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Autore: persemprelui    21/02/2014    2 recensioni
Ciao a tutti!
Questa è la prima storia che scrivo, essendo stata un'assidua lettrice per anni. ora ho deciso di immedesimarmi come autrice, sperando di non deludere le aspettative.
la storia si svolge durante il settimo anno e racconta un'ipotetica storia tra la nostra Hermione e Draco.
Dal primo capitolo: "Quando hai 11 anni non pensi a come sarà la tua vita. Insomma a 11 anni, sei una bambina, dipendi ancora dai tuoi genitori, sei libero di sognare, di pensare a cose frivole. Certo, tutto questo sarebbe corretto per i bambini normali, ma se come me, ti chiami Hermione Jean Granger e fai capitare cose strane da quando hai 5 anni, allora è tutta un’altra storia..."
Ricordo che i personaggi sono di proprietà di J.K. Rowling
Buona lettura a tutti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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HERMIONE
 
Dopo l’episodio con Ron, si erano dati tutti un gran da fare per starmi vicini e non lasciarmi mai sola. Il più delle volte dormivo da Draco, quando invece rimanevo alla torre, Ginny si premurava di restare con me e sapevo benissimo che l’artefice di tutto questo era Draco. L’avevo sentito parlare con Harry, Ginny e gli altri, mentre pensava stessi dormendo
 
FLASHBACK

“Allora vediamo di capirci. Aprite bene le orecchie perché non ripeterò”
Aveva fatto chiamare tutti i miei amici nella sua sala comune. Io, con l’orecchio appoggiato alla porta, ascoltavo.
“ Parla Malfoy” potei sentire la voce di Harry
“ Ho solo una semplice richiesta: non deve mai e dico MAI restare da sola. Non mi interessa quali impegni abbiate, se state per morire; lei dovrà essere al sicuro quando io non potrò proteggerla, controllarla. Sono stato chiaro?”
Immaginai avessero fatto dei cenni con la testa perché non li sentii rispondere
“ E vi avverto, se la toccherà ancora reagirò, lo distruggerò. Non merita di rimanere su questa terra”. Trasalii “ Draco no” sussurrai.
“ Pensi sia una buona idea Malfoy? Hermione ha ragione, mio fratello aspetta solo una tua reazione. Ti sta provocando”. Ginny aiutami tu.
“ A me non frega un cazzo!”. Aveva cominciato ad urlare
“ Dra… la voce” gli raccomandò Blaise
“ No! Io non rischierò di vederla stesa da qualche parte. Non riuscirò più a guardare i suoi occhi tristi, ancora! Non merita di soffrire… e so che sono il primo ad averle fatto del male, ma ORA è tutto cambiato. Non permetterò che soffra ancora”.
Oh Draco… trattenni le lacrime, mentre tornavo a sdraiarmi sul suo letto, che ormai, era diventato il NOSTRO.

Fine Flashback


Aprii gli occhi. Mi ricordai di essermi assopita su una delle poltrone della sala comune. Guardai l’orologio. Era quasi ora di pranzo, così mi diressi verso la sala grande. Prima di entrare una voce mi fermò
<< Ehi>> mi girai e la prima cosa che vidi furono due meravigliosi occhi argentei.
<< Ciao!>> mi baciò a fior di labbra
<< Volevo comunicarti che oggi non potrò essere presente per le ripetizioni, ho gli allenamenti>> disse dispiaciuto
<< Oh non preoccuparti amore, le recupereremo un’altra volta, tranquillo>> gli sorrisi radiosa e lui rispose con un sorriso altrettanto luminoso.
Entrammo in sala grande.
 
Tornata al mio dormitorio mi appisolai sulla poltrona di prima e sognai labbra sottili e occhi argentati.
Fui svegliata dolcemente da Colin Canon tre ore dopo.
<< Hermione, il Caposcuola Malfoy ti aspetta qui fuori>>
Draco?
<< Grazie Colin>> dissi, prima di dirigermi fuori dal ritratto
 
