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Autore: Flami151    20/02/2014    2 recensioni
Preparatevi a leggere un'emozionante rivisitazione di "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" da un punto di vista completamente differente.
"Lui la tirò delicatamente a sé e posò le labbra sulle sue. Hermione fu travolta da una valanga di emozioni, mise una mano sul volto di lui, ancora umido per le lacrime asciugate di corsa. Continuavano a baciarsi, spazzando via cosi ogni pensiero negativo, ogni paura, ogni incertezza. Esistevano solo loro due in quel momento, non c’era posto per altro. La sua mente ora era completamente sgombra, il suo viso stretto dalle sue mani, il suo cuore andava a mille. Nulla l’avrebbe convinta a rinunciare a quel bacio."
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Solo noi

 
Draco si trovava sospeso nel vuoto, circondato da splendidi sogni e orribili incubi. A tratti si sentiva leggero come una piuma, che si librava pigramente nell'aria assecondando gli spostamenti del vento. A tratti invece era un pesante macigno che cadeva sul fondo di un profondo mare, sentendo su di sé la pressione aumentare ogni metro che percorreva.
Ora era un piccolo colibrì, che volava leggiadro tra magnifiche Camelie colorate. E volava sempre più veloce sconfiggendo la gravità e facendosi ammaliare dai colori sgargianti della natura.
Ora invece era un coniglio, che nel buio doveva farsi largo tra i rovi per sfuggire a un lupo affamato chiedendosi come sarebbe riuscito, piccolo com'era, a sfuggire ad un lupo così grande e famelico.
Solo una cosa accomunava quella sequenza disordinata di immagini, ed era il viso semplice e sereno di Hermione. Lo vedeva nella leggerezza della piuma, lo vedeva nella resistenza del sasso, lo vedeva nella bellezza dei fiori e lo vedeva nella tenacia del coniglio.
Adesso si trovava in un vasto campo fiorito. Sopra di lui c'era solo il sole, nessuna nuvola. Eppure soffiava una brezza leggera, che gli scompigliava i capelli e gli carezzava il viso.
Senza che se ne accorse, quella brezza lo sollevò via, portandolo lontano dalle braccia di Morfeo.

Sentì di essere sveglio prima di aver riacquistato la vista. Intorno a lui percepiva il calore delle morbide lenzuola di lino. Cercò di riportare a galla i ricordi e li scoprì piuttosto dolorosi. Ricordò l’odio che aveva provato verso se stesso per aver messo in pericolo Hermione, il suo volto scavato davanti lo specchio del bagno, la sensazione di essere in trappola, la rabbia verso Potter e l'incantesimo sconosciuto che lo aveva colpito.
Un senso d'ansia lo percosse tanto da non accorgersi del lieve tocco delle mani di Hermione sul suo volto. Quando si rese conto del leggero tepore che quelle dita morbide e affusolate infondevano nel suo corpo si decise a sollevare le palpebre e lì, ad attenderlo, c'era la visione più bella alla quale Draco avesse mai avuto l'onore di assistere.
Hermione era lì, seduta sulla sponda del suo letto. Il suo volto aveva un che di statuario: la sua pelle era diafana e solcata da leggere lacrime. Gli occhi, solitamente marroni, ora erano rossi per il pianto e per le ore di sonno mancate. La sua mano morbida gli sfiorava la nuca, facendo avidamente suo ogni dettaglio del suo viso. La teatralità con cui si accostavano la tristezza della sua espressione e la serenità che quel volto gli infondeva ogni volta che vi posava lo sguardo, lo lasciò senza fiato.
La gioia e l'estasi che quel volto gli procurava erano tali da scacciar via ogni suo turbamento. La guardò ancora e quando incrociò il suo sguardo dentro il suo cuore si fece largo una sensazione del tutto nuova. Una consapevolezza che finora era rimasta sepolta sotto anni di pregiudizi e calunnie.
–Ti amo–
Due parole, due semplici parole dette a fil di voce. Eppure, pronunciate da lei, erano un'ancora di salvezza, una ragione per continuare ad andare avanti, la speranza di una vita fatta di gioia e non di paura, un motivo valido per vivere.
Se quelle due semplici parole avevano avuto il potere di sbalordirlo, quelle che pronunciò lui lo lasciarono letteralmente senza fiato.
–Ti amo anche io–
Sembrò quasi una magia: le sue lacrime di tristezza si trasformarono in lacrime di gioia e scesero sul suo volto più copiose di prima. I suoi occhi divennero lo specchio della sua anima, che rifletteva ogni singola emozione. Vi si leggeva dentro il sollievo di averlo ancora con sé, lo stupore per i sentimenti da lui confessati e sopratutto il suo amore.
Ma ciò che davvero colpì Draco fu il suo sorriso. Un sorriso a trentadue denti, un sorriso che trasmetteva allegria, un sorriso vero.
Il bacio che seguì fu come l'applauso alla fine di un meraviglioso spettacolo, il perfetto omaggio a chi ha messo in scena quel teatro di emozioni e sentimenti.

