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Autore: CrazyFantasyWriter    20/02/2014    5 recensioni
Mi chiamo Cristina, ma provate a non chiamarmi Cris e vi troverete con la testa spiaccicata al muro. Vivo a Milano, ho diciotto anni e adoro immensamente Michael Holbrook Penniman Jr. Non mi piacciono solo le sue canzoni, mi piace anche la sua personalità, il suo carisma... il suo essere pazzo. Mi chiedete se l'ho conosciuto di persona? Si, non so ancora se per mia fortuna o per mia sfortuna, sta a voi decidere. Volete davvero leggere di come mi sono ritrovata a casa di Mika, di come ho scoperto di essere innamorate di lui, di come lui ha imparato a leggere Dante e di come insieme abbiamo ammazzato le giornate di noia totale? Ehm... si, anche Mika ha dei momenti di noia, pochi, ma anche lui li ha.
Bene, se siete sicuri, ma solo se lo siete veramente andate avanti.
Che la pazzia contagi anche voi!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5-Boulevard of Broken Dreams

Avete presente quei film americani dove fin dalla primissima scena sai come andrà a finire? Un po' tipo 'Piacere Sono un po' Incinta' che quando lui e lei prendono lo stesso taxi capisci che si metteranno insieme; oppure tipo 'Pretty Woman', che quando Julia Roberts è sulla strada e lui accosta davanti a lei sai che si innamoreranno; o ancora, in 'Trent'anni in un Secondo', prima che passino trent'anni sai già che i due amichetti si sposeranno entro la fine del film.

Ecco.

E' proprio questa la sensazione che provo quando Mika mi stringe la mano durante l'atterraggio.

L'ho sempre saputo. Sempre. Non avevo la certezza di averlo pensato prima di addormentarmi, ma stavo pensando al significato di quella canzone di Jovanotti, ne sono certa. Quindi la conclusione è che mi sto innamorando di Mika? O forse di Michael Holbrook Penniman? Si, molto più probabile la seconda, perché a me non piace solo la star che sta sul palco e che canta We are Golden in mutande, a me piace anche la persona che mi sta stringendo la mano.

Sono completamente consapevole di ciò che provo per lui e vorrei gridarlo al mondo e sorridere in continuazione, sembrando un ebete agli occhi di tutti... non me ne frega niente.

E' bello essere innamorati, è bella quella sensazione di continua agitazione, il cuore che batte forte...

“Welcome to London” dice la voce metallica dell'alto parlante.

“E' andato tutto bene, visto?” sorride Mika.

“E' andato tutto benissimo” rispondo felice.

Scendiamo dall'aereo, andiamo a recuperare le nostre valige e usciamo dall'aeroporto.

E' venuto a prenderci un' autista inglese con una macchina lucida e nera, una di quelle auto con cui arrivano i vip alle prime dei film.

Quando saliamo mi sento un po' in imbarazzo. Non sono mai stata su una macchina del genere. I due sedili dove siamo seduti io e Mika sono divisi da un tavolino con una bottiglia di champagne e due bicchieri.

“Vuoi?” mi chiede cortesemente.

“Non bevo” dico arricciando il naso, per la verità il vino non mi piace proprio.

“Allora non bevo nemmeno io...”

Il viaggio prosegue silenzioso e una volta arrivati all'hotel ci dividiamo. Non ho ancora capito perché Mika non dorma a casa sua, ma se lui non mi ha detto nulla avrà i suoi buoni motivi.

“Vestiti bene, ci vediamo alle sei dietro le quinte. Ti faccio conoscere quella persona più importante di Katy Perry” aveva detto. Oggi ha le prove per il concerto di domani sera, chi ci sarà di così importante alle prove di uno spettacolo?

Adesso sono le cinque e mezza e io sono pronta, anche se un po' in ritardo.

Ho messo un vestito al ginocchio nero, abbinato a una cintura color pesca con dei ricami bianchi e azzurri e dei sandali con la zeppa che richiama la stessa lavorazione della cintura. I capelli sono sciolti e leggermente più pettinati del solito, sugli occhi ho un po' di ombretto rosa e un po' di mascara nero, sulle labbra ho solo un po' di lucida labbra.

Quando esco dall'hotel c'è già una macchina ad aspettarmi.

Salgo e l'autista comincia a parlarmi fitto fitto in inglese.

“Can you repeat, please?” chiedo, non ho capito quasi nulla.

Il tipo mi fa un grosso sorriso.

“Sei la ragazza italiana?” mi chiede con un forte accento romanesco.

“S-si” rispondo stupita della sua cadenza.

