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Autore: MorganaLuce    23/02/2014    1 recensioni
Sto ritrovando caratteri presenti nel vecchio Peeta e che credevo fossero persi per sempre dopo il depistaggio e questo non fa altro che riaffiorare le mie speranze di riaverlo del tutto indietro, ma già che rimanga a dormire con me senza tentare di soffocarmi col cuscino durante il sonno è un buon segno. Osservo le sue labbra e mi accorgo che mi mancano, mi mancano i suoi baci di cui mi priva ma che prima mi donava generosamente, mi mancano persino i baci dal sapor salato e bollenti dalla febbre nella grotta dell'arena.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Ranuncolo
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Avanza lentamente verso di me mentre trema, sono improvvisamente paralizzata, non riesco a scappare o ad attaccarlo prima che lo faccia lui. Chiudo gli occhi per un attimo perchè le mie lacrime mi offuscano la vista e come li riapro Peeta è a meno di un metro da me con le braccia tese in avanti, ma improvvisamente mi accorgo che non sono io che vuole ma un coltello sul bancone della cucina che di certo non userà per colpire me, questo mi fa agire. -Peeta, no!- urlo e mi getto istintivamente verso di lui tentando di placcarlo e quasi senza accorgermene mi sporgo in avanti e lo bacio intensamente con la stupida idea che questo possa in qualche modo calmarlo. E' quando ha smesso di tremare che mi rendo conto che la mia stupida idea ha funzionato. Mi stacco e vedo i suoi occhi stanchi che mi osservano preoccupati, con una mano mi sfiora i capelli e con l'altra mi asciuga una lacrima dalla guancia destra. Rimaniamo in silenzio a guardarci negli occhi, poi le sue mani mi accarezzano prima le spalle poi la schiena, avvicina il suo viso al mio, ancora rigato dalle lacrime, e mi bacia. Tutto quel tempo in cui ho desiderato le sue labbra senza poterle nemmeno sfiorare per la paura che non mi fosse concesso di farlo e adesso, finalmente, posso riassaggiarle dopo la lunga attesa. Non gli permetto di staccarsi e affondo le piccole mani nei riccioli biondi e approfondisco il bacio, dolce idillio. Sento strusciare tra le mie caviglie e mi rendo conto che dev'essere quella fattispece di gatto quale è Ranuncolo, il gatto più brutto del mondo, il gatto immortale, ma soprattutto il gatto di Prim. Ignoro le sue ricerche di attenzione e lo scaccio via con un piede, non sarà di certo lui a rovinare questo momento e infatti non lo fa. A rovinarlo è un urlo strazziante di una persona torturata proveniente dalla piccola piazza del Villaggio dei Vincitori, ci metto un secondo a capire da chi provviene e la cosa non fa altro che irritarmi più del normale, è la voce di Haymitch. Le labbra si separano con uno schiocco ed entrambi veniano attratti dal rumore inaspettato, le nostre teste si voltano contemporaneamente in direzione della finestra della cucina che affaccia sul vialetto, ci dirigiamo frettolosamente all'ingresso e uscendo dall'abitazione non assistiamo ad una tortura e mi rendo conto che l'urlo è in realtà un canto strozzato che esce dalla rauca gola di un Haymitch, ubriaco fradicio (come al solito) che intona, o meglio dire stona le note di una canzone del 12 che conosco alla perfezione da mio padre. <> Con le braccia spalancate rotea barcollante per la piazzetta di mattoncini grigi, in una mano una bottiglia di liquore verdognolo che io identifico come assenzio, va a scontrarsi con la fontalenna e inevitabilmente perde l'equilibrio e cade nell'acqua spruzzando ovunque. Io e Peeta ci guardiamo e ci vuole un'attimo per capirci, andiamo in suo soccorso, prendendo ognuno un braccio e reggendo a fatica il peso di Haymitch. Dalle undici case del villaggio si affacciano gli abitanti del distretto alla quale è stato reso possibile trasferirsi nelle lussuose case inutilizzate, destinate ai vincitori degli Hunger Games, che assistono alla pietosa scena. Trasciniamo il corpo di Haymitch verso casa nostra e superato l'ingresso del salotto, lo buttiamo di peso sul divano. Peeta gli urla contro -Ti sei bevuto il cervello?