***


Hermione era felice, felice come non lo era da tempo. Era stesa sul suo letto nel dormitorio e continuava a fissare il buio senza muoversi. Nessuno prima d'ora era mai riuscito a farla sentire così, né Krum né Ron...
Ora era davvero certa di aver intrapreso la strada giusta.

Quella mattina si svegliò con serenità. Non solo era Sabato, ma era il giorno della partita Grifondoro-Corvonero dove si sarebbe decisa la sorte della sua squadra. Il giocatori rosso-oro avevano bisogno di un margine di vittoria di trecento punti per poter salire in vetta alla classifica. Il morale però era a terra: dopo l'attacco di Harry ai danni del Serpeverde, al cercatore non era stato permesso di prendere parte alla partita dell'anno.
Hermione avrebbe desiderato molto vedere la partita, ma aveva cose più importanti da fare. Si diresse in biblioteca, sapeva che nessuno l'avrebbe disturbata. Continuò a ricercare fra gli scaffali, lei e Draco avevano scritto una lista di tutti i libri che avrebbero potuto contenere qualcosa di utile e ormai ne erano rimasti pochi da consultare.
Trovò qualcosa di interessante in un tomo molto pesante e dalla copertina in velluto rosso. Forse finalmente aveva scoperto come riparare l'armadio.
Passarono molte ore prima che decise di ritornare in camera, era curiosa di conoscere il risultato della partita.
Ebbe la risposta appena entrata nella Sala Comune: l'intera torre era decorata a festa con i colori dei Grifondoro e tutti ballavano al ritmo sfrenato cantando cori e fischiando freneticamente. Ma ciò che la colpì di più furono Harry e Ginny. I due ragazzi erano legati tra loro da un bacio pieno di tenerezza e guardandoli Hermione non poté fare a meno di sorridere.

***


Erano passati giorni ma Draco si era finalmente ristabilito e ad attenderlo proprio fuori dall'infermeria c'era Hermione.
–Ciao Draco– disse con un sorriso pieno di dolcezza.
Lui non riuscì a trattenere un sorriso -Ciao bellissima- e la baciò, senza timore che qualcuno potesse vederli.
Quando si sciolsero lei disse –Ho delle buone notizie– poi gli rivolse uno sguardo per fargli intendere che avrebbero dovuto parlarne nella Stanza.
Arrivarono alla Stanza delle Necessità separatamente, lui entrò per primo.
Quando Hermione lo raggiunse era già steso sul divano che ormai avevano l'abitudine di far apparire per comodità. Lei gli si sedette accanto, proprio come quella sera nell'infermeria.
–Allora queste buone notizie?–
Lei si concesse un bacio prima di parlare –Ho finalmente scoperto come riparare l'armadio!– disse con fierezza.
Draco si illuminò –Veramente?–
–Si ma é difficile. Avremo bisogno di molto tempo ed energie–
–Allora non stiamo con le mani in mano!– e detto questo Draco si alzò, si diresse verso l'armadio Svanitore e si fece spiegare nel dettaglio tutto ciò che avrebbero dovuto fare.
Non era per nulla semplice: avrebbero dovuto esercitarsi molto, le magie da applicare dovevano essere perfette, avrebbero speso molte energie ma sopratutto molto tempo. Alcuni incantesimi andavamo recitati in una lingua a loro sconosciuta e perciò sarebbe servita anche molta pratica nella pronuncia.
Come prima cosa decisero di organizzare il lavoro dei prossimi giorni, così non ci sarebbero stati ritardi o confusioni. Ognuno si prese una copia del programma: avrebbero lavorato insieme solo la notte, durante il giorno divisero le mansioni tenendo conto delle lezioni e delle ore di studio. Decisero inoltre che avrebbero iniziato il lavoro il giorno successivo, dopo aver recuperato il materiale necessario.
Ma per quella notte si concessero qualche ora di pace. Si stesero sullo stesso divano, Hermione cingeva il suo petto col braccio e gli era talmente vicino da scaldargli il collo col suo leggero respiro.
Dopo parecchi minuti di silenzio Draco iniziò a sentire l'imbarazzo crescere dentro di lui e probabilmente Hermione condivideva la sua stessa sensazione visto che iniziò a parlare senza fine –Lo sai che Harry e Ginny Weasley ora stanno insieme?–
Draco arricciò il naso pensando a quanto poco gli interessasse quella notizia. D'altronde odiava Harry Potter e l'intera famiglia Weasley quindi una loro unione non lo rendeva minimamente entusiasta. Hermione doveva averlo notato perché aggiunse –Non fare così! Sono miei amici e sono una bella coppia– sembrava un po' offesa.
–Noi siamo una coppia nettamente migliore!– rispose lui senza rifletterci.
Hermione arrossì –Quindi noi siamo una coppia? –
Questa era una domanda decisamente difficile. Cos'erano lui ed Hermione? Lui la amava, ne era più che certo, ma quel legame segreto che stavano condividendo poteva essere definito una relazione? Non sapeva cosa rispondere, così la baciò.

