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Autore: MileyVero    20/02/2014    3 recensioni
Crossover tra Doctor Who e Merlin.
Una ragazza che vive di serie tv e fan fiction, incredibilmente incontra il Dottore. Ovviamente sfrutterà l’occasione e chiederà al Signore del Tempo di andare nell’unico posto in cui è sempre voluta andare: Camelot.
Non per visitare i castelli del Medioevo, osservare tutto ciò che lo caratterizza, per conoscere diversi stili di vita, per i Cavalieri, la magia… ma per vedere gli eye-sex tra Artù e Merlino.
Non tutto, però, andrà per il verso giusto. Il Re non vorrà avere a che fare con i due viaggiatori, e il Dottore dovrà risolvere un problemino non tanto terrestre…­­
[Merthur]­­
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BUONSALVE FANDOOOOM
Ok, ce l’ho fatta. Ho scritto questa piccola long a luglio e solo ora ho avuto il coraggio di pubblicarla sono riuscita a pubblicarla ò_ò È la prima volta che pubblico qualcosa in questo fandom e sono abbastanza… agitata :’D
Ma amo tantissimo Doctor Who e Merlin, e non potevo non scrivere un crossover tra queste due fantastiche serie tv! E, sommando anche il mio animo slasher - e quindi taaaanto merthur -, è saltata fuori questa fan fiction :3
Sono 8 capitoli che ho già scritto, corretto, letto e riletto circa 356417 volte (?) e spero vi facciano ridere - sì, la serietà non la fa da padrona X’D
I protagonisti di questa storia sono ovviamente il Dottore - precisamente Ten ✌- e una ragazza di nome Veronica, soprannominata Vernice - naah, non sono io, ma che dite!
Il tutto è incentrato su quattro cose:
- La mia sua fissa per le serie tv - che ho cercato di… diminuire (?)
- Il viaggio col Dottore.
- Qualcosa di alieno B)
- Merthuuur!
 
PS attenzione, mi piace scherzare (?)
 
Ringrazio taaaantissimo la mia beta Ivana per avermi aiutata in tutto e per tutto con questa fan fiction tfuycgiuygr

Buona lettura! :3
 
Capitolo I

Voi non vorreste vivere in un altro universo? Un universo dove le cose vanno in modo diverso da come vanno nella realtà e dove c’è un pizzico di fantasia, magari dove prendono vita i personaggi dei vostri film, libri e storie preferite. Sì, so che vorreste vivere in un universo del genere. E se invece non ve ne frega una pippa… in realtà so che vi interessa.
Questa è la storia di una fangirl che vive tra la realtà e un mondo che apparentemente non esiste, mondo che per lei è assolutamente più interessante e simpatico della realtà.
Questa fangirl sono io.
 
Mi chiamo Veronica, ho 17 anni e il mio soprannome è Vernice. Anzi, in realtà tutti mi chiamano così perché costringo chiunque a farlo.
Tutta la mia vita gira intorno alle serie tv. Mi piacciono tantissimo Doctor Who e Merlin, e la mia più grande fissa è per la coppia Artù/Merlino. Infatti, quando guardo le puntate di Merlin, vado sempre alla ricerca di eye-sex - le occhiate che quei due si danno ogni volta che si trovano l’uno di fronte all’altro. Cioè, ma le avete viste? Sembra che si mangino con gli occhi - per non dire altro!
Ma torniamo alla mia descrizione. Sono una ragazza allegra e a volte un po’ strana. E abito a Castelvecchio Pascoli. Ah, non ve ne frega nulla di dove abito.
 
