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Autore: Mon    23/02/2014    1 recensioni
Wendy affondò la faccia nel cuscino cercando di trattenere le lacrime; sapeva benissimo a cosa si stava riferendo sua madre: quella mattina avrebbe dovuto salutare Alex, il suo vicino di casa, il suo migliore amico, il bambino con cui passava la maggior parte del suo tempo libero, giocando in strada d’estate, guardando i cartoni animati, mentre le madri erano solite preparare loro una buona cioccolata calda, d’inverno. Era il suo compagno di classe, il suo vicino di banco, non c’era pomeriggio in cui non facessero i compiti insieme. Non riusciva ad immaginare la sua vita di bambina senza Alex, invece di lì a poco avrebbe dovuto scontrarsi con la dura realtà.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Jack Barakat, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wendy arrivò sulla spiaggia di Baltimora, quella che dava sulla baia; la conosceva, spesso le piaceva fare un giro lì, soprattutto quando non era affollata. Le piaceva ricevere sul viso l’aria fresca che spirava dal mare verso l’entroterra, le piaceva passeggiare con le mani in tasca e vedere le onde infrangersi sulla battigia, sentire il rumore del mare riusciva a calmarla. Spesso andava in quel posto quando aveva bisogno di prendere una pausa dallo studio, di sfogarsi, di lasciar volare la propria mente in libertà. 
In quel momento si trovava in quel posto per un motivo completamente diverso; doveva e voleva trovare Jack, si sentiva in dovere di spiegare quello che era successo, sperava con tutto il cuore che il ragazzo avrebbe capito, non voleva essere la causa della fine di un’amicizia come quella tra Jack e Alex, non voleva essere la causa della fine del sogno che loro due, insieme a Zack e a Rian, stavano portando avanti da anni. 
Camminò per circa mezzora, fino a che non vide una figura seduta sulla sabbia, le gambe vicino al petto, le braccia strette attorno, il mento appoggiato su un ginocchio. Era Jack. Wendy rimase ferma qualche istante, sempre con le mani infilate nella tasca della giacca, con il vento che le muoveva i capelli. Guardava il ragazzo e pensava alle parole giuste da dirgli, ma tutte quelle che le passavano per la testa non le sembravano adeguate. Lasciò che fosse l’istinto a farla parlare e si avvicinò a Jack. Il ragazzo non la sentì arrivare, probabilmente troppo concentrato sul flusso dei suoi pensieri. 
«Posso?» chiese, appena fu vicina a Jack. Egli alzò lo sguardo, aveva l’aria sorpresa, di certo non si aspettava di trovarla lì. Non rispose, Wendy decise di sedersi lo stesso vicino a lui, frugò nella borsa, prese un fazzoletto di carta e glielo porse. «Appoggialo sul labbro e pulisciti il sangue...»
Jack lo prese, quasi strappandolo dalle mani di Wendy. 
«Vorrei solo dirti una cosa e vorrei che tu mi ascoltassi...» iniziò.
Il ragazzo continuava a non guardarla, Wendy decise di andare avanti. «Mi sono innamorata di Alex, ma non l’ho voluto. È successo, e basta. Quando ti ho conosciuto non pensavo certamente che avrei rivisto Alex, non potevo di certo sapere che tu eri il suo migliore amico. Ho accettato una storia con te, sapendo che non avrebbe portato da nessuna parte, tu stesso mi hai detto che non volevi qualcosa di serio e a me stava bene.»
Si fermò a guardare il viso di Jack, gli occhi scuri ancora puntati sull’orizzonte. Egli non rispose, Wendy decise di andare avanti. «Poi i miei piani si sono stravolti, ho incontrato una persona che non credevo avrei più rivisto, il primo amore. Jack, io sognavo di passare la mia vita con Alex già quando avevo 5 anni. Tutte quelle cose che avevo lasciato indietro, sepolte, sono improvvisamente tornate a galla. Avevo solo bisogno di capire fino in fondo quello che mi stava succedendo. Non era mia intenzione prenderti in giro e appena ho realizzato ciò che davvero provo per Alex, ti ho cercato. Volevo vederti prima di parlare con lui, ma a quanto pare mi ha preceduto. Non volevo finisse così.»
Wendy smise di guardare Jack, appoggiò i gomiti sulle ginocchia e cominciò a fissare l’orizzonte mentre giocherellava con un pezzetto di legno trovato sulla spiaggia, vicino ai suoi piedi. Per la prima volta vide Jack girarsi verso di lei. «Siete già stati a letto insieme?»
