalle: sperò che i suoi movimenti non fossero risultati sospetti e che, soprattutto, non avesse visto la ragazza…
«Su, andiamo Draco. Non è cortese sparire durante una festa organizzata da tua madre.» disse al ragazzo, mentre stringeva il suo braccio per trascinandolo al piano inferiore.
Draco si divincolò dalla stretta del padre e scosse il capo, rimanendo fermo in mezzo al corridoio. Guardava il pavimento, alzare il capo e vedere Lucius gli sarebbe costata un’enorme fatica: la prova dei suoi sospetti gli era stata servita su un piatto d’oro.
«Papà… per favore… dobbiamo parlare.» disse a voce bassa, trattenendo la crescente rabbia.
Lucius guardò il figlio; sembrava stesse lottando contro sé stesso. Intuiva la sua indecisione: parlare o tacere. Si voltò, dando le spalle al ragazzo. Chiuse gli occhi e respirò a fondo.
«D-di cosa vuoi parlarmi Draco? Possiamo parlarne dopo…» disse, cercando di mantenere il suo tono pacato.
«Riguarda Chloe, ma non qui.»
Draco raggiunse la sua camera da letto, spalancò la porta con un calcio ed entrò. Lucius non ebbe alternativa se non quella di seguire il figlio. Indugiò sulla soglia. Draco era fermo davanti allo specchio: guardava la sua immagine riflessa, una mano posata sulla fronte e lo sguardo duro. Quando anche il riflesso di Lucius comparve alle sue spalle, alzò lo guardo; incrociando gli occhi del padre.
«Come puoi accettare questo?» chiese il ragazzo con voce tremante. «Come puoi accettare, senza opporti, i progetti del Signore Oscuro che riguardano Chloe?»
Pronunciando il nome della ragazza, Draco si voltò; per la prima volta guardò il padre negli occhi. Lucius lo osservava con volto impassibile; ma un insolito pallore lo tradiva.
«Io non posso accettarlo.» continuò il ragazzo. «Ho sentito zia Bella parlare di lei e dei progetti di Lui. Non posso accettare che la voglia sfruttare ed uccidere.»
Lucius respirò a pieni polmoni, ergendosi in tutta la sua statura: «Non ti sarai affezionato alla ragazzina?»
Con uno scatto, Draco si avvicinò al padre. Strinse i denti per non rispondere malamente al genitore, avrebbe voluto sferrargli un pugno…
Lucius sapeva di star giocando col fuoco: Draco era infuriato. Non lo aveva mai visto prima perdere il controllo. Con lo sguardo sarebbe stato in grado di uccidere… non poteva dimostrarsi debole davanti al figlio; mostrarsi debole, voleva dire svelare i suoi sentimenti verso la ragazza... per anni aveva istruito Draco sull’importanza della purezza del sangue e sulla necessità di mantenere i Malfoy sotto una buona stella.
«Suvvia, Draco… non vorrai deludere la tua discendenza… noi Malfoy siamo fieri d’essere dei purosangue. Mischiare il nostro sangue puro con quello dei babbani è una blasfemia. Ora non fare il ragazzino noioso e torniamo alla festa. Stasera, tua madre ed io, vogliamo annunciare il tuo fidanzamento ufficiale con miss Astoria. Il buon nome dei Malfoy si è basato per anni sulle apparenze. Mi aspetto il massimo da te.»
Voltandosi, Lucius lasciò la stanza ed iniziò a scendere le scale. Aver detto quelle parole gli era costata molta fatica. Lui, per primo, non pensava più che Chloe fosse un agnello sacrificale. Iniziava a provare dei sentimenti completamente nuovi: mai si sarebbe aspettato che una semplice natababbana potesse farsi strada nel suo cuore, fino ad annidarsi così in profondità.
Sospirò, scendendo la scalinata, fermandosi a metà di questa; nella sala c’erano solo famiglie purosangue e tutte fedelissime al loro Oscuro Signore.
Tra la folla, vide Bellatrix dare spettacolo in pista, chiaramente preda del troppo alcool ingerito a stomaco vuoto e dell’eccitazione per la caccia tenuta quella mattina. Draco lo raggiunse e, guardando nella stessa direzione del padre, disse con tono afflitto: «Le tue parole sono cazzate. Menti pure a te stesso, ma anche tu non ci credi. Non più, per lo meno.»
Lucius guardò il figlio: era cresciuto negli ultimi mesi. Era diventato un ragazzo maturo e sagace, si sentiva fiero di lui.
«Draco: siamo i Malfoy. La gente non si aspetta altro da noi.» rispose con un sussurro.
«Non sono stupido.» concluse. «Chloe era in camera con te.»
Lucius stava per ribattere, ma Draco lo anticipò: «Non dire niente: non importa. Non più. Io e lei siamo amici. Vorrei solo che lo ammettessi, almeno a me. A me: a tuo figlio. Non merito forse la verità? Tu e mamma mi avete sempre protetto in questi anni raccontandomi innumerevoli menzogne. Non sono un ragazzino… vedo cosa accade e lo comprendo fin troppo bene. Swan che gironzola per casa alle ore più assurde e mamma che fa la svenevole con lui… tu che fai gli occhi dolci a Chloe, la sfiori quando pensi che nessuno ti veda… non sono sciocco.» Respirò a fondo. Prendendo alcuni secondi e cercando di mantenere la calma. «Il tuo passato e le tue scelte mi hanno reso ciò che sono. Se solo tu, da ragazzo, non fossi entrato a far parte dei Mangiamorte, io oggi sarei libero di essere me stesso e magari avrei amato Chloe e lei avrebbe amato me e non te… Il “buon nome dei Malfoy” non è di alcuna importanza per me.»
Superò il padre ed entrò nella sala, lasciando Lucius sulle scale a riflettere. Sì: Draco era proprio cresciuto e lui nemmeno se n’era accorto.




***
Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare le 8 persone che seguono la mia storia, le 4 che la preferiscono e le 3 che la ricordano... inoltre, un grazie particolare ad Emma: fedelissima lettrice di questa mia ff!
Grazie a tutti! ;)
  
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