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Autore: Savemej    21/02/2014    1 recensioni
Ma io,al contrario degli altri, non ho mai sentito il bisogno di perderti per capire l'importanza che hai.
Claris incontrerà Niall che pian piano riuscirà a stravolgergli la vita.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Hei, sono Clarisse, per gli amici Claris, solita studentessa liceale diciassettenne, sognatrice, disordinata, con una vita monotona, solita routine, ogni giorno, cappelli lunghi fino al sedere rossi, ma non troppo, forse arancioni, occhi azzurri o verdi, me lo sono sempre chiesta di che colore fossero i miei occhi. Cambiavano con il tempo, con il mio stato d'animo, con le stagioni, non c'era settimana n'è mese che i miei occhi fossero dello stesso colore, con le stesse sfumature.
Beh che dire, sono londinese, amo la mia città nonostante la pioggia e quel cavolo di cielo sempre grigio, se c'è uno spiraglio di luce tirato dal sole è un miracolo o semplicemente sta arrivando Luglio.
Ieri era l'ultimo giorno di scuola prima che iniziassero le vacanze natalizie, i miei genitori decisero che per quest'anno avremmo cambiato tradizione e saremmo andati da nonna, lei abitava si vicino a noi ma neanche troppo, abitava in una cittadina Irlandese la quale io non avevo mai avuto l'onore e il tempo di visitare,non ero mai andata a far visita a mia nonna, veniva sempre lei da noi e ogni volta sia lei che mia madre mi raccontavano di quanto fosse meravigliosa quella cittadina e di quanto ne era innamorata mia madre quando aveva la mia età, sicuramente vi state chiedendo il perché mia madre se ne sia dovuta andare, beh, come sempre, per lavoro, ma per fortuna ha incontrato papà che l'ha resa felice! 
Mi ero svegliata preso per finire di mettere le ultime cose in valigia, mi ero vestita comoda, avevo delle collant nere coprenti e dei pantaloncini di jeans blu scuro, una maglietta abbastanza larga con scritto "oh fucking fuck", scalda muscoli fino alle ginocchia e le mie amate vans blu notte.
Ci eravamo imbarcati verso le 10 di mattina e non vedevo già l'ora di arrivare! Il viaggio non fu lungo, ma fu noioso, meno male che avevo il mio iPod e le mie cuffie amate.
Arrivati all'aeroporto irlandese e scesi dall'aereo vidi subito mia nonna seduta su una poltroncina ad aspettarci, bella come sempre, anziana sulla settantina, ma bellissima! Aveva accanto mio zio Allen e subito dopo zio Allen c'era un ragazzo, mi faceva abbastanza paura... Speravo non fosse parte del loro "gruppo", lasciai a mamma e papà i bagagli visto che andavano con calma invece io corsi subito a verso mia nonna e mio zio.
"Buongiorno eh" urlai sobbalzando davanti ai loro occhi.
"Biscottino mio" mia nonna amava chiamarmi così e mi accolse con un lungo e caloroso abbraccio.
"Ciao pazzoide" mi disse mio zio scompigliandomi i capelli, cosa che odiavo con tutta me stessa.
"Zio!" Gridai.
Mentre i miei salutavano mia nonna e ridacchiavano per i dispetti che mi faceva zio...
"Claris ti presento Niall" fece segno a quel ragazzo che pochi minuti prima mi aveva intimorito di alzarsi.
"Piacere" disse lui disinvolto senza neanche degnarmi di uno sguardo, non si alzó nemmeno, rimase immobile a guardare lo schermo del suo telefono.
"Qualcuno è abbastanza scazzato eh?" Dissi io guardando per un attimo il biondino e poi rivolgendo lo sguardo verso la mia famiglia.
Era un ragazzo strano, aveva i capelli biondi tirati su in una cresta, gli occhi azzurri con dei riflessi gialli, un piercing al labbro inferiore e uno sul sopracciglio sinistro, era vestito completamente di nero, jeans neri strappati, vans nere e una maglia nera con varie scritte bianche, non mi faceva più paura, mi faceva solo pena.
Arrivati a casa di nonna lo zio ordinó a Niall di aiutarmi con le valigie e così fece anche se...
"Guarda che anche se non le buttavi a terra in quel modo mica mi offendevo sai?" Lo guardai furiosa.
"Mica hanno un anima, non si sono mica fatte male eh, vuoi che gli chieda scusa?" Mi rispose lui abbassandosi e accarezzando nervosamente le mie valigie.
"Puoi anche scendere, non ho più bisogno del tuo aiuto." Sputai io.
Mi prese per un polso e mi tiró verso di lui, "hai sbagliato persona,ok? Con me non fai la stronza." Mi lasció e scese al piano terra insieme agli altri lasciandomi li ancora immobile, in mezzo alla stanza, dopo la sua presa.
BUON SALVE RAGAZZE, PRIMO CAPITOLO, COME VI SEMBRA? FATEMI SAPERE, SPERO NEI VOSTRI COMMENTI,UN BACIO.❤️
  
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