***


Stava succedendo di nuovo.
Lei e Draco erano stesi sul divano di velluto e lei si trovava a cavalcioni sopra di lui. Continuavano a baciarsi con foga senza pensare a nient'altro: niente armadio, niente Mangiamorte, niente missione. Erano solo Draco ed Hermione.
Le sue mani stavano lentamente sbottonando la camicia di lui gustandosi avidamente ogni momento, ogni suo bacio, ogni sua carezza. Sentiva il suo respiro farsi più affannoso, le sue dita scendere sotto la gonna, le sue labbra chiedere altri baci.
Stava succedendo di nuovo, eppure ora era tutto così diverso.
Non c'era posto per la paura o per le incertezze. Hermione adesso sapeva di trovarsi nel posto giusto tra le braccia giuste, sapeva che nessuno l'avrebbe stretta come lui, amata come lui. Sapeva che adesso era il momento giusto, che adesso era davvero pronta.
Lasciò che lui le sfilasse le calze e le sbottonasse la camicetta, adesso tremava per l'eccitazione: nessuno l'aveva mai vista così. Lui si mise seduto e si sfilò la camicia facendo altrettanto con la sua.
Ora non riusciva più a pensare ad altro se non a Draco e al suo corpo. Aveva la pelle liscia e diafana, con grandi spalle e i muscoli ben scolpiti da anni di Quidditch. Bramava quel corpo e desiderava assaggiarne ogni centimetro.
Si trovo così a baciargli la guancia, poi l'orecchio, poi il collo, slacciandogli intanto la cintura e scoprendosi sempre più disinibita. Si fece slacciare il reggiseno e con suo enorme stupore non se ne vergognò.
Sentiva l'amore e il desiderio farsi strada dentro di lei, lo voleva con tutta se stessa.
Lui le toccò il seno, prima piano, poi con foga mentre lei gli sfilava i pantaloni. Si alzò in piedi e si calò la gonna fino alle caviglie lasciando ammirare il suo corpo che aveva disprezzato per tanti anni ma che ora sentiva bellissimo e desiderato.
Lui la prese per i fianchi e la trascinò di nuovo a sé facendola stendere sul divano, ora era lei a trovarsi sotto.
Era impotente, completamente sottomessa a Draco, eppure non aveva paura. Sapeva di potersi fidare, di potersi concedere completamente a lui. Gli sfilò l'ultimo capo che ancora indossava rivelando la sua intimità in preda all'eccitazione. Lui fece altrettanto e così si trovarono completamente nudi.
Era pronta, lo sapeva, era proprio ciò che voleva.
E fu così che divennero una cosa sola. Un unico corpo che ospitava due anime legate indissolubilmente tra loro. Non esisteva più niente al di fuori di loro, del loro amore e di quel piccolo divano in velluto, che vide abbracci pieni di passione, carezze colme di desiderio e baci carichi d'amore.
Le ore trascorsero e la notte si trasformò in alba ma loro non si salutarono, continuarono ad alternare attimi di dolcezza e di trasporto senza mai stancarsi l'uno dell'altra.
E quando decisero che era ora di andare lei gli lanciò un ultimo sguardo. Erano ancora nudi, abbracciati l'uno all'altra in una stretta carica di sentimento. E fu in quel momento che lei si rese conto di sentirsi davvero a casa.


–Ti amo Draco–
–Ti amo anche io Hermione–
 
 
 
Spazio Autore:
Ciao ancora ragazzi!
Draco ha finalmente rivelato i suoi sentimenti ad Hermione e ora sarà tutto diverso tra loro! Stiamo per arrivare a un punto di svolta: riusciranno i due innamorati a realizzare il loro piano?
Vi aspetto lunedì un bacio!
  
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