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Autore: darkronin    25/02/2014    1 recensioni
Seguito di Preludio.
Quali tracce ha lasciato Loki dietro di sé? Chi sono i suoi alleati? E fin dove sono arrivate le sue arti magiche e i suoi infiltrati?
Il nuovo ed eterogeneo gruppo di Vendicatori avrà qualche alleato o solo politici pronti a dar la caccia a tutti i superumani? Forse avrete la risposta...
- - - Crossover Avengers-X-men col Marvelverse più in generale (come dovrebbe essere in realtà)
- - Altri personaggi principali rispetto a quelli della fic precedente (in cui erano secondari o appena presentati): Antman, Wasp, i Fantastici4 – nella seconda parte anche Tempesta, Angelo, Namor, T'Challa, gli agenti dell'Atlas (tutti), Visione.
- Altri personaggi secondari aggiuntivi rispetto alla fic precedente: i Guardiani della Galassia, Bucky, Quick Silver, Quentin Quire, Agente Sittwell, Yo-yo, Hellfire, Phobos, Sebastian Druid, Sole Ardente, Agente O'Grady, Gatta Nera, Abigail Brand, Norman Osborne (era ora), Sentry, Dottor Strange, Victor Von Doom, Fratello Voodoo, Hellstorm, Scarlett, Magik, il nuovo Club Infernale (Kilgore, Kensington, Enduque eVon Katzenelnbogen)
+ Riferimenti a: Ultimate Universe, Civil War, Dark Reign, Secret Warriors
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nick Fury, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'ira degli eroi'
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39. Il segreto di Natasha






“Ha subito un intervento di isterectomia totale...” disse l'uraniano Robert Grayson, lapidario. Le espressioni sui volti dei Vendicatori coprivano una ristretta gamma di emozioni: confusione in chi non sapeva nulla di medicina e compassione in chi capiva. “Le sono stati asportati utero e ovaie. E, a giudicare dalle cicatrici, molto, molto tempo fa” aggiunse Bob.
Lo sguardo confuso dei Vendicatori provenienti dalla Stark Tower si mutò ben presto in un'espressione frastornata: i conti non tornavano.
“Non sapevo se avresti gradito che riparassi il danno nel caso fosse stata una scelta intenzionale... So che per una giovane donna terrestre è un intervento delicato, che può intaccare la psiche stessa della persona, oltre a modificarne la disposizione degli organi interni e, quindi, l'aspetto esteriore. Ma ho visto che per quello hai rimediato con una protesi altamente tecnologica...”
“Stop, fermi tutti!” Tony quasi urlò. Dopo essersi assicurato di aver attirato l'attenzione di tutti, domandò “Cosa vuoi dire con questo continuo ho visto? Come puoi vedere nella sua pancia?”
“Perché fai le domande più stupide?” borbottò esasperata Pepper, più interessata a scoprire come avesse fatto Natasha a tacere quel dettaglio e Bob a scoprirlo, rispetto a dettagli tecnici linguistici a cui solo Tony poteva essere interessato.
“E' la fascia che Bob porta in fronte... registra tutto ciò che lo circonda e può riprodurlo con assoluta fedeltà. Nel farlo, può esaminare i vari livelli dell'oggetto scansionato.” spiegò Woo, rispondendo a entrambe le curiosità.
“Può leggere un libro chiuso in un cassetto!” precisò Ken
Tony deglutì: ok, avevano appurato che non poteva essere una fandonia campata per aria.
“Credo che tu ci debba delle spiegazioni...” disse Rogers, anticipando l'uomo di metallo. La sua voce era pacata e ferma ma si poteva avvertire il gelo e la rabbia dietro ogni parola “Era questo il motivo importante e difficile da elaborare di cui non mi hai parlato in macchina quando te l'ho chiesto?” Steve era alterato come nessun altro l'aveva mai visto.