È una delle tanti - si fa per dire - notti d’Estate, e sono stesa sul mio letto al buio cercando di dormire. Ormai saranno l’una, ma il mio corpo non ha voglia di addormentarsi. So che se continuo a farmi fan fiction è difficile che mi addormenti, ma… dicevo.
Sono stesa sul letto, a pancia in su, e sto guardando il mobile sopra di me. Ovviamente mi sto immaginando una fan fiction dove Artù - per qualche strano motivo non identificato - bacia Merlino.
Proprio quando Merlino inizia a rispondere al bacio - la mia parte preferita, accidenti! -, sento un rumore strano provenire dal salotto. Alzo il mio busto preoccupata e mi appoggio sui gomiti. Ascolto bene lo strano suono per qualche secondo, poi mi si illumina una lampadina: il rumore che sto sentendo è causato senza dubbio dal TARDIS. Sì, il TARDIS nel mio salotto.
Esco di corsa da camera mia, scalza e ancora in pigiama, e mi precipito nella stanza da cui proviene il rumore. Sono un po’ spaventata. Magari i ladri hanno iniziato ad usare le Macchine del Tempo per entrare nelle case!
La luce del TARDIS che sta apparendo mi acceca gli occhi, ed io alzo un braccio per coprirmeli. Quando finalmente torna buio, riesco a malapena a scorgere la persona che esce fuori dalla cabina telefonica.
« Oh no! Sono andato a finire in un universo parallelo! » si lamenta questa grattandosi la testa.
Una figura esce fuori dalla Macchina del Tempo ed io la riconosco immediatamente.
« Dottore! » dico entusiasta con un tono di voce basso per non svegliare i miei genitori.
Cosa ci fa il Dottore nel mio salotto quando tutta la sua storia è racchiusa in una serie tv?
Piano piano i miei occhi si abituano al buio, ed io riesco a vedere abbastanza bene l’uomo di fronte a me.
È David Tennant, con la sua solita giacca marroncina, e mi sta guardando male. Che cosa fantastica! No no, non il fatto che lui che mi stia guardando male.
« Ci conosciamo? » mi chiede alzando un sopracciglio.
Io rimango immobile per qualche secondo con la bocca semi-spalancata. La sua voce è uguale a quella del tizio che ha doppiato il decimo dottore!
« Oh, qua tutti ti conoscono, » rispondo risvegliandomi dai miei pensieri, « fai parte di una serie tv! » spiego accendendo la luce.
Lui strizza gli occhi e mi squadra da capo a piedi.
« Ah, ho capito. Sono capitato in un universo in cui ciò che accade nel mio mondo è descritto in serie tv e film vari, ah. » finisce di dire lanciandomi un’ultima occhiata e rientrando nel TARDIS.
« Buon viaggio Dottor…ehi! »
Il Dottore è appena apparso nel mio salotto per chissà quale motivo e me lo lascio scappare? Non credo proprio.
« Posso fare un viaggio con te? » gli chiedo seguendolo dentro la Macchina del Tempo.
Uhh, che ganzo! Qua dentro è enorme! Ah, ma lo sapevo già.
« No, devo assolutamente tornare nel mio universo.  Hai visto la mia serie tv, quindi dovresti sapere che questi viaggi tra universi parallel- »
« …sì sì, so che alimentano la crepa che c’è tra i mondi e possono portare a conseguenze terribili, lo so. » termino la frase senza smettere di sorridere.
Lui annuisce e alza le spalle come per dire “visto? Non c’è niente da fare, l’hai detto pure tu”.
« Un viaggio solo! Ti prego! » riprovo unendo le mani e pregandolo, « Rimaniamo in questo universo così non alimentiamo nessuna crepa! » propongo supplicandolo con gli occhi, anche se la mia faccia ha appena assunto un’espressione alquanto inquietante.
Il Dottore sbuffa e si appoggia pensante ad una ringhiera del TARDIS.
« Ok, va bene. Un viaggio solo. » decide infine poco convinto.
Io sorrido emozionata e inizio a saltellare contenta per la Macchina del Tempo. Il Dottore mi guarda divertito e si apre finalmente in un bellissimo sorriso.
« Vado a prendere il cellulare e arrivo! » dico uscendo dal TARDIS senza smettere di saltellare come un canguro.
