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Autore: itsinhisdna_    21/02/2014    3 recensioni
'-Percy,
se Annabeth si calma questa ragazza vi spiegherà chi
è.- Chirone mi guardò e mi fece un cenno di
incoraggiamento. Alzai la testa e assunsi l’atteggiamento
fiero che usavo contro i nemici. Mi avvicinai a loro due e li guardai.
-io sono Anastasia, figlia della dea Afrodite e del dio Poseidone. E
tua sorella Percy.-
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“uhm..okay..”
Preferivo non continuare a parlare di quell’argomento, così non risposi.
Certo che i figli di Ade erano strani. Sembravano sempre irati, come se ce l’avessero con il mondo intero.
Così diversi dagli altri semidei, sempre così solari.. d’altronde erano pur sempre figli del dio dei morti, che così allegro non è, stando sempre laggiù.
“Anastasia posso farti una domanda?”
La voce di Percy mi distolse dai miei pensieri.
“si certo”
“ perché hai scelto questo tavolo e non quello di Afrodite?”
Mi sarei dovuta aspettare quella domanda.
“ perché io non mi sento figlia di Afrodite.”
Percy mi guardava confuso.
“ hai notato che loro pensano solo all’aspetto esteriore e a spezzare i cuori degli altri?”.
 Annuì.
“ bene, io non sono così. Non mi interessano i trucchi o i vestiti e tanto meno far soffrire gli altri. Preferisco di gran lunga combattere o nuotare.”
L’avevo sempre pensata così. A cosa serviva avere un bell’aspetto in battaglia? I nemici non stanno a guardare quanto trucco hai in viso, pensano solo ad ucciderti, tanto meno i mostri.
“ oh.. capisco.. e quindi non..”
“ no, non mi considero loro sorella, è come se fossi figlia solo di Poseidone.”
Non era la verità completa, ma per ora bastava.
Percy rimase in silenzio e io lo imitai. Era ovvio che ancora ci fosse dell’imbarazzo.
Mi guardai intorno e riuscii a vedere all’ultimo secondo Annabeth dirigersi verso la Casa Grande.
“Percy ricordati che Chirone vuole parlarti”
Se non glielo avessi ricordato lui non l’avrebbe fatto di sicuro.
“ oh giusto, grazie per avermelo ricordato!”
Si alzò di fretta e andò verso la Casa Grande.
Mi guardai intorno, osservando gli altri tavoli. Il più chiassoso era sicuramente quello di Ermes, essendo anche quello con più ragazzi. Anche i ragazzi di Demetra non scherzavano: facevano crescere radici e altre piante ai tavoli di Ares e Efesto, e questi si infuriavano. Mai visti ragazzi più confusionari.
Vidi i semidei andare verso il falò, così mi avvicinai anche io. Si misero tutti seduti per terra in cerchio attorno al fuoco. Io mi appoggiai ad un masso là vicino. Notai il ragazzo di prima, Lucas, era appoggiato ad un masso come me, dall’altra parte del cerchio. Chirone camminava dentro ad esso.
Ancora raccontava quelle vecchie storie? Parlava a tutti ormai di come aveva istruito Achille ed Eracle.
“Eracle si era messo a correre, e non aveva visto dove stava andando, così..”
“..così inciampò, cadde e sbatté la testa su un tronco. Chirone ormai la sanno tutti a memoria questa storia, la racconti troppo spesso.”
Sorrisi, anche Chirone iniziava a farsi vecchio.
Si girarono tutti verso di me. Forse avrei dovuto tenere la bocca chiusa.
Poi però iniziarono tutti a ridere, e notai che anche Lucas ridacchiava, guardando da un’altra parte.
“ Allora Anastasia preferisci raccontare qualcosa tu?”
Sorrisi e mi avvicinai.
 
 
 
 
 


Stavo andando verso la Casa Grande, sentendo ancora i ragazzi ridere per il mio divertente racconto della famosa caduta di Chirone, mentre mi insegnava a scagliare una lancia durante la corsa.
Notai che il campo non era cambiato molto dall’ultima volta che c’ero stata. Più armi e più semidei di sicuro, ma gli allenamenti e le altre attività erano sempre quelle. Ero curiosa di vedere come sarebbe stata la Caccia alla Bandiera. Sicuramente meno pericolosa.
Avvicinandomi alla Casa notai Percy e Annabeth camminare per mano.
Gli passai accanto sorridendogli, ma fui fermata dalla voce di Percy.
“dove vai?”
Mi girai.
“ a dormire..?” domandai sarcastica.
“ e perché non vieni nella capanna tre?”
Rimasi sorpresa, non mi aspettavo che mi invitasse a dormire con lui.
“ beh Percy.. non vorrei disturbarti..” ero davvero molto, molto sorpresa.
“ quale disturbo? L’hai detto anche tu che ti senti figlia di Poseidone no? Quindi dormirai nella sua capanna.”
Mi sorrise. Ora ero totalmente certa che Percy assomigliasse completamente a Poseidone.
La parte estetica, si intende.
Gli sorrisi anche io, poi Percy mi fece segno di andare con loro e li seguii.
 
