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Autore: GionnyScandal    24/02/2014    0 recensioni
Due eroi che si sostituiscono agli eroi principali del manga. Dopo numerose missioni, nemici da combattere, ripristineranno la pace nel mondo ninja ... Ma a qualche prezzo.
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Ragazzi il primo capitolo è solo un prologo per descrivere un po' la situazione e i personaggi e di conseguenza è il più noioso, quindi continuate a leggere non ve ne pentirete ;D
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 9: Il risveglio del Magenkyou Eterno

 
P.O.V. Alex:
 
Nonostante il suo occhio fosse guarito completamente, c’era un qualcosa di diverso in lui, era cambiato. Intravedevo un movimento all’interno del suo occhio, le tomoe da quattro si stavano moltiplicando: una di esse si era divisa in due così da formare cinque tomoe intorno ad una specie di stella, una scena agghiacciante, cosa più unica che rara; non si erano mai viste più di tre tomoe.
 
<< Senti qualcosa? >> Chiesi a Pier.
 
<< Sì, mi sento strano … E’ normale? La tua tecnica è sicura? >> Mi disse mentre i suoi occhi continuavano a vorticare.
 
<< A quanto pare la tecnica è molto è più potente di quanto credessi. Hai risvegliato il Magenkyou Sharingan Eterno. >> Gli dissi sbalordito.
 
 << Ecco cos’è questa sensazione di … Potenza. >> Disse toccandosi l’occhio destro con la rispettiva mano.
 
<< Andiamo, facciamoli vedere come si annienta un esercito. >> Dissi guardandolo con fierezza.
 
Pier annuì e diresse il falco verso le mura del villaggio. Atterrammo su una torre di guardia, collegata alle mura difensive da uno stretto corridoio di pietra. Scendemmo dalla groppa del rapace e percorremmo il corridoio di pietra, dove ci attendevano le guardie.
 
 << Siete voi i due ninja che ci dovrebbero aiutare? >> Ci chiese una delle guardie di fronte a noi.
 
<< Esatto, siamo noi, ma non ti arrabbiare se non dovrai lanciare nemmeno un kunai, d’accordo? >> Dissi con aria spavalda.
 
<< Sì, certo … La guerra deciderà se dovrò pestarti dopo. >> Disse avvicinandosi a me così da potermi guardare dall’alto verso il basso, siccome era più grosso e alto di me.
 
<< Allora … Ti aspetto. >> Dissi sogghignando.
 
<< Invece di litigare, focalizzatevi sui ninja che si stanno avvicinando. >> Disse Pier indicando degli alberi inondati da armate di centinaia ninja del suono.
 
P.O.V. Pier:
 
<< Ehi Alex, ho una sorpresa per te. >> Gli dissi con aria sicura.
 
<< Davvero …? >> Rispose con tono curioso. << Tra poco la vedrai. >> Affermai portando lo sguardo verso all’esercito nemico ormai giunto a pochi metri dalle mura.
 
 All’improvviso un gruppo formato da una decina di élite del suono comparve vicino al palazzo dell’Hokage. Alex mi fece segno di seguirli mentre lui avrebbe protetto le mura per evitare la penetrazione nel villaggio degli intrusi. Mi diressi, trasportato dal kamui, nell’ufficio dell’Hokage. La signorina Tsunade si voltò verso di me ed io la informai della situazione.
 
<< Signorina, lasciamo i vecchi rancori alle spalle, lei è in pericolo. >> Le dissi avvicinandomi alla scrivania.
 
<< Lo farò, è necessario. >> Affermò con tono sicuro e fiero.
 
<< Ora dimmi perché sei qui, ci sono forse novità dal fronte? >> Disse con altrettanta fierezza.
 
<< Dei ninja d’élite del suono giungeranno qua tra poco. La dovrò mettere al sicuro. >>
 
Così le proposi di trasportarla in luogo sicuro attraverso il mio kamui, ma lei, diffidente, rifiutò. Era la massima priorità mettere al sicuro l’Hokage.
 
<< Signorina, devo farlo, lei è in pericolo ! >> Dissi con tono preoccupato.
 
<< No! Sono l’Hokage e proteggerò il mio villaggio a tutti i costi. >> Affermò fermamente.
 
 << Mi dispiace ma non mi resta altra scelta … >> Risposi sbuffando.
 
 << No aspett- ! >> Cercò di ribattere, ma venne risucchiata dal kamui.
 