- "ne sarebbe capace", penso. Lascio fare Peeta mentre io me ne sto a guardare il volto di Haymitch che si contorce in varie smorfie infastidite, sembra quasi un bambino che fa i capricci. Mi godo ancora un po la scena quando decido che ne abbia subito abbastanza e tento di calmare Peeta, con successo. E' un comportamento strano da parte di Haymitch... non che si sia ubriacato, ma che si sia trascinato fino all'esterno quando preferisce invece rimanersene al buio e nella sporcizia di casa sua. E proprio quando i miei dubbi si fanno talmente forti da voler ricevere una risposta, Haymitch mi precede prima che possa aprire bocca. -Volevo solo dirvi una cosa..- borbotta col fiato palesemente puzzolente di alcol e incantandosi con gli occhi puntati su un quadro poggiato sulla carta da parati verde. Batto fortemente le mani davanti al suo viso per riportarlo alla realtà facendolo sussultare e riprendere il discorso lasciato incompiuto. -Sto aprendo una splendida bottiglia di assenzio quando il telefono squilla, io lascio perdere e tento di aprire la bottiglia che sembra abbia il tappo incastrato. Il telefono per fortuna smette di squillare ma subito dopo...- è incredibile quanto possa essere logorroico alle volte e prima che ritenti di riportarlo tra di noi rincomincia il suo monologo. - quel fottuto telefono torna a fracassarmi i timpani e perciò vado a rispondere per mandare a quel paese chiunque sia tanto ostinato a voler sentire la mia voce e io lo voglio accontentare. Ma appena sollevo il telefono già intento a sputare tutti gli insulti che posso conoscere, una voce stridula comincia a vomitare parole su parole non lasciandomi nemmeno il tempo di capire chi sia.- mi ci vuole un secondo per capire chi possa avere una voce tanto stridula. -Effie!- diciamo all'unisono quasi fosse stato già programmato. -E cosa voleva Effie?- domanda Peeta incuriosito. -A quanto pare c'è una piccola novità: sta venendo qui al 12. Non ho capito perchè andava troppo veloce per me. Quella donna deve avere dei problemi seri.- riporta la bottiglia sulla bocca e Peeta fa per scacciargliela via poi io la prendo e la metto da parte. Questo non sembra renderlo tanto felice. - Non la voglio qui- dice accigliato, portando le braccia conserte sul petto. Lo ignoriamo. Qualche minuto dopo Peeta corre in cucina ricordandosi del pane nel forno, lasciandomi da sola con Haymitch, che sgradevole situazione. Mi osserva mentre il mio sguardo è rivolto verso la porta scorrevole che collega la cucina con il salone, evitando qualunque contatto visivo con il mio mentore.- Che mi dici, dolcezza? Come va con Peeta? Ti sei resa conto che sta vivendo con te solo perchè i dottori gli hanno imposto di innamorarsi di nuovo di te?- ha toccato il fondo ed io non riesco più ad avere il controllo del mio corpo perchè mi alzo dalla sedia in legno di quercia e stringo i colletti della sua camica costringendolo a mettersi seduto. Ho il volto bollente dalla furia.- Ma non mi dire... ora che è indefferente nei tuoi confronti, tu cominci a provare qualcosa di vero per lui? Non è comico quando i ruoli si invertono?- comincia a sghignazzare ed io porto le mani attorno al suo collo, potrei ucciderlo in questo momento, poi ritorno al completo controllo della mia mente e del mio corpo e mi allontano da lui per evitare di dargli davvero il colpo finale. - Non ne vale la pena- dico uscendo dalla stanza, prendendo arco e la feretra e uscendo di casa. Dopo aver chiuso il cancelletto che hanno messo alla recinzione, supero il Prato al cui centro hanno posto un monumento in marmo con tutti i nomi dei caduti durante la rivolta del Distretto 12, tra questi, ovviamente, anche i nomi della famiglia di Peeta. Arrivo finalmente nel bosco alla mia solita postazione e prima di avanzare con cautela per non spaventare la selvaggina, c'è qualcosa che spaventa me: una figura lontana, di spalle, inginocchiata ai bordi del lago. Ha i capelli scuri, è muscoloso e porta un'uniforme blu scuro con scarponcini pesante e non ci vuole un'intelligenza da Distretto 3 per capire di chi si tratti, so bene chi sia quella figura, l'ho guardata per anni e la sto guardando tuttora. ___________________________________________________ *Stronzaggine mode: ON.* Spiace lasciarvi così, ma sto già scrivendo il terzo capitolo. Ovviamente avete già capito di chi si tratta, dai lo so che lo sapete! Non spoilerandovi niente sul prossimo capitolo, mi auguro che questo sia stato per voi soddisfacente per le vostre aspettative. Concludo ringraziando chi ha sorbito i miei vaneggi mentali del primo capitolo e grazie in anticipo a chi apprezzerà questo. ありがとう. 次の章. ^-^
  
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