<< Che ci fai qui non avevi gli allenamenti?>> chiesi. Mi guardò intensamente
<< Li ho dovuti annullare perché Blaise è stato male>>
<< Oh mi spiace. Portagli i miei saluti>> dissi sorridendo. Lui annuii
<< Be’ allora possiamo fare le nostre ripetizioni. Che ne dici?>>
<< Ehm si… dopo. Prima voglio farti vedere una cosa>>. Lo guardai curiosa e lui mi prese per mano.
Ero agitata, ma al tempo stesso ansiosa. Non ero una di quelle ragazze che impazzisce per le soprese, ma non so perché, con lui era tutto diverso. Con lui ero cambiata e a volte mi sentivo una sciocca.
Lo seguii, finché non arrivammo in uno dei tanti corridoi e si fermò davanti ad una porta chiusa. L’aprì e mi spinse dentro, guardandosi intorno. Un’aula vuota, buia. In disuso da chissà quanto. Non capivo.
<< Draco, ma cos…>> non finii la frase che le sue labbra si avventarono sulle mie, rabbiose.
Era la prima volta che mi baciava in quel modo, ma non ci feci caso e risposi al bacio.
Quando però mi fece sdraiare sulla cattedra mi allarmai. Cosa stava facendo? Sapeva che volevo aspettare, sapeva che non era il momento.
<< Dra-Draco n-no. Fe-fermati, lasciami>>.
<< Andiamo Hermione, lasciati andare>>.
Aveva iniziato a toccarmi dappertutto. Sentivo le sue mani sulle gambe, sotto la camicetta. Dov’erano finite tutte le carezze lente, tutta la dolcezza?
Ero spaventata. Terrorizzata. Perché mi stava facendo questo?
Mi strappò la camicetta con tale irruenza che i bottoni si staccarono e iniziò a baciarmi, lasciarmi baci umidi sul collo, nell’incavo dei seni.
E io non riuscivo a muovermi. Non potevo credere che colui che avrebbe dovuto proteggermi, stava davvero facendo tutto quello.
Mi aveva mentito. Aveva promesso che mi avrebbe aspettata e io mi ero fidata, ancora.
Cominciai a piangere mentre lui continuava a torturarmi

<< Shh Amore, shh>>

Quella parola che per me era sempre stata musica, ora era una marcia funebre.
Mi leccò una guancia, il collo. Poi tutto ad un tratto si staccò da me e guardandomi con occhi languidi mi disse
<< Continuiamo dopo>> e uscì dalla porta, veloce com'era entrato.
Mi accasciai sul pavimento, in lacrime, tentando di coprirmi con quello che rimaneva della mia camicetta.
 
Colui che mi aveva portata in Paradiso, mi aveva rispedita all’Inferno.
 
DRACO
 
Mi stavo dirigendo verso il ritrovo per la ronda, ma quando arrivai non trovai Hermione
<< Abbott dov’è la Granger?>>
<< Oh Malfoy, ciao. Ha chiesto di fare cambio con me questa sera, pensavo lo sapessi>> Mi guardò. Cosa diavolo stava succedendo?
Come un fulmine mi allontanai. I richiami della Abbott ancora nelle orecchie.
 
Trovai lei e Corner al quinto piano.
<< Mi spieghi cosa diavolo vuol dire tutto questo?>>
<< Malfoy che…>>
<< Sparisci Corner, ora!>> lo vidi dileguarsi.
<< Allora? Vuoi spiegarmi?>>
<< Devo anche darti delle spiegazioni? Vuoi continuare quello che hai iniziato?>> mi guardò con… odio?
<< Sto perdendo la pazienza Granger, dimmi che cazz…>> non finì che lei mi bloccò.
<< Tu stai perdendo la pazienza? Come hai potuto farmi questo? Tu che dici tanto che devi proteggermi, che non mi faresti mai del male!>>.
La guardai stupito
<< Hermione, di che diamine stai parlando?>> l’afferrai per le spalle
<< Io mi fidavo di te! Hai detto di amarmi, che mi avresti protetta! Co-come hai potuto?>> cercò di liberarsi dalla mia presa.
Era impazzita: piangeva, urlava.
<< Che cosa stai dicendo? Parla dannazione!>>
<< Non pensavo saresti sceso così in basso. Come hai potuto trascinarmi in un’aula vuota e trattarmi in quel modo! Avevi detto che avresti aspettato, che non mi avresti messo fretta. Avevi promesso! Cosa ti è preso?>>
La guardai perplesso
<< Granger sono appena tornato dagli allenamenti di Quidditch… di che diamine stai parlando?>>.
La osservai. Sembrava sul punto di svenire. Pallida, troppo per i miei gusti.
Mi avvicinai ancora di più a lei. Dovevo capire cosa diavolo stava succedendo.
<< Draco…>> la  sentii sussurrare, ma prima che potesse dire qualsiasi altra cosa, parlai
<< Legilimens>> la vidi afferrare la mia camicia per aggrapparsi, poi entrai nei suoi ricordi
 

Fui svegliata dolcemente da Colin Canon tre ore dopo.
“ Hermione, il Caposcuola Malfoy ti aspetta qui fuori”
Draco?
“  Grazie Colin” dissi, prima di dirigermi vuoi da ritratto
 
