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Autore: Flami151    25/02/2014    2 recensioni
Preparatevi a leggere un'emozionante rivisitazione di "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" da un punto di vista completamente differente.
"Lui la tirò delicatamente a sé e posò le labbra sulle sue. Hermione fu travolta da una valanga di emozioni, mise una mano sul volto di lui, ancora umido per le lacrime asciugate di corsa. Continuavano a baciarsi, spazzando via cosi ogni pensiero negativo, ogni paura, ogni incertezza. Esistevano solo loro due in quel momento, non c’era posto per altro. La sua mente ora era completamente sgombra, il suo viso stretto dalle sue mani, il suo cuore andava a mille. Nulla l’avrebbe convinta a rinunciare a quel bacio."
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Possiamo fermare il tempo?

 
La primavera era ormai inoltrata e Hermione ne aveva approfittato per mostrare a Draco tutto lo splendore che i giardini di Hogwarts avevano da offrire. Era difficile trovare momenti da passare insieme durante il giorno: bisognava elemosinare il tempo dagli svariati impegni che dovevano svolgere e sopratutto bisognava cogliere le occasioni speciali, come le partite di Quidditch e le gite a Hogsmade, per essere sicuri che nessuno li vedesse insieme.
Ormai il loro piano era pronto e studiato nei minimi dettagli.
Hermione si sarebbe occupata di distrarre tutti gli studenti attirandoli nel salone di ingresso così da farli defluire facilmente all'esterno appena i Mangiamorte si fossero fatti vivi. Era un compito arduo, ma non impossibile, sapeva già come attrarre l'attenzione degli studenti: avrebbe usato lo stesso incantesimo di cui si erano serviti i gemelli Weasley per sovvertire la tirannia della Umbridge l'anno precedente.
Draco invece avrebbe solo aspettato il momento migliore per agire, l'armadio era quasi del tutto aggiustato, mancavano solo poche formule precauzionali per accertarsi del buon funzionamento.
Insieme avevano già fissato la data in cui avrebbero messo in atto questo programma. Il tutto sarebbe accaduto durante l'allenamento di Quidditch dei Corvonero cosicché una buona parte del corpo studenti fosse già all'esterno.

La sera prima del fatidico giorno Draco ed Hermione avevano fatto l'amore più e più volte.
–Devo dirti una cosa– disse lui in tono grave, lei si fece subito attenta, così continuò –Piton… E’ ancora un Mangiamorte, ha pronunciato un voto infrangibile: se io non riuscirò a uccidere Silente, lo farà lui di persona– Hermione non sembrò affatto sconvolta dalla notizia, semplicemente sospirò.
–Si Draco so già tutto, mesi fa Harry ti ha sentito parlare con lui e ha riferito tutto a me e a Ron. Ciononostante io mi fido ciecamente di Silente e se lui ritiene Piton un valido alleato allora non lo metto in discussione– Draco era senza parole, davvero Potter lo aveva sentito parlare con Piton? E seriamente lei si fidava?
Continuò a scrutare la ragazza e nei suoi occhi lesse una determinazione sconvolgente –Credi che stia facendo il doppio… il triplo gioco?–
–Esattamente– rispose con semplicità.
Lui la guardò ancora –Ti fidi di lui?–
–Si– guardando la sua espressione seria e per nulla distorta dai dubbi sentì la fiducia crescergli nel petto.
–Bene, allora mi fido anche io–
Hermione gli sorrise, era davvero bellissima.
–Hai paura?– chiese lui ammirando il meraviglioso corpo nudo della Grifondoro.
Lei tremò leggermente –Si, e tu? –
Draco fu colpito da tanta sincerità –Ne ho anche io, penso ai nostri amici, ai nostri insegnanti... Insomma a tutti coloro con cui siamo cresciuti... E se dovesse andare tutto storto? Quante persone cadranno vittime dei nostri errori?–
Hermione lo guardò con dolcezza –Draco, ma come fai a non rendertene conto? Siamo anche noi le vittime. Credi davvero che Lord Voldemort, il Signore Oscuro, come lo chiami tu, abbia bisogno di un sedicenne per poter compiere i suoi progetti di gloria? Apri gli occhi Draco! Sei solo la pedina di un gioco sadico che quell'uomo ha messo in atto per puro diletto e soddisfazione personale! Però puoi essere molto di più, puoi essere colui che farà la differenza tra la vita e la morte di centinaia di persone. Perché se non sarai tu ad aprire quell'armadio, lo farà qualcun altro per te–
Le parole di Hermione ebbero il potere di confortarlo. Era sempre così con lei, le bastava aprire bocca per rendere tutto più semplice, meno oscuro. Era proprio per questo che l'amava: sapeva mettere ordine nella sua vita, infondere felicità nei momenti più bui.
–Ti amo Hermione, ti amerò sempre qualsiasi cosa accada– non aveva programmato tutto questo, quelle parole gli erano uscite di bocca involontariamente, ma con una dolcezza e una sincerità che nessuno le avrebbe mai messe in dubbio.
Gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime, forse per la paura, forse per la felicità, chi lo sa! Però rispose –Ti amo anche io, e un giorno, quando tutto questo sarà finito, non dovremo più nasconderci– e con queste ultime parole si addormentarono, felici nelle braccia l'uno dell'altra.
 