Tony non stava nemmeno capendo a cosa si riferisse. Il suo pensiero corse subito a un altro litigio: quello della rossa con Clint, il giorno in cui si erano svegliati mezzi intossicati da Deadpool e in cui era tornato Thor.
Ma Natasha riviveva il giorno immediatamente precedente: un'auto e un altro litigio. E altre verità taciute.
Natasha sostenne lo sguardo di Steve, fattosi duro e tagliente “Anche se potessi rimettermi in sesto...” disse rivolta all'uraniano “... non potresti guarirmi da quello che mi è stato fatto nella Red Room” disse tornando a sedersi. Steve aveva ragione: i suoi compagni di squadra si meritavano una certa dose di onestà da parte sua. “Tutte le ragazze del Programma: Vedova Nera...”
“Era un programma?” domandò Johnny incuriosito “Pensavo fosse soltanto il tuo nome di battaglia”
Natasha annuì “Ero la migliore, di quel programma. La Vedova Nera per antonomasia. Tutte noi venimmo sottoposte ai numerosi trattamenti biochimici intensivi del professor Kudrin che miravano a potenziare la nostra costituzione: resistenza fisica, al dolore, alle temperature elevate... Questi trattamenti influirono permanentemente anche sul metabolismo, dandoci un fattore di guarigione simile a quello di Wolverine. Motivo per cui siamo anche immuni agli agenti patogeni. Con un corpo che si mantiene perfettamente e costantemente sano senza permetterti nemmeno di abbronzarti, anche le gravidanze vengono interrotte naturalmente nel momento stesso in cui dovesse verificarsi il concepimento, trattando l'agglomerato di cellule come corpo estraneo. Io ho scoperto tutto questo solo nel 2004 anche se già nel 1975 era evidente che non invecchiavo normalmente. Come se non bastasse, Kudrin ci installò una sorta di sistema di sicurezza, un po' come quello di X-23...”
“Profumo?” domandò Tony, concentrato e già dimentico dell'omissione della donna sul suo reale stato di salute
“Che, però, funziona esattamente al contrario: non attaccare chi indossava un certo composto chimico... Fury lo indossa quotidianamente sotto forma di dopobarba.”
“Tutte donne? Nessun Vedovo Nero, alla Asimov1?”
“Pare che i tentativi abbiano trasformato gli agenti in killer sociopatici e incontrollabili...” rispose Natasha, professionale e distante come se la cosa non la riguardasse “Inoltre, tutti gli agenti Vedova Nera hanno ricevuto un condizionamento psicotecnico, secondo il progetto del professor Pchelintsov, e sono stati forniti di gruppi di falsi ricordi -che noi avremmo ricordato come pochi sfocati fotogrammi della nostra lunga vita- in modo che potessimo operare sotto copertura più facilmente, nelle situazioni più disparate e, anche catturate, non cedere a pressioni di alcun tipo. Il metodo non era perfetto e talvolta si verificavano situazioni di conflitti o incoerenze nei ricordi che potevano essere notate, però, solo da un esaminatore molto attento e che avesse saputo del progetto.”
“Programmazione subconscia?” domandò ammirato Tony, senza che la cosa gettasse su di lui la minima ombra di irrequietezza
“Come mai ti sei accorta di tutto questo solo nel 2004?” sbottò Steve, incredulo.
“Ogni volta che un agente cercava di ragionare sul proprio passato, determinando le contraddizioni a cui facevo riferimento, veniva pervaso inizialmente da un senso di disagio, quindi confusione, dolore anche acuto. Questo capitava soprattutto per associazioni di idee casuali. L'agente, in un riflesso a dir poco pavloviano, avrebbe associato ansia a quel tentativo di indagine e avrebbe cambiato modo di pensare, senza rendersi davvero conto di cosa fosse successo.”
“Come quando il lupo mangia l'agnello avvelenato, vomita e per un po' non mangia più...” commentò Ben
“Tutti i ricordi possono essere degli impianti. Razionalmente, non so dire come mai i miei piedi non siano orribilmente deformati, né perché non abbia alcun ricordo frustrante di insuccessi o di lunghe e sfiancanti lezioni di danza classica. Eppure ero prima ballerina al Bolsoi... e potrei ancora esserlo, se solo mi interessasse.”