“ Che ci fai qui non avevi gli allenamenti?” chiesi. Mi guardò intensamente
“ Li ho dovuti annullare perché Blaise è stato male”
“ Oh mi spiace. Portagli i miei saluti” dissi sorridendo. Lui annuii
“ Be’ allora possiamo fare le nostre ripetizioni. Che ne dici?”
“ Ehm si… dopo. Prima voglio farti vedere una cosa”. Lo guardai curiosa e lui mi prese per mano.
Ero agitata, ma al tempo stesso ansiosa. Non ero una di quelle ragazze che impazzisce per le soprese, ma non so perché, con lui era tutto diverso. Con lui ero cambiata e a volte mi sentivo una sciocca.
Lo seguii, finché non arrivammo in uno dei tanti corridoi e si fermò davanti ad una porta chiusa. L’aprì e mi spinse dentro, guardandosi intorno. Un’aula vuota, buia. In disuso da chissà quanto. Non capivo.
“ Draco, ma cos…” non finii la frase che le sue labbra si avventarono sulle mie, rabbiose.
Era la prima volta che mi baciava in quel modo, ma non ci feci caso e risposi al bacio.
Quando però mi fece sdraiare sulla cattedra mi allarmai. Cosa stava facendo? Sapeva che volevo aspettare, sapeva che non era il momento.
“ Dra-Draco n-no. Fe-fermati, lasciami”.
“ Andiamo Hermione, lasciati andare”.
Aveva iniziato a toccarmi dappertutto. Sentivo le sue mani sulle gambe, sotto la camicetta. Dov’erano finite tutte le carezze lente, tutta la dolcezza?
Ero spaventata. Terrorizzata. Perché mi stava facendo questo?
Mi strappò la camicetta con tale irruenza che i bottoni si staccarono e iniziò a baciarmi, lasciarmi baci umidi sul collo, nell’incavo dei seni.
E io non riuscivo a muovermi. Non potevo credere che colui che avrebbe dovuto proteggermi, stava davvero facendo tutto quello.
Mi aveva mentito. Aveva promesso che mi avrebbe aspettata e io mi ero fidata, ancora.
Cominciai a piangere mentre lui continuava a torturarmi
“ Shh Amore, shh”
Quella parola che per me era sempre stata musica, ora era una marcia funebre.
Mi leccò una guancia, il collo. Poi tutto ad un tratto si staccò da me e guardandomi con occhi languidi mi disse
“ Continuiamo dopo” e uscì dalla porta, veloce come c’era entrato.
Mi accasciai sul pavimento, in lacrime, tentando di coprirmi con quello che rimaneva della mia camicetta.
 
Colui che mi aveva portata in Paradiso, mi aveva rispedita all’Inferno.

 
Mi ritrovai di nuovo al quinto piano, con Hermione tra la braccia.
La trascinai davanti al suo ritratto
<< Entra e fai uscire Weasley>> le dissi in tono autoritario.
<< Draco, ti prego no… non farlo>>
<< NO UN CAZZO HERMIONE. VAI A CHIAMARLO. O GIURO CHE ENTRO IO E LO PORTO FUORI!>> Urlai
Mi guardò, le lacrime agli occhi e mi odiai per quel modo burbero, ma non potevo fare altro. Doveva capire quanto fossi incazzato e quanto fosse grave la situazione.
La vidi attraversare il ritratto.
 
HERMIONE
 
Entrata nella sala comune mi ritrovai circondata da tutta Grifondoro.
<< Hermione, ma che sta succedendo?>> chiese Harry, innocente
Ginny mi si avvicinò. Ero sconvolta. Il viso bagnato dalle lacrime
<< Hermione che hai?>> la voce di Ginny mi arrivò dritta alle orecchie
<< Harry, chiama Ronald e fallo uscire>>
<< Perché?>> mi guardò preoccupato
<< Ti prego Harry, fai come ti ho chiesto>>. Ero senza forze.
 