 


Una volta lasciata Annabeth alla sua capanna, ci avviammo alla capanna numero tre.
Anche questa era rimasta sempre uguale sia all’esterno che all’interno, fatta eccezione per il letto in più in fondo alla stanza.
Percy si buttò direttamente sul suo letto.
“niente pigiama?”
Eccolo: l’istinto di sorella maggiore represso negli anni.
“ sono stanco..”
Eccolo: l’imbarazzo.
Mi stesi sul letto e non dissi nulla, solo la buonanotte.
Ci fu silenzio per un po’, rotto poi dalla voce di Percy.
“posso farti una domanda?”
Sospirai e poi acconsentii.
“ chi è la bambina con te, nell’altra foto del tuo ciondolo?”
C’era da aspettarselo, visto che non me l’aveva chiesto, appena vista la foto.
“ Silena.”
 
 
 
 




Il mattino successivo, dopo essere uscita con Percy e avergli insegnato qualcosa su come gestire l’acqua, Chirone ci chiamò tutti.
“Semidei, per festeggiare l’arrivo di Anastasia qui al campo, faremo una partita di caccia alla bandiera!”
Sentii esulti venire da tutti i ragazzi intorno a me.
“Sono curioso di vedere come combatti.”
“ Vedrai Percy, combatto come tutti gli altri.” Gli dissi sorridendo.
“Non ne sono molto sicuro sai? Insomma, crescendo in mezzo agli dei sicuramente qualcosa in più avrai imparato no?” ammiccò.
“tranquillo, non è diverso dal crescere con una mamma single” ammiccai anche io.
“La squadra blu sarà composta da: Atena, Ermes, Ade, Efesto e Poseidone. La rossa da Afrodite, Ares, Demetra, Dioniso e Apollo.”
 
 
 
 
Annabeth ci disse subito come agire: Efesto avrebbe piazzato le trappole, metà della casa di Ermes in difesa della bandiera, l’altra metà, me, Percy, Atena e Lucas in cerca della bandiera.
“Forza squadra blu!”
Io andai dritta verso il bosco, sicura che la bandiera sarebbe stata lì intorno, o vicino al pugno di Zeus. Percy correva dietro di me, alcuni ragazzi della casa di Atena erano intorno a noi, compresa Annabeth.
“ Annabeth! Io vado a cercare da questa parte, voi proseguite di là!”
Annuì ed io mi staccai dal gruppo.
Continuai a correre, osservando bene tutto, finche non sentii un forte rumore di armi.
Mi fermai e mi avvicinai al rumore. Lucas da solo, stava combattendo contro alcuni ragazzi della casa di Ares.
Se mi fossi avvicinata così mi avrebbero sicuramente vista, così mi arrampicai su un albero e camminai sul ramo più vicino agli altri per avvicinarmi.
Osservai bene il combattimento, per capire su chi sarei dovuta intervenire. Vidi un ragazzo grosso quanto un armadio correre verso Lucas che gli dava le spalle.
Presi una piccola rincorsa e saltai.
Riuscii ad appoggiare le mani sulle spalle del ragazzo, e stringendo un po’ riuscii a toccare quel nervo a me ben noto e lo feci svenire, poi atterrai leggera sui piedi.
Intanto Lucas si era girato e aveva sicuramente visto, ma nessuno dei due ora aveva tempo di dire nulla.
Tirai fuori Agapè e iniziai a combattere.
Dopo alcuni colpi, mi ritrovai schiena contro schiena con Lucas, ormai eravamo accerchiati.
“ credi che riusciremo a batterli?”
Dei che voce strana, era davvero profonda.
“ se combattiamo insieme forse si.”
Si girò per un secondo e mi guardò. Avevamo capito entrambi.
Lui si piegò e io mi appoggiai alla sua schiena, tirando un calcio ai due ragazzi che venivano verso di me, poi passai dalla sua parte e tirai due colpi con la spada stendendone altri due.
Andò avanti così per diversi  minuti, combattendo insieme ed aiutandoci, finche non li stendemmo tutti.
Non c’era vergogna, l’unica cosa che avevamo in testa entrambi era vincere.
Ci guardammo, stava per dire qualcosa, ma sentimmo altri rumori di battaglia, così andammo senza dire nulla.
Arrivammo giusto in tempo per vedere Annabeth passare dall’altra parte del campo e la bandiera diventare blu.
Avevamo vinto.
Vidi Percy venirmi incontro in mezzo alla calca.
“ma dov’eri finita? Ti ho persa del tutto!”
Era leggermente affannato, ma sorridente.
“stavo combattendo con Lucas..”
Mi girai per coinvolgerlo, ma era sparito. Mi guardai intorno, ma in mezzo a tutto quel casino non riuscivo a vederlo.
Percy mi guardò un po’ sorpreso, ma poi tornò normale.
“Tranquilla, sparisce sempre dopo la caccia alla bandiera.”
“Oh”
Avrei voluto parlargli, avevo notato la sua bravura nel combattimento.
 
 
 


La festa era finita e dopo di questa la cena, fortunatamente era stato divertente, grazie al battibecco tra i fratelli Stoll e Clarisse, riguardo al merito della vincita. Notai però, che il tavolo di Ade era vuoto.
Percy era con Annabeth, quindi io andai alla capanna.
Ciò che davvero non mi aspettavo, era che avrei trovato Lucas appoggiato alla porta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice:
Inizio subito con lo scusarmi per il ritardo, ma ho ricevuto una critica che non mi è piaciuta molto, perché per niente costruttiva, che mi ha bloccata un po’.
Poi voglio ringraziare chi invece mi ha sostenuta, grazie davveroJ
Ringrazio anche chi ha messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate e chi ha recensitoJ
E poi vorrei chiedervi cosa ne pensate, mi basta anche solo una recensioncina piccola piccola<3
Al prossimo capitolo, per chi ci sarà ancora:3
  
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