“E come hai scoperto tutto ciò?” domandò in un ringhio sommesso Capitan America.
Lei, ora riluttante, finì la sua confessione “Un amico... che mi voleva molto bene... mi mise davanti alla verità. Ormai eravamo entrambi agenti dello S.H.I.E.L.D. E' ...era l'unico a sapere tutto. Fino ad oggi... James Barnes, tornato tra le fila della sua vera patria, trovò dei documenti relativi agli esperimenti della Red Room. Dopo che Clint mi ebbe catturata, mi sbatté la verità in faccia. Solo lui poteva capire... Solo lui poteva sapere cosa avevo passato. E lui sapeva che, volontariamente, non mi sarei mai allontanata dalla quella che considero tutt'ora la mia terra e la mia gente”
“Così parlò la Zarina...” salmodiò Tony con un ghigno.
“James...sapeva?”
“Sì... e fu lui a convincermi che potevo fidarmi di Clint e dello S.H.I.E.L.D.”
“Lo stesso S.H.I.E.L.D. che aveva messo Barton sulle tue tracce per ucciderti, forte di quegli incartamenti?” la aggredì ancora lui
“Non lo S.H.I.E.L.D. Lo S.H.I.E.L.D. di Fury! Di lui e dei suoi uomini, all'epoca raggruppati sotto il nome di Secret Warriors... Perché della lotta ad HYDRA nessuno doveva sapere nulla...”
“Mi stai dicendo che ti ho retto il gioco in quella messinscena cretina per una cosa che più falsa di così non si poteva? Mi stai dicendo che sei fuggita dall'agente Barton per un problema di sterilità?” la canzonò crudele “Hai idea di quante persone ci siano, sulla faccia della Terra, che hanno questo problema?”
“Se è il maschio ad avere il problema è più facile da sopportare. Socialmente parlando”
“Non dire stronzate!” urlò con le vene del collo gonfie e pronte a collassare “E' un dramma chiunque colpisca!”
“Quale emancipazione! Ai nostri tempi, se non sbaglio, un uomo era compatito e la donna biasimata per una disgrazia simile... lui suscitava comprensione se cambiava moglie perché la prima non gli dava un erede...”
“Non siamo nel secolo scorso, lo capisco persino io! Santo cielo... Non ritieni che... non dico noi... -chi siamo noi per pretendere tanto da te?- ma non credi che lui meritasse di sapere la verità al posto di una bugia così maldestra? Lo tratti come un deficiente! Il tuo cagnolino fedele per il cui bene è necessario mentire...”
“Mi è stato asportato l'utero in seguito al parto che ho avuto a sedici anni e in cui la bambina nacque morta! Mi hanno imbottita di merda in modo che io non possa mai invecchiare o ammalarmi... Ti rendi conto da quanto tempo convivo con questa idea? E di quanto sia ancora difficile accettarla?”
“E in tutto questo tempo, vuoi darmi a bere che -secondo te- Clint non ha mai letto quel rapporto? Che non sa nulla del Programma: Vedova Nera, della tua sterilità?”
“Sa quello che deve sapere: io non invecchio.”
“Sei una codarda! Il giorno che lui lo scoprisse ti odierebbe a morte. Se non lo sa già”
“Meglio così! Che mi consideri pure una stronza!”
“Sei un'ingrata!” Rogers si allontanò, facendo ben attenzione a sbattere rumorosamente le mani sul tavolo per far leva nell'alzarsi.
A Natasha non rimase che osservare la sua schiena allontanarsi al ritmo della sua falcata imbufalita. Uno puro come Cap non avrebbe mai potuto capire il mondo schifoso in cui era stata catapultata all'indomani della Guerra. Lui affrontava la vita con ottimismo, sempre e comunque. Anche con Peggy. Ma lei non era lui. Allora perché sentiva il rimorso attanagliarla in quel modo?