Prendo subito il cellulare dal mobile su cui era appoggiato, poi rientro immediatamente dentro la Macchina del Tempo e chiudo la porta sorridendo. Regola N.1: mai andare in viaggio col Dottore senza il cellulare! …regola che mi sono appena inventata.
Il Signore del Tempo è ancora appoggiato alla ringhiera e continua a guardarmi divertito.
« Vengo in pigiama, so che hai dei vestiti dietro, vero? » inizio il mio interrogatorio sorridendo emozionata.
« Beh, sì… »
« E certo! In una puntata hai detto che li hai! »
« Beh, sì… »
« Uhh, sono anche curiosa di sapere dov’è il bagno qui dentro! » rinizio a saltellare per il TARDIS, « Chissà quali bagni strani avevate su Gallifrey! »
« Umh, il bagno è lassù. » risponde il Dottore indicandomi un punto oltre le scale.
« Grazie! » rispondo entusiasta, « Ah, credo di avere il cellulare scarico. Magari il tuo cacciavite sonico può anche ricaricare la batteria, oltre che abilitare le chiamate… spaziali. »
« Umh, » gli porgo il mio cellulare, « beh, sì, posso fare qualcosa, più o meno… »
« Ah, hai per caso anche degli assorbenti da qualche parte? » mi fermo e guardo il Dottore, « Mi dovrebbero venire le mie cose da un giorno all’altro. »
L’espressione del Signore del Tempo diventa improvvisamente seria e quasi sconvolta.
« Hai sempre avuto  compagne donne! Non mi dire che il TARDIS entra anche nell’utero e blocc- »
« Sì. » mi interrompe, « Sì, ho anche degli assorbenti dietro. » risponde infine, tornando a sorridere come al solito. Ah wow.
Io mi avvicino di nuovo a lui e lo guardo bene negli occhi. Sto cercando in tutti i modi di trattenermi e non saltargli addosso per stritolarlo bene tra le mie braccia.
« Dove vuoi andare? » mi chiede allora, ma inaspettatamente distoglie subito lo sguardo da me, come se la risposta gli interessasse ben poco. Ah.
Io sarei voluta andare volentieri nell’universo del Dottore, anche se, come abbiamo detto prima, sarebbe meglio di no per via della crepa tra gli universi. Ma quando mi ricapiterà una cosa del genere? Quando avrò di nuovo la possibilità di alimentare questa crepa? Ah no, non è questa la domanda giusta.
Visto che la vita del Dottore è descritta in una serie tv nel mio mondo, da lui esiste sicuramente Camelot, la Camelot della serie tv Merlin, ed io non posso non andarci.
Devo assolutamente andare nel quindicesimo secolo nel suo universo. Non posso perdermi gli eye-sex dal vivo tra Artù e Merlino.
« Uei! » il Dottore mi fa scendere dalle nuvole, « Hai deciso? » mi chiede guardandomi, poi inizia di nuovo a guardarsi intorno, come se avesse cose più importanti a cui pensare.
Ah wow, grazie per l’attenzione! Aspetta un attimo…
Non è che sta pensando al malfunzionamento del TARDIS che l’ha portato fin qui?
Posso approfittarmi di questa cosa: se gli chiedessi di portarmi nel suo universo ora che è pensieroso? Sono sicura che a causa della sua momentanea distrazione accetterà, nemmeno lui è perfetto. Ci scommetto due penny.
« Sì. » rispondo dopo un po’ osservando l’espressione distratta del Dottore.
Intanto lui continua a guardarsi intorno pensante confermando i miei dubbi. Mi approfitto di questo momento per fare la mia richiesta.
« Andiamo nel tuo universo, nel quindicesimo secolo a Camelot. Ci ritroveremo nella serie tv Merlin! » dico velocemente guardando il Dottore e sperando in una risposta positiva.
« Allons-y! » urla lui iniziando ad azionare gli aggeggi del TARDIS.
Lo sapevo! Lo sapevo che avrebbe accettato. Adesso posso solo sperare che si accorga dell’errore quando saremo già arrivati a Camelot. È incredibile che si sia dimenticato di ciò che abbiamo detto prima sulla crepa tra gli universi... shh, sto zitta, shh.
Il TARDIS inizia subito a muoversi ed io devo aggrapparmi alla ringhiera per stare in piedi e non cadere.
Dopo una decina di secondi tutto si ferma, e il Dottore si avvicina a me sorridendo.
« Sei pronta a vedere Re Artù e i Cavalieri di Camelot? » mi chiede raggiante, mentre il mio labirinto cerca ancora di riprendersi dalla scrollata di pochi secondi fa.