“Il signor Penniman ti sta aspettando”

“Oh... si, sono davvero in ritardo”

“Tranquilla, vuol dire che per la prima volta lui non sarà l'ultimo”

“Lei lavora per Mika... cioè, per il signor Penniman?”

“Non proprio, lavoro per l'agenzia che lo scorta ai vari concerti” mi spiega lui.

Continuiamo a parlare del più e del meno fino a quando io non vengo lasciata all'entrata dello stadio dove si terrà il concerto domani.

Saluto velocemente l'autista romano e entro.

E' strano, non sono mai andata ad un concerto di Mika e questa volta vado addirittura a vedere le prove.

Appena entro in quello che dovrebbe essere il backstage intorno a me si scatena il putiferio. C'è gente che mi strattona da una parte all'altra e una donna mi sta insultando in inglese.

“Stop, stop, STOP!”

E' la voce di Mika.

Finalmente mi lasciano e io posso riprendere a respirare normalmente, frugo nella borsa e faccio vedere il mio pass a tutti, che si scusano subito.

“Hello” saluto.

Mika mi sorride.

“Sorry, ma prima delle ragazze hanno provato ad entrare”

“Nulla, devo solo abituarmi”

Lui mi mette una mano attorno alle spalle e mi porta oltre l'ingresso del backstage.

“Ti devo presentare una persona davvero importante” mi dice, sembra nervoso.

Possibile che un cantante del suo calibro sia agitato per presentarmi qualcuno?

Arriviamo fino al suo camerino. Non ci sono vestiti, probabilmente li porteranno domani, c'è solo un ragazzo.

Appena entriamo il ragazzo si fionda su di me e mi da tre baci sulle guance.

Dire che sono scossa è dire poco.

“C-ciao” dico.

“Bonsoir” mi dice lui, dev'essere francese, ecco spiegati i tre baci.

Mika intanto segue tutto con un sorriso smagliante.

Qualcuno bussa alla porta togliendoci tutti da quella situazione a dir poco imbarazzante.

“Ready?” chiede un tecnico dai capelli ossigenati affacciandosi.

“Yes, I am” risponde pronto Mika, poi fa un gesto di scuse con me e il tipo che mi è saltato addosso e se ne va.

Rimaniamo soli, io e il francese egocentrico.

Mi siedo su uno sgabellino in un angolo e comincio a osservarlo.

E' un bel ragazzo. E' biondo scuro e ha gli occhi verdi, e poi ha quella mascella squadrata che un po' tutte noi ragazze adoriamo.

“Tu sei la sua insegnante?” mi chiede ad un tratto.

“Si e tu sei...”

“David Debois” si presenta sorridendo, devono conoscersi da una vita lui e Mika, perché il loro sorriso sembra contagioso allo stesso modo.

“Piacere, Cris” dico facendo un poco educato cenno con la mano.

“Tu parle français?”

“Non molto” rispondo in italiano, “Tu invece parli italiano meglio di...” sinceramente non so come rifermi a Mika, non so che tipo di legame abbia con questo tizio.

“Si, Mika è un po'...” e si batte un pugno contro il palmo dell'altra mano.

“Ma no” sorrido io, “E' stato bravissimo a imparare le cose fondamentali in pochi mesi, adesso dobbiamo cominciare a leggere la Divina Commedia”

La musica comincia a risuonare anche nel camerino, le prove devono essere cominciate.

“Vuoi sentirlo cantar?”

“Oh, si, mi piacerebbe molto” dico, “Possiamo andare a vederlo?”

Oui” mi risponde David e mi accompagna fuori davanti al palco.

Mika è seduto al piano e sta suonando l'introduzione di Rain.

E' semplicemente bellissimo.

Ascolto quella canzone ad occhi semichiusi e immagino che stia cantando per me.

Senza accorgermene comincio a fantasticare come una bambina. Immagino me e lui sotto la pioggia, come la prima volta che ci siamo incontrati...

Basta!

Devo smetterla di lasciarmi andare. Io ho diciotto anni, lui trenta, non si metterebbe mai con me, senza contare il fatto che è gay, o almeno, così dicono i giornali.

 

Is it really necessary
Every single day
You're making me more ordinary
And every possible way
This ordinary man is broken
You did it and you don't even know
You're leaving me with words unspoken
You better get back because I'm ready for...

 

E' dolcissima suonata solo con il suo piano. E' completamente diversa da tutte le altre versioni che ho ascoltato. E' perfetta.

Poi è la volta di Grace Kelly.

 

I wonna talk to you...

 

Sembra stia andando tutto bene quando al primo ritornello la voce gli si spezza. Mi spiace moltissimo, si vede che tiene a ciò che fa.