“Posso vedere Rogue?” domandò Ororo, cambiando completamente discorso nel tentativo di alleggerire l'atmosfera.
“Ma certo... Seguitemi pure da questa parte...” disse Woo incamminandosi lungo i corridoi di pietra rossastra.

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“Alla buon ora!” ghignò al telefono mentre riponeva il vecchio cercapersone dopo aver composto il numero che lo aveva cercato con insistenza.
- Non fare tanto l'offeso! Qua c'è gente che lavora! Sei tu che, in vacanza ai Tropici, ti neghi...-
“Sì sì, HYDRA-Hair... che hai da dirmi?”
-Groot ci ha contattati...- aggiunse la donna
“Quel gruppo di cialtroni non si è ancora suicidato, allora...”
- Nick!- replicò risentita la donna
“Abby...calmati...”
-Calmati un cazzo! Da quando quei deficienti alla Casa Bianca hanno annunciato pubblicamente l'esistenza delle nostre agenzie è diventato tutto più complicato...-
“Mi hai chiamato per lamentarti?”
- No! Volevo parlarti della squadra. Dunque...secondo Groot, Hellstorm e Drumm sono prigionieri di Osborne...-
“Voglio sperare si siano fatti catturare di proposito dal nuovo direttore della loro stessa agenzia...”
- Ovvio! Non sono scemi! Avevano fatto delle previsioni e giocato un po' d'azzardo... ed ecco che tutto è andato secondo i piani...-
“Dunque?”
- Norman vuole evocare Loki!”
“Evocare?”
-Hai sentito bene, non farmi ripetere. Sei guercio, non sordo!-
“E cosa c'entra con Groot? Lui ora è coi Guardiani... piuttosto, hai riconsegnato lo scettro?” domandò lui, esasperato
-I Guardiani hanno fatto giusto in tempo a venire a riprenderselo prima della dichiarazione pubblica di Osborne. Quanto a Groot... i due del tuo gruppo per il Paranormale si sono messi in contatto con lui, credo tramite quelle panzane mistiche di piani astrali, e gli hanno riferito dei piani che poi ha riferito a me: semplice. E, guarda caso, in questa occasione Groot mi ha anche riferito di come Peter Quill e tutta la sua squadra di Guardiani, subito dopo aver recuperato lo scettro, sia stato convocato dallo stesso Loki ad Asgard, per...-
“Ferma un attimo... fammi ricapitolare...” disse imperioso “Due dell'Unità di Contenimento Paranormale sono nelle mani di Osborne, il quale vuole usarli per evocare Loki. Un terzo membro dello stesso gruppo, dislocato ai Guardiani della Galassia, è andato ospite dallo stesso figlio di puttana di un asgardiano... lineare... continua pure: per far cosa, di preciso?”
-Non ci crederai mai...-
“Credo di esser pronto a tutto...”
- Non a questo. Li ha convocati per consegnargli il cubo-
“Senti, Abby... già ho i coglioni girati se penso che voi, allo S.W.O.R.D. non avete previsto né siete intervenuti nella faccenda dei Chitauri... Ma venir preso per il culo così, ora, beh...”
- Nick, eravamo sotto attacco anche noi, cosa credi? Noi e gli Inumani nella zona blu della Luna. E non ti sto prendendo in giro! Loki ha davvero consegnato il cubo.-
“Che senso avrebbe? Erano strafatti tutti quanti? E' Loki che si è bevuto il cervello da che è tornato a casa? Me l'ha rubato per consegnarlo ai Guardiani? Voleva fare bella figura? ...No, ferma un attimo... come ha fatto a convocarli lui?”
