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Autore: Alpa    20/06/2008    1 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction. Qui vi parlerò di una ragazza italo-americana di nome Kate, che dopo il divorzio dei genitori si ritrova a trasferirsi -assieme alla madre- nel paese della nonna: Orange County. Non vi rivelo nient'altro. Buona lettura.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Venite salite!" diceva la nonna indicandoci la Limousine. Io e mamma, alquanto sbalordite, ci guardammo divertite, e salimmo su quella limousine nera.
Mamma non si trattenne: "Da quand è che puoi permetterti questi lussi?"
"Mh.. diciamo che nell'ultimo periodo ci sono state molte novità." e ci rivolse un sorrisetto da ebete ma estremamente felice.
E in un certo senso trasmetteva tanta gioia pure a me.

Dopo tanti discorsi sulla scuola frequentata in Italia, sugli amici e robe di questo genere, la limousine si ferma, davanti alla vecchia casa che mi ospitava durante il Natale degli anni passati.
Quella casa mi aveva sempre trasmesso un senso di pace indescrivibile, soprattutto quando mi sdraiavo sull'amaca a leggere i miei libri.
Così scesi in fretta dall'auto, perchè quel posto mi mancava e non vedevo l'ora di sentire l'odore di legno che quella casa emanava.
La casa però non era più la stessa: "Uau! Ma cosa è successo alla vecchia casa!?"
"Zucchina! Non trovi che la vecchia casa fosse un tantino malandata? Così l'ho fatta reastaurare, ho fatto aggiustare il giardino e diciamo che l'ho fatta anche ampliare"
E' inutile dire che così era stupenda, anche se avevo molta nostalgia della vecchia casa in legno.
Io e mamma rimanemmo sbalordite.
Sapete, nonna non era così ricca da permettersi tutti quei lussi sfrenati, come il tajer chanel che indossava quel giorno. Qualcosa non quadrava! Nonna aveva un ristorante vicino al pontile, dove lei faceva la cuoca. O almeno... così ricordavo!

Ci portò a fare un giro della casa, mostrandoci quali cambiamenti aveva apportato. E' inutile dire che quel posto era quasi irriconoscibile. Però era stato arredato con un gusto impeccabile, questo è certo. Al piano di sopra aveva sistemato una camera per mamma e una per me. "Sentite, le vostre camere per ora sono veramente orribili, cioè: sono spoglissime e scialbe. Vi ho fatto mettere il minimo indispensabile, così almeno avreste potuto arredarle con quello che più vi piace, che ne pensate?"
"Nonna! Ma è fantastico!"
Mamma taceva, ormai era perplessa da tutto quello che vedeva, e prima di dire qualsiasi cosa avrebbe voluto spiegazioni per tutto quello sfarzo.

Entrai così nella mia camera, mentre la mamma e la nonna parlavano fra loro. Aveva ragione la nonna a dire che la camera era veramente spoglia: a terra c'era il parquet, semplicemente lucente. Per il resto solo un letto a una piazza con accanto un vecchio armadio in legno. L'idea di arredarmi la camera come volevo, mi allettava parecchio. E poi la camera era grandissima! C'era anche un gradino che dava su una vetrata, e pensavo che li magari avrei potuto mettere due poltrone, e sarebbe diventato il mio piccolo salottino. Mi avvicinai alla vetrata e poggiai lo sguardo su un qualcosa di inaspettato: una piscina strafiga, con l'angolo idromassaggio, con tanto di sdraio affianco.
La cosa strana era che su una delle sdraio c'era una ragazza tutto in tiro con grossi occhiali da sole spalmata a prendere il sole.
Allora andai a riferire a nonna quello che avevo visto: "Nonna! Ma c'è una ragazza che sta prendendo il sole nella tua piscina!"
E mamma a quel punto sboccò: "Ma come! Ora anche la piscina hai? Mi vuoi spiegare dove cavoli sei andata a prendere i soldi per permetterti tutti questi lussi?"
"Piano ragazze, stiamo calme. Una alla volta. Sophie, innanzitutto questi soldi non li ho di certo rubati. Quindi mantieni le staffe: tua madre è una persona responsabile, dovresti essere felice ora che potremo permetterci di tutto! E le motivazioni di tutto questo le saprai stasera a cena. E tu Kate, quella ragazza in piscina è una ragazza davvero formidabile, abita qui vicino e viene spesso a fare un bagno in piscina o a prendere il sole. Scendi sotto in piscina e valle a parlare, le ho detto che saresti arrivata oggi. Intanto io e tua madre restiamo qui a parlare, coraggio, vai."

Senza capire come mia nonna potesse avere un'amicizia con una ragazza della mia età, mi diressi in piscina. Appena il tempo di aprire la porta per dirigermi in giardino e la ragazza scatta dalla sdraio e si volta verso di me: "Ciao! Tu dovresti essere Kate, la nipote di Susan. Io sono Summer! Mi aveva detto che saresti venuta!"
"Oh! Sì, tu sei la vicina di casa. Piacere di conoscerti?"
"La vicina di casa?" e scoppiò in un risolino indisponente "Eddai, praticamente potrei essere tua zia!"
"Cosa?"
"Come cosa? Io sono la figlia di Neil Roberts."
"E con questo? Cioè... chi è 'sto tizio?"
"Vorrai dirmi che non lo sai? Quest'estate Susan e mio padre si sono sposati."
  
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