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Autore: Maestroni_98    23/02/2014    1 recensioni
Brooklyn, due rgazze e nessun ricordo...
Qui inizia questa FF, tra pezzi di puzzle che si concidono e strade piene di insidie, le nostre protagoniste Lexi e Megan dal passato offuscate, si ritroveranno ad unire tutti i pezzi del puzzle.
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Un giorno senza regole



POV MEGAN
Ero davanti alla scuola, non volevo entrare..  (http://www.polyvore.com/outfit/set?id=107813999)
Tutti mi guardavano male, per quello che era successo ieri sera, io volevo urlare: Non ho mica deciso io di essere incoronata assieme a quello!
Stavo per entrare, quando vidi Toby vicino ad un ragazzo, stava parlando.
Volevo salutarlo, ma non volevo disturbarlo!
Mi avvicinai piano ai due, che non si accorsero della mia presenza.
“Calmo Caleb” disse Toby appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo.
“No, tu non capisci, non solo se ne è andata via in quel modo, ma da quanto ho saputo non è tornata a casa e oggi a scuola non c’è neanche Jace e non mi risponde al cellulare!” disse il ragazzo…c’è Caleb.
Ok, mi sento di troppo.. Non posso mica stare qui ad ascoltare senza pudore le loro discussioni, quindi mi girai per andarmene.
“Megan!” sentì dire da Toby.
Finalmente!
Mi girai e lo guardai: è bellissimo, ha una t-shirt bianca e dei jeans scuri a vita bassa, una felpa verde e un cappello dello stesso colore della felpa.
“Ciao..” dissi facendo un debole sorriso, mi sentivo un po’ a disagio..
“Mi dispiace che l’altra sera me ne sono andato via” disse guardandomi portandosi una mano dietro la nuca.
“N-no.. Tranquillo! Non eri obbligato a rimanere..” dissi abbassando il volto.
“Per te, ma io ci tenevo” disse abbassando lo sguardo.
Non era molto opportuna quella conversazione con Caleb dietro che pareva arrabbiato.
“Scusate se ho interrotto la vostra conversazione.. V-vi lascio soli..” dissi sistemando bene la borsa sulla spalla.
“No, tranquilla, Caleb è solo… Beh si può vedere dal suo sguardo, facciamo così, ci vediamo a mensa, va bene?” mi chiese subito dopo aver sentito la campanella.
“Si..” dissi girandomi e andando verso l’entrata.
Ora dovevo aspettare fino all’ora di mensa per poterlo rivedere, ma avevo qualcosa di più importante da pensare adesso: ora c’erano le ore di Matt!

POV LEXI
Avevo deciso che andare a scuola ormai era un perdita di tempo!
Stavo girovagando per la zona povera di Brooklin, o meglio dire, quella malfamata, era da ore che guardavo le vetrine delle pasticcerie, non avevo un soldo e andare in giro con quel vestito…
Insomma non era indicato.
Mi sedetti su una panchina e abbassai lo sguardo vedendo tutte le scarpe che passavano: Nike, Puma, Nike, Nike, Praga, Guess, Louis Vitton, All Star, Vans nere..
Vans nere?
Alzai lo sguardo, Jace.
“Lexi..” disse uno strano tono di voce.
“Oh Jace, come stai?” chiesi senza nessun timbro di voce.
“Io bene, tu non sembri stare bene, però!” disse sedendosi sulla panchina.
“No, io sto bene, io sono Lexi, la grande Lexi” dissi senza far traspirare nessuna emozione.
“Lexi.. Non stai bene! Vieni..” disse porgendomi la mano.
“Oh, andiamo tu mi odi, noi due siamo nemici” dissi facendo spallucce.
“Ma non posso odiare una che sta seduta su una panchina senza fare e dire niente! Non c’è senso!” dice serio.
Mi arresi prendendo la sua mano:”Comunque, osservavo le scarpe” dissi tranquilla.
“Sai, è meglio che torni a casa… I tuoi genitori si staranno preoccupando!” disse tirandosi in piedi e tirando su anche me.
Discostati subito la mano dalla sua:”No! Io non ci ritorno, io non ho neanche dei genitori Jace! Io… E’ meglio che mi lasci da sola” dissi l’ultima frase a bassa voce.
“No!” dice serio.
“Mi spieghi perchè mi vuoi aiutare? E poi è inutile che insisti io in quella casa non ci voglio ritornare adesso, ritornerò domani mattina, voglio una giornata senza fingere” dissi fissandolo.
“Possiamo fare una cosa: possiamo vivere una giornata diversa dalle altre, e poi ritornare alla realtà domani..” disse tranquillo.
“E dimmi un po’ Jace Mattew, come intendi fare?” chiesi pensando che stavo facendo un grande errore a passare la giornata con lui.
“Tu fidati di me, solo oggi e poi torneremo quelli di prima!” disse facendo un piccolo sorriso sincero.
“Sono messa proprio male, mi sto fidando di te. Andata!” dissi sorridendo.
Come sarebbe stato il risultato?
Catastrofico!