Poco dopo uscimmo dal ritratto, ma io rimasi immobile
<< Potter vai a chiamare la McGranitt questa storia deve finire>> si avvicinò a Ronald
<< Quanto a te Donnola, probabilmente non vivrai abbastanza da poter rivedere la luce del sole>> si mise a ridere. Il bastardo.
<< Di cosa stai parlando Malfoy?>> si avvicinò di più. Faccia a faccia.
<< Malfoy ma che…>>
<< Sei ancora qui Potter?? Muoviti!!>>
<< No finché non mi dici cos’è successo>> lo vidi irrigidirsi
<< Glielo dici tu Lenticchia o vuoi che racconti io?>>
<< Non so di cosa tu stia parlando>> e si girò verso di me sorridendo. Il gesto non sfuggì a Draco e nemmeo ad Harry.
<< Non osare guardarla Weasley perché giuro che ti strappo gli occhi>> lo aveva afferrato per la giacca del pigiama.
<< Ron cos’hai combinato…>> Oh Harry. Lo guardai in volto e vidi delusione, rabbia.
Ginny al mio fianco, mi stringeva a se. Guardai Draco e mi odiai per aver potuto pensare, anche solo per un secondo, che lui avrebbe potuto farmi del male.
Lo vidi tirargli un pugno e poi un altro e un altro ancora, ma quando stava per sferrare l’ennesimo pugno, due voci bloccarono tutti sul posto
<< Draco!>>
<< Weasley>>
Piton e la McGranitt si avvicinavano a noi, seguiti da Neville.
Per Godric Nev, grazie. Lo guardai e anche lui si avvicinò a me.
La McGranitt riprese a parlare
<< Posso sapere cosa sta succedendo qui?>> disse allarmata
<< Lo chieda a lui. Chieda al suo Grifondoro!>> urlava mentre Harry e Dean cercavano di tenerlo fermo
<< Signor Weasley?>> continuò
<< Io non ho fatto niente. Questo figlio di mangiamorte ce l’ha con me da quando sono tornato!>>
Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Vidi Draco dimenarsi con ancora più forza
<< Tu brutto… Sei un bastardo! Io ti ammazzo! Se osi sfiorarla ancora ti ammazzo hai capito?>>
<< Signor Malfoy, la prego di…>>
<< SIGNOR MALFOY UN CAZZO! GUARDI NEI MIEI RICORDI, GUARDI IN QUELLI DI HERMIONE! Sei la feccia di questo mondo Pezzente!>>
Guardai la McGranitt e lei a sua volta fissò il suo sguardo nel mio
<< Hermione cara, vuoi…>> annuii e in pochi secondi lei e Piton guardarono i miei ricordi. Mi aggrappai a Neville e Ginny, tra le lacrime e guardai Draco ancora bloccato da Harry e Dean.
Mi fiondai tra le sue braccia e poco dopo lo sentii avvolgermi nel suo calore
 

Menta
Tabacco
Dopobarba

 
Mi strinse, come a voler cancellare tutte quel dolore e quando la McGranitt parlò mi staccai da lui, rimanendo però tra le sue braccia.
<< Signor Weasley sono sconcertata dal suo comportamento. Cose l’è passato per la testa? Mi dispiace dirlo ma lei è ufficialmente espulso da questa scuola. Provvederò io stessa a mandare una lettera ai suoi genitori per informarli. Partirà oggi stesso>> disse risoluta e delusa
<< Non capite??? Vuole incastrarmi, lui…>>
<< Stai zitto Ron! Questo è niente, rispetto a quello che ti meriteresti davvero! Ti ho visto! Ti ho visto uscire dalla dispensa del professor Piton, ma non ho dato peso alla cosa, ora capisco tutto…>> gli sbraitò contro Harry.
<< Come fate a non capirlo? LEI E’ MIA>> mi guardò e io rabbrividii.
 
Ron fu portato nell’ufficio della preside e noi rimanemmo davanti al ritratto.
<< E’ finita amore, adesso è davvero finita>> mi depositò un bacio tra i capelli
<< Ti amo Draco>>
<< Ti amo anche io Herm>>
Sorrisi.
<< Hermione io…>>
<< Tranquillo Harry, ora va tutto bene>> venne ad abbracciarmi, seguito da Ginny.
<< Vi dispiace se dormo da Draco?>>
<< Ma va, tranquilla Herm>> mi sorrise Gin e insieme riattraversarono il ritratto.
Guardai Draco, mi prese per mano e insieme ci dirigemmo verso i sotterranei.
 
DRACO
 
Era finita davvero. Quel bastardo finalmente non le avrebbe più fatto del male.
Arrivati nei sotterranei, fummo fermati da Blaise
<< Non ora Bla. Ci vediamo domani>>
Trascinai Hermione nell mia stanza. Chiusi e insonorizzai la stanza. Non ebbi il tempo di girarmi che due piccole braccia mi abbracciarono.
<< Mi dispiace>>
<< Hermione non sei…>>
<< No ti prego, fammi finire>> si strinse ancora di più a me e mi girai per guardarla negli occhi. Lucidi e splendenti.
<< Mi dispiace aver dubitato di te. Mi dispiace così tanto. È che la scusa degli allenamenti annullati era plausibile e il suo modo di comportarsi era… oh Draco, perdonami!>>
Scoppiò a piangere ed io la strinsi ancora più forte. La mio leonessa così fragile, ora non avrebbe più sofferto
<< Non azzardarti a chiedere scusa! Tu non c’entri ok? Non addossarti questa colpa! Sei libera Herm. Non potrà più toccarti e farti del male>>
Le presi il viso tra le mani e le asciugai lei lacrime con i pollici. A quel tocco chiuse gli occhi. Le baciai le palpebre e la osservai.
 

Ora sei al sicuro mia piccola Grifona.

 


Eeeeeeee finalemente ci siamo liberati di Ron!!! Alèèèè
Ci siamo quasi, la storia sta per terminare e non vogliooooo! Magari faccio un sequel, che ne dite?
Ringrazio sempre colore se seguono la storia e lasciano un loro pensiero!
Alla prossima!!
  
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