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Autore: Iteh in heaven    24/02/2014    0 recensioni
Alcune volte nella vita bisogna cambiare, bisogna prendere delle decisioni che ci portano ad essere diversi, migliori, più felici, più innamorati. Alcune volte, nella nostra vita, arriviamo ad un punto in cui abbiamo bisogno di salvarci, di affidare il nostro cuore ad una persona che non se ne andrà mai, ad una persona a cui vogliamo dare tutto. Spesso abbiamo solo bisogno di sbagliare per avere la forza di saltare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non posto da tantissimo mi dispiace, ma sono stata e sono impegnata con la scuola e l'unico tempo libero che mi rimane è quello per dormire. Vedrò di postare anche sabato per compensare l'assenza, spero che vi piaccia!

Aspetto vostre notizie. :)

 

 

 

 

Tattoo

 



Eveleen respirò pesantemente e gli tese il braccio, Matt le sorrise raggiante cercando di tranquillizzarla.

-Quindi sei sicura? Nessun ripensamento?-le chiese un'ultima volta, lei annuì e lui iniziò a appoggiare la macchinetta sul suo braccio bianco, chiuse gli occhi e cercò di non pensare al leggero dolore sul suo braccio e di non preoccuparsi troppo per il dopo.

Dopo un'ora il lavoro era completato e toccava all'altro vicino alle costole, sapeva che quello che stava facendo era una pazzia e che ne avrebbe pagato le conseguenze una volta tornata a casa, ma era un modo per cercare di superare i suoi problemi e di rimanere concentrata verso il suo futuro. Si alzò la maglietta e gli diede il consenso per iniziare a tatuare, alzò gli occhi al cielo e cercò di non pensare più, ma di godersi il momento.

Alle sei della stessa sera Eveleen stava pagando Matt con un'aria afflitta, si era fidata subito di lui, lo stesso che faceva i tatuaggi a Jared, e lo stesso che giorni prima le aveva fatto il secondo e il terzo buco all'orecchio destro. Lo salutò velocemente e uscì fuori dal negozio iniziando ad andare verso casa, fortunatamente era inverno e il braccio fasciato era coperto dal maglione che usava come scudo. Camminò con le mani in tasca meditando su come dare la notizia al padre, ma tutto ciò che riusciva a pensare era la sua faccia delusa e i suoi sensi di colpa, sospirò guardando la porta di casa e dopo vari tentennamenti entrò.

Come previsto Jared era in cucina che smanettava con il suo amato blackberry, mentre Shannon sfogliava una rivista di moto segnando alcuni pezzi che probabilmente voleva cambiare nella sua.

-Ehi! Ti sei divertita da Cassy?-le chiese Jared alzando lo sguardo su di lei, Eveleen annuì non riuscendo a guardarlo negli occhi e aprì il frigo uscendo una bottiglietta d'acqua -Come va l'orecchio? Brucia ancora?-

-Non tanto, sta passando-rispose brevemente cercando di nascondere la sua mano tremante.

-Tutto bene?-le chiese Jared osservandola attentamente, lei annuì abbozzando un sorriso.

-Sì, vado a finire di studiare-biascicò prima di scappare dalla cucina, portandosi la bottiglietta d'acqua, si chiuse in camera prendendo un profondo respiro. Aprì la finestra e spense le luci rimanendo al buio appoggiata alla parete cercando di capire cosa fare -Dammi la forza di rimanere vita, chiunque ci sia lassù-

-Eve, Jared vuole sapere se ti va la pizza?-chiese Shannon da dietro la porta chiusa, Eveleen sussultò e deglutì faticosamente.

-Sì, va bene-rispose cercando di non sembrare agitata e di controllare la voce roca.

-Allora scendi fra cinque minuti-disse prima di andarsene, Eveleen si alzò e si aggiustò il maglione scendendolo fino a metà mano fermandolo con le dita, si guardò allo specchio ed uscì dalla stanza.

Stava mangiando un trancio della pizza con le mani, quando si accorse che la manica si era leggermente sporcata, ma non aveva nessuna intenzione di alzarsi le maniche.

-Ti stai sporcando il maglione-le disse disse Shannon indicandola, Eveleen cercò di non sbottare e scrollò solamente le spalle.

-Ti alzo la manica?-le chiese Jared tenendo le mani verso di lei che si ritrasse.

-No, sento freddo-balbettò lei posando la fette di pizza poggiandola sul piatto.

-Ma c'è caldo, abbiamo acceso i riscaldamenti-disse Shannon mentre continuava a mangiare.

-Sì, lo so, ma ho freddo lo stesso-disse sentendo il calore salirle fino a farla arrossare le guance.

-Alza le maniche del maglione, Eve-le disse il padre osservandola sospettoso, avendo visto il suo rossore.