- Nick, io volevo solo comunicartelo... trai tu le conclusioni. D'altronde, loro sono i Guardiani, noi solo un patetico gruppo di terrestri che gioca a Guerre Stellari: non possiamo pretendere nulla da loro. L'importante è che il cubo, ora, sia in mano loro. In ottime mani, insomma... Quanto a Loki, se vuoi, ti giro il rapporto di Groot. E' interessante e surreale... se vuoi provare a capirci qualcosa...-
“Sì, passa... tanto ne ho di tempo per leggere. E ho di nuovo con me anche Val: le sbolognerò metà del lavoro in qualità di ex-vicedirettore” ghignò.
-Allora te lo invio subito. All'indirizzo di Daisy, giusto? Livello 10, segreto e criptato. Ah, un ultima cosa, Nick. I tuoi cari Vendicatori, scomparsi l'altra sera. Li ho ritrovati. Dimmi grazie! Sono nelle mani dell'Atlas.-
“Grazie! Ma me l'ha appena detto Logan. Tu come hai fatto? Ti ha contattato Woo? Hale? Hanno parlato con Groot anche loro?” domandò Fury immaginando la bislacca conversazione tra l'albero alieno e il gorilla umano alle prese con la tecnologia uraniana di Grayson a fargli da ponte. All'idea dello scimmione inalberato contro la tecnologia che non riusciva a usare e dell'uraniano sconvolto per le reazioni violente del compagno di squadra, Fury sghignazzò
-Hale, ovvio... buon lavoro!-
“Che diamine sta architettando Loki?” sbuffò l'ex direttore dello S.H.I.E.L.D. quand'ebbe riagganciato. Non ebbe il tempo di meditare sulla cosa e avvisare Daisy della nuova mail in arrivo, che il telefono squillò un'altra volta: i suoi bambini reclamavano la sua attenzione. Ancora! Di nuovo quel che restava dei Vendicatori. Sembrava quasi che l'Howling Commandos2 fosse tornato operativo: stesse persone, stessi sotterfugi, stessa adrenalina. La posta in gioco era enorme. Esattamente come l'ultima volta in cui si erano dati così tanto da fare: la Seconda Guerra Mondiale.

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Logan lanciò il telefono contro il muro. “Vaffanculo!” urlò mentre quello impattava e cadeva malamente sul pavimento “So già tutto, non preoccupatevi, non pensatene una delle vostre, fate i bravi... Ma per chi ci hai preso, Nick? Scopriamo che c'è Normie dietro tutto, il tuo più caro amico, e ci tratti così?”
“Ma noi siamo tranquilli e pacifici... passiamo il tempo a cercare di ubriacarci e giocando a carte come i vecchi...”
Fate i bravi! Quando sappiamo tutti cosa voglia fare Norman... Perché impedirci di andare a dargli una lezione?”
“Cosa dovremmo mai fare di così avventato da meritarci di essere redarguiti in cotal guisa?” domandò Thor
“Qualcosa tipo attaccare briga con gente poco raccomandabile...” stava dicendo Peter proprio quando l'allarme di intrusione spaccò il silenzio generale della torre “E il papà sembra sapere cosa vorremmo fare”
“Non credo che Stark sarà contento di questo...” sibilò Logan sguainando le sue tre lame
“Stai annusando l'aria come un cane rabbioso...” si schifò Wade
“Ne ho anche per te, se continui...” sibilò il canadese intimandogli di tacere.
Si avviò a passo rapido quanto silenzioso verso l'ascensore più vicino. Il mercenario lo affiancò immediatamente, sguainando la sua katana e suscitando le perplessità del mutante. “E' in carbonadio... potrebbe dare del filo da torcere anche a te!” replicò a mo' di scusa. Intanto, i numeri sul quadrante dell'ascensore continuavano a crescere di numero a ritmo costante. “Cosa ti fa pensare che arriveranno proprio qui?” domandò d'improvviso. “I piani sono infiniti e...” ma non riuscì a finire la frase che Logan gli tappò prepotentemente la bocca con la mano e gli fece cenno di tacere.