« Mai provato gli stabilizzatori? » chiedo di riflesso, anche se sto pensando a tutt’altro.
Il Dottore arriccia il naso e mi guarda stranito.
« Umh, » inizio a dire ricomponendomi, « sì, sono pronta a vedere Re Artù e i Cavalieri di Came…e Merlino? » chiedo però preoccupata.
« …il servitore di Artù? »
Faccio un sospiro di sollievo e sorrido. Bene, siamo nella serie tv Merlin, il Dottore non si è ancora accorto di nulla e… ed io sono ancora in pigiama.
« Dove sono i vestiti? » gli chiedo sorridendo, « Devo andarmi a mettere qualcosa che non sia un pigiama e… che sia di questa epoca. »
« Beh, da quella parte. » risponde indicandomi il guardaroba sopra le scale.
« Uhh, figo! » esclamo saltellando sulle scale.
Dopo aver cercato per più di cinque minuti, trovo un vestito adatto a me e lo indosso. È tutto grigio e pure scomodo, ma comunque è simile a quello che indossano le donne a Camelot… credo.
Torno dal Dottore felice, però lo trovo un po’ spazientito.
« Alla buon’ora! » dice porgendomi il cellulare.
Io sorrido e lo prendo immediatamente.
« Graz- »
« OMMIODDIO NO! » urla il Signore del Tempo dal nulla, spalancando gli occhi.
Io sussulto spaventata e faccio un passo indietro.
« Siamo tornati nel mio universo! Dopo devo tornare di nuovo nel tuo e poi nel mio! Oh, no no no no! » spiega iniziando a camminare velocemente per il TARDIS.
Oops, se l’è ricordato.
« È COLPA TUA! » mi punta il dito contro, « Lo sapevi e comunque mi hai chiesto di venire qua… ed io non ci ho ripensato! » continua a lamentarsi agitandosi.
« Scusa se mi sono approfittata del fatto che l’ultimo Signore del Tempo è un po’ sbadato… » commento divertita.
Il Dottore mi guarda a bocca aperta e sbuffa.
« Ero immerso nei miei pensieri! » sospira calmandosi e passandosi una mano tra i capelli, « Ok. Speriamo non accada nulla. » dice poi mentre la sua espressione diventa improvvisamente tranquilla, « Ma non mi hai ancora detto come ti chiami! »
« Mi chiamo Veronica. » rispondo, « Ma chiamami Vernice, è il mio soprannome. Se per caso facessero uno speciale su questa avventura, le persone mi riconoscerebbero! Sono famosa con quel soprannome. »
« Che? »
Io sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
« Chiamami come ti pare. Veronica, Vernice… è uguale. »
« Ok, Veronica! Andiam- »
« Nooo! Chiamami Vernice! »
« Ok, Vernice, » il Dottore scandisce bene le due parole, « Andiamo? » mi chiede sorridendo.
« Ma certo! » esulto prendendolo a braccetto e precipitandomi fuori con lui.
Ci ritroviamo nel bel mezzo di un campo con l’erba alta. Ormai sta calando il sole, ed in fondo all’orizzonte vedo benissimo Camelot.
« OH. MY. GOD. » dico felicissima, « Siamo a Camelot nel quindicesimo secolo! »
Non riesco quasi a crederci. Mi volto verso il Dottore e gli salto in collo abbracciandolo.
« Grazie grazie grazie! » inizio ad esultare stritolandolo per bene.
« Festeggia pure, poi quando ti ritrovi degli… alieni in casa, non riderai più. » mi dice però lui, lasciandomi a bocca asciutta.
Io lo guardo un po’ intristita. Ma era così antipatico?
Non faccio in tempo ad aprire la bocca per esprimere la mia tristezza, che sul viso del Dottore si stampa un bellissimo sorriso.
« Dai su, andiamo! » mi dice felice prendendomi la mano.
Iniziamo a correr… aspetta un attimo.
« Lasci il TARDIS qui, nel bel mezzo di un campo? » chiedo bloccandomi.
« Umh, sì. » mi risponde il Dottore tranquillo.
Io mi guardo intorno e mi accorgo di aver già visto questo posto.
« In questo campo passano tantissime persone, credo. Artù e Merlino ci passano molte volte a cavallo. Non ti conviene lasciare il TARDIS qui. »
Il Dottore scuote la testa e alza le spalle.