-Ho detto che sento freddo-ribattè lei abbassando lo sguardo sulle sue dita intrecciate.

-Se non ti alzi quelle maniche lo farò io-disse seriamente guardandola, facendo smettere di mangiare Shannon attento alla conversazione, non era mai riuscito a capire come Jared potesse conoscere così bene la figlia, analizzando ogni suo comportamento per arrivare velocemente ad una soluzione o ad una conclusione -Eveleen-

-Okay-disse alzandosi la manica del maglione impaurita, Shannon si sporse di più e sul suo viso si dipinse un'espressione stupefatta notando il tatuaggio -Papà, mi dispiace così tanto-

-Dimmi che è finto, che tra qualche giorno andrà via-disse Jared alzandosi dalla sedia sconvolto e arrabbiato, Eveleen lo guardò dispiaciuta e in colpa.

-Era...è importante per me, tu mi dicevi sempre no ed io…- -Sei una bambina! E si capisce dalle cazzate che fai! Un tatuaggio è qualcosa che ti rimane per la vita, non una moda-

-Lo so, infatti se tu mi lasciassi spiegare-cercò di dire Eveleen ma venne bloccato da uno sguardo freddo di Jared.

-Pensavo che fossi responsabile e soprattutto che mi ascoltassi-disse prima di voltarsi e andarsene nella sua camera, sentirono i passi nel corridoio e la porta sbattere, Eveleen rimase con Shannon seduta in completo silenzio, sospirò guardandosi le mani e si abbassò la manica coprendo il tatuaggio.

-Sai che ha ragione, vero?-chiese Shannon delicatamente, cercando di tranquillizzarla, la vide annuire tristemente -Però sappiamo tutti che non sei per niente una bambina e che avrai avuto un tuo motivo per farlo. Quindi me lo fai vedere?-

-Davvero?-pigolò lei guardandolo con gli occhi lucidi, il batterista annuì accennando un sorriso, Eveleen alzò la manica e sporse il braccio, Shannon le prese la mano girandole il braccio, verticalmente c'era una scritta elegante e sottile con scritto "Remember who you really are" e tre piccole rondini in volo completamente nere.

-Mi piace-le disse stringendo la sua mano fredda e piccola fra le sue, Eveleen si lasciò sfuggire una lacrima e annuì.

-Non volevo che andasse così-singhiozzò passandosi una mano sulle guance per asciugarle, Shannon le accarezzò una guancia dolcemente.

-Lo so, solo che stai crescendo Eveleen, hai le tue idee e vuoi fare ciò che desideri. Sei e sarai responsabile delle tue azioni-le disse asciugandole le lacrime con il pollice.

-Ho fatto un'altra cazzata-singhiozzò lei mordendosi un labbro, Shannon sorrise e alzò gli occhi al cielo, la ragazza alzò la maglietta e gli mostrò la data in numeri romani -26 Dicembre 1971-

-Anche lui non rispettava gli ordini della mamma, sa che l'hai fatto nel bene-le disse sorridendo, lei annuì e tirò su con il naso -Ti fa male?-

-Sì-singhiozzò coprendosi il viso con le mani sommersa dai sensi di colpa, si alzò e andò in camera sua. Si sdraiò sul letto e cercò di tranquillizzarsi, si mise il pigiama e si infilò sotto le lenzuola prendendo subito sonno, fermando i pensieri e ogni preoccupazione.

 

 

Scese le scale velocemente essendo in ritardo per andare a scuola, si infilò in cucina per prendere qualcosa di veloce da mangiare e trovò Jared e Shannon che parlavano, quando lei entrò il cantante si fermò.

-E' meglio che ti scopri il braccio così sarà ben visibile il tuo tatuaggio-le disse gelido guardandola dritto negli occhi.

-Jared-lo richiamò il fratello seccato, il cantante però non gli dava retta -Vai a scuola Eve-

-Okay-disse piano uscendo dalla cucina dirigendosi verso la porta, non lo sopportava proprio quando si comportava così e sapeva che anche lui ci stava male quanto lei. Si avviò verso scuola guardando il marciapiede contando tutti i passi per non far vagare i pensieri.

Quando arrivò a scuola trovò Cassy ad accoglierla con la sua parlantina efficace a farla risollevare, non le parlò della sua lite con Jared né dei suoi tatuaggi, a scuola durante l'ora di musica parlarono dell'esame prima delle vacanze di Natale, avrebbero organizzato uno spettacolo aperto a tutti, una sorta di concorso anche se poi ci sarebbe stata una premiazione finale, i professori li avrebbero valutati secondo la tecnica e altri fattori per completare la valutazione, l'avevano definito un nuovo modo per fare lezione. Lei faceva gruppo con Cassy, Lexi, Josh e Kimberly che li aveva squadrati con la sua solita aria di superiorità, dopo scuola era andata a lezione di yoga, dove aveva completamente lasciato andare la tensione e si era goduta l'attimo e la musica ipnotizzante durante la meditazione. Non ebbe il tempo di uscire dalla palestra, che il telefono le squillò.