Dopo un paio di minuti i ninja del suono arrivarono nell’ufficio, ma per loro sfortuna trovarono me.
 
<< Chi sei tu?! Dov’è l’Hokage?! Mi avevano informato che fosse una donna. >> Gridò uno di loro puntandomi un kunai.
 
<< Sono Pier Uchiha, non credo che abbiate bisogno di altre informazioni … >> Dissi sicuro di me.
 
 << Cosa? Pier Uchiha?! >> Domandò uno di loro esitando.
 
<< Sì, esatto. >> Affermai in tono sicuro attivando il Magenkyou Sharingan Eterno.
 
I ninja caddero al tappeto paralizzati dalla mia illusione. Osservai dalla finestra aperta dell’ufficio dell’Hokage la scena. L’esercito nemico era arrivato ai confini del villaggio e s'iniziavano a sentire le prime urla dei caduti.
 
<< Kuchiyose no jutsu! >> Dissi gesticolando.
 
 Apparve Takabunta, re dei falchi. Montai in groppa al mio compagno e ci librammo in volo. Non mi aspettavo che gli abitanti del villaggio restassero indifferenti vedendo un falco enorme, ma evidentemente erano troppo presi dalla paura dell’invasione del nemico. Dall’alto sulla groppa di Takabunta riuscivo a individuare Alex già in battaglia.
 
P.O.V. Alex:
 
<< Shinra tensei! >> Gridai puntando il palmo della mano verso il volto di un nemico.
 
 Lo sfortunato ninja insieme ai suoi compagni che mi stavano accerchiando furono catapultati all’indietro facendo crollare qualche albero. Il tonfo degli alberi sovrastò per un secondo le urla di terrore dei nemici impauriti. Intorno a me si formò uno spazio vuoto che nessuno osava profanare.
 
<< Qualcun altro? >> Dissi camminando con scioltezza. << Nessuno che voglia affrontarmi? Nemmeno un eroe che voglia farsi valere? >> Urlai ammirando l’espressione di paura sui volti dei ninja che mi accerchiavano.<< Siete grandi e grossi fuori e cagnolini impauriti dentro, a quanto pare. Allora darò una mossa alla situazione. >>
 
Unii i palmi e gridai:
 
<< Chibaku tensei! >> Una scarica di chakra mi pervase gli avambracci fino alle mani.
 
 Allontanando i palmi l’uno dall’altro la piccola sfera nera incominciò a volteggiare sulla mia testa. Dopodiché la sfera si librò in aria e iniziò il suo lavoro: la forza di gravità attirò a sé ogni cosa nelle vicinanze eccetto me. Centinaia di ninja erano attratti verso il nucleo dell’agglomerato di rocce e cadaveri dei precedenti ninja catturati dalla mia tecnica. Era uno spettacolo in parte sbalorditivo, in parte macabro. Dopo qualche minuto di continua attrazione, l’agglomerato era quasi come una piccola Luna, troppo grande per rimanere nell’atmosfera. Allontanai la nuova Luna verso l’alto facendola diventare sempre più piccola, finché non fu più percettibile. Ripresi la concentrazione e focalizzai sul territorio distrutto intorno a me. Le guardie mi guardavano in lontananza dalle mura del villaggio. Sentii un tonfo dietro di me e mi voltai di scatto. Il rumore sordo era stato provocato dall’atterraggio di Takabunta, il compagno di richiamo di Pier.
 
<< E’ sempre uno spettacolo il Chibaku tensei. >> Mi disse Pier guardando in cielo.
 
<< Più facile a dirsi che a farsi. >> Risposi avvicinandomi e accarezzando la testa piumata di Takabunta.
 
<< Comunque non vedo più il serpente che c’era prima da queste parti. >> Disse Pier scrutando il paesaggio circostante distrutto.
 
<< Non l’ho attratto, questo è sicuro. Dove sarà andato a finire? >> Mi chiesi ammirando il mio capolavoro di distruzione.
 
 << Meglio così, no? Vieni ritorniamo al villaggio. >> Disse facendomi segno di salire sulla groppa del rapace.
 
Appena spiccammo il volo sulla groppa del falco, il gigante serpente viola spuntò con un sibilo da sotto terra: era rimasto nascosto in profondità nel terreno per non subire l’attrazione gravitazionale della mia tecnica. Per alcuni secondi rimbombò nell’aria il suono prodotto dal serpente. La situazione aveva preso una brutta piega.

 
  
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