Guarda serio i musicisti intorno a lui che riprendono dalla parte subito prima del ritornello.

 

I could be brown
I could be blue
I could be violet sky
I could be hurtful
I could be purple
I could be anything you like

 

Ok. Meno male. E' andato tutto bene, sono davvero sollevata. David invece non sembra farsi condizionare da quello che succede. Non riesco ancora a capire che tipo di rapporto abbia con Michael, ma dev'essere abbastanza distaccato e professionale, altrimenti credo che si sarebbe dispiaciuto per la sua voce.

Le prove procedono per il meglio. E' tutto perfetto, non una sbavatura o una frase stonata. Dopo aver assistito ad un piccolo concerto personale sono pronta a festeggiare con lui.

Io e David torniamo nel camerino e quando Mika rientra gli getto le braccia al collo.

“Sei stato fantastico” dico con un sorriso.

Lui scuote la testa e ride, poi dice qualcosa in francese a David che ride a sua volta.

Da quanto ne capisco David non parla inglese, perciò Mika è costretto a parlare un italiano-francesato.

Mi lascia andare e si avvicina a David che gli da una pacca sulla schiena un po' troppo strana.

“Cris, devo dirti una cosa importante” comincia il ragazzo riccio, “Volevo dirti tutto prima, but...” e si indica un orologio inesistente al polso.

C'è qualcosa di strano, perché divaga? Perché non viene dritto al punto? Deve forse licenziarmi? Vuole smetterla con l'italiano per approfondire il suo già perfetto francese?

Mi sorride, non dev'essere nulla di brutto. Poi fa una cosa che non avrei mai immaginato, da un bacio sulla guancia a David.

Si, ha dato un bacio al biondino che io avevo anche trovato carino. Gli da un bacio come una moglie da' un bacio al marito, come un fidanzato lo da' alla propria ragazza, oppure... si, avete capito.

Ogni muscolo mi si contrae e un sorriso finto quando la simpatia che ho in questo momento per David si dipinge sul mio viso.

“Noi stiamo insieme” dice Mika sorridendo a me e poi al suo amatissimo David.

Vorrei che fosse tutto un sogno, vorrei che sia tutta una presa in giro, un modo qualsiasi per dirmi che non mi sopporta, che non mi vuole più, ma è vero.

E' tutto stramaledettamente vero.

“Sono contenta per voi” dico con una strana voce tranquilla che mi stupisce.

“Davvero?” mi chiede Mika.

“Si, ma adesso...” sento il sorriso spegnersi, “Devo... devo andare, mio fratello... mio fratello mi sta chiamando, Mika” mento spudoratamente indicando l'uscita.

Lui mi fa un cenno con il capo e io scappo via.

Quel camerino cominciava ad essere troppo stretto, mi bloccava l'aria nei polmoni. Era troppo per me.

Sto di nuovo soffrendo e questa volta per amore.

Perché mi ero innamorata di uno che alle ragazze nemmeno ci pensava? Perché ero stata così scema? Perché sono così scema?

Corro fra le strade di Londra e comincia a piovere. Perché in questa città non c'è mai il sole?!

Prendo l'mp3 e metto Boulevard of Broken Dreams dei Greenday. Ho bisogno di qualcosa di forte, metto a tutto volume e entro in un piccolo parco giochi.

Non c'è nessuno.

Vado sotto lo scivolo e mi siedo a terra, al riparo dalla pioggia.
Faccio ricominciare la canzone e mentre piango lacrime di rabbia aspetto che smetta di piovere.



NOTA:
Ciao, non pensavo di postare così velocemente, ma eccomi qui! Spero che vi piaccia più del solito, perché è davvero stato faticoso scriverlo e il prossimo (che è già stato miracolosamente terminato) è stato ancora più difficile da buttare giù, sia per le tematiche, sia per l'evoluzione della storia che per tutto il resto.
Bene. Cris ha finalmente capito che è davvero innamorata di Mika, ma siccome la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo lui ha ben pensato di presentargli David, un personaggio che io odio con tutto il cuore e che odierò fino alla fine anche se alla fine molto probabilmente non verrà né nominato, nè apparirà nei capitoli.
Il prossimo capitolo lo posterò sabato, così non vi faccio penare molto e non peno nemmeno io, perché sto contunando a leggerlo e... non posso anticiparvi nulla, ma...   vedrete XD

Alla prossima!!!!

Ah... dimenticavo, avete qualche titolo di canzone da suggerirmi come tema per i prossimi capitoli? Magari non li userò subito, ma prima o poi mi torneranno utili e poi è sempre musica nuova che ascolto, no? ;)

  
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