***

 
Il giorno era passato lento e inesorabile. Hermione continuava a guardare l'ora sperando che le lancette dell'orologio decidessero di rallentare il loro ritmo, ma era tutto inutile. Ogni volta che incontrava Draco per i corridoi non poteva fare a meno di lanciargli uno sguardo malinconico che lui ricambiava sempre con un sorriso di incoraggiamento. Sembrava che tutto il coraggio della sera prima fosse sparito.
Senza che nessuno li vedesse Draco ed Hermione si erano scambiati un ultimo bacio prima che lui entrasse nella Stanza delle Necessità, da quel momento in poi nessuno dei due sapeva con certezza che cosa sarebbe successo. Prima di entrare lui le sussurrò –Grazie di tutto Hermione–
 
Ormai mancava poco più di un'ora al momento prestabilito: Draco aveva concordato con i Mangiamorte un orario ben preciso e solo in quel momento avrebbe recitato l'ultimo incantesimo per far aprire l'armadio. Ciò voleva dire che a breve Hermione avrebbe messo in atto il suo diversivo. Adesso però si trovava con Harry e Ron, li avrebbe accompagnati in Sala Comune e poi si sarebbe diretta subito al salone di ingresso.
Parlavano del più e del meno quando una donna alta e secca si gettò su di loro.
–Professoressa Cooman!–
–Harry mio caro meno male che sei qui!– la professoressa emanava l'indistinguibile odore di Sherry –Mi trovavo a vagare nel corridoio del sesto piano, sai volevo posare nella Stanza delle Necessità alcune...cose, quando sono entrata però qualcuno mi ha sbattuta fuori con violenza!–
Questa proprio non ci voleva.
Hermione era sicura che Harry avrebbe subito accusato Draco.
–Era sicuramente Malfoy!– appunto.
–Mi dispiace Harry caro ma non l'ho visto... Stava schiamazzando e non ho riconosciuto la voce– continuò la professoressa in preda ai deliri dell'alcool.
–Ron, Hermione! Avete capito? Qualunque cosa stesse facendo nella Stanza adesso l'ha portata a termine!– Hermione era sempre più rossa –Devo avvertire Silente! Voi aspettatemi qui–
–No... – troppo tardi, il Grifondoro era già lontano.
Ogni istante che passava era un minuto sottratto al piano ed Hermione si stava sentendo sempre peggio –Ron io penso di aver lasciato un libro in biblioteca vado a controllare–
Ma Ron si girò di scatto –Ma come ti salta in mente? Non vedi che la situazione é seria? E poi non puoi lasciarmi qui da solo con la Cooman–
Aveva ragione, ovviamente, non poteva fare altro che aspettare. Fu così che passarono altri minuti preziosi fino a quando una testa scompigliata non girò l'angolo rapidamente correndogli incontro –Ragazzi! Non c'é tempo di spiegare! Silente mi vuole in una missione con sé. Stiamo partendo adesso, ciò significa che la scuola sarà meno protetta da eventuali attacchi. Tenete, sono le ultime gocce di Felix Felicis! Se Malfoy ha davvero escogitato qualcosa queste vi saranno utili– e senza lasciargli il tempo di replicare corse via.
Hermione a quel punto non perse tempo e si diresse a passo svelto verso l’ingresso.
Non c’é tempo!