"Eve, mangi a casa?"-le chiese Shannon borbottando qualcosa subito dopo di incomprensibile.

-Si, sto tornando a casa-disse e sentì riferire la stessa frase a Shannon.

"Dove sei andata?"-chiese e capì che lui stava facendo da tramite per Jared.

-A lezione di yoga-rispose mentre continuava a camminare verso casa vicina alla palestra.

"Okay, allora ci vediamo tra poco"-le disse chiudendo la chiamata, Eveleen infilò il cellulare nella tasca dei pantaloni e si mise ad osservare le case che superava illuminate. Dopo vari metri scorse la sua di casa, entrò nel vialetto e dopo aver tirato fuori le chiavi entrò in casa, posò la borsa a terra ed entrò in cucina, il padre non le prestò attenzione mentre Shannon le sorrise. Iniziarono a mangiare in completo silenzio, si sentiva soltanto il tintinnare delle forchette sui piatti e il respiro dei presenti.

-Allora, come è andata a scuola?-le chiese il batterista interrompendo il silenzio.

-Come sempre-rispose la ragazza versandosi l'acqua nel bicchiere , tenendo coperto il braccio.

-Noi abbiamo provato, tutto il giorno. Perché c'era qualcuno di un umore instabile-raccontò Shannon beccandosi un'occhiataccia da parte del cantante.

-La maggior parte delle volte è così- borbottò lei passando un dito sul bordo del bicchiere.

-Continuerete a non parlarvi per molto?-sbottò annoiato Shannon aggiustando i capelli.

-Parlare con chi?-gli chiese Jared guardando il fratello, facendo andare via Eveleen -E' inutile fare quello sguardo, non lo doveva fare e ne paga le conseguenze. E non incoraggiarla-

-Tu l'hai visto il suoi tatuaggi?-continuò il batterista, e vide Jared sbarrare gli occhi.

-Ne ha fatti due?!-urlò facendo cadere la forchetta a terra con un sonoro rumore.

-Questi erano dettagli-balbettò grattandosi la nuca, avendo ricordato solo in quel momento che lui non lo sapeva.

-Devo calmarmi-si disse da solo, alzandosi dalla sedia e sparendo verso la piscina, Shannon si passò le mani in faccia disperato.

 

 

 

Eveleen si guardò il foglio fra le mani da fare firmare, fu tentata a falsificare la firma ma se Jared avesse scoperto anche questo l'avrebbe sotterrata definitivamente, si morse l'indice non sapendo cosa fare.

-Sii coraggiosa, Eve-si incitò così si alzò dal letto e uscì dalla stanza in silenzio, entrò nella camera del padre ma era vuota e al buio, prima di scendere prese una penna dalla scrivania, nel salone non c'era nessuno così anche in cucina. Aprì la porta finestra in vetro ed uscì fuori, i suoi piedi nudi toccarono la superficie fredda del pavimento grigio, e lo vide seduto nei divanetti con le mani incrociate al petto a fissare l'acqua della piscina che mandava strani difetti.

-Papà-lo chiamò Eveleen facendosi coraggio, incrociò i suoi occhi e desiderò profondamente abbracciarlo e chiedergli ancora scusa, ma gli porse soltanto il foglio e una penna -Potresti firmarlo?-

-Pensavo che ormai facessi tutto di testa tua, quindi non ti serviva niente da me-le disse prendendo il foglio e leggendolo.

-Dobbiamo continuare ancora? Ti ho chiesto scusa, tu non mi vuoi ascoltare!-disse alterata Eveleen.

-Dovevi ascoltarmi Eveleen! Come qualsiasi altra ragazza della tua età ascolterebbe il proprio padre. Anche se io ho tanti tatuaggi non vuol dire che tu abbia il diritto di farteli, soprattutto a quest'età!-ribattè Jared sbarrando gli occhi cercando di non alzare il tono della voce.

-Neanche l'hai visto e hai subito pensato che fossi una bambina perché non ti ho ascoltato-sbottò lei alzando le braccia.

-Vorrai dire neanche li hai visti. Prendi questo e va in camera tua per favore-le disse porgendole il foglio firmato, senza guardarla negli occhi, Eveleen strinse le labbra, prese il foglio e andò via.

Si sedette sul letto stringendosi le gambe al petto e appoggiò la testa sulle ginocchia con aria sconsolata, si guardò il tatuaggio "Remember who you really are", l'unica persona che poteva comprendere il significato era l'unica persona che l'aveva con lei per averla incisa sulla sua pelle.

 

 

 

 

 

  
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