« In effetti, » inizio a dire, « in ogni puntata, indipendentemente da dove metti il TARDIS, su un precipizio, una collina, il piede di qualcuno… alla fine dell’avventura torni lì, e ce lo ritrovi intatto. Ma se Artù vedesse una cosa del genere, credo penserebbe sia un… oggetto magico. Anche se in effetti lo è veramente. Ti conviene parcheggiarlo da un’altra parte. » spiego lasciando il Dottore a bocca aperta. « Emh, potrebbero esserci delle conseguenze terribili! » aggiungo poi facendogli il verso.
« Sì, suppongo tu abbia ragione. » mi dice squadrandomi da capo a piedi ancora una volta.
« Sono un genio, ammettilo. »
« Umh, vado a parcheggiare il TARDIS… » dice guardandosi intorno, «… laggiù. » mi indica un boschetto a qualche centinaio di metri da noi, « Tu aspettami qui. »
Io annuisco e il Dottore rientra nel TARD… Ehi, aspetta!
« Dottore! » urlo bussando alla porta, « Vengo anch’io! »
Lui allora esce fuori spazientito e alza un sopracciglio.
« Perché? Ci metto un attimo. » mi risponde come se la cosa fosse ovvia.
« Lo so, ma… chissà quando torni. » spiego rientrando dentro, « Avevi detto ad Amy che saresti tornato dopo cinque minuti, invece sei tornato parecchi anni dopo. A parte che avevi il TARDIS non collaudato… vabbè, mai fidarsi. »
« Che? »
« Spoiler! » esclamo appoggiandomi ad una ringhiera, « Tu non conosci Amy, sei il decimo dottore. »
Lui però non riesce a capirmi e continua a guardarmi male.
« Lascia perdere. A proposito… » dico mentre inizia ad attivare gli aggeggi del TARDIS, « Sei il decimo dottore della seconda, terza o quarta stagione? »
« Che? »
Improvvisamente la Macchina del Tempo inizia a muoversi, ed io devo aggrapparmi ancora una volta alla ringhiera per non cadere.
« Evitando di parlare di Rose… » penso a voce alta. Oops, il Dottore mi ha sentita. Ha assunto un’espressione assai cupa. « Hai conosciuto Martha? »
« Emh, sì. »
« Donna? »
« Sì. »
« Ma l’hai incontrata due volte, vero? »
« Sì. »
« Umh, » inizio a pensare, « allora siamo nel bel mezzo degli speciali della quarta stagione e non è ancora tornato il Maestro! » finisco la frase cercando di non far capire che ho detto “Maestro”.
« Scusa? » mi chiede il Dottore con un’espressione indagatrice. Fiuu, non ha capito l’ultima parte della frase!
« Oh, eh. Emh, nulla! Ho capito io. »
« Quindi tu hai visto tutti gli episodi della… della mia storia, giusto? » mi chiede sorridente.
« Emh, no. »
L’espressione felice sul volto del Dottore diventa improvvisamente stranita.
« Ah. »
« Ho visto le prime quattro stagioni e le prime due puntate della quinta, poi mi sono messa a guardare Queer As Folk. » dico alzando le spalle, « Ma non lo dire ai miei genitori! »
« Umh, » il Dottore mi guarda male, « certo. » dice con tono apprensivo.
Subito dopo il TARDIS si ferma e lui si volta verso di me sorridente.
« Andiamo? »
« Andiamo! » dico riprendendolo a braccetto e trascinandolo fuori.
« Parcheggio perfetto! Visto? » commenta appena siamo fuori, « Non occorreva tu venissi con me. Ti fidi poco delle persone… »
Io guardo in alto e mi accorgo che il sole si trova precisamente dalla parte opposta di dove si trovava prima.
« Emh no, caro Dottore. » dico alzando un dito, « È l’alba, prima il sole stava tramontando. »
« Umh, » mugugna iniziando a guardarsi intorno, « credo di avere qualche problemino al TARDIS. »
« Tranquillo, tra poco tempo inizierà a rigenerarsi. »                                                   
Lui mi dà un’ultima occhiata stranita, poi chiude la porta e gira la chiave. Io lo guardo un attimo e mi accorgo che è rimasto vestito esattamente come prima, ma non ci faccio tanto caso e scuoto la testa. Lui fa sempre così.
Ci avviamo quindi verso Camelot, emozionati per l’inizio di una nuova avventura! Ok, in realtà sono io quella emozionata che non aspetta altro di vedere gli eye-sex tra Artù e Merlino dal vivo.

Continua...

Spero vi sia piaciuto! :) Se vi va lasciate una recensione - che è sempre ben accetta u_u -, grazie :3
Aggiornerò la prossima settimana, ciao ciao :3

  
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