Fece l’unica cosa che era in suo potere: stappò la fiala con le poche gocce di pozione e la mandò giù senza pensarci due volte. D’un tratto si sentì carica, piena d’aspettative, ora avrebbe potuto fare qualsiasi cosa! Corse al piano terra sorridendo allegramente e correndo a perdi fiato, non sapeva perché lo stesse facendo, in teoria non avrebbe dovuto dare nell’occhio, però sentiva che era la cosa giusta da fare. Saltellava per i corridoi scegliendo un corridoio al posto di un altro, prima una strada lunga, poi una scorciatoia. Quando arrivò al Salone di Ingresso aveva il fiatone, scese l’ultima rampa di scale con un salto, senza nemmeno guardare dove atterrava.
Bang!
Finì dritta dritta su un ragazzo molto piazzato che cadde a terra con un tonfo sordo.
–Cosa diavolo stai facendo Mezzosangue?– era caduta addosso proprio a Gregory Goyle, il leccapiedi Serpeverde di Draco.
In un’altra situazione non lo avrebbe mai fatto, ma in quel momento si sentì di rispondere –Levati dai piedi stupido grassone!–
A quelle parole Goyle divenne rosso scarlatto e strinse i pugni con forza, non si disturbò nemmeno di prendere la bacchetta, con un salto decisamente poco fulmineo si gettò contro di lei, che però si spostò agilmente con grazia.
–Io ti uccido lurida Mezzosangue!– a quelle parole tutti gli studenti presenti si voltarono incitando allo scontro.
Hermione non li deluse: sfoderò la bacchetta e gridò verso il Serpreverde –Levicorpus!– non voleva fargli male, solo metterlo in ridicolo per farlo infuriare di più. E ci riuscì con maestria: ora Goyle era appeso a testa in giù per un piede e si dimenava freneticamente.
Ho poco tempo, devo sbrigarmi.
Liberò il ragazzo dalla presa magica e lasciò che lui si rimettesse in piedi: doveva indurlo a fare qualcosa di eclatante.
­–Stupeficium!– l’incantesimo era forte, ma lei se lo era aspettato. Il numero dei curiosi si era moltiplicato e ora gli studenti incitavano le due parti a continuare.
Locomotor Mortis!– le gambe del ragazzo si pietrificarono e lui cadde a terra dimenando freneticamente le braccia. Tutti risero e lui avvampò ancora di più. Hermione lo liberò dall’incanto delle Pastoie così da farlo contrattaccare.
Esulcero!– Hermione si protesse rapidamente, non credeva che Goyle conoscesse un incantesimo tanto difficile. Lui però non le lasciò il tempo di contrattaccare che le lanciò lo stesso incantesimo, che lei schivò per un pelo.
Ormai gli studenti erano ovunque: rossi, verdi, gialli, blu. Tutte le case si trovavano ammassate lì dentro e non lasciavano ai professori la possibilità di intervenire.
Il tempo stava per scadere.
E’ il momento.
Hermione roteò in aria la bacchetta concentrando dentro di lei tutta la magia che aveva, si sentiva potente, sicura di sé. Pronunciò l’incantesimo e un grosso drago luminoso spuntò fuori dalla sua bacchetta, prese Goyle dalla cintura e lo trascinò fuori nel giardino. Tutti iniziarono a spintonarsi per uscire a vede che fine avrebbe fatto il giovane mago.
E mentre il Salone di Ingresso si svuotava Hermione sorrise soddisfatta.
 