“Ho imparato quattro acche di elettronica... e Peter mi ha aiutato. Chiunque prenda l'ascensore arriverà qui, volente o nolente. E ora taci una buona volta!”
Passarono diversi minuti durante i quali ciascuno ingannava l'attesa come meglio poteva: Wade si rigirava le spade tra le mani in complicati esercizi degni del miglior lanciatore di coltelli e Peter avrebbe voluto chiacchierare ma, al primo accenno di occhiataccia del canadese artigliato, aveva desistito, e non gli era rimasto altro da fare che creare una pallina viscosa con le proprie ragnatele e passarsela da una mano all'altra. Entrambi, comunque, innervosivano Logan, che teneva ostinatamente lo sguardo fisso sulle porte dell'elevatore per non farsi distrarre. Ringraziava mentalmente che Thor se ne stesse buono e calmo in un angolo e che Visione non avesse fatto domande strane ma avesse capito che si trattava di una situazione particolare in cui dovevano lavorare in gruppo e anticipare l'uno le mosse degli altri.






1    In realtà si tratta di una serie di romanzi gialli in cui un gruppo di convitati, che per una sera si separano dalle mogli per passare una serata tra loro (prendendo così il nome di Club dei Vedovi Neri) affrontano con arguzia rompicapi di varia natura. Generalmente il problema viene loro sottoposto dall'unico ospite esterno, diverso da cena a cena, che viene introdotto da uno dei membri. Nel corso del dopo cena, quando si affronta l'interrogatorio dell'ospite, il caso viene rapidamente risolto e il cameriere (alla fine membro onorario dei banchetti e quello con la mente più fina) è colui che decreta la certezza della risposta corretta. Inutile dire che i racconti seguono le orme dei più classici Conan Doyle e Agatha Christie.

2    L'ho accennato nel capitolo precedente ma ora vi spiego bene. Howling Commandos e Unità di Contenimento Paranormale in realtà sembrano essere la stessa cosa. Il nome non è mai stato reso noto -ma era il titolo della testata in cui era raccontata la storia che vedeva il gruppo protagonista-. E' stato chiamato nel secondo modo nella sua unica apparizione sulla testata dedicata a Blade. Lo stesso numero decretò il suo nomignolo in Howling Commandos. Si può quindi dire che Unità di Contenimento fosse la funzione e Commando Urlante il soprannome.
Ma veniamo alla storia del gruppo. Un primo gruppo era operativo nella Seconda Guerra Mondiale: tra i membri, ovviamente, Dum Dum. Questo gruppo lo si vede in azione anche in Captain America: il primo vendicatore (qualcuno poi mi spiegherà perché tenere il grado in inglese quando basta spostare una i senza stravolgere il senso del tutto. A volte fanno titoli bestiali e poi si soffermano su ste scemenze... che mi metto nei panni dei giovanissimi perché io, da piccola, avendo a che fare con questa cosa, ero convinta di essere dislessica...).
Un secondo gruppo è stato costituito nel 2005 come unità paranormale al servizio dello S.H.I.E.L.D. Tra i vari personaggi principali che compongono questo nuovo gruppo, insieme a mezzi vampiri, mummie viventi, lupi mannari, zombie, abominevoli uomini delle nevi, troviamo Ken Hale (Gorilla Man). Tra i vari altri personaggi addizionali sono proprio Jericho Drumm, Daimon Hellstrom e Groot.
Facciamo finta che, morti tutti quelli del primo giro (in pratica son rimasti solo Fury, Dum Dum e Hale della prima metà del secolo), il gruppo è stato riformato e aggiornato alle nuove necessità che, nel frattempo, lo S.H.I.E.L.D. ha capito essere ugualmente importanti, tra alieni sempre più incazzosi e strani esseri in generale.
Ci mancava che non creassero una squadra per evenienze simili.



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39... oddio, ci avviciniamo alla conclusione di questa seconda parte... ansia!!
Ricomponiamoci...
