Autrice:
Ciaooo! Sono tornata anche questo weekend per il nuovo capitolo :) non vi anticipo nulla e vi lascio alla lettura...
Layla Cullen

P.S: Un bacione a tutti quelli che leggono la mia storia e un abbraccio a chi la recensisce<3
Inoltre un salutone a piuma99 che negli ultimi giorni mi ha lasciato una valanga di commenti e messaggi perchè si è letteralmente "sbranata" la mia storia tramite cellulare XD La capisco, certe volte capita anche a me :)


UN NUOVO BRANCO

POV JACOB

Stavo correndo verso casa Cullen, c'era qualcosa che non andava, una terribile ansia mi aveva assalito da quando James mi aveva detto ciò che gli provocava Nessie.
"C'è una sorta di  'collegamento'  tra James e Nessie?" pensai correndo il più velocemente possibile.
Lo sentivo nell'aria c'era odore di guai.

Arrivai rapido a casa e, rivestitomi, corsi verso la casa nel bel mezzo del bosco.
Vidi Nessi coricata sul divano bianco che parlava con Rose. E rividi Bella lì, sul divano, magra, fragile, seria.
Non poteva succedere di nuovo, non volevo rivivere quel brutto periodo.
Entrai in casa e mi diressi immediatamente da Renesmee ignorando Carlisle che mi aveva educatamente salutato.
-Che succede?- chiesi con voce rotta della tensione
-Sono gemelli... Maschio e femmina... Vampira e Licantropo...- disse Carlisle con tono funebre.
-James ha detto che c'è qualcosa in Nessie che lo fa... impazzire, un ticchettio, che gli fa desiderare solo di uccidere Nessie...- rivelai a tutti i Cullen che ormai si erano nuovamente raggruppati nel salotto ben arredato.
-Mh... strano... perchè Jacob non desidera uccidere Nessie?- domandò Dottor Canino a bassa voce più a se che ai presenti, ma ovviamente tutti avevano sentito.
-Perchè sono i suoi figlio?!- rispose con tono ovvio Rosalie
-Potrebbe essere...- disse il folletto di casa
-Alice te non vedi il futuro di Nessie? Dei bambini?- chiese Bella pensierosa
-Io... quello di Nessie sempre vagamente, per ora vedo che avrà una gravidanza un po' complicata...- disse guardando la nipote dispiaciuta
-Però è già qualcosa che non mi vedi morire-
sorrise Renesmee cercando di rallegrare l'atmosfera.
"Se sorride vuol dire che va tutto bene, deve aver accettato la cosa..." pensai già molto sollevato.
-Alice...- disse Edward guardando la sorella con tono di rimprovero
-Che c'è d'altro amore?- chiese Jasper avvicinandosi alla moglie
-Quando James aveva attaccato Nessie e Carlisle io... ho visto che Renesmee moriva...- rivelò il folletto dai capelli corti corvini -Ma ciò che ho detto ora, della gravidanza travagliata, è vero. Ora il tuo futuro è quello- fece lei
-Vedi il cane?- domandò Rose
-Grazie...- dissi
-Non te idiota!- quasi ringhio la bionda
-Ah...- feci imbarazzato, non ero più abituato che si potesse parlare di altri licantropi oltre me
-No, James no- rispose Alice
Eravamo tutti assorto nei nostri pensieri quando il telefono di casa squillo, Esme andò a rispondere e mi porse quasi immediatamente l'apparecchio con sguardo indecifrabile: triste, preoccupato?
Non saprei definire di preciso, ma non mi faceva presagire nulla di buono.
-Pronto?- feci titubante
-Black! Vieni, ti prego! Credo che un mio amico si stia per trasformare! Cosa faccio?!- la voce di James mi urlò all'orecchio tanto da costringermi a scostare il telefono con sguardo infastidito.
-Ok... Non c'è bisogno di perforarmi i timpani... arrivo! Te stai calmo, se il tuo amico si agita cerca di tenerlo calmo e se si trasforma... fallo anche te e cerca di non farti prendere dall'istinto di uccidere i miei figli... altrimenti mi faccio IO prendere dall'istinto, chiaro?!- mi raccomandai
-Limpido come l'acqua minerale...- rispose il ragazzo e poi riattaccai.
-Devo scappare...- feci e, posato un bacio sulla fronte di Nessie e una carezza sulla pancia, uscii di corsa.

Mi trasformai e, più rapido che potei mi lancia nuovamente verso La Push
Erano ormai le due del mattino e la stanchezza si faceva sentire erano quasi ventiquattro ore che non chiudevo occhio e non c'ero più abituato.
Arrivato a La Push corsi a casa di James, ma lì non c'era.
Iniziai a girovagare per la riserva cercando di trovare James e l'amico.
Sentiti degli ululati mi diressi rapido in quella direzione.
Arrivato trovai James trasformato che combatteva contro un altro lupo, più o meno delle stesse dimensioni.
James era un color marrone scuro e l'amico grigio.
"FERMI!" intimai loro che si divisero subito guardandomi.
"Io sono Jacob Black... Tu chi sei?" domandai guardando negli occhi il lupo sconosciuto e scrutandolo con sguardo indagatore
"Sono... Simon" rispose questo timido
"Ok..." e così dovetti ricominciare a spiegare tutto al nuovo membro del branco.

-Perchè alle due del mattino voi due eravate nella foresta?- chiesi tornati umani
-Simon è solito girare nel bosco di notte quando è preoccupato e non riesce a dormire...-
-È da un po' che mi sentivo così e poi nella radura mi sono sentito male, mal di testa, nausea e mi sono scaldato rapidamente e ho chiamato James sul cellulare...- continuò l'altro
-E io sono corso qua giusto in tempo per vederlo trasformarsi...- concluse James.
-Aspettate...- iniziai confuso -In questi ultimi tempi non siete cresciuti rapidamente e siete diventati caldi gradualmente?!- chiesi
-Beh io sono cresciuto negli ultimo due giorno... in mezza giornata crescevo di tre o quattro centimetri... e poi mi sono scaldato solo poco prima di trasformarmi...- rivelò James dubbioso
-Idem!- confermò Simon sorridente
"Ho idea che non dormirò per intere giornate..." mi rassegnai 
-Non è una cosa normale! In un giorno due licantropi... nel giro di una settimana diventeremo un branco consistente, impreparato (quindi pericoloso) inesperto e non affiatato...- farfuglia il problema
-Inoltre queste trasformazioni sono quasi improvvise e inaspettate e per fermare i nuovi membri ci vuole una mano di ferro che qui, a quanto pare, sembro avere solo io e se non riposo divento uno straccio...- mi lamentai
-Possiamo aiutarti!- si proposero James e Simon contemporaneamente sorridenti; si vedeva che erano grandi amici già prima di unirsi al branco.
"Un passo avanti..." pensai sarcastico
-Uff, dovete saper combattere e prima sembravate foche abbracciate nel bel mezzo di una radura e non lupi che combattevano...-dissi tagliente. I due ragazzi abbassarono lo sguardo evidentemente offesi.
-Oh scusate è che sono stressato!- ringhiai dando un calcio all'albero lì vicino per scaricare la tensione.
-Vi insegnerò le basi del combattimento, come bloccare un altro lupo e a turno girerete per La Push e controllerete gli altri ragazzi della zona se crescono troppo rapidamente, se ne trovate segnate i nomi e li tenete sotto controllo... Se si trasformano cercherò di arrivare, altrimenti combatterete e il vicecapo, James, li imporrai di stare calmi... Loro sono del branco e ti obbediranno...- diedi le istruzioni.