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Autore: B_Tonks    25/02/2014    3 recensioni
E se una strega si innamorasse di un babbano? Questa storia vede protagonista la figlia di Luna e Neville (inventata da me) che si innamora di un babbano la loro storia d'amore è romantica ma allo stesso tempo triste. Legati dal destino per via del loro nome (nomi di due maghi che sono stati sposati).
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti | Coppie: Luna/Neville, Teddy/Victorie
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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L'ultimo giorno.

"Posso andare a Londra mamma?" "Sì, certo." disse Luna con la sua solita calma quasi non curante della lontananza della loro casa da Londra e del fatto che la figlia avrebbe dovuto usare mezzi babbani e quindi dannatamente lenti per arrivarci “Sei sicura? Probabilmente farò tardi a cena” “Sicurissima”, Dora le schioccò un bacio sulla guancia e uscì di corsa da casa sprizzante di gioia. Durante quell'estate tra il suo quinto e sesto anno di scuola Dora era stata spesso a Londra da sola, nessuno sapeva perché nemmeno i suoi migliori amici, non lo diceva probabilmente per paura di ciò che le stava accadendo.

Dora Ninfadora Paciock era una strega particolare proprio come i suoi genitori Luna e Neville, aveva il nome di una grande maga, Ninfadora Tonks, morta durante la guerra magica contro Voldemort e ne andava fiera di ciò probabilmente perché era molto simile a lei, era sbadata ma coraggiosa come Tonks ed era anche lei una Tassorosso. Aveva lunghi capelli blu ai quali si divertiva ad aggiungere sfumature o cambiare completamente il colore con qualche magia, la pelle pallida come la madre e gli occhi verde smeraldo.

A Dora piaceva osservare i babbani in treno, erano interessanti e non capiva perché alcuni maghi e streghe ne parlavano come se fossero esseri inferiori, probabilmente lo erano ma per lei no, sarà stato l'amore a farla pensare così. Eh, sì! Perché lei era innamorata di un babbano che aveva conosciuto in vacanza ed abitava a Londra. Questo ragazzo si chiamava Remus, come il marito di Tonks Remus Lupin, aveva i capelli rossicci ed una barbetta dello stesso colore che lei adorava, era un ragazzo intelligente e dolce e anche lui l'amava anche se non riusciva a concepire cosa significasse per il loro amore il fatto che lei fosse una strega e lui un babbano, non credeva nemmeno del tutto che lei fosse una strega.

Quella mattina d'agosto era l'ultima in cui si sarebbero visti prima dell'inizio della scuola e nessuno dei due voleva salutare l'altro, l'estate era passata troppo velocemente. Dora scese dal treno e si guardò intorno, vide Remus e gli corse incontro, lo abbracciò e lo baciò sulle labbra, “Quanto è dura sopportare la lontananza da te.” gli disse tra le sue braccia “Adesso saremo ancora più lontani perché tu parti per...per!” “Hogwarts la scuola di magia...” “Giusto quella scuola strana.” “Questi sono punti di vista, in verità le nostre scuole sono simili... Mh per esempio quella materia... Chimica penso si chiami, assomiglia a Pozioni poi studiate anche piante ed animali, no?” “Sì, sì.” “Anche noi solo che a differenza vostra studiamo le creature fantastiche.” “Ok, ok hai ragione te piccola pazza.” “Non sono pazza, uffa” disse Dora con un fare bambinesco “Sì, sì certo ora andiamo prima che arrivi la sera”. Andarono in un campo fuori città e si stesero a guardare il cielo “Vorrei poter cambiare il colore e la forma di quelle nuvole.” “Non ce n'è bisogno sono belle già così.”, Dora si girò a guardarlo e lo strinse appoggiando la testa sul so petto “Voglio stare così per sempre.” gli disse “Anche io.” restarono così fino all'ora di cera poi Remus l'accompagnò in stazione si baciarono per l'ultima volta almeno fino a Natale, “Ti scriverò, se ti trovi gufi con buste nel becco o lettere volanti fuori dalla finestra sono le mie” ridacchiò Dora dando l'ultimo sguardo malinconico agli occhi del suo amato e abbracciandolo per poi salire nel treno che l'avrebbe riportata a casa.

Era tardi quando arrivò a casa e sperava che i suoi genitori non avessero litigato per il fatto che lei non fosse riuscita ad arrivare a casa per la cena, entrò in casa e trovò suo padre seduto addormentato sulla poltrona, gli baciò la fronte e lo coprì con una coperta, mangiò la fetta di crostata alle fragole, mirtillo e rabarbaro che Luna le aveva lasciato sul tavolo e andò in camera, si stese sul letto e si addormentò accoccolata come se fosse sotto le coperte con Remus. Mancava poco alla fine dell'estate e sarebbe tornata a Londra solo per andare a Diagon Alley a comprare ciò che le serviva per il nuovo anno e al binario 9 e ¾ della Stazione per prendere l'espresso per Hogwarts.

  
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