Parto con la nota più sciocca: HYDRA-Hair, ovvero Abigail Brand, direttore dello S.W.O.R.D. (Agenzia che controlla le minacce esterne dirette al Pianeta, mentre lo S.H.I.E.L.D. si occupa di quelle più strettamente terrestri. E' abbastanza ovvio che siano le due facce della stessa medaglia perché se un alieno penetra nell'atmosfera il problema passa di competenza) l'avete già incontrata (citata) diverse volte: ha i capelli verdi (da cui il nomignolo che vede il verde come colore di HYDRA), è mezza aliena e mezza umana (e questa metà umana, tra le varie cose è mutante. Il padre era alieno e la madre portatrice sana del gene X) ed è la fidanzata di Hank McCoy, la Bestia (Vendicatore e X-Men, uno dei primi 5). Compare per la prima volta nel 2004 in Astonishing X-Men.

E finalmente abbiamo chiarito le cose. Non ne potevo più di questo segreto di Pulcinella che mi tiro avanti dai primissimi capitoli della fic.
Natasha non può avere figli. E' un dato di fatto (per ciò capite quello che dicevo riguardo alle romanticherie della Vedova...se volete il classico happy ending, leggete altro ù_ù). Spero sia anche abbastanza chiaro perché Cap si sia scaldato così tanto. Glielo ha chiesto diverse volte e lei ha sempre svicolato però, ecco qui il vero motivo per cui ha allontanato Clint. Ricordate le pare che si faceva su una vita assieme? Sul fatto che, prima o poi, in lui potesse nascere il desiderio di paternità? Lei non vede, quindi, la questione solo dal punto di vista della differenza d'età e di vissuto (e già basterebbe) ma si pone domande che riguarderebbero un eventuale futuro per il quale non esistono nemmeno le basi. E solo le donne sanno essere così controrte e abortire un progetto prima ancora che nasca perché ne hanno già calcolato le falle. E Natasha, tra le varie cose, è super calcolatrice (nel senso che o è sicura della situazione in cui si imbarca al mille% o tira i remi in barca). Cap, dal canto suo, non riesce a capire perché di tutti questi magheggi, per lui la realtà è molto più semplice e lineare, aborra la menzogna e continua a non afferrare il problema "età" di Nat. Il dilemma sulla differenza d'età e di visione del mondo, lo riproporrò anche nella terza parte per Thor. Il poveretto, lasciato un pò in un angolo, nel frattempo sta rimuginando. E le sue meditazioni sfociano quasi nel teologico: un dio e un'umana... con concezione un pò diverse di tempo, di relazione, di amore, di distanza etc... Ma ne parleremo quando sarà ora.
Ora vi lascio con un'altra sorpresa (che tanto vi rivelerò solo tra due capitoli). Chi è così furbo da entrare, senza invito, alla Stark Tower quando i padroni di casa non ci sono? Qualcuno di non autorizzato, ovviamente, visto che Wolverine è scattato come un bracco.
Chissà chi è....

PS: gli Inumani sono un altro gruppo che volevo usare nella fic... ma entrerà solo nella terza parte, ahimè. Per ora sappiate solo che sono "alieni" che vivono sulla Luna, in una zona in cui si può respirare. E per spiegarvi perché mi servono, dico solo che il buon Pietro Maximoff è sposato con Crystal, cognata di Re Freccia Nera (ha avuto una storia anche con la Torcia dei F4, se per quello....)e Vendicatrice. Sempre il caro figlio di Magneto, tra l'altro, ha fatto grandi casini con quella comunità lunare... ma non entrerò nei dettagli...

Per chiudere vi lasico il link dell'intervista che stava seguendo Peter nel capitolo scorso (l'ho aggiunto in settimana, quindi molti di voi non l'avranno visto). Non è fondamentale, chiarisce solo l'alone di mistero che circonda i mutanti nella fic: sono una presenza reale ma non sfacciata come nei fumetti ma nemmeno segreta, di cui la popolazione umana è completamente ignara, come nei film.
   
 
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