La ragazza si voltò verso di lui con occhi spalancati e scosse energicamente la testa. «Non ci siamo mai nemmeno dati un bacio. Ho capito che Alex prova le stesse cose che provo io stamattina, e lo stesso vale per lui. Non sapevamo niente.»
Il viso di Jack sembrò rasserenarsi. «Pensavo aveste fatto tutto alle mie spalle...»
Wendy scosse nuovamente la testa. «Non avrei mai potuto, mi sarei vergognata da morire. E penso che nemmeno Alex avrebbe mai fatto una cosa del genere, è il tuo migliore amico...»
«A volte anche gli amici tradiscono...»
«Non è il caso di Alex.»
Jack si girò verso Wendy, i loro occhi si incontrarono. Il ragazzo sorrise leggermente, per poi appoggiare velocemente una mano sul labbro ferito. «Fa decisamente male, Alex sembra tanto leggero, ma quando si arrabbia ci va giù un po’ troppo pesante.» Il ragazzo ridacchiò e anche sul viso di Wendy si distese un leggero sorriso. 
«Jack, io vorrei solo che tu non ce l’avessi né con me né con Alex...»
«Non ce l’ho con nessuno dei due. Ero solo arrabbiato perché pensavo che aveste fatto le cose di nascosto.»
Wendy scosse nuovamente la testa. «Su questo puoi stare tranquillo...»
«Sai qual è il fatto? Io mi sono sempre chiesto cosa fossi tu per me. Ci ho perso ore e ore, cosa che non mi era mai capitata con nessuna. Io non sono un tipo a cui piacciono le relazioni serie, almeno non adesso. Però tu avevi qualcosa di diverso, ora ho capito. Credo che tu mi abbia insegnato cos’è davvero l’amore, è attesa, anche lunga. 13 anni sono tanti. Io sono stato solo un messaggero del destino. Sono servito a far incontrare te e Alex nuovamente, due persone che erano probabilmente destinate a stare insieme fin da quando si sono incontrate la prima volta.»
Wendy sorrise. «Avevo 8 mesi quando ho incontrato Alex la prima volta, lui aveva due giorni...»
«Appunto. Due persone che si conoscono da quando sono nate e si incontrano nuovamente dopo tredici anni, può essere solo il destino a volerlo, e se lo vuole lui ci deve essere un motivo...»
La ragazza appoggiò nuovamente gli occhi sul mare, i due rimasero in silenzio qualche secondo poi fu nuovamente Jack a parlare. «Vi chiedo solo una cosa, non buttate all’aria tutto. Voglio venire ad inaugurare la casa dove vivrete insieme, voglio essere il testimone di Alex quando vi sposerete, voglio fare da padrino ai vostri figli, voglio vedervi invecchiare insieme, perché voi siete destinati a questa vita. E se mai avrò bisogno di consigli amorosi, so da chi andare, da persone che hanno atteso tredici anni prima di ritrovarsi, ma che si sono, inconsapevolmente, sempre amate.»
Wendy sorrise nuovamente. «E tu, Alex, Zack e Rian siete destinati a diventare una band che farà successo in tutto il mondo. Adesso vai a chiarire anche con lui, mettete fine a questo battibecco e ricominciate a provare, tra un paio di mesi vi aspetta un tour mondiale!»
Jack si alzò, tese la mano a Wendy e la aiutò ad alzarsi, i due si sorrisero, poi il ragazzo tirò a sé la ragazza e la strinse. «È stato bello, ma è giusto che tu vada dalla persona che ti potrà dare la vita che vuoi...» disse lui.
«La troverai anche tu quella persona...»
«Per ora va bene così.»







Salve!!
Allora... il nuovo capitolo era pronto, dovevo solo rileggerlo e pubblicarlo. Il problema è che l'ho riletto dopo aver passato una giornata seduta ad un tavolo con degli amici a mangiare e, ops..., a bere. Troppi brindisi, con qualsiasi scusa possibile, potete immaginare che non sono pienamente lucida e nelle mie piene facoltà mentali. Quindi se ci sono degli errori dovete scusarmi, ho qualche goccio di vino di troppo che circola nel sangue. Ma sono cose che a voi non interessano immagino, quindi vi lascio, ringraziandovi come sempre.
Alla prossima.
Mon

  
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