<< Perchè non risponde?
Stiamo suonando il campanello da mezz'ora. >>
<< Che non sia in casa? >>
<< No, la macchina è nel garage, la mette sempre lì. >>
Giro lo sguardo per qualche secondo mentre osservo la luce del garage che è ancora accesa, perciò vado verso la porta del garage e guardo nella finestrella quadrata che da sulla macchina; anche se buio riesco comunque a vederla.
<< La macchina c'è, e non ha nessun altro mezzo. >>
<< Tu non hai una chiave? >>
<< Io no ma... deve averla nascosta da qualche parte in giardino.. >>
Corro nel giardino posteriore, dove tiene la sua piscina gonfiabile, enorme, naturalmente e che ci abbiamo passato ore e ore, tra cui anche un barbecue con i ragazzi. Guardo ovunque e trovo anche una bacchetta della mia batteria.
<< E questa che cavolo... >>
La metto nei pantaloni per poi poterla portare dentro, ma finalmente riesco a trovare la famosa chiave che stò cercando.
<< Trovata! >>
<< Ma perchè tiene una chiave nel giardino? >>
<< Per le emergenze, e questa è una di quelle. >>
Spolvero un po la chiave per pulirla dalla terra e da qualche fino d'erba che si è incastrato tra i dentelli da infilare nella serratura.
Metto la chiave nella serratura della porta che si apre dopo aver girato la chiave per quattro volte.
<< È un' incosciente, non dovrebbe togliere le chiavi dalla serratura, siamo pur sempre a Los Angeles, e che cavolo! >>
<< Christian... questa è davvero casa sua? >>
<< Si, ma il disordine è dovuto a me.
Cora!! >>
<< Non urlare! >>
<< Si che devo urlare.
Cora!! >>
Salgo le scale, seguito a ruota da Erin, mentre io cerco con lo sguardo una luce filatrare dalle porte del piano superiore.
<< Cora!! >>
Vedo una luce, provenire dal bagno, perciò appena mi avvicino quel che basta spalanco la porta e finalmente la trovo.
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The point of view of Cora.
Ho le cuffie nelle orecchie, ad un volume così alto che non mi accorgo nemmeno che qualcuno è entrato nel bagno di casa mia.
Apro leggermente un occhio e vedo Christian che mi fissa con sguardo preoccupato, e dietro di lui Erin, stranamente li vedo insieme, e quasi spontaneamente caccio un urlo che quasi stordisco me stessa.
<< Cora! >>
Christian mi abbraccia, bagnandosi completamente per via del bagno che ancora stò facendo dopo quasi un'ora.
<< Ma che cavolo fai? >>
Lo allontano con una mano e lo guardo con occhi stupiti e molto sorpresi.
<< Eravamo preoccupati, stiamo suonando alla porta da quasi mezz'ora, per quale cavolo di motivo non rispondevi? >>
<< Perchè stavo ascoltando te. >>
<< Come? >>
<< Stò ascoltando te, non senti? >>
Gli metto all'orecchio un auricolare e gli faccio sentire Nobody's Hero a massimo volume, e vedo un sorriso dipingersi sulle sue labbra, che però scompare subito dopo.
<< Ma non risponde alla domanda!
Quante volte ti ho detto di chiurti a tripla mandata in casa? >>
<< E io quante volte ti ho detto di non entrare in bagno prima di bussare, brutto idiota? >>
Sorride ancora una volta e mi si avvicina posandomi un bacio sulle labbra, e tutto questo mi fa sorridere ancora più del normale.
<< Vuol dire che mi hai perdonato? >>
<< Sono stato un vero imbecille prima, perciò è colpa mia, ma è tutto passato.
Fra almeno cinque giorni fammi trovare Martha nel tuo piccolo studio, se così possiamo chiamarlo, così gliene faccio sentire quattro. >>
<< Va bene, va bene, ora esci, posso almeno vestirmi? >>
<< Oh giusto, scusa scusa!
Adesso... adesso esco.. >>
Si gira verso la porta, ma continua a fissarmi, ma torna indietro molto veloce stampandomi un nuovo bacio, lungo e tanto appassionato.
<< Ora esco, promesso. >>
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The point of view of CC
<< Allora sei davvero il suo ragazzo... >>
<< Ma te l'ho detto! >>
<< In effetti è cambiata tantissimo, non si sarebbe mai fatta vedere da un uomo. >>
<< Per così poco? >>
<< Vuol dire che avete già fatto sesso? >>
<< Non subito, ma si. >>
<< Aw!
La mia Cora è diventata grande! >>
<< Ma quante cose ti sei persa?
Non ha mica perso la verginità con me. >>
<< Si, lo so, ma non è mai stata così aperta. >>
<< Oh non è aperta, è solo c.. >>
Stò per iniziare una nuova frase ma qualcuno mi interrompe, ma non qualcuno a casa, ma proprio Cora.
<< State spettegolando su di me? >>
La vedo scendere con degli shorts neri e una mia maglietta.
<< E quella? >>
<< Te l'ho fregata.
....
ERIN!! >>
Scende completamente dalle scale, e corre veloce verso la sua migliore amica e l'abbraccia e quasi la butta a terra, ma per fortuna dietro di loro c'era il divano e cadono sorridenti e con uno schiamazzo simile ad una risata addosso al divano.
<< Cora!
Mi sei mancata tantissimo! >>
<< Ehi!
Mi state escludendo! >>
<< Abbracciaci, brutto idiota! >>
//Salve mondo ho già scritto il nuovo capitolo, sono stata brava vero?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e se siete curiosi, oggi pubblicherò altri due capitoli, di Fire, e We’re not alone in our Ritual.
A presto!
XOXO