***

 
Draco si trovava nella Stanza delle Necessità. Non sapeva se Hermione era riuscita a radunare gli studenti, ma non poteva andare a controllare, così proseguì secondo le istruzioni.
Si mise davanti all’armadio, la sua bacchetta era tesa e con la punta toccava l’anta chiusa. Pronunciò la formula che aveva studiato con Hermione nelle ultime settimane e a quel pensiero ebbe una fitta al cuore. Sentì l’armadio Svanitore cigolare e lo vide socchiudersi appena. Arretrò di qualche passo lasciando all’anta la libertà di aprirsi, poco dopo ne uscì un numero considerevole di uomini e donne in nero. C’erano tutti: sua zia Bellatrix, Amycus e Alecto Carrow, persino…
Greyback!
Draco si irrigidì dal terrore: Fenrir Greyback era un lupo mannaro, famoso per i frequenti attacchi ai danni di giovani ragazzi anche durante le notti senza luna piena.
–Ciao Draco– lo salutò con un ghigno che fece intravedere una serie di denti molto appuntiti. Lui rispose appena con un gesto del capo, nessun altro aveva intenzione di sprecare tempo con i convenevoli.
Si diressero verso la porta d’ingresso e per non farsi vedere gettarono della Polvere Buiopesto Peruviana. Tutto si fece nero in un attimo tanto che Draco non riusciva a vedere ad un palmo dal suo naso, ma Bellatrix gli passò un’autentica Mano della Gloria. Lui la strinse, leggermente orripilato e d’un tratto una luce si diffuse con forza, penetrando la fitta coltre di fumo. Ora lui e tutti i Mangiamorte avanzavano per i corridoi deserti della scuola.
Ce l’ha fatta!
Draco era estasiato, il piano procedeva alla perfezione! O almeno fino a quando…
–Io vado di là, voglio vedere se trovo qualcuno di… interessannte– nessuno ebbe la prontezza di replicare che Greyback era già lontano. Draco sussultò, non poteva permettere che quel mostro girasse da solo per la scuola.
–Qualcuno gli vada dietro! Non vorremmo mica che ci facesse saltare la copertura no?– Draco ringraziò mentalmente sua zia per quelle parole.
I due fratelli si allontanarono e così Bellatrix si girò verso di lui –Draco, abbiamo bisogno di un luogo ben visibile dove far comparire il Marchio Nero! Appena Silente lo vedrà si precipiterà lì in un attimo!–
Draco sorrise discretamente, adorava quando i dettagli combaciavano alla perfezione –Conosco un luogo perfetto: la Torre di Astronomia! Si trova nell’altra ala del castello–
La zia gli sorrise con malvagità –Fantastico! Tu vai Draco e fa il tuo dovere, noialtri cercheremo di tenere lontani gli Auror!– senza aspettare una risposta si allontanò.
Draco si diresse verso la torre, ma prima aveva un’altra tappa da visitare.
Entrò in un’aula apparentemente chiusa e accostò la porta dietro le sue spalle.
–Draco?– era la sua voce.
Si girò e la vide, bellissima come sempre. Darsi quell’appuntamento è stata l’idea più brillante che avessero mai avuto. Si corsero incontro e si abbracciarono: così erano davvero invincibili.
–Hermione non c’è tempo. Gli altri Mangiamorte stanno girando per il castello, con loro c’è anche Fenrir Greyback, è un lupo mannaro molto pericoloso, devi impedire che si avvicini ai ragazzi sono stato chiaro?– lei scosse il capo –Bellatrix mi ha ordinato di evocare il Marchio sopra la Torre di Astronomia come trappola per Silente… Ora che faccio?– Era nel panico, doveva ammetterlo.
–Non preoccuparti– disse lei stringendoli forte le mani –Silente e Harry sono partiti, sono in viaggio! Nessuno accorrerà al Marchio!– Draco non poteva crederci. La fortuna non era mai stata così tanto dalla sua parte!
–I Mangiamorte mi raggiungeranno tra poco! Fai in modo di far sapere agli Auror dove sono diretti–
–Ci penso io, fidati di me–
Lui la baciò, sapeva che non c’era tempo per quello ma non poté farne a meno. Così la strinse ancora più forte sperando di riuscire a fermare il flusso degli eventi.
–Ti amerò per sempre Hermione–
–Anche io Draco–
 
I pochi istanti a loro disposizioni erano scaduti così uscirono di corsa dall’aula prendendo direzioni opposte.
–Stai attenta– lei semplicemente, gli diede una carezza.
Salì rapidamente la torre di Astronomia, aprendo la porta con un calcio.
Recitò la formula per far apparire il Marchio: suo padre gliel’aveva insegnata molti anni addietro, forse sperando che un giorno avrebbe fatto pulizia di Mezzosangue e Traditori. Un teschio apparve grande e maestoso in cima alla torre.
Ora Draco non doveva fare altro che aspettare. Rimase in attesa nascosto dietro la porta una buona decina di minuti facendo finita si aspettare l’arrivo del preside e tormentandosi di domande.
Cosa starà succedendo qualche piano più giù? Perché gli altri Mangiamorte non arrivano? E gli Auror? Greyback avrà già ferito qualche innocente? Condannato a un destino di reclusione qualche giovane ragazzo? Dove sarà mai Silente? Hermione starà bene?
Sperava che da un momento all’altro i Mangiamorte lo raggiungessero. Ma non accadde. I suoi pensieri furono interrotti da un leggero vociare proveniente proprio dalla torre, si decise quindi ad entrare e si trovò di fronte alla sola persona che non sperava di incontrare.
 
 
 
Spazio Autore:
Ciao ragazzi! Voglio sinceramente scusarmi per il ritardo della pubblicazione ma ieri ho avuto talmente tante cose da fare che mi è completamente passato di mente!
Comunque ecco a voi il capitolo finalmente pronto!
Vi aspetto giovedì per il prossimo capitolo. Quale sarà il destino dei due giovani innamorati?
Recensite!
  
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