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Autore: Alpa    20/06/2008    0 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction. Qui vi parlerò di una ragazza italo-americana di nome Kate, che dopo il divorzio dei genitori si ritrova a trasferirsi -assieme alla madre- nel paese della nonna: Orange County. Non vi rivelo nient'altro. Buona lettura.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un certo senso quel giorno la mia adolescenza, e di seguito la mia vita, cambiò. E dico in tutti i sensi.

Era da un bel po' che mia madre e mio padre non facevano altro che discutere, e l'aria in casa diventava sempre più tesa. E lo capii subito cos era che sarebbe successo. Effettivamente già prima che mamma decidesse di andar via da Roma, io già avevo riempito uno scatolone con tutte le cianfrusaglie che mi erano care.
E così un pomeriggio, mentre ero nella mia camera a farmi un endovena di musica con l'i-pod, mamma entrò, piangendo, con l'aria a dir poco sconvolta. E in fin dei conti sapevo cos è che mi avrebbe detto: "Senti, lo so che è una decisione affrettata, lo so che magari per te può essere..."
"Mamma, qualunque sia la scelta io ci sto. Ne ho fin sopra i capelli di subire tutti questi casini in casa."
Ci abbracciammo, ma quando ci staccammo mi fulminò dicendo una cosa che non mi aspettavo minimamente: "Bè, io pensavo di andare a vivere vicino alla nonna, a Newport."
Cacchio! Non mi aspettavo una decisione così drastica! Staccarmi così tanto da papà... sì, non è mai stato un buon padre, non ho mai avuto con lui un buon rapporto, un rapporto sincero come lo avevo con mia madre. Ma capperi! In California! Era comunque mio padre! Per non parlare poi degli amici! La scuola!
Ma in fin dei conti l'idea della tanto sognata California mi stuzzicava un tantino.
Sapete, mia madre è italo-americana. C'è la nonna che è proprio americana, mentre il nonno è italiano. Ma -ironia della sorte- anche i miei nonni divorziarono quando mamma aveva la mia stessa età, e -nuovamente: ironia della sorte- mia nonna e mia madre andarono a Newport Beach, città natale di nonna.
Non tornavo a Newport da anni ormai. Prima di allora c'andai solo due volte, entrambe in due Natali, quando mamma e papà erano ancora felici insieme.
Ma ora mi sarei dovuta preparare per restarci a Newport. Dire addio ai miei amici fu molto più difficile di quanto m'aspettavo. Erano troppi gli amici che avevo a Roma, ma con nessuno avevo un vero rapporto da amico. Però mi rendevo conto che con loro avevo condiviso tanti divertimenti, tanti momenti tristi, e anche quelli belli. Ma la cosa buffa è che a provare cose brutte e cose belle erano sempre loro. Ciò che io sentivo era comunque indifferente, sia per loro e sia soprattutto per me. Ma da quando partii per Newport, bè, il mio modo di essere cambiò radicalmente.
Ma non voglio svelare nulla prima del tempo.

Era da un po' che avevo voglia di cambiare, e forse questa era una buona occasione per farlo... seppure il contesto era tuttaltro che felice.
Bè, pensate che lasciai gran parte dei vestiti nella casa a Roma, semplicemente perchè avrei voluto ricomprarli tutti. Sì, avrei voluto cambiare molte cose. E poi credo sia fondamentale partire da questi piccoli mutamenti per arrivare a rifarti una vita da zero. Non credete?

E così io e mamma prendemmo il volo, mentre mi facevo tante pippe mentali e pensavo a come sarebbe stata la nostra vita. Se era vero che s'andava ogni sabato pomeriggio a fare shopping senza badare ai soldi. Se le feste erano così frequenti come nei telefilm. E che dire degli armadietti nelle scuole? Sarò assurda, ma la storia degli armadietti personali per i corridoi delle scuole m'allettava da sempre.
Tra un pensiero e l'altro mi ritrovai subito con lo stomaco a soqquadro: l'aereo stava già atterrando. E mentre mi contorcevo, mamma restava impassibile a guardare oltre il vetro del finestrino.

La cosa incredibile fu quando, scese in areoporto, ci comparve la nonna Susan tutta vestita in tiro, con un aspetto estremamente ringiovanito. Cacchio erano passati anni, e me la ricordavo un tantino diversa a dir la verità. "Zucchina mia! Come stai? Da quanto tempo non ti si rivede!"
"Ciao nonna! Sai che hai un aspetto a dir poco favoloso!?" "Oh! Eddai, fammiti stringere forte"
E dopo abbracci appassionati e discorsi a dir poco superficiali uscimmo e ad aspettarci c'era una lunga limousine nera...
  
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