POV MEGAN
Non facevo niente in classe, tenevo lo sguardo fisso sul mio libro mentre Matt spiegava.
Sinceramente non stavo seguendo moltissimo la lezione, ero persa nei miei pensieri..
“Miss Steel? Per caso si sta annoiando?” chiese lui con tono freddo.
“No Mr. Matt!” dissi mantenendo il mio sguardo sul libro.
“Allora, non è un problema per lei rispondere alla domanda successiva”.
Lessi distrattamente la pagina in cui eravamo: George Gordon Byron in “ Don Giovanni”.
“Dopo tutto, una bugia cos'è? Nient'altro che la verità in maschera.” Dissi con voce spezzata leggendo la frase.
Penso che mi stia prendendo spudoratamente in giro!
“Dunque…” disse aspettando una mia risposta.
“E’ assolutamente vero, la cosa che però non mi sembra giusta, è il fatto che qualcuno debba dire bugie e mentire..” dissi tranquilla, guardando ancora il libro.
“Io non ho chiesto quello, ho chiesto che cosa rappresenta la maschera nel contesto”.
“Una verità nascosta!” dissi tranquilla.
“Bene e ora una domanda soggettiva: Lei, come reagirebbe a una verità nascosta Signorina Steel?” chiese.
“Mi hanno detto tante bugie, che ora faccio difficoltà a fidarmi delle persone e le cose che dicono! Quindi, reagirei male, molto male!” dissi tranquilla.
“Ed è normale, eppure come tutti voi l’avranno fatto almeno una volta, noi abbiamo detto delle bugie, tutti noi, eppure se ci pensate quando vengono dette a noi ci arrabbiamo, è come se ci contraddiciamo da soli” spiegò lui alla classe.
 Forse lui ne sapeva qualcosa di bugie, come posso essere sicura che lui mi stia dicendo o no la verità?!

POV JACE
Ero riuscito a convincere Lexi ed ero molto felice per questo.
“Sai, ti servirebbero degli altri vestiti..” dissi guardandola.
“Mmmh, non posso darti torto, ma non credo sia il caso di comprare qualcosa” dissi guardando il vestito che indossavo.
“Tranquilla! Ti do io qualcosa!” dissi prendendola ancora per mano e portandola a casa mia.
Vidi il suo sguardo perplesso, ma non ci feci tanto caso.

POV LEXI
Quando mi trovai a casa di Jace, capì che la mia predizione “catastrofica” era completamente azzeccata.
“Ok, oltre al fatto che è molto strana questa situazione, mi domando cosa tu potresti darmi da indossare..” dissi guardandolo.
“Puoi metterti i vestiti di mia sorella, è venuta alcune volte e si è dimenticata qui i suoi vestiti!” disse avvicinandosi al cassetto e tirando fuori dei pantaloni e una maglietta.
“Grazie, dove posso cambiarmi?” chiesi avvicinandomi e prendendo i vestiti che aveva tra le mani.
“Anche qui!” disse sorridendo: “Tranquilla, adesso esco!” disse avvicinandosi alla porta.
“Mmmh…Ok” dissi guardandolo e aspettando che uscisse.
Sinceramente, non mi fidavo.

POV MEGAN
Stavo aspettando con ansia il suono della campanella, Matt ci aveva dato degli esercizi da fare negli ultimi cinque minuti..
Mancava solo un minuto al suono della campanella, questo significava ora di pranzo, che significava mensa, che significava Toby!
La campanella era suonata e preparai la borsa velocemente, la classe si era già svuotata.
Stavo sistemando bene le cose, quando una voce mi fece sobbalzare: “Ciao Megan!” disse qualcuno sussurrando al mio orecchio.
Mi girai di scatto e vidi Toby a pochi centimetri da me, Matt era ancora in classe.
“Ciao Toby!” dissi sussurrando come aveva fatto lui.
“Ho approfittato di passare adesso, così non c’era anche Caleb” disse guardandomi.
“Rimani a pranzo con me?” chiesi speranzosa.
“Certo!” disse lui sorridendomi a trentadue denti.
“E’ meglio che vi muoviate a uscire dall’aula, questa non è la mensa!” disse autoritario Mr. Matt.
“Eravamo a conoscenza che questa non fosse la mensa, li non ci sono persone come lei!” dissi tutto d’un fiato.
“Ah, ma davvero? Cosa vorrebbe intendere Signorina Steel?” chiese alzando un sopraciglio.
“Che noi andiamo!” dissi prendendo Toby per mano e uscendo dalla classe.
Poco dopo essere usciti, mi vibrò il cellulare, non prometteva niente di bene, lo presi e lessi il messaggio:”Vodafone, la sua promozione sarà rinnovata il giorno 13 al costo di 10 $.”.
mi sentì sollevata, ma dopo aver rimesso il cellulare in tasca, vibrò nuovamente, scocciata lo estrassi e lessi:” Signorina Steel, l’avviso che sul registro di classe è segnato il suo compito extra, le auguro di fare un buon tema di cosa ne pensa su di me. By M”.
Risposi al messaggio: “Non trova un po’ strano che una studentessa faccia un tema su cosa ne pensa del suo professore??”
Rimisi il cellulare in tasca e mi fermai con Toby nel corridoio.
“Tutto ok?” mi chiese guardandomi.
Mi vibrò nuovamente.
“Certamente, volevo solo passare del tempo con te, nel nostro luogo preferito!” dissi sorridendo.
“Ah già il corridoio, bei ricordi” disse sorridente.
“Si, bellissimi!” dissi mettendo una mano sul suo petto.
“Volendo si potrebbe anche rifare la scena” disse avvicinandosi a me.
“Quale scena, con precisione?” dissi avvicinandomi anche io.
Lui mi guardò negli occhi e mi baciò, era lo stesso identico bacio, come se fossimo tornati indietro nel tempo, insomma era la stessa danza che le nostre lingue percorrevano e io quella melodia la conoscevo a memoria, perchè… Beh ne ero diventata dipendente.
Misi le mani nei suoi capelli e mi avvicinai sempre di più al suo corpo spingendolo contro gli armadietti.
Sentivo le sue mani sui miei fianchi, la tensione stava aumentando, potevo sentire la sua mano sulla mia spalla…
No, aspetta, aveva le mani sui miei fianchi..
“Disturbo?” chiese Mr. Matt.
Mi staccai da Toby e mi girai: “No..” dissi abbastanza arrabbiata, cosa voleva adesso?!
“Beh, volevo avvisarvi, siccome non eravate in mensa, che la campanella è stata rotta mentre… beh, mentre voi stavate mettendo in subbuglio i vostri ormoni e adesso sono iniziate le lezioni” disse lui con un sorrisetto divertito.
Presi il cellulare dalla tasca e controllai l’orario, non era vero!
“Non è vero, è ancora ora di pranzo!” dissi mostrandogli il cellulare.
“Oh, scusatami, ma sapete vi ho visto baciarvi e siccome a scuola c’è un divieto pensavo che ognuno poteva inventarsi nuove regole” disse lui facendo spallucce.
Misi una mano sulla fronte e scossi la testa.. Non dissi niente e presi Toby e ci incamminammo verso la mensa, mentre io guardai il messaggio nel cellulare: “Non credevo che fosse di mentalità così ristretta Miss Steel. By M”.
“Io non sono di mentalità ristretta, è lei che ha una mentalità troppo aperta verso una studentessa!” risposi.
Alzai il volto e vidi scritto: spogliatoi maschili.
Aprì la porta ed entrai assieme a Toby.
Il suo volto era sorpreso.

POV LEXI
Dopo essermi cambiata chiamai Jace:”Fatto”. (http://www.polyvore.com/outfit/set?id=103559958)
Lui aprì la porta della camera e diede una piccola spinta per far si che si aprisse tutta, mentre lui stava appoggiato all’uscio con le braccia incrociate: “Brava! Sapevo ti sarebbero stati!” disse sorridendo.
“Dovrei preoccuparmi di come fai a saperlo?” chiesi avvicinandomi a lui e alzando la testa per osservarlo.
“No, tranquilla!” disse senza far scomparire il sorriso.
“Dunque, cosa hai intenzione di fare?” chiesi alzando un sopraciglio curiosa della risposta.
“Beh.. Qualcosa avrei in mente..” disse facendo un sorrisetto malizioso “..ma oggi non è il giorno adatto.. anche se..” disse nuovamente portando una mano sotto al mento.
“Anche se..” dissi ripetendo le sue ultime parole e guardandolo.
“Non penso tu sia consenziente di una cosa del genere..” disse tranquillo.
“E sarebbe?” chiesi chinando la testa e mettendo le mani sui fianchi.
“Non te lo dico.. Non accetteresti mai!” disse facendo spallucce.
“Tu dimmelo lo stesso, non puoi sapere come potrei reagire” dissi mantenendo la mia postura.
“Reagiresti male, ne sono sicuro..” disse.
“Prova, tanto che ti costa?” chiesi ironicamente.
“Vorrei portarti a letto!” disse tranquillo guardandomi.
“Capisco..” dissi tranquilla facendo spallucce.
“Tu cosa vorresti fare? Ti unisci alla mia idea, seguendo sempre la regola stabilita oggi, o vuoi fare altro?” chiese.
“Ammetto che è allettante, ma non voglio essere una tua “troiottola”sai non mi piace stare ai tuo ordini come una troitetta “ dissi facendo nuovamente spalluce.
“Sinceramente, non stavi ai miei ordini ma era una cosa reciproca se acconsentivi, e poi non passi per una “troiottola” come dici tu, perchè domani non sarà successo niente per noi!” disse tranquillo.
Abbassai lo sguardo e poi mi fiondai sulle sue labbra.
stavo sbagliando?
Ovvio!

POV MEGAN
Mi arrivò un nuovo messaggio, lo lessi per poi dare tutta la mia attenzione su Toby:”Signorina Steel, un tempo le piaceva la mia mentalità aperta, se lo vuole proprio sapere. By M.”.
“E chi mi dice che lei non mi sta mentendo?!” scrissi velocemente e rimisi il cellulare in tasca.
“Come mai siamo nello spogliatoio maschile?” chiese Toby morsicandosi il labbro inferiore.
“Tu cosa pensi?” chiesi facendo un sorrisino.
“Allora se vuoi sapere proprio quello che penso, credo proprio che tu abbia cattive intenzioni” rispose sorridendo.
“Io?! Io sono un angioletto..” dissi avvicinandomi a lui.
“Peccato, io sono il tuo esatto opposto” disse per poi baciarmi con passione, facendomi schiantare contro l’armadietto.
Senza che io volessi, un piccolo lamento uscì dalle mie labbra.
Misi le mani sulla sua schiena e avvicinai il suo corpo al mio continuando a baciarlo.
Sentì le sue mani scorrermi sotto la mia maglietta e io dissi: “Le mie intenzioni non erano proprio queste..” continuando a baciarlo.
“Ah, e allora quali erano?” chiese tra un sospiro e un altro.
“Erano riuscire a stare in un posto da soli, senza essere interrotti da nessuno.” Dissi lasciandogli altri baci sulle labbra.
“Oh… Ehmm scusa se… Se ho frainteso” disse discostandomi.
“Ehi..” lo presi per la maglietta riavvicinandolo a me “.. non ho mai detto che ti dovevi discostare!” dissi sorridendogli: “Non ti preoccupare, non ti devi scusare.. Solo che non mi sembra adeguato in uno spogliatoio.” Dissi guardandolo.
“Beh ti comprendo” disse ribaciandomi.
Sentimmo il suono della campanella.
“Hai il pieno potere di scegliere cosa fare..” mi disse guardandomi e facendo spallucce.
“C’è l’opzione: Passa le prossime ore con Toby nello spogliatoio??” dissi dandogli un leggero bacio.
“Ovvio” disse sorridendomi, per poi continuare:”Ma cosa credi di farne del sottoscritto?”.
“Ah non lo so, cosa vuoi ti venga fatto??” chiesi  fendo un piccolo sorrisetto.
“Beh la mia idea è stata fraintesa prima, dunque non saprei…” disse morsicandosi nuovamente il labbro.
“Non morsicarti il labbro!” dissi.
“Intendi così?” chiese lui rifacendo il gesto divertito.
“Si! Non devi farlo in mia presenza, non mi fa ragionare!” dissi cercando di non guardarlo.
Lui si girò come per allontanarsi e poi di scatto si rivoltò verso di me e lo rifece.
“Smettila!” dissi dandogli un colpo sul braccio.
“Di fare cosa?” chiese divertito per poi tirarsi con più forza e a rallentatore il suo labbro inferiore tra i denti, per poi far passare la lingua sulle labbra.
“Basta!” dissi mettendomi le mani davanti agli occhi per non guardarlo.
Sentì le sue mani scorrermi sui fianchi, facendomi avvicinare a lui e ovviamente sentì anche la sua erezione.
“Sai, sei tanto cattivo!” dissi ridendo.
“Infatti non ho mai detto di essere un angioletto” disse lui sorridendomi per poi iniziarmi a baciare il collo.
“Non va bene che tu sia cattivo..” dissi quasi sussurrando.
“Uno di noi due deve esserlo” disse lui succhiando un lembo di pelle tra le sue labbra calde.
“No.. Non ce n’è bisogno..” dissi cercando di non farmi prendere dal momento.
Fece una piccola risata che mi fece sentire un piccolo brivido per il solletico e poi si avvicinò di più, mettendo le sue mani sulle tasche del retro dei miei pantaloni, mentre percorreva più volte la scia del collo con le sue labbra, lasciando ogni tanto dei colori violacei.
Non riuscivo a capire più niente, ero trasportata dal vortice delle emozioni, era la prima volta per me!
Le gambe erano diventate molli, sembravano gelatina, ma non come era successo sul palco, era diverso questa volta.
Il respiro mi stava abbandonando pian piano, facendomi avere bisogno di più quantità d’aria, quindi facevo respiri profondi come se avessi corso.
Le mie mani vagavano sulla sua schiena, dalle spalle, alle scapole, ai muscoli della schiena.. fino alla fine della schiena.
Anche Toby sembrava essere trasportato dalle emozioni come me e iniziò a stringere il mio fondoschiena, mentre le sue labbra si erano posate sull’altro lato del collo e la poca distanza che prima ci separava ora era inesistente e la sua erezione sembrava aggravarsi sempre di più.
Le mie mani erano ferme sempre nello stesso punto, esitando di scendere.
Non ne potevo più delle sue labbra sul mio collo, mi stavano torturando.. ma in modo.. era una bellissima tortura, ecco!
Le mie mani scesero lentamente, molto lentamente, sentendo, da sopra la maglietta, l’elastico dei suoi boxer e più giù il bordo dei pantaloni, e li mi fermai.
Toby si discostò dal mio collo con il fiatone:”Sai, credo che questa cosa stia esagerando molto e potrebbe andare a finire male.”
“Si.. Lo sento!” dissi cercando di trattenere la mia agitazione.
“Facciamo così, vado a farmi una doccia ghiacciata per cercare di sistemare questa cosa” disse lui sorridente abbassando poi lo sguardo sul cavallo dei suoi pantaloni.
“Una doccia ghiacciata?! Va bene che siamo in uno spogliatoio.. ma non sembra il caso..” dissi guardandolo.
“Beh vuoi che vada in giro conciato così? Sai, non è che ci siano molte soluzioni” disse guardandomi.
“Lo so..” dissi sentendomi quasi in colpa..
“Non ci impiego tanto” disse lui avviandosi e togliendosi la maglietta facendola cadere dietro di se sul pavimento.
“Io non guardo, perchè non riesco a controllarmi!” dissi girandomi dandogli le spalle.
Sentì una piccola risata e poi il rumore dell’acqua.
Sono io, o fa caldo qua dentro?!

POV JACE
Rimasi stupido del bacio che mi aveva dato, ma io lo ricambiai senza pensarci due volte, prima che si ritraesse!
Misi le mani sulla sua schiena e la feci avvicinare a me, continuando a baciarla, facendo scontrare le nostre lingue senza pudore.

POV LEXI
Per quanto sapessi che era sbagliato, lo stavo facendo, con una persona che tecnicamente odiavo.
Non ci pensai più di tanto e mi godetti il bacio, le nostre lingue si intrecciavano l’una con l’altra in una danza erotica, le miei mani erano andate sotto la maglietta di lui e le mie unghie si aggrappavano leggermente al suo petto tonico, mentre sentivo il suo calore.
Facendomi seguire da quello scontro tra i nostri due corpi, gli presi il labbro inferiore e lo morsicai facendo uscire una piccola goccia di sangue che leccai con la punta della lingua, per poi succhiare nuovamente il suo labbro inferiore, ma con meno forza.
Senti un piccolo lamento uscire dalle sue labbra, poi i miei piedi non toccavano più terra, mi aveva preso in braccio facendomi legare le gambe al suo bacino.
Mi spinse contro la parete del muro facendo aderire sempre di più i nostri corpi.
Le sue mani vagavano sui miei fianchi, scorrendo e stringendo forte alcune volte.
Le nostre labbra non si discostavano l’una dall’altra e i nostri respiri stavano diventando affannati.
Misi le mie braccia intorno al suo collo e quando lui si stava avvicinando con il volto, strinsi con forza le gambe eliminando la distanza che c’era. La sua erezione sembrava scoppiare dai pantaloni e premeva contro il mio sesso con violenza, ma non avrei ceduto per così poco.
Conoscete quel bel trucchetto della ciliegia, dove nel mangiarla devi far si che il picciolo sia ancora attaccato al nocciolo?
Beh, feci la stessa identica cosa, feci girare la lingua nella sua bocca e poi gliela presi tra i denti  fecendo un sorrisetto divertito, subito dopo, con uno scatto veloce mi precipitai sul suo collo e gli lasciai un grande segno violaceo.

POV JACE
Stava giocando con me?!
Non lo avrei permesso!
Sempre con lei in braccio, la portai sul letto e la lasciai cadere sopra ad esso, e poi le saltai addosso.
La mia bocca era ovunque: sul suo collo, sul suo viso, sulla scollatura della maglietta.. Devo ringraziare mia sorella, solo lei poteva indossare magliette così scollate!
Misi le mani sul bordo della sua maglietta e lentamente la alzai, baciando ogni centimetro di pelle che veniva scoperto, fino a toglierla del tutto!
Sentivo il suo respiro accelerato e come si irrigidiva ad ogni mio tocco.

POV LEXI
Stava giocando con me?!
Non lo avrei permesso!
Capovolsi la situazione e gli andai sopra a cavalcioni, spostandomi la massa di capelli su un lato del collo, poi molto lentamente scesi man mano, strusciandomi sul suo petto e poi risalì di scattò, facendo strusciare la mia pancia contro la sua erezione procurandogli un gemito.
Successivamente iniziai a baciargli tutti il petto, dalla vita fino ad arrivare al collo e quando piegò in dietro la testa, gli infilai una mano nei boxer facendolo sobbalzare.

POV JACE
Avevo immaginato questo momento molte volte, ma non avrei mai pensato che Lexi fosse così.. aggressiva a letto.
Inarcai i fianchi per far si che la sua mano mi toccasse di più, molto di più!
Le mie mani erano posate sul suo fondoschiena, che strinsi senza pudore facendole chiudere gli occhi e aprire la bocca, per far fuoriuscire un gemito soffocato.
Mi misi a sedere, sempre con lei a cavalcioni e con la sua mano nei miei boxer, e iniziai a baciarle il seno nella parte scoperta, poi portai le mani verso il gancetto e lo slacciai, facendolo cadere sulle sue braccia, lasciandole scoperto il seno.
Mi ci catapultai subito, succhiando e stuzzicando i sui capezzoli con così tanta aggressività che divennero subito rigidi.

POV LEXI
Ok, era aggressivo di natura questo?
A quanto pare si, non che mi dispiacesse, anzi…
La mia mano ormai stava avendo rapporti intimi con l’amichetto di Jace, che a quanto pareva la sua grandezza non poteva assolutamente classificarsi nella media, non che me ne intendessi, ma non era normale, era molto…. In poche parole? Grande.
Feci scorrere la mia mano sulla sua lunghezza e alcune volte con il dito indice stuzzicavo la punta.
Ma non mi bastava, volevo che soffrisse, volevo divertirmi.
In un battere di ciglia, infilai anche l’altra mano facendole scorrere con più velocità e strizzando leggermente, procurando una serie di gemiti soffocati.
Poi gli misi una mano sul petto cercando di allontanarlo e lo spinsi sul letto, facendolo sdraiare e senza pensarci due volte mi misi sopra di lui e feci scivolare le mie mani sotto la sua maglietta togliendola di scatto e nel tragitto per riportare, le mie mani alla sua vita, feci incidere le mie unghie nel suo petto, costringendolo a morsicarsi il labbro inferiore e appena ebbi raggiunto la mia meta, strinsi l’orlo dei pantaloni tra le mie mani e avvicinai la mia bocca al bottone slacciandolo con i denti e poi tirai giù la zip tenendola tra le labbra.
Le mie mani automaticamente, fecero il resto e sfilarono i suoi pantaloni, lanciandoli via.

POV JACE
Misi le mani sui suoi fianchi e, con una piccola spinta, la feci cadere al mio fianco: non mi sembrava giusto il fatto che lei sia ancora più vestita di me!
Mi misi a cavalcioni su di lei e le slacciai i pantaloni e li tolsi con una mossa veloce, indossava solo le mutande, e io non riuscivo più a resistere!
Le mie mani vagavano sui suoi fianchi, la sua pancia, i suoi seni.. senza freno, e notavo che la cosa le piaceva. Molto!
Portai la bocca verso l’orlo delle sue mutande e incominciai a baciare il pezzo di pelle sopra ad esso, lasciandoci un succhiotto bello pronunciato, si sarebbe ricordata a vita di questo!
Portai la lingua sull’orlo delle mutande e, prendendolo con i denti, le abbassai lasciandola nuda sotto il mio sguardo voglioso.

POV LEXI
Cos’era questa storia che io ero più svestita?
Avrei tanto voluto fermarmi, avrei tanto voluto lasciarlo a bocca asciutta ma…
Non riuscivo, l’odio che avevo provato per anni era scomparso o per lo meno lo stavo focalizzando sul piacere.
Sapendo che se mi sarei messa sopra di lui, mi avrebbe girato nuovamente, misi le mani sulla sua schiena e le feci scendere delicatamente, procurandogli un brivido, poi le infilai nei suo boxer sul suo fondoschiena e glieli sfilai.
Ok, quell’erezione non era normale o io lo facevano eccitare a tal punto o era veramente grande.
Mi morsicai il labbro inferiore vogliosa, non pensavo di fare pensieri così sconci!
Non riuscivo a trattenere i miei impulsi e mi aggrappai alla sua vita, conficcando le unghie nella sua carne.
Alzai il capo e feci un cenno di un sorriso, mentre mi stuzzicavo il labbro inferiore con i denti e prima che potesse dire o fare qualcosa, feci qualcosa che non mi aspettavo di fare: Appoggiai la mia bocca sulla sua punta e iniziai a succhiare il suo sesso senza pudore, mentre le mie mani vagavano sui suoi fianchi, lasciando il segno delle mie unghie.

POV JACE
Molte ragazze lo avevano fatto, ma nessuno lo faceva come lei!
Continuava a succhiare, non si fermava e io gemevo,senza trattenermi, quando sentì che stavo per arrivare al culmine, le presi la testa e la fermai, facendola poi avvicinare al mio volto.
Non so cosa fosse, se era il momento o per quello che aveva appena fatto, ma avevo una voglia matta di baciarla, ma non come una ragazza qualunque.
Avvicinai le nostre labbra ed esitai un attimo prima di farle unire.
Presi un preservativo dal cassetto del comodino e velocemente lo apri srotolandolo sulla erezione.
Mi fermai nel baciarla e la guardai negli occhi, feci un piccolo sorriso, e con un movimento veloce  entrai in lei facendola urlare.

POV LEXI
Era la mia prima volta e questo mi causò un dolore allucinante, ma non durò per molto, perchè si trasformò in puro piacere che mi faceva fremere tutto il corpo.
Facemmo scivolare i nostri corpi uno a contatto con l’altro, mentre le nostre mani scorrevano da ogni parte.
Non volendo far sentire i miei gemiti, mi morsicai il labbro inferiore trattenendoli, non gli avrei dato un'altra soddisfazione.
Quando sentì il culmine inarcai la schiena e conficcai le mie unghie sul suo petto, poi il suo sesso uscì dal mio e rimasi sopra il suo petto con il fiato affannato.
Solo allora realizzai cosa fosse realmente successo e che sicuramente lui se n’era accorto dal mio urlo, Jace mi aveva sverginato!

POV MEGAN
Mentre Toby era sotto la doccia estrassi il cellulare dalla tasca, dopo averlo sentito vibrare e lessi il messaggio:”Signorina Steel, perchè creda che io abbia scelto proprio quell’aforisma e secondo lei perchè tutte quelle poesie? Lo ammetta lo sa, lo sa benissimo che sono collegate tra loro, lei l’ha già capito Miss Steel, solo che non lo vuole ammettere e preferisce evitarmi. By M”.
“Mi ha scoperta: si, la voglio evitare, e la cosa mi riesce, se non fosse che lei viene sempre da me! Ho capito tutti i suoi collegamenti con le poesie e ho sperato fosse solo la mia testa a trovarli!” risposi velocemente schiacciando il tasto “invia”.
Subito aver messo nuovamente il cellulare in tasca, sentì la voce di Toby:”Ecco fatto”.
Alzai lo sguardo, ero tutto bagnato con una salvietta alla vita.
“Hai calmato i tuoi ormoni??” chiesi cercando di non guardarlo. Ma perchè?!
“Si, ora sto molto meglio” disse prendendo una seconda salvietta da un armadietto e asciugandosi i capelli con essa.
“Bene.. allora.. Beh… Ti prego, vestiti velocemente!” dissi quasi implorandolo.
Sentì una piccola risata:”Neanche un abbraccio prima che vada a vestirmi?”.
“Non sei l’unico ad avere gli ormoni in subbuglio, sai?!” dissi cercando di stare tranquilla guardando una mattonella.
“Va bene, vado a cambiarmi” disse divertito per poi allontanarsi.
Sentì nuovamente il cellulare, lo estrassi e lessi:”Signorina Steel, se mi vorrebbe veramente evitare non avrebbe risposto ai miei messaggi. By M”.
“Ha ragione, arrivederci!” dissi schiacciando invia e mettendo il cellulare in tasca.
“Rieccomi” disse Toby, questa volta vestito.
“Finalmente presentabile!” dissi sorridendogli.
“Lo ero anche prima, anzi, prima ero più sexy” disse facendomi un sorrisetto malizioso.
“Si lo eri troppo!” dissi senza pensare.. Perchè non penso prima di parlare?!
Alzò le braccia e le riabbassò:” Vedi, potevi lasciarmi così com’ero” disse divertito.
“No! Non sarei riuscita a controllarmi!” dissi alzandomi e avvicinandomi a lui.
“Buon per me” disse sorridendo.
“Lo sai che sei un pervertito?!” dissi sorridendogli per poi continuare: “Infatti il ruolo di cattivo ti si addice troppo bene! Ti fa diventare.. eccitante!” dissi ancora senza pensare!
“Caro diario, oggi deve essere il mio giorno fortunato, una delle più belle ragazze della scuola mi ha definito sexy ed eccitante, questa cosa me lo ricorderò per sempre” disse lui tranquillo mentre faceva finta di scrivere su un diario immaginario.
“Una delle più belle ragazze della scuola?! No, ti sbagli di grosso!” dissi sorridendo.
“Tu non lo puoi sapere, sei il soggetto in questione e poi sei una ragazza” disse facendo spallucce.
“E anche se sono una ragazza?! Non capisco.. Cos’è, voi ragazzi fate le classifiche delle ragazza?!” chiesi scherzando.
“Sinceramente si… abbiamo delle scalette” disse tranquillo.
“Oh.. bene! E io che scherzavo!” dissi alzando le mani e abbassandole.
“Hai molto da imparare” disse lui avvicinandosi e dandomi un bacio casto, poi la campanella suonò, avevamo saltato le ultime due ore e la scuola era finita, era tutta colpa di Toby, menomale che diceva di stare poco sotto la doccia!
“Ora.. cosa facciamo?? Ci hai messo un eternità sotto la doccia!” dissi.
“Bella domanda… Volendo si potrebbe fare una cosa, ma non so se tu vorresti..Per spiegarmi meglio, se vuoi possiamo riprendere quello che volevo fare, a casa mia invece che in uno spogliatoio” rispose.
Ero sicura di volerlo fare??
Cosa avrebbe fatto se avrei detto di no? Non era la prima volta che succedeva e sapevo si sarebbe arrabbiato..
“Sai.. Non ne sono sicura.. c’è, io vorrei…” dissi a disagio.
“Tranquilla, se non te la senti non ci sono problemi, pero’ ora è meglio uscire da qui” disse sorridendo.
Lo presi per mano e uscimmo dallo spogliatoio, non ci ero mai rimasta così tanto tempo dentro!
“Sei sicuro?” gli chiesi guardandolo negli occhi.
“Al cento per cento” disse sorridendomi nuovamente.
Mi avvicinai al suo volto e unì le mie labbra con le sue, in un bacio che di casto non aveva niente.
Ricambiò il bacio e mi strinse a se, ma quando sentì un clacson sobbalzammo,avrei  fulminato chiunque fosse alla giuda.
Mr. Matt!
“Quanto lo odio quel professore!” dissi innervosita!
Toby mi guardò perplesso.
Già lui non sapeva.
 



ANGOLO AUTRICI
Un altro capitolo, contente? :)
Il nostro Jace e la nostra Lexi hanno fatto un accordo di un giorno “Facciamo quello che vogliamo, domani per noi non sarà successo niente.” E a Lexi, da quanto leggiamo, piace.
Megan credo diventerà pazza per colpa di Matt, ora.. anche io voglio un professore del genere in classe: 38 anni, bello, molto bello, con quel fare misterioso, che fa di tutto per riavere la ragazza con cui stava assieme.
Ma invece ho un professore che fa freddure pessime, lui ha 36 anni ma ne dimostra 45..
Beh, lasciamo